Richter), la [...] si stabilisce definitivamente a Roma, [...] Via Giulia. Gli anni della rivolta degli [...] arrabbiati [...] Fichte, [...] ecc. Tre sentieri per il lago, Adelphi, 1980, 19872), il volume di cosiddetti racconti composti [...] come in Malina, la quasi [...] inesistenza di figure e situazioni (tranne che in II [...] e la rarefatta atmosfera di derivazione [...] (ma vorrei dire, decisamente neoromantica) [...] difficile [...] sottrarre [...] stanca, sempre più necrofila [...] nella sotterranea prosecuzione di un [...] disperato monologo. Letterariamente parlando, si può [...] questa produzione segni e costituisca [...] alla conclusione di un [...] di un indirizzo, nella letteratura [...]. Non si tratta [...] più del più o meno [...] impatto con la realtà per un percorso conoscitivo multiforme [...] articolato da parte [...] e della [...] bensì di un soggettivismo filtrato [...] incapsulato da una disposizione mortuaria incombente, [...] negativo di una creatura [...] ferita che, con rari sussulti [...] speranza, sembra dilagare in ogni espressione di scrittura. Si legga la lirica [...] Enigma, 1967, e taluni abbozzi e scritti [...] anni. Quello dal titolo chiaramente [...] Verrà [...] morte [...] è particolarmente curioso, in [...] vi passa in rassegna [...] le caratteristiche piccolo-borghesi della [...] famiglia e del suo [...] come un corpaccio privo di testa, solo [...] prospero, ove si attende la morte (o [...] idealizzare e glorificare il singolo membro. Pagine di singolare intuito storico [...] mortifero dal quale ella traeva [...] piccolo-borghese austriaco), [...] in una [...] sempre terrorizzata e repulsiva nei [...] delle constatazioni storiche e [...]. A questo punto, appare [...] illuminante il libretto pubblicato, [...] della morte, da quello [...] poco popolare a causa della [...] coperta ma intelligente acutezza [...] Johnson (morto anche lui [...] fa), intitolato [...] (1974) e ora tradotto [...] viaggio a [...] se, 1988), in cui [...] propensione per la scrittrice di cui era [...]. Richter, lo rende capace di [...] post [...] una cornice [...] felicissima alla [...] personalità, tra Roma e [...]. Tra le ultime pagine [...] quelle per Sylvia Plath, scrittrice trentenne [...] nel 1968, nel pronunziarsi [...] La campana di vetro definiscono lo scopo di [...] «la figura intellettuale è ciò che una [...] vinta e distrutta abbia in sé di [...] trascinante », aggiungendo che « la malattia [...] ha esito mortale ». E si capisce a [...]. ///
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E si capisce a [...].