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Raffaello [...]. Raffaello Baldini, [...] poeta in dialetto romagnolo, [...] premio Viareggio, ce lo fa [...]. Anche perché il suo nuovo [...] rispetta al precedente La [...] mostra una diminuzione nella quota [...] stranezze o di follia dei personaggi, addentrandosi piuttosto In [...] condizione di ordinario [...] squallore. Franco [...] dice per-. Ma è, invece cuna [...] spesso perfettamente socializzata: uno come tanti, apparentemente [...] nel privato paga il suo tributo di [...] tic alla malattia». E [...] in effetti, è detto [...] detto cioè del carattere del libro, e [...] rispetto al precedente. Una differenza che appare [...] evidenza dei contorni e delle situazioni, dalla [...] del monologo sospeso,, cui Baldini affida buona [...]. Infatti, come già si [...] primo libro (intendo per comodità La [...] che inglobava con qualche [...] del precedènte [...] del 76), Baldini è [...] in versi; e lo prova il latto, [...] sue opere resistono (non dico, certo, che [...]. Questo poeta è un [...] inventore di personaggi. Tipi il cui segno [...] a un mondo ormai [...] sparizione: periferici, stralunati, «dialettali», sommersi. E solitari, stranieri, [...] magari anche di fronte a [...] stessi, oltre che al contesto sociale, al paese, un [...] universo e [...] che continua a [...] essendo ormai a [...] volta stravolto, deformato: [...] / [...] son mè a n [...] bela [...] (il forestiero / [...] sono io, non conosco ormai [...] nessuno). Solo tra i morti [...] casa, lui, perché li conosce tutti, e [...] il sentimento del personaggio della poesia che [...] libro. Baldini fa apparire gente, [...] se stessa, nel proprio [...] quotidiano nulla. Gente che si racconta in [...] a volte, di pochissime battute, come La cambra [...] (la camera cieca), in cui [...] che avviene è tutto [...] «Che [...] da rèd, e [...] / Ila cambra [...] tra i pan [...] / a [...] la pòrta, e a [...]. Dòp a stagli [...] (Che poi mi succede [...] non sento nessuno, / nella camera cieca, [...] i panni sporchi, / chiudo la porta, [...]. Dopo sto meglio). Oppure gente che si racconta [...] diffusamente, sempre attraverso i propri inciampi solitari, domestici, o [...] maniacali, magari a un passo dal cadére nella sordidezza, [...] accade in una delle più belle poesie del libro, [...] splendida [...] dove un povero vecchio impaurito [...] vede nello specchio [...] sa di [...] (sparuto, con degli occhi), e [...] aspetta mai nessuno, perché se suonano alla [...] porta è solo per sbaglio. Se ne sta li a [...] e cerca affannato un fazzoletto; [...] lia sei o sette -dice -possibile che non ne [...] neanche uno? E poi: [...] ò [...] (. E cosi conclude: «No e [...] no, a n [...] I [...] mè, sai [...]. Il libro si apre [...] in un narrare che cresce su se [...] zona oltre, non lontana dal clima surreale [...]. Ciò avviene nella poesia [...] (del quale è anche [...] forza), che si intitola [...]. Un tale, salito sul palcoscenico [...] scherzo, su invito di un illusionista, un ipnotizzatore, vola [...] via [...]. La realtà, gonfia di [...] fino a far scoppiare là [...] scappa [...] di continuo, imprendibile, orizzontale in [...] d'acqua. Baldini, [...] si [...] da equilibrista perfetto su una [...] di confine tra veglia e sonno, tra cocciuta concretezza [...] cose e loro sinistro slittare, [...] corrompersi. E la fisionomia dei suoi [...] è [...] spiccata, Inconfondibile. La Palermo di coltelli [...] era presente agli angoli delle strade, ma [...] miei mattini e dava piacevole orrore alle [...] II [...] cieco di Stevenson; ago-nizzante [...] dei cavalli,,, e il viandante del tempo. Cosa [...] intanto [...] parte delle lance [...] Quali destini elementari e violenti [...] a pochi passi da [...] scrittore israeliano Da-. Poi, «in un buio [...] veno la line di marzo» del 1987, [...] nel [...] e abbandonato la biblioteca»; [...] per la prima volta in un campo [...]