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Sono tutti morti. Lo sanno tutti in Argentina. Lo sanno i lettori [...] Pagina [...] quando aprono il giornale ogni mattina. Ogni giorno una foto. /// [...] /// Hanno tra i diciotto [...]. Il dieci aprile scorso, era [...] di Manuel Alberto Santamaria, scomparso, desapareci-do il dieci aprile [...] pri-ma. Per lui suo padre, [...] gli amici chiedevano al Signore la grazia [...] al cielo. Se lo fa-cessero tutti, [...] tren-tamila scomparsi, ogni giorno, met-tessero un annuncio [...] giorno della loro «assunzione in cie-lo», il [...] virgola uno periodico: 82 [...]. Per [...] tutti, mille, duemila, migliaia, tutti [...] uno accanto [...] facce anni settanta, occhiali anni [...] camicie, [...] scolli anni settanta devi andare [...] Buenos [...] rampe di scale malandate e [...] nella sede delle [...] de Plaza de [...] davanti a [...] corpo, [...] storia, un quadro che ti [...] ti spaventa come un gigantesco [...]. Ti accoglie una signora un [...] alta, un [...] grassa, con occhiali spessi e [...] conduce tra credenze in legno e cri-stallo, quadri, medaglie, [...] in [...] pupazzi in peluche. /// [...] /// Su un tavolo [...] il libro sulla loro storia [...] la prefazione di Osvaldo Soriano, lo scrittore [...] cimitero, come per [...] piangono vecchi e ragazzini. Qualcuno in un angolo ha [...] in italiano: Osvaldo [...]. La signora ti invita [...] un ta-volo da salotto con sopra i [...]. Butta sulle tovagliette libri, [...]. Ha mol-to da fare, [...] tantissimo, sempre, da fare. Ti mostra una foto e [...] che «là è quando ci hanno cacciate dalla chiesa», [...] e [...] è dove la polizia ci [...]. Le immagini, le [...]. [...] e fra poco alla [...] gi-ro davanti alla Casa [...] dove hanno disegnato per [...] un gioco [...] il loro simbolo, tan-ti [...] hanno messi la prima volta che sono [...]. Eda allora sempre ogni [...] della [...] madri, con i turisti [...] a filmare la processione di quello che [...] mo-vimento politico di sinistra, [...] di [...]. Nel corridoio il fax, [...] macchina per le fotocopie. E poi la documentazione, [...] di conte-nitori, ritagli, memorie giudiziarie che presto [...]. Ex casalinghe, senza istruzione, sono [...] esperte di computer, [...]. Jorge, figlio della loro leader, [...] picchiata durante le manifestazioni, sparì [...] febbraio del [...] lo sa che suo figlio [...] tornerà più [...] che andò in piazza per [...] prima volta il 30 aprile di [...] fa. Ma non chiede il [...] lista dei morti. Una lista che, oggi [...]. Portata pri-ma [...]. [...] chiu-sa in una cassaforte made [...]. Non vuole la lista [...]. Vuole, la chiede in ogni [...] a [...]. Le madri non parlano [...]. [...] Petrini accetta di dare il [...] nome ma solo per denunciare, come un coro greco, [...] nome di tutte. Racconta come hanno cominciato [...] case, dalle scuole, dalla strada, subito dopo [...] stato del generale Jorge [...] nel [...]. Lo hanno portato via una [...]. Non [...] mai più rivisto. /// [...] /// [...] solo foto e schede e [...] del figlio [...] Petrini, nato nel [...] scomparso nel [...] a [...] anni, [...] solo che era uno studente [...] facoltà di inge-gneria. Ma non per lui. Lui non esiste più: tutti [...]. Nel libro le date [...] le [...]. In Argentina tra il [...] e [...] è scom-parsa una generazione [...] tra il [...] e il [...]. Molti di loro erano [...]. /// [...] /// Oggi non lo si [...]. La prassi era sempre [...]. La polizia arrivava e [...]. /// [...] /// Era accaduto soprattutto nel [...]. I loro beni che passavano [...] comunità [...] ai militari. La casa veniva spogliata, [...]. Venivano colpiti i parenti. Dopo essere stati [...] i prigionieri venivano uccisi, i [...] corpi bruciati o sepolti in fosse comu-ni. La vicenda più terribile [...] mare aperto dagli aerei in volo, come [...] Adolfo Francisco [...] nel repor-tage «Il volo». Oggi si racconta [...]