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A Rough Guide [...] the [...] 2000» la guida al capodanno [...] Duemila. La cosa più cu-riosa di [...] va-demecum è che [...] Pen-guin lo ha catalogato nel [...] tutto speciale: [...] Age». E allora viene naturale [...] se possa davvero esi-stere un [...] di viaggio new age, un modo particolare di gi-rare [...] mondo che possa essere [...]. [...] -come si scopre in realtà [...] il libro, che di new age non ha proprio [...] -di un adeguamento alla bana-lizzazione [...] di temi di [...] Duemila, come tutto ciò che [...] una masto-dontica fine e un imponente inizio ha un [...] nelle librerie come [...] vende. [...] garantisce il successo e fa [...] i fatturati. Ma [...] bisogno di questo? Per [...] e ben fatta, sin-ceramente no. Perché, passata la paura [...] preso una fre-gatura, ci accorgiamo [...] il li-bretto è ricco di informazioni, [...]. La guida si apre con [...] «Il mon-do sta per andare [...] alla più grande celebrazione nella storia [...]. E prose-gue con un [...] la più grande verità [...] ma che tutti continuiamo [...] «Non fa niente che il nuovo millennio in [...] nel 2001: è il numero ton-do e [...] ha ha fatto presa [...]. Detto tutto questo, ci sono [...] cinquantina di pagine con le risposte alle domande più [...] duemila: dalle richieste più specifiche [...] storia del [...] sul perché (a causa [...] querelle [...] data di nascita di Cristo) [...] si [...] è in realtà già comincia-to [...] 1996 o addirittura nel 1988. Altre curiosità sono quelle che [...] il cosid-detto «time [...] il famoso crash [...] del mondo dovuto al fat-to [...] questi sono stati pro-grammati solo per avere una data [...] comincia con la cifra «1». [...] così ci si addentra [...] seconda parte del libro, cioè la guida [...] propria -è la questione su dove batterà [...] di sole [...] succederà sulle isole [...] in Nuova Zelanda, esattamente [...] di quando [...] illuminerà il meridiano di [...]. Per tale ragione i 750 [...] sono [...] per la possibile invasione turistica, [...] non riusciranno certo a fronteggiare con un solo [...] ostello [...]. Chi non sarà fortunato ab-bastanza [...] raggiungere quel-la meta, può sempre servirsi [...] guida: dalle Piramidi al Pa-cifico, [...] a [...] feste o punti [...] con-sigliati: tra gli eventi più [...] il [...] musicale alla Porta di Brandeburgo (Berlino) e [...] «strada-le» di Place De Gaulle [...] Parigi (le dodici strade che conflui-scono [...] diventeran-no altrettanti spicchi di orolo-gio [...] «il più grande conto [...]. Infine, immancabile e [...] di un [...] ogni notizia [...] de-gli eventi. Che [...] tutto il mondo -fingendo di [...] -con un anno di an-ticipo. S o c i e [...] à Shakespeare della [...] ana Il costume degli italiani [...]. [...]. /// [...] /// Ah, ah, andate a [...]. Così accade nella musica [...] e in questo ho un orecchio tanto [...] una stonatura in una corda non bene [...] tra il mio potere [...] non ho avuto orec-chio per sentire che [...] stonato. Ho distrutto il tempo, [...] tempo mi distrugge; poiché il tempo ha [...] che segna le sue [...]. I miei pensieri sono minuti, [...] con i sospiri battono le ore nei miei occhi, [...] dove il mio dito, come una lancetta, segna il [...] dalle lacrime. E inoltre, signore, i [...] le ore sono frago-rosi gemiti che mi [...] che è il pendolo. Così sospiri, lacrime e [...] ore e giorni; ma il mio tempo [...] rallegrare il trionfo di [...] mentre io sto [...] co-me uno sciocco, a [...] il tempo. Questa musica mi fa [...]. Non suoni più; se [...] pazzi il senno, sem-bra che in me [...] i saggi. William Shakespeare Riccardo II, atto V scena IV traduzione di Anna Luisa [...] S o c i e [...] à Il denaro e il demonio [...] Che [...] davvero il denaro? [...]. /// [...] /// Il denaro «Sterco del [...] Massimo Fini Marsilio pagine 289 lire 29. /// [...] /// Il corpo del Duce [...] Sergio [...] Einaudi pagine 246 lire [...]. Il mito è stato il [...] sperimentare ciò che prima ap-pariva impensabile. Nella trage-dia greca il [...] in sé quelle contraddizioni «non ne-goziabili», che [...] si è sempre rifiutato di pren-dere in [...] pur tuttavia costituiscono [...] in quanto tale. Quando Bal-zac [...] moder-na brulica di [...] a un complesso di im-magini che dicono [...] pen-siero concettuale non è ancora in [...]. Ian Watt in «Miti [...] moderno» (Donzelli, 1998) cerca di [...] alcuni di questi complessi di immagini [...] Don [...] e di Don Giovan-ni, che [...] in contesti di-versi [...] di [...] tra la fine del X VI secolo e [...] del X VII secolo, vale [...] dire [...] di [...] che caratterizzerà [...] moderna. Queste grandi fi-gure mitiche [...] contraddizione tra un mondo che declina e [...] non si è ancora dispiegato. Ma in esso [...] anche qualcosa che va oltre [...] perennemente attuali. La lacerazione epocale è [...] è ciò che mette in gioco la [...] ciò che li trasforma in enigmi che [...]. Lo aveva visto Goe-the che [...] suo «Faust» fa dire [...] un enigma. È quello che Ortega [...] colto in Don [...] nella [...] «allampanata figura che si incur-va [...] un punto interrogati-vo». [...] che ha generato [...] di [...]. [...] che esse aprono e non [...] le spinge in una dimensione tragica: la dannazio-ne di Faust e di Don Giovanni, e [...] diventerà così il modello [...] di Dostoevskij, [...] paradossale [...] di un uomo [...]. Completamente diversa mi pare [...] di Robinson [...] che ha preso vita [...] che [...] Don [...] e Don Giovanni. È [...] Robinson nella [...] isola [...] umana: cacciatore, pastore, agricoltore; è [...] che egli non rappresenta soltanto [...] capitalistica, come aveva det-to Marx [...] che rimane comunque magistrale. Ma è al-trettanto vero [...] vive alcuna contraddizione. Soprat-tutto non mette in [...] società che lo ha espresso. /// [...] /// Watt, per mantenere valida [...] cui è partito, è co-stretto a impoverire [...] mito espungendo proprio quelle contraddizioni che lui [...] in luce nelle sue analisi di Faust, Don [...] e Don Giovanni. La definizione di mito, che Watt propone, è quella di «una storia tradizionale con una [...] e [...] diffusione culturale cui si attri-buisce [...] verità quasi storica e che incarna o simbolizza alcuni [...] valori fondamentali della so-cietà». Supplemento settimanale a cura [...] Nicola Fano Diffuso sul territorio nazionale unitamente al giornale [...] Direttore [...] Paolo [...]. /// [...] /// Roma Via Carlo Pesenti 130 [...] Industria Poligrafica, Paderno Dugnano (MI) S. Statale dei Giovi, 137 [...] S. /// [...] /// Il pensiero [...] che divenne Giovanni Paolo II [...] Rocco Buttiglione Mondadori pagine 468 lire 32. /// [...] /// Il pensiero [...] che divenne Giovanni Paolo II [...] Rocco Buttiglione Mondadori pagine 468 lire 32. (0)
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