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Si tratterà di analizzare [...] ancora a definire [...] comune per gli italia-ni, [...] possono contri-buire a formare una più vasta [...] di contro, quali sono i localismi che [...] essenza mirano a ne-gare un possibile concetto [...]. La [...] per esempio, al di [...] simbolica fun-zione politica, è un ostacolo o [...] ricchezza per la prossima Eu-ropa? E poi, [...] identità e delle eti-che, a seconda dei [...] più che di quelli sociali, è una [...] oppure ha il passaporto eu-ropeo? Gli altri [...] il senso estetico, la [...]. Eb-bene questi temi sa-ranno affrontati [...] interviste specifiche, ognuna delle quali sarà accompagnata da una [...] alla let-tura dei temi proposti. Ossia: che cosa leggere, [...] vedere e ascoltare per individuare [...] italiana del 1998, quella che [...] in Europa accanto [...]. Jean Matthieu [...] Quante lamentazioni, nella storia [...] degli ita-liani e sul loro costume «incivile»! Da Machiavelli in poi. E se invece provassimo a [...] pro-spettiva? A cercare di [...] storico della filosofia a Pisa, [...] un denso saggio Einaudi: «Il noi diviso. /// [...] /// E ci ha provato [...] esaltare le divisioni». Quanto per [...] di intravedere, «nelle linee di [...] accumulate dai [...] la via [...] verso un «nuovo ethos». Insomma, si tratta di [...] inevasi, incapsulati dal-le «etiche in conflitto», per [...] identità civile. /// [...] /// Oltretutto il momento è [...]. Perché oggi modernizzazione e [...] tutto. E costringono quelle «etiche [...] culture separate, a incontrarsi. Ri-mettendo al centro gli individui, [...] a [...] cittadini, [...] è lo stato. Ma prima di questi [...] come è fatta la [...]. Professor [...] con [...] del «Noi diviso» intende per [...] ri-valutare la «disunità [...] da disvalore in valo-re? [...] mi viene [...] di Lang. Allude al meto-do con [...]. Che ha poi riscontro [...] pittorica divi-sionista. Invece di me-scolare fatti e [...] ho separato [...] spon-taneo degli italiani [...] ufficiale, pa-triottica, civile, filoso-fica. [...] divisione in etiche concrete, relati-ve [...] diversi mondi storici e sociali del [...] al mondo barbaricino, ai cattolici, [...]. È mero criterio divisorio [...] «Credo che in tutto questo [...] sia anche una risorsa di valore. Perché la disunità [...] oltre i separati-smi beceri, è [...] una ricchezza. Ricchezza di memoria [...]. E [...] quelli che vogliono equiparare Foibe [...]. Eppure i numi tute-lari [...] civile, Leo-pardi e Gramsci in te-sta, hanno [...] dramma dei particolarismi e [...] di un ethos condiviso. Tutto sba-gliato? «Non voglio [...] della divisione, ma segnalo [...] di un analisi realistica. [...] italiano va compreso nelle sue [...]. Solo cominciando di lì si [...] capire perché lo stato ita-liano non [...] mai fondato sul mo-nopolio riconosciuto [...] forza. E perché è venuto [...] morali antagoniste e centrifughe: con la mafia [...] valori, ad esempio. E poi bisogna [...] cogliere il vuoto che le [...] e [...]. Ma queste «etiche» vanno flui-dificate [...] un comun [...] «Vanno fluidificate. Ma non at-traverso il richiamo [...] patria, ine-vitabile dopo gli effetti [...] e [...] in Europa. Non basta il [...]. [...] delle diversità. Delle tante radici [...] italiana. Da intrecciare non come [...] Cat-taneo, ma come una corda simboli-ca. Fatta di tante fibre [...]. Innanzitutto distin-guendo fili e [...]. Ad esempio, mettendo a fuoco [...] magistrati, carabinieri. Oppure [...] con il carico di dolore [...] che le accompagna. [...] fare una sorta di [...]