. [...] i corpi dei [...] riappariva-no troppo spesso sulle spiagge [...]. Meglio [...] scoppiare con le [...]. Se si va a [...] di Buenos Aires, le cifre ufficiali parlano [...] un raddoppio del numero delle cremazioni dal [...] (da 15. Vennero se-questrati non solo [...] al regime ma anche, [...] amici, colleghi di lavoro, [...] alcun tipo di pratica politica o sindacale. Qualcuno ricor-da i camioncini [...] per le [...] Buenos Aires. [...] dovevano indicare i passanti sospetti. Per sparire bastava un [...]. [...] 700 luoghi di de-tenzione, [...] gli stessi tipi di sevizie. Legati a una rete metallica, [...] prigionieri venivano [...] una scossa di tre secondi, [...] scossa. /// [...] /// Le donne incinte vennero [...] modo, i casi di aborto furono pochi. [...] un unico ginecologo a Buenos Aires, che gestiva le nascite dei figli delle [...] uccise. /// [...] /// Nessuno è stato [...] militare». Dopo [...] che fermò il processo [...] Forze Armate e nel 1986 sancì la [...] Punto Finale (per «pacificare» il paese rimanevano solo [...] di che non sarebbe stato più possi-bile [...] violazione dei diritti umani), Carlos [...] nel 1989, ha decretato [...] militari e civili coinvolti nel genoci-dio. Furono esclusi [...] e [...] graziati con un nuovo [...]. Una delle madri si [...] a vedere il bar dove va a [...] Alfredo [...] uno dei più feroci [...] della dittatura. [...] che si infiltrò nel [...] Natale della chiesa di Santa Cruz dove [...] membri del nucleo fondatore delle «madri» che [...] per sempre, furono torturati dal tenente Antonio [...]. [...] ritenuto responsabile [...] delle [...] in cui morirono, denominate suore [...]. [...] che fu il primo, tra [...]. I loro nomi li [...] Cavallo che era un membro del-la dittatura e [...]. Bussi, go-vernatore di [...]. Il generale Ri-co, che [...] Parlamento. Come possiamo votare, fidarci del [...] no?». [...] condannate a morte, è stato [...]. A lui però è [...]. Dopo [...] aperto la più grande [...] cit-tà, [...] scorso, il padre di [...] Hanno rifiutato i cento milioni del governo come [...] figli scomparsi Reclamano i processi Con il Dna [...] hanno ritrovato i nipoti dati in adozione ALLA FINE [...] due fonda-mentalismi turchi si so-no scontrati e [...] ferro -per ora -sembra uscire perdente il [...] dal primo ministro [...] leader del Partito [...] o del Benessere. [...] padroni della Turchia, ossia il [...] di generali che [...] del Consiglio nazionale di dife-sa, [...] sulle sorti della de-mocrazia turca, unici custodi [...] altro credo di sapore integralista [...] quale il paese è [...]. Parliamo [...] del pa-dre fondatore della [...] Ke-mal [...] che nel 1923, smessa [...] è letteral-mente inventata una Turchia laica, modernissima, [...] da ogni eredità del defunto impero ottomano: [...] a vegliare su questo sogno di democrazia, [...] proprio la [...]. Per tre volte dal [...] intervenuto nella vita po-litica nazionale per [...] si è trattato di [...] sempre seguiti dalla [...]. Poi è arrivata una strana [...] volta. Il 28 febbraio scorso [...] Consiglio [...] di dife-sa ha fatto perve-nire al governo [...] una spe-cie di manifesto [...] e punire «atti contrari [...]. In poche parole si [...] di ripudiare se non la sostan-za, ogni [...] di fede islamica. A denti stretti [...] aveva accet-tato tentando pe-rò [...] più possibile la realizzazione di quei provvedimenti [...] per il futuro non solo [...] ma del suo stesso [...]. Ci riferiamo in partico-lare [...] dai militari, di prolungare la scuola [...] da cinque a otto [...] pensata so-prattutto per mettere fuori gio-co [...] livello da cui escono [...] guide spirituali ma anche i migliori quadri [...]