. E alata la rivelazione, [...]. Da quel momento drammatico, [...] II giovane scrittore ha deciso di i «non [...] i rigagnoli» luridi di acqua di logna. Il fretto di due [...] della [...] è questo libro: «Il [...] esemplare réportage giornalistico (ma scritto con [...] stilistica del letterato), una [...] al tempo stesso collettiva, [...] psicologica, sociologica, poli-tica, del [...] ed ebrei vivono entro gli incerti e [...] quella che un tempo si chiamava Palestina; [...] cui è difficile stabilire la data [...] (fine del secolo scorso, [...] 1917, dichiarazione [...] 1936, rivolta araba; 1948, [...] per gli [...] una catastrofe per gli [...] cui è ancora impossibile definire limiti e [...] lo [...] storie emblematiche [...] edificio narrativo. La prima è quella delle [...] (arai»), dolci, gentili, «truccate con garbo», sempre pronte a [...] e: [...]. [...] no Grossman nel . Lo scrittore parla con una [...] di quattro anni. La bambina sa «cosa [...] perquisizioni e botte. Sa anche chi sono [...] «SI, sono I soldati». Non sa che esistono [...]. Suo padre? È malato. [...] madre? «Lavora dagli ebrei. /// [...] /// Un bambino molto piccolo [...] Grossman un ba-stoncino e «fa [...] di [...] «Perché mi spari?», chiede Grossman. Il bambino (due anni) [...]. E lui: «Agli ebrei». Perché? «Perché hanno preso [...] entrati di notte e [...] rubato dal letto». Non siamo noi, spiegano [...] coltivare [...] per Israele. A questo ci pensa [...]. Lungimirante, ha capito fin [...] sarebbe durata molto a [...] che durerà altri venti anni, e sottintende [...] mai). Per adattarsi meglio alla [...] nella stessa università di Grossman. Sembra un cinico e [...]. Dentro, invece, gli ribolle [...] e Implacabile per le infinite prepotenze e [...] è sottoposto; e al tempo stesso un [...] sprezzante, perché, ogni volta che i soldati [...] «dentro le mutande», lui pensa: «Dio mio, [...] il governo e tutto [...] dì Israele hanno paura [...] Tahar». La terza storia è [...] un giovane ebreo che [...] misterioso «corso accelerato» per imparare [...] e diventare. Felice, [...] vuol dare la notizia ai [...] arabi. Ma a chi, per [...] A [...] no, a [...] nemmeno, (orse a;. No, non c'è nessuno [...] possa condividere un avvenimento cosi importante. Credeva di essersi fatto [...]. /// [...] /// E solo, circondato da [...]. In fabbriche, cucine di [...] cui ignorano perfino la destinazione («una specie [...]. Pubblicato sei mesi prima [...] ignota lanciasse la prima piètra; dando cosi [...] «noti avvenimenti» tuttora in corso, il libro [...] le premesse [...]. Non a torto, é [...] come una sorta di lucida profezia (In [...] Paese. Però aggiunge che [...] soluzione possibile» gli sembra [...] uno Stato palestinese a Iato dello Statò [...] Israele, [...] condizioni di pace e sicurezza reciproche»! Mappe [...] «I mostri di Einstein» Mondadori [...]. Martin [...] nato nel 1949, tra [...] contemporanei, ha in comune con. E, Infatti, Nuove mappe [...] il tìtolo di questa recente raccolta di [...] da un intervento di aspra condanna nel [...] Il cuore vigile» di Bettelheim Dalla persecuzione razziale [...] società totalitarie. KLAUS DAVI Apparso negli [...] Uniti per la prima [...] «Il cuore vigile» viene ripresentato da Adelphi [...] edizione risale al 1965), [...] traduzione di Piero Bertolucci, [...] dovrebbe subito precisare -perché il libro di Bettelheim [...] documento profondamente educativo. Ma [...] di Bettelheim. Nei campi di [...] si mirava In primo luogo [...] sconvolgere la psicologia dei) individuo: Imponendo agli [...] ritmi di lavoro disumani [...] vere e proprie torture [...]