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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1996»--Id 4083989774.

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Si delinea anzitutto una [...] città o cittadine di provincia, o addirittura [...] alle grandi metropoli, per efficienza e capacità [...]. Si distinguono in particolare i [...] appartenenti [...] trentina e altoatesina. Infatti nelle classifiche del [...] del numero di prestiti, [...] eccetera, si piazzano ai primi posti Rovereto, Ala, Brentonico, Predazzo, Trento, Brunico, Bolzano, a cui si aggiunge [...] di Modena e di poche altre. È una tendenza abbastanza [...] indicatori sociali e culturali, come è ben [...]. Inoltre le risposte sui [...] in biblioteca, come riassume Ferrieri, «premiano, di [...] legati allo studio e a compiti scolastici [...] cento) a conferma dello stretto (troppo stretto) [...] biblioteca e scuola». Seguono la «letteratura di [...] classici (19,2), la manualistica (13,9), e altro. La classifica delle iniziative [...] dagli incontri con [...] (17,2), dalle mostre di [...] dalle pubblicazioni bibliografiche (9,7), mentre oscillano tra [...] per cento circa le iniziative più direttamente [...] della lettura: corsi, [...] proposte di lettura, giochi [...] pubblicitarie, schede, pubbliche letture, premi ai lettori. [...] parte le biblioteche che [...] non hanno organizzato nessuna iniziativa culturale di [...] il 12,5 per cento del totale. Ma moltissime sono le [...] di questa inchiesta: anche sui processi decisionali, [...] bibliotecari, sulla loro professionalità, sul loro atteggiamento [...] depressione». Conclude Ferrieri: «Abbiamo visto [...] ci sono, le battute [...] anche (. Che si potrebbe fare [...] e soprattutto meglio. Ma abbiamo anche visto, [...] dei [...] questionari, delle lettere di [...] documentario allegato, delle telefonate e dei fax [...] è cresciuta una nuova cultura bibliotecaria e [...] bibliotecari che in essa si riconoscono. ///
[...] ///
Le storie della letteratura [...] Novecento NOVITÀ Emil [...] «caso» a Francoforte [...] fuggiasco in cerca di [...] Sappiamo [...] che non si parla sui giornali di [...] non per quello che dicono sul Novecen-to [...] autori viventi. Sembra anzi che la [...] a qualche piccolo clamore sia la sod-disfazione [...] le ultime pagine [...] volume riescono a provocare [...] e [...] che affollano i supplementi. È deprimente forse, ma [...] che sia così. Entrare o non entrare [...] Storia [...] vivi non è dopotutto una cosa da [...]. E naturalmente chi scrive [...] nella Storia al più presto. Vuole toccare con mano, [...] i propri occhi il proprio no-me e [...] propri libri nelle pagine del libro nel [...] di classici. Per farsi notare dai viventi, [...] da chi scrive sui gior-nali, una storia letteraria deve [...] includere parecchi autori viventi, magari quarantenni o trentenni, non [...] quelli che, tra [...] scrivono sui giornali. In questo modo la [...] per sé sembra interessare poco, dimostra di [...] sul presen-te, [...] e condannando autori che, [...] stanno tuttora cercando di scrivere. Decidere che contano qualcosa [...] niente crea uno spetta-colo [...] eccitante, se non sadico. Più sadico che eccitante [...] cosiddetto cano-ne novecentesco fornito di recente dai [...] che concludono la Letteratura italiana Einaudi diretta [...] Alberto Asor Rosa. Anche se è un [...] tocca il passato più che il presente. Giu-stamente il curatore evita [...] in qua nel-la scelta di quelle che [...] importanti opere italiane del Novecento. Gli autori ai quali [...] capitolo non sono pochi: ma fra questi [...] Sandro Penna, Alberto Savinio, Giacomo Debe-nedetti, Vitaliano Brancati, Tomasi [...] Lampedusa, Mario Praz, Camillo Sbarbato, Piero Gobetti: i quali, [...] opere letterarie memorabili e sulla cui originalità [...] dubbi. Verrebbe quasi da dire [...] Novecento italiano senza questi autori non può che [...] un [...] conformista. Ma [...] poco da dire e [...] gusti del curatore sono quelli e ognuno [...] gusti. Ci si meraviglia semmai [...] come Asor Rosa che ha dedicato tanti [...] non si sia accorto che la Rivoluzione [...] Piero Go-betti è [...] di pensiero politico più [...] Novecento (anche se opera politicamente «impo-tente»: ma [...] deve essere questo. Asso-lutamente poco potenti in [...] infatti molti degli scrittori che Asor Rosa [...]