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Dopo i fischi a Peter [...] alla prima rappresenta-zione del Don Giovanni [...] settima-ne fa, ha suscitato contrasti anche [...] grande avvenimento del Fe-stival [...] en [...] Il castello del Duca Barbablù [...] Bartók, diretto da Pierre Boulez con la regia [...] Pi-na [...]. Di questo [...] spettacolo riferiremo domani: fin [...] che i dissensi riguardavano esclusivamente la re-gia [...] Pina [...] e la [...] idea di aggiungere ai [...] di Bartók nove danzato-ri, [...] coreografiche sono incentrate con espressionistica violenza sul [...] dei sessi. La discussione riguarda la [...] in un tutto unitario e coerente le [...] Pina [...] le proiezioni da lei [...] musica di Bartók, che [...] coreografa ha già usato [...] fa-moso spettacolo del 1977, intitola-to Barbablù: ascoltando [...] Castello di Barbablù di Bar-tók. Pina [...] ha peraltro di-chiarato di [...] nulla delle idee di quello spettacolo. Vedremo se i dissensi [...] seconda rappresentazio-ne. Quanto alle due repliche [...] Don Giovanni a cui ho assistito hanno avuto un [...] meritato. È leci-to presumere che [...] abbia suscitato scandalo sol-tanto [...] moderni e la ri-duzione delle scene a [...]. Come già ricorda-to, questo Don Giovanni [...] due di-rettori [...] e due compa-gnie di [...] proprio [...] due volte per apprezzare [...] lavoro in comune che tutti hanno compiuto [...] da Claudio Ab-bado, Peter [...] e Daniel [...] con la giovane e [...] Orchestra [...] Camera Gustav Ma-hler. Un direttore [...] e una rivelazione di [...] due interpretazioni diverse per il capolavoro mozartiano, [...] tutti preparati alla perfezione e recitano da [...] regia di Peter [...] è frutto di un [...] sui singoli interpreti che si trasforma in [...] di ognuno. Dopo i dieci spettacoli [...] questo bellissimo Don Giovan-ni [...] in tournée a Stoccolma, Lione, a Milano [...] Pic-colo Teatro, a Bruxelles e Tokyo. È già annunciata la [...] Festi-val di [...] 1999. Daniel [...] dirige il Don Gio-vanni [...] uno slancio, una demoniaca vitalità che posso-no [...] di precipitazione, ma che [...] e si differenzia-no dalla visione di Abbado, [...] riferito domenica. In co-mune [...] la scelta della trasparen-za cameristica, [...] di proporzioni ridotte, simile a quella dei tempi di Mozart, e nella con-certazione il lungo lavoro insieme con Abbado [...] stato per [...] un aiuto prezioso; ma è [...] la [...] capacità di definire una propria [...] interpreta-zione, trascinante e coinvolgente. Ammirevole la compagnia di [...] splendida autorevolezza scenica e vocale del-lo svedese Peter Mattei [...] parte di Don Giovanni. Ma si deve ricor-dare [...] di Lisa [...] il nobile Ottavio di John Mark [...] la [...] di Carmela Remigio (già [...] Ferrara e nel disco di Abbado), e inoltre Me-lanie [...] (Elvira), Till [...] (Masetto), [...] (il Commendatore): ognuno inter-preta [...] con una scioltezza che è frutto del [...] con Peter [...]. Ad esempio lo svizzero Gilles [...] propone un [...] me-no giovane, meno sfrontato [...] non meno persuasivo rispetto a quello di Nicola [...] che avevo ammirato con Abbado. La profondità e la [...] spettacolo di [...] si impongono soprattutto nel [...] nella prima parte del secon-do. Mentre la scelta [...] semplicità rischia forse di [...] preso quando rinun-cia alla fiabesca apparizione della [...] Commendatore: egli si limita a ritornare minacciosamen-te in [...] si era visto [...]. /// [...] /// Chi desideri constatare come i [...] godevano [...] venga al Palazzo Ducale ad [...] Le [...]. Che è Il Trovatore [...] con gli adattamenti effettuati dallo stesso Verdi, [...] del «mercato». [...] più quotato, [...] si faceva pagare di più. E il [...] sapeva come farsi pagare. Il cla-moroso successo del Trovatore [...] Roma, nel gennaio del 1853, ave-va portato le [...] massimo. [...] di Parigi non le-sina: vuole [...] partitura nuova (i futuri Vespri Siciliani) e, nel frat-tempo, [...] cifra di 10. Il compenso è son-tuoso [...] ben sapendo quanto sia importante la piazza [...] scrupolosa-mente: adatta il canto agli accenti della [...] aggiunge qualche battu-ta ad [...] e fornisce una [...] di musica per le [...]. Qualche anno dopo Wagner, [...] ballabili nel primo atto, pagherà [...] con lo storico fiasco [...]. Verdi è uno scaltrito [...] e Le [...] il 12 gennaio 1857, [...] clamoroso, anche se i nazio-nalisti della critica [...] dello straniero. Come avevano fatto per Donizet-ti, [...] delle scene parigine. Verdi però non è Donizetti, [...] Festival pugliese: lo scorso [...] Lucie de [...] aveva mostrato lo sforzo [...] allo stile francese. Con Le [...] Verdi supera lo scoglio: [...] non altera la natura del la-voro che [...] il capolavoro romantico del teatro italiano. È vero che la [...] «Di quella pira [...] fuoco» nel pedestre [...] infa-me [...] la reclame» suona bizzarra [...]. Ma chi ci ba-da? [...] è il ritmo trasci-nante [...] dove tutto fiammeggia e tutto balena: dalla [...]