. [...] fisico doveva servire a [...] alla sensibilità morale e sociale [...] li senso di [...] fra i componenti del [...] prò-ducendo un clima sociale [...] (la formazione di gerarchie, [...] Kapò, la progressiva eliminazione dei più deboli [...] crudeli [...] clima che accompagnava ossessivamente [...] mattina, al [...] durante [...] atto ad annichilire ogni [...] ogni dignità, ogni facoltà non già di [...] condizioni simili), ma di pura autocoscienza. La descrizione che Bettelheim [...] fra i vari prigionieri (comunisti, ebrei, criminali; [...] raccapricciante. I più, in breve [...] perfetti automi, essen senza volto, privati [...]. La perversità dette SS stava [...] nella determinazione a fare di [...] esseri umani degli automi; nella [...] e mostruosa convinzione che un sistema sociale totalitario non [...] altra via [...] che non fosse quella [...]. Stato oppressivo riproduce, secondo Bettelheim, [...] equilibri vigenti nel campi di concentramento. Il controllo totale [...] 6 lo scopo ultimo [...] del consumo, della serializzazione, della brutale reificazione. Lo Stato di massa [...] gli esseri umani nella loro vita sociale, [...] in cui si divertono, 11 modo in [...] II modo in cui fanno [...]. Esattamente come avveniva nei [...]. In nome di una [...] e della [...] dei costumi, se pure [...] di violenza materiale, i modelli di vita [...] «controllori» delia società, con gli stessi criteri [...] le strategie delle SS [...] Lager. Si cerca un consenso [...] negli esseri umani la ingenua Un saggio [...] sul collaborazionismo degli ebrei Ma Primo Levi era andato ben oltre STEFANO LEVI DELLA TORRE Bruno Bettelheim« Il cuore vigile» [...]. In verità, sottolinea Bettelheim, nessuna [...] forma di difesa è possibile [...] lo Stato oppressivo, se [...] non [...] serva una purezza interiore [...] integra. Nessuna «trasformazione» è possibile [...] di «trasformare» non tiene fede a questo [...] moralità, la quintessenza [...]. Senza suggerire soluzioni [...] e tantomeno opzioni [...] Bettelheim elabora un concetto [...] in stretta connessione con la vita «esteriore». La condanna morale di [...] eccessivamente nella vita sociale è la lezione [...] Bettelheim» [...] Stato «totale» ingenera, secondo Bettelheim; [...] stesse [...]. Crea scompiglio nella collettività, [...] rapporti di potere, confonde le menti degli [...] ne risulta disorientato e [...]. Anche le «opposizioni» più solide [...] di fronte alle strategie di [...] di depauperamento [...] ad opera dello Stato totalitario. Per «resistere», ribadisce in [...] per «resistere» alle tattiche [...] della società di massa», è necessario rifondare [...] di [...] di valori fondamentali; riequilibrare il [...] sostanza rinnovare [...] rifondare radicalmente la [...] sensibilità morale sociale. [...] è il pericolo da [...] piano umano, come anche politico e ideale. I contemporanei cultori della [...] sono le dirette risultanze, delle operazioni di [...] società di massa, uno Stato totalitario camuffato, [...] fine ultimo. Per quanto sconcertante, la [...] di concentramento, in tutte le sue sfumature, [...] logica che anima tanto cosiddetto «liberalismo» moderno, [...] con Dahrendorf, si cela [...] oscura e sottile di radicalismo che mira [...] della coscienza umana. Nel dibattito attuale sulla [...] del nazifascismo e dello sterminio [...] ebrei è bene che ognuno faccia la [...]