. /// [...] /// Quali sono a suo avviso [...] date che [...] «Ecco le [...] cinque giornate decisive per [...] repubblicano: il 25 luglio e [...] Set-tembre 1943, il 25 [...] 1946, il primo gen-naio 1948, [...] del-la Costituzione. Però non condivido [...] della [...] della [...] di De Felice e Del-la Loggia. La patria era stato il [...] a [...] e [...]. Mentre [...] settembre è una frattura che [...] del nuo-vo. Di lì si passa [...] alla democrazia. Sebbene ciò avvenga attraverso i [...]. Tramite organismi che condensavano [...]. [...] eventi lungo i quali [...] nuo-va identità civile degli italiani. Che passa attraverso prove dure: [...] il crollo delle ideologie, tangentopo-li. Dallo stato etico ai [...] dice-va. Ma il passaggio più difficile [...] quello verso [...] della de-mocrazia. Rimane questo il capitolo [...] «I partiti [...] dello stato etico gentiliano, [...] democrazia. Ma hanno anche con-gelato [...] spesso [...] fuori dal paese: in Russia, [...] Usa, in Vaticano. Oggi, esaurita quella fase, è [...] momento [...] civica. E del superamento del [...]. Da compiere però senza [...] simboli di piante o radici. E meno che mai puntando [...] consenso drogato e populistico. In stile Forza Italia. [...] un lavoro di lunga lena [...] svolgere. E che va in [...] ri-spetto alla politica sentimentale, al [...]. Non [...] che vinca una politica liofilizzata [...] «Non credo affatto a una demo-crazia senza partiti. Ma il banco di [...] della comunità non può essere che il [...] stato. Di uno stato di cui [...] stima. Le cui maglie, come [...] Solone, [...] siano sfondate dai for-ti. /// [...] /// Altro aspetto del suo libro [...] il ruolo della [...] Italia. Dav-vero la cultura filosofica sta [...] «Ci sono due filoni. Quello civico ed [...] e quello ermeneu-tico speculativo, [...] problemi di senso [...] o al senso della [...]. Il primo è quello [...] an-che a prima degli anni Settanta. [...] filone tocca pensatori diver-si, come Vattimo, [...] Severi-no. Fino ai primi anni Settanta [...] il [...] lo storicismo e [...] che tor-na, ma in modo [...] nella riflessione democratica di Bobbio e Veca. [...] filone però è più rarefat-to, [...] distante dalla [...]. [...] «Già, ma anche la [...] Vattimo è molto attenta [...]. Allo sradicamento mediatico dai [...] e al declino [...]. [...] invece unisce il di-sincanto decisionistico [...] risco-perta della teologia e della [...]. Con Severino poi ab-biamo [...] della molteplicità, del divenire. Eppure anche il suo messaggio [...] teso ad affer-mare [...] delle cose, è una cri-tica [...] storicismo [...]. Una rivendicazione salutare del [...] pensare. Sì, pen-so che la [...] in Italia, col suo appello alla responsa-bilità [...] e au-tonomo, stia tonificando lo spirito civico. /// [...] /// Oggi insegna storia della fi-losofia [...] di Pisa do-po [...] insegnato in varie strut-ture universitarie [...] e ame-ricane. Tra le sue opere più [...] sono da ricordare «Scomposi-zioni. Forme [...] mo-derno» (1987); [...] (1991), il suo più [...] speculazione filosofica; «Geome-tria delle passioni», «Filosofia del Novecento» [...] «Se la storia ha un senso» (tutti e [...]. Per Einaudi è appena [...] «Il [...] diviso». La [...] attività di studio-so, saggista [...] universi-tario si è sempre svolta su diversi [...]. Da un lato, la [...] senso stretto, [...] la ricognizione stori-ca sul [...] infine la possibile lettura dei casi sociali [...] storia [...] di questo secolo alla [...] moderno e contemporaneo. Questi tre livelli [...] arrivano a coincidere, appunto, [...] più recente. Carta [...] Alla ricerca [...] futura del Belpaese Remo [...] «Essenziale è guardarsi dentro» «DISUNITÀ [...] vuol dire solo separatismi. Può essere anche una [...] crescita della memoria comune» «I PARTITI hanno [...] ponendo fuori [...] agli Usa) le ragioni [...] GUIDA ALLA LETTURA Che cosa leggere per analizzare [...] nostra identità dal fascismo a oggi Patria [...] di un dissidio Oltre a «Il noi [...] la cui prima versione [...] arti-colo è comparsa ne «La storia [...] Einaudi (III [...]