. La Letteratura italiana Einaudi [...] essere giudicata troppo sbrigativamente. I suoi evi-denti difetti [...] suoi meriti indubbi: essendo [...] mastodontica alla quale hanno [...] critici e studiosi di qualità, in essa [...]. Più che come [...] va vista come un [...] una specie di informe megalopoli della nostra [...] il gusto per il «formidabile» e per [...] del suo direttore. [...] opposto [...] la Storia della letteratura italiana [...] Giulio Ferroni. In quattro volumi, chiara, [...] scritta interamente da un solo [...] mi sembra [...] imbattibile dal punto di vista [...]. Tra [...] ne esiste anche una versione [...] in un solo volume, il che aumenta la [...]. Ferroni ha una voca-zione [...] temperamen-to polemico che si compensano e si [...]. Non sempre, però. Qualche volta entra-no in [...]. Negli ultimi capitoli del [...] No-vecento [...] visione un [...] «apoca-littica» e le necessità [...] anche [...] mentre in corpo maggiore Ferroni [...] suo veemente discorso critico sulla modernità come [...] e mostra i limiti delle ideologie [...] e della creatività ininter-rotta, [...] mano, più in basso, in corpo tipografico [...] informarci [...] esaurientemente su una quantità [...] del suo pessimismo e della «situazione del [...] tutto. Pessimista in teoria, Ferroni [...] elenca autori. Arrivo così alla più [...] letterarie in circolazione, il Manuale di letteratura [...] da Bollati Boringhieri e curato da Franco Brioschi [...] Costanzo Di Girolamo. Intervenendo lunedì scorso su [...] Ferroni dice di non condividere il dise-gno [...] le prospettive e i [...] im-pliciti che contiene il suo quarto e [...] letteratura [...] a oggi. Ferroni pole-mizza con un [...] di Pier Vincenzo [...] il quale dichiarava senza [...] non capire come sia possibile, oggi, fare [...]. Ferroni non poteva che difendere, [...] domo [...] questa possibilità. Ma poi, parlando del Manuale [...] Brioschi e Di Girolamo, per il quale ha [...] sulla poesia del Novecento, rincara la dose [...] le critiche. Non posso mettermi a [...] globalmente Brioschi e Di Gerolamo e ogni [...] loro opera. ///
[...] ///
Anche questa è opera [...] riesce acrobatica-mente a coinvolgere una pluralità di [...] orientamenti critici senza debordare, ma rimanendo entro [...] maneggevolezza (quattro volumi, la stessa quantità della [...] Ferroni). [...] però con la quale [...] Manuale [...] Brio-schi e Di Girolamo è stato criticato, [...] nessuno spazio ai suoi meriti, lascia francamente [...]. Nessuno ha notato, mi [...] la pri-ma volta si tenta una radicale [...] una sintetica, «manualistica» storia della lette-ratura italiana. [...] era nel suo impianto così [...] e innovativa che pochi si sono commossi nel [...] in gran parte realizzata. Il Manuale Bollati Boringhieri [...] storia (come dice il sottotito-lo) «per Generi [...] Problemi». Conciliare ricerca [...] avanzata e esigenze manualistiche [...]. Ma certo i re-censori [...] presente che una storia letteraria «per generi» [...] serio i propri propositi e dare quello [...]. I generi letterari vengono [...] piano nella trattazio-ne del [...] e questo vuol dire [...] con [...] teoricamente trascurata nella stragrande [...] e della storiografia nove-centesca (in Italia prima [...]. Questo compito storiografico diventa [...] nel Novecento, secolo nel quale la co-dificazione [...] estremamente instabile, flui-da, problematica. I generi moderni dominanti [...] prosa saggistica) tendono a coprire [...] superficie dello spazio letterario [...] articolano al loro interno. Nel Novecento «Generi e Problemi» [...] una sola cosa, in quanto ogni genere vive una [...] costantemente pro-blematica. Si può certo non [...] che ogni au-tore del volume ha dato [...] ma la pluralità dei punti di vista, [...] degli approcci analitici credo che sia (anche [...] e non un difetto [...]. Abitua il let-tore a [...] contemporanea co-me un blocco unico, come un [...] con tutte le sue proporzioni fissate. Del Novecento è difficile [...]. Forse è tuttora impossibile. Si possono indagare singoli [...] «tradizione della modernità», [...] il rap-porto fra autori [...] riviste, le avanguardie, la lingua e le [...] prosa filosofica e scientifica, la pubblicità, le [...]