. Nulla di strano; in [...] A. [...] come studioso ma anche [...] il problema del collaborazionismo ebraico con il [...] Il [...] saggio «Quando gli ebrei collaboravano con Hitler», [...] n. [...] concentra [...] sui, «Consigli ebraici», istituiti dai [...] invasori [...] orientale, quali organi di «autogoverno» [...] dei «ghetti». I «ghetti» erano quartieri [...] popolazione ebraica veniva ammassata a decine e [...] (fino a 14 persone per vano); vi [...] stremata culla fame, dalle epidemie e dal [...] ad ogni angolo di strada. Per i nazisti il [...] «Consiglio ebraico» dovevano assolvere due. E per gli ebrei: «Come [...] vicino [...] senza precipitarvi? -si domandava [...] membro del "Consiglio ebraico" [...] nel 1942 -. Che la nostra industria [...] degli ebrèi per le autorità. Tutti coloro che sono [...] se stessi e [...] ghetto. /// [...] /// La storia ci giudicherà». La logica del collaborazionismo [...] la rivolta faccia precipitare le cose; accetta, [...] anche con zelo, il tributo di vite [...] di vecchi in primo luogo, perchè il [...] parte possa salvare il tutto. [...] parte, quale prospettiva avrebbe [...] in un periodo (fra; il 1940 e [...] cui la resistenza in Europa non aveva [...] azione? Sarebbe stata, come fu, una rivolta [...] possibilità di successo; [...] era allora tra una [...] un messaggio per gli ebrei e per [...] rottura provvisoria [...] totalitario; e una morte [...] di [...]. Questo dice Edelman, da [...] ghetto di Varsavia» (Città Nuova ; 1985), [...] epico e scarno, quasi un frammento di [...] «Guerra [...] Pace» ebraica, di cui [...] lamenta la mancanza. [...] quel collaborazionismo razionale, c'è [...] quegli uomini che -come [...] Primo Levi (ne «I sommersi e i salvati», Einaudi [...] di ogni trono assoluto si affollano [...] la loro porzioncina di [...] e di privilegio. Su questo soprattutto si [...]. Sfilano cosi personaggi atroci, [...] Chaim [...] «re degli ebrei» nel [...] dove tenne una corte [...] mecenatismo e di polizìa, strumento e parassita [...] o [...] a cui la Gestapo [...] compiti nella zona di [...] e soprattutto lo zelo [...] ebraiche», che gareggiavano in efficienza e cinismo [...] SS. Il coraggio della sopravvivenza [...] e della solidarietà, in [...] massa sommersa dalla fame, [...] deportazioni e [...] di ogni speranza; il [...] rivolta armata: si paria della «passività» ebraica [...] nazismo, ma, [...] la rivolta del ghetto [...] Varsavia [...] quasi il primo grande episodio della resistenza [...] Europa. E un testo, quello [...] che contrasta con una [...] quale contrappone [...] degli ebrei» dia colpevolezza [...] ebrei» [...] propagandata, ade». Ben venga dunque questo [...] sottolineare come [...] tra [...] ebrei ci furono, e [...] I [...] della catastrofe del loro stesso [...]. Tuttavia, di fronte a [...] severi, come quelli, che ho citato, di Edelman [...] Levi, questo saggio segna un arretramento: è [...] morali piuttosto che di analisi. E manca [...] fondamentale per il giudizio; [...] termini reali, le costrizioni in base alle [...] taglia in due il [...] I [...] ebrei da un lato, i perseguitati ebrei [...]. C'è uno spazio vuoto [...] pioli. E quello spazio che Levi [...] tona grigia», dove la vittima diventa, volente [...] della macchina di dominio: dal! Disattendendo questa indicazione fondamentale [...] P. Levi, il testo di [...] demonizza in blocco e [...] manifestazione di collaborazionismo, tende a eliminate la [...] e col-laboratori. Ciò potrà recare sollievo [...] dacché le vittime avrebbero [...] loro stessi carnefici, e [...] essere pensato anche come [...]