. Comincia-mo dalla «Storia degli italiani» [...] nel solco aperto dai «Quaderni [...] carcere» di Gramsci, tra [...] italico e localismi. [...] è ar-ricchita oggi da una [...] post-fa-zione, dedicata [...] trenten-nio e polemica verso la [...] di Resistenza come «guerra civile» so-stenuta da Claudio Pavone [...] suo «Una guerra civile. Saggio storico sulla moralità [...] (To-rino, 1991). [...] da scio-gliere suona: davvero [...] il 1943, furono lacerati da due «idee [...] fascista e [...] a Salò fu marginale [...] di massa che la resistenza, sia pur [...] Ma proprio su questo tema, cruciale per la [...] degli italiani, vediamo i libri indi-spensabili: «Resistenza [...] Gian Enrico Rusconi (Il Mulino); «La morte [...] Ernesto [...] «Il Rosso e il [...] Renzo De Feli-ce (a cura di P. Chessa, [...] senza trascurare [...] volume della biografia [...] Einaudi di Mussolini, ovvero «Mussolini [...] laguer-ra civile». Da non dimenticare, a [...] «La [...] Italia» di Emilio [...] fu il fascismo a [...] liberale, con il totalitarismo e con la [...]. Non [...] settembre 1943. Quanto [...] diviso» nei partiti repubblicani [...] «La re-pubblica dei partiti. Profilo storico della democrazia [...] Italia», [...] Pietro Scoppola. Tra le opere recenti, [...] versante, quello del nesso [...] viaggio nella letteratura e [...] genti italiche, di Alberto Asor Rosa. Mentre, sulla realtà della Lega [...] Bossi e sul [...] «La Lega. Geo-grafia e storia di un [...] politico», Donzelli. Da accompa-gnare magari a «La [...] delle regioni italiane» di R. [...] sulle difformi relazioni civi-che al Nord e al Sud. E a [...] civile degli italiani», di Umberto Cerroni (Manni, Lecce) costruito tra primato culturale degli italiani [...] stato a partire dalla sconfitta di Federico II [...]. E veniamo alla filosofia [...] moderna. Innanzitutto «Intellet-tuali italiani del [...] di Euge-nio Garin (Editori Riuniti), [...] rapporto [...] sul filo della continuità [...] e postfascismo. Con tre grandi figure [...] Cro-ce, Gentile, Gramsci. Lettura più agile di [...] ritrova in E. Garin, «Intervista [...] a cura di [...]. Ajello (Laterza). Inoltre, sul secondo dopoguerra: «Il [...] in «La cultura filosofica italiana dal 1945 [...] «Profilo ideolo-gico del Novecento italiano», di Norberto Bobbio (Einaudi). Per gli approdi «emblematici» [...] negli ultimi anni segnaliamo: «La società giusta», [...] Salvatore Veca (Il Saggiatore). Non-ché, del medesimo autore, [...]. Tre meditazioni filosofi-che» (Feltrinelli); [...] «Il pen-siero debole», [...] Fel-trinelli del 1983, con [...] Vatti-mo, [...] ed altri. Sempre di Vat-timo: «Credere [...] «La so-cietà trasparente» (Garzanti). Su «Esodo dalla Legge», [...] tramonto [...] «Icone della Legge», «Arcipelago» e [...] di Massimo [...] (Adelphi); ma anche, «Do-po il Leviatano» [...] di Giacomo Marramao. [...] di alcuni di questi [...] recente «Immagini del nulla. La filosofia italiana contemporanea», [...] Giuseppe [...] (Bruno Mondadori). Viceversa, sulla [...] fondamentali sono: [...] del nichilismo», di Emanuele Se-verino, (Adelphi). E, entrambi di Gennaro Sasso, «Essere [...] negazio-ne» (Morano); [...] e le [...]. /// [...] /// E, entrambi di Gennaro Sasso, «Essere [...] negazio-ne» (Morano); [...] e le [...]. (0)
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