. Chiedere la ricostruzione della [...] che ad ogni autore venga dato, come [...] giudizio universale, tutto quello che merita o [...]. O chiedere dati facilmente [...] repertori più modesti, puramente informativi. In una storia per generi [...] contano soprattutto gli autori che hanno contribuito a definire [...] genere letterario, a [...] e [...] o viceversa a [...] in discussione fino magari a [...]. Nel Manuale Bollati Boringhieri [...] di autori dipendono dal giudizio che ogni [...] di un genere. E [...] per concludere, rispondo a [...] mi sono state mosse da [...] e da Ferroni. Non ho incluso Contini [...] saggisti perché penso che Contini sia un [...] grande studioso, ma uno scrittore dallo stile [...] scritti non hanno «forma», o meglio la [...] gioca un ruolo decisivo nella genesi e [...] sapere critico. E non ho parlato [...] «ultime generazioni» perché, come anche Ferro-ni dovrebbe [...] né dieci né venti, ma almeno cento [...] loro, mi pare, ha dato un contributo [...] alla vita e alla de-finizione del genere [...]. Sono molti oggi gli [...] genere letterario. Ma a questo pun-to [...] discorso. Emil [...] è lo pseudonimo del [...] autore estone [...]. Redattore di una rivista [...] di letteratura francese, dopo [...] pubblicato tre raccolte di [...] si impone col primo romanzo, «Terra di [...] ora in Italia Iperborea (p. Vincitore del Premio Baltico [...] Premio della Prosa della Capitale della Cultura, inserito [...] proposti come tema agli esami di ammissione [...] è diventato il «caso» letterario della Fiera [...] Francoforte [...] polarizzando [...] (e scatenando una corsa [...] prestigiosi editori europei (per ora dieci, tra [...] Gallimard [...] Francia, Carl [...] in Germania e [...] in Olanda). Il secondo romanzo di [...] (Il prezzo) è appena [...] originale. Per capire le dimensioni [...] pubblico di cui è protagonista questo giovane [...] che in Estonia (un [...] e mezzo di abitanti [...] geografica pari a quella della Svizzera) i [...] venduto dalle otto alle diecimila copie: una [...]. Ex biologo, amante della [...] logica dei modelli, occidentali o orientali che [...] «Terra di confine» [...] manda in frantumi mito [...] identità. MARIA NADOTTI «In realtà quel [...] desideravo era solo [...] via. Avevano riunito per me [...] formare un letto, e nel mio gioco [...] nave che mi porta-va lontano, tanto velocemente [...] e gli anni si [...] come lampi. Di una nave del genere [...] un estremo biso-gno anche adesso. Siamo a pagina [...] di Terra di confine, [...] di pagine ne ha in tutto [...]. A confessare questa pulsione [...] che incolla il desiderio alla [...] inevitabi-le delusione e il [...] legge della realtà, è il protagonista (bambino, [...] autobiografico?) del noir [...] Emil [...]. [...] pseudoni-mo, nome inventato, per [...] lo scrittore, durante una quieta e guardinga [...] divani milanesi di casa Iperborea -dello scarto [...] poeta e gior-nalista già [...] del suo paese, e [...] di un romanzo dichiaratamente [...] esplicito su «quel secolo morto. Incontro con un nome Partiamo [...] da questa scissione nel no-me [...] e proviamo a farne affiorare il tema che sta [...] centro [...]. Perchè [...] sente il bisogno di [...] un nome fittizio? Quale o quali sono [...] sente più sue? Maschio, omo-sessuale, scrittore, estone, [...] Oppure le identità (e le politi-che che [...] non sono che una comoda e prudente [...] li-nee di confine che le separano mettono [...] mappa i perenne mutazione? «Avere più di [...] autoiro-nico lo scrittore, «è sempre una buona [...] tutti sanno che si riferiscono alla stessa [...]. Nel caso di Terra [...] scelta dello pseudonimo ha avuto però due [...] volevo che il romanzo fosse associato au-tomaticamente [...] e poi non volevo [...] esteri in cui [...] lavoravo. [...] certo, la tematica [...] che sino al mio romanzo [...] era stata apostrofata apertamente in [...] opera estone, ma [...] anche il mio modo di [...] il concetto di «europeità», [...] e [...] allo scoperto le contraddizioni, i [...] i luoghi comuni troppo spesso taciuti, e il mio [...] non tenero [...]. Una mossa difensiva dunque, per [...] problemi e [...] o non piuttosto un [...] e aggressivamente de-stabilizzante, una messa [...] scacco della politica delle identità? «Con le [...] stesse mani» «Mi chiedi chi [...] reagisce [...]