. In questo senso va [...] redazionale) «Quando gli ebrei collaboravano con Hitler», [...] erba un fascio. Eppure Primo Levi ci [...] strada più difficile certo, ma anche più [...] e alla coscienza. E curioso ricordare, a [...] la generazione degli «arrabbiati» aveva, in generale, [...] 50, un atteggiamento pacifista e anti-nucleare, più [...] abbandonato, come fu, appunto, nel caso di Kingsley [...] che fin] per pronunciarsi [...] un sistema scola-stico fortemente selettivo c per [...] Vietnam. [...] più propriamente politico e [...] Introduzione di Martin [...] non si incarna, però, [...] di tetro realismo del futuro, come era [...] Orwell, ma in una fioritura sempre più [...] fantastiche,, che illuminano il viaggio infernale dello [...] post-atomico di una [...] ridotta a brandelli, [...] e nello spirito. La mutazione psichica e [...] nel primo raccontò, [...] e la forza forte», [...] già segnato da [...] di violenza devastante, si [...] contaminare [...] dello scrittore, che genera, [...] processo narrativo, la visione di un villaggio [...] primitiva e dominato [...] ingordigia [...] cane mostruoso («II piccolo [...] e le allucinazioni di una creatura demente, [...] le macerie [...] immortalità («Gli immortali»). Mutazioni e contaminazioni invadono [...] narrativa, secondo un concetto che aveva già [...] 60 il [...] americano Leslie [...]. [...] stesso cita tra le sue [...] Kafka, Nabo-kov, Ballard, Borges; Avrebbe potuto aggiungere uno scrittore [...] Fantascienza, quel Philip [...]. Dick, di cui ancora la Mondadori pubblica, in veste assai Giù modesta, tra i «Classici [...] Cronache del [...] bomba (Dr. [...] un romanzo certamente ali altezza [...] notevoli Mostri di Einstein. Ma la Fantascienza è [...] che il [...] è stato ricoperto con [...] rispettabilità letteraria da uno scrittore alla moda. [...] ì un Incubo perverso, è [...] cai di [...] sacco, [...] che nega ogni speranza. Uno scrittore felice e strapagato [...] di una se-rie di [...] (come King) che hanno per [...] una [...] di nome [...] (e non è un caso), [...] una [...] crisi [...]. Vorrebbe scrivere un romanzo [...] gli assegni un posto nella Letteratura. /// [...] /// Ma ancora deve [...] per [...] fuori un capolavoro, il [...] capolavoro. Sono, queste sue, riflessióni turbate, [...] sbronze. Fatte magari al volante, in [...] a una tormenta di neve. /// [...] /// Si ritrova in un letto [...] una casa. Le gambe frante e [...]. /// [...] /// Anzi: la fan numero [...]. Anzi: la numero uno [...]. Anzi: non avrai altra fan [...] di me. Nel suo amore / [...] fan sottopone lo scrittore a una serie [...]. Il protagonista, nel suo [...] Rotore, costretto a progressivi e sempre più [...] ottenere la droga che lo solleva dalla [...]. La fan non perdona al [...] di [...] fatto morire [...] romanzo della serie: perchè [...] non [...] morire. E scopre, dopo, [...] manoscritto dello scrittore. Il «capola-voro». /// [...] /// È [...] storia. Ma la Pana «vuole» [...] e impone allo scrittore di [...]. Il protagonista non può opporsi: [...] è una sottile diatriba letteraria. /// [...] /// Non vi dico la [...]. Stephen King ce la [...] mestiere, tecnica, suspense, thrilling. Pure, la lettura a [...] per 11 forzoso [...] della scrittura. E come leggere due libri [...] contemporanea: il corsivo del pensato, del riflesso; [...] tondo [...] e. /// [...] /// Cionondimeno, tanto sforzo anche grafico, [...] la fatica se, come risultato, può garantire un milione [...] copie vendute e [...] una citazione immortale [...] enciclopedie. In nelle [...] cane, per ora. [...] luglio 198815. /// [...] /// [...] luglio 198815. (0)
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