. Nel solco del ro-manzo [...] al Capitan Fracassa, al Fieramosca -Verdi ci dà [...] cavalleresca [...] in cui amori, duel-li, morti [...] il pennacchio [...]. Superati i 25 minuti [...] dance» (inseri-to come un blocco di autorevole [...] Le [...]. I nazionalisti francesi avevano [...] i [...] apprezzavano [...] internazionale, con i dialoghi [...] i pronipoti al cinema! Le grandi voci ver-diane scarseggiano, [...] il Festival punta [...] su una compagnia di giovani [...] freschi e generosi. Warren [...] è un bel [...] squillante e ap-passionato, Iano Tamar [...] Léo-nore ricca di soavità e di passione, e Sylvie [...] nonostante qual-che acuto aspro, [...] drammaticamente forte. Sul fron-te opposto, Nikola [...] si impone nei panni [...] Conte di Luna. Il più modesto [...] Lee [...] e Angela Masi completano [...] vigorosa-mente coordinato da Marco Gui-darini [...] Interna-zionale [...] e il Coro di Brati-slava, [...] una lettura serrata, nervosa [...] senza trascura-re la dolcezza delle [...] pagine amorose. [...] si mantiene, sag-giamente, in [...] con la regia di Franco Esposito la [...] Loredana Furno e la scena di Italo Grassi, [...] il fascino [...] Pa-lazzo Ducale. Entro le mura secen-tesche, Grassi [...] torri che, con qualche finestra traforata e [...] gli am-bienti della fosca tragedia. Quanto basta [...] senza disturbare [...] con piena soddisfazione del pubblico, [...] e plaudente. Rubens Tedeschi Renato Bruson, Luca Gallo [...] Riccardo Botta nel [...] La danzatrice e coreografa, Pina [...] Affascinante spettacolo a Macerata Tutti [...] con [...] tradito come Re Lear [...] MACERATA. Affascinante spetta-colo, allo Sferisterio, [...] di Verdi proposto nel [...] serata al circo. Un circo inventato da Gilbert [...] (regista) e William Orlan-di [...] nel quale [...] verdiana irrompe con straordinaria [...]. Un circo non abitato [...] ma pur sempre frequentato da «ani-mali» insidiosi [...]. Il circo della [...] ma-novrato (e sfiora la tragedia) [...] Shakespeare. Verdi avrebbe voluto conclu-dere [...] Re Lear la [...] carriera operistica (e Franz [...] nel suo romanzo verdiano [...] e poi bruciata dallo stesso Verdi, anche [...] sembrò di [...] raggiunto il paradiso, rievocando [...] delle pas-sioni umane, sopravanzate, [...] vec-chiaia. Un «paradiso» tanto più invogliante [...] luminoso, in quanto ad esso si accostava vici-no ormai [...] parabola sce-spiriana, avviata dal Macbeth, [...] con Otello, conclusa dal [...]. E [...] in [...] opera, un possibile riverbero del Re Lear. Capita bene, intanto, il circo [...] luogo speciale per una ras-segna delle mai soddisfatte bra-me [...]. [...] come il ri-svolto di [...] Re Lear tradito dai suoi fedeli, sbeffeggiato e scon-fitto. Non diversamente, la bur-la («Tutto [...] è burla» si canta, alla fine, [...] è il rovescio del [...]. Assistiamo, [...] di Verdi, traslocata in [...] una commedia di tragedie, punteggiata da un [...] accentua il sapore amaro della malinconica fine [...]. Sulla lunga parete dello Sferi-sterio [...] trionfante, tutto un ricco drappeggio di velluto [...] si entra nel cir-co. Un velluto sormontato da [...] lampadine che seguono le coste del tendone [...]. Non diversamente filari di lampade [...] la velatura, [...] delle navi. [...] a semicerchio si apre verso [...] pubblico che è [...] al centro dello spettacolo. Po-chi elementi scenici bastano [...] senso della realtà circo-stante, che assume un [...] quadro con tutte le apparizioni di spiriti [...] ed eteree dan-zatrici volteggianti nello spazio in [...] di luci. È la grande mascheratura [...] delle Nozze di Figaro) di tutto e [...] poi, ag-giusta le cose della realtà. Appaiono un [...] superflui certi rigonfiamenti scenici [...] che sparano realizzando la mi-naccia di Ford [...] -, due enormi ma brutte bottiglie di [...] sprizzano scintille di fuoco) che sminuiscono il [...]. Ma la corrispondenza tra [...] le meraviglie della pre-ziosa partitura verdiana (Donato Renzetti [...] Filarmonica Marchigiana le ha [...] risalto) fa di que-sto [...] un colpo bene azzeccato. Ed è [...] ora, [...] di Renato Bruson, un [...] musical-mente e teatralmente, sontuosa-mente addobbato, [...] deve [...] messo del suo nella realizzazio-ne [...] personaggio, provocan-do, chissà, la mancata uscita alla ribalta, insieme [...] tutti gli al-tri, di Gilbert [...] regista. Bene aderenti alla novità [...] circense la schiera delle [...] (Tizia-na Bellavista, Eva Mei, Elena Zi-lio, Adele Cossi) e quella dei compari e [...] di [...] Riccardo Botta [...] Luigi [...] (Pistoia), Roberto De Candia (Ford) [...] Ferrero Poggi [...]. Stupendamente ha fun-zionato il [...] pub-blico che ora aspetta la Carmen di Bizet [...] debuttano Anna Caterina Antonacci e il te-nore Viktor [...] (1, 4, 7, 11 [...]. [...] si repli-ca il 5, [...] , [...] il 2, 6, 9, [...] con Francesca Patané che sostituisce Alessandra Marc. /// [...] /// [...] si repli-ca il 5, [...] , [...] il 2, 6, 9, [...] con Francesca Patané che sostituisce Alessandra Marc. (0)
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