. Sono convin-to che ognuno [...] di continuo. È per questo che [...] di riconoscermi [...] che mi definisca una [...] e che mi resti addosso come [...]. Mentre desidero sapere che sono, [...] affatto [...] una definizione formale e, di [...] statica. Le categorie di [...] e [...] sono, ad esempio, già [...] piuttosto arbitrarie. Che cosa si intende [...] termini? [...] mi sembra invece più [...] sono nato in Estonia, [...] è la mia lingua [...] passapor-to estone in tasca. Bada bene, parlando di [...] identità nazionale, non faccio mia la logica [...] geografici tracciati dalla politica e dalle guerre. Mi rife-risco piuttosto a [...] cuore, che nella nostra mente potrà anche [...] ma che nei nostri corpi è im-pressa [...]. La geografia del-le luci [...] della vegetazione, dei cieli e dei venti, [...] in cui siamo cresciuti». Lingua senza genere Lo stesso [...] fatti i dovuti aggiusta-menti, si potrebbe far migrare al [...] della sessualità, uomini e donne, omosessuali e eterosessuali? «Credo [...] estremamente utile non smet-tere mai di [...] che cosa significhi, per noi, [...] o [...] cosa. Fa bene prendere un [...] di distanza da se stessi, [...] da fuori, considerare cosa compor-tino queste diverse posizioni e [...] possibilità di non [...] stabilmente e acriticamente soltanto una. Forse è utile ricordare [...] lingua non esistono elementi grammaticali che permettano [...] maschile dal femminile. [...] è una lingua priva della [...] di genere». Se i [...] sono mutevoli, il non [...] definita può di per sé tra-sformarsi in [...] «Talora, a cambiare posizione e confini, siamo [...]. Non sempre si ratta di [...]. Di confini ne esistono [...] vogliamo dire qualcosa ed es-sere capiti non [...] di [...] almeno qualcuno. Altrimenti non riusciremmo neanche [...]. Non possiamo però dimenticare [...] -semantico o grammaticale che sia -è artificiale [...] una data cornice di pensiero, ma non [...] che fare con [...]. Potremmo anche dire che [...] ben poco a che vedere con tali [...] sostanza non cambierebbe: il fatto è che [...] vanno presi troppo sul serio. È indispensabile [...] in discussione, [...] stare [...]. La frontiera tracciata da Emil [...] fa, in-fatti, da spartiacque [...] mete e mentalità non alieni, ma inconci-liabili. Siamo forse in presenza [...] e arcaico conflitto di classe o di [...] poveri [...] europeo) e stati af-fluenti [...] «Sì, [...] Europa la vera differenza tra Est e Ovest [...] in termini di denaro e di accesso [...]. Oggi [...] è unificato dalla posizione [...] per assumere nella piramide sociale internazionale. Siamo immersi in un [...] paesi ricchi [...] se ne stanno chiusi [...] protetti da mura fortificate, mentre i servi [...] li asse-diano famelici dai campi». ///
[...] ///
Siamo immersi in un [...] paesi ricchi [...] se ne stanno chiusi [...] protetti da mura fortificate, mentre i servi [...] li asse-diano famelici dai campi».

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Il progetto è senza scopo di lucro, ma purtroppo le spese sono ingenti. Da alcuni anni IdMiS - Istituto della Memoria in Scena (ONLUS) -, anche grazie al Comitato promotore Fondazione Giovanni Frediani ed all'Associazione Culturale Controtempo, ha investito molte risorse sia monetarie che umane nella progettazione del sistema, nella traduzione digitale del proprio patrimonio archivistico, bibliografico - specialmente dell'emeroteca -, biblioteconomico, e museale; in assenza di un contributo pubblico minimamente adeguato ci vediamo costretti a chiedere alle biblioteche che vorranno aderirvi ed indirettamente agli utenti la condivisione dei costi e/o la partecipazione attiva all'elaborazione delle unità bibliografiche che ciascun ente vorrà inserire per il prestito digitale interbibliotecario.
Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

(237)
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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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(118)

Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



(98)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .





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