. [...] in altre parole, ha [...] il piede in due staffe, conscio di [...] di coccio tra vasi di ferro, [...] sforzo non è bastato. Accusato di rappresentare una [...] la democrazia, a mettere in crisi il [...] hanno pensato due ministri del Partito [...] partner di coalizione, che [...] lo hanno ulte-riormente indebolito nei [...]. Eppure quando il [...] vin-se le elezioni nel dicembre [...] si specificò subito che non an-dava confuso coi partiti [...] di [...]. Così [...] non è un dotto [...] è cresciuto nei cortili delle mo-schee. Non si [...] lasciato crescere barbe pensose, e [...] del cupo [...] fondamentalista medi-terraneo. È un ingegnere [...] studi in Germania ma che [...] profuso tutte [...] energie nel-la politica fin dal [...]. Il [...] peraltro non è [...] partito che ha fondato: nel [...] aveva [...] nazionale, già mes-so fuorilegge nel [...]. Nel [...] ci aveva riprovato col Milli [...] o Partito della salvezza [...] le elezioni del [...] -era riuscito a entrare [...] di governo (nel 74 e nel 77), [...] era riuscito ad agguantare [...] ministro, impegnandosi in un [...] sviluppo indu-striale. Questa seconda volta a [...] fu il golpe del 1980. Così ritornò in scena solo [...] come leader del [...] da [...] un [...] in sordina [...] e proprio grazie [...] ver-so [...] decretata dagli stessi militari che [...] lo ritengono un grave pericolo per la demo-crazia. Ma [...] guerra fredda e pur di [...] un comunismo già in de-clino andava bene anche pro-muovere [...] col [...]. Il successo vero per [...] è [...] del [...] e le politiche del [...] quando ha guadagnato il [...] dei voti e -tra i [...] gene-rali -il Partito del Benessere si è imposto come [...] di mag-gioranza relativa. Il tutto [...] che [...] è un politico di [...] poco fiam-meggiante, abituato a tutte le possibili [...] sla-lom non sempre indolori della vita pubblica [...]. Oggi dovrà esibire tutte la [...] capacità di [...] assieme le varie anime del [...] e [...] la leader-ship. Le ali più ra-dicali [...] e i [...] già lo giu-dicavano troppo [...] rispetto alla re-staurazione isla-mica di marca ira-niana [...] voluta da lo-ro. [...] la fa-zione curda, era già [...] per-ché [...] con-trariamente a quanto aveva pro-messo [...] campa-gna elettorale, [...] la guerra senza quartiere che [...] conduce contro gli indipen-dentisti curdi. In ultima analisi poi [...] il pattu-glione di centro del partito che [...] possibilità di creare un ordine [...] soprattutto economica, che si [...] centrale, e oggi vede tarpate le [...]. ERBA KAN [...] dise-gnato [...] scarni pamphlet politici dal [...] «I [...] della Turchia e le loro soluzio-ni»: bisognava, [...] innanzitutto a crea-re [...] delle na-zioni unite degli Stati [...] ordine nel mondo e di proteg-gere la [...] o comu-nità islamica [...] arrivare ad un patto [...] tra gli Stati islamici, [...] e dopo la Nato [...] alla creazione di un Mercato comune islamico [...] sfruttamento economico ai danni del mon-do musulmano». In breve, re-cuperando esattamente [...] leadership islamica che era stata [...] otto-mano, [...] intendeva re-suscitare [...] religio-sa che [...] aveva invece in-teso smorzare, [...] Turchia al futuro, non al passa-to, e [...] ben den-tro i confini [...] dissoluzione [...] senza più nominare la [...] islamica che travalicava e [...] na-zionale. Certo, quella di [...] a oggi si è rivelata [...] ma [...] e militari conferma lo sban-damento [...] senso di identità della Turchia, tra Maometto e il [...] del X XI se-colo. /// [...] /// Certo, quella di [...] a oggi si è rivelata [...] ma [...] e militari conferma lo sban-damento [...] senso di identità della Turchia, tra Maometto e il [...] del X XI se-colo. (0)
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