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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Giornale fondato da Antonio Gramsci-Nazionale del 1991»--Id 4075423054.

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MERCOLEDÌ 28 [...] Sergio Leone e Clint Eastwood [...] set di «Per qualche dollaro in più»; [...] Ennio Morricone: In basso, Clint Eastwood, Eli [...] elee Van [...] in una scena di «Il [...] brutto, il [...] con Ennio Morricone, autore [...] per alcuni fra i più importanti autori [...] e stranieri La lunga e affettuosa collaborazione [...] Sergio Leone Dalle composizioni colte e [...] alle serie horror Non [...] sul grande schermo scorrono le immagini di Il [...] brutto e il cattivo, Ennio Morricone, il [...] Sergio Leone, sale in cattedra [...] di Siena. Svela ai giovani musicisti [...] tempio della musica «colta» i segreti della [...] aneddoti sui grandi registi con cui ha [...]. E le sue colonne sonore [...] accolte da applausi emozionati. ///
[...] ///
La sala [...] è [...]. Le immagini sul grande [...] cimitero. Clint Eastwood e Eli Wallach [...] e il [...] sono finalmente arrivati ali [...] una delle tombe si nasconde il tesoro [...]. Il problema è individuare [...] migliaia di tombe sia quella giusta. Eastwood, sguardo glaciale sotto [...] si accende il sigaro sfregando il fiammifero [...] abbandonato. Parte in quarta la musica [...] Morricone. Un brivido di [...] percorre la sala. Wallach si getta disperatamente [...] -un nome su una lapide. Ma queste sono talmente tante [...] sembrano [...] attorno fino a [...] e ad [...] la vista. Prego? Il regista chiedeva [...] ventitré volte, in questa sequenza mozzafiato, Morricone [...] a particolari momenti della narrazione: insomma un [...] per indicare un certo evento, uno di [...] il passaggio a [...] inquadratura, dallo [...] del fiammifero del «buono» [...] «brutto», fino alla rivelazione finale della tomba [...]. Compito arduo quello di Morricone. Non solo perché la [...] è una brutta gatta da pelare, ma [...] richiesta di Leone voleva dire spezzettare la [...] sequenze, ostacolare e interrompere il corso dei [...]. E invece la scena [...] ricorda proprio per la riuscita fusione di [...] che si esaltano recipro-camente: Morricone ha inserito [...] in una partitura orchestrale omogenea, e ha [...] fuggenti facendo intervenire strumenti ad hoc: un [...] di frusta, un fischio. Ma questo non era [...] con cui Sergio Leone e Ennio Morricone [...] capolavori dello «spaghetti western». Il compositore racconta i suol [...] ai moltissimi giovani musicisti e candidati autori di colonne [...] accorsi [...] di Siena per un [...] di una settimana. Gli fa 1 da [...] Sergio Miceli, critico e [...] a tempo pieno, che [...] con spiegazioni di carattere più [...]. È quello che è [...] una volta in America [...] scena in cui De Niro, ormai vecchio, [...]. La malinconia di [...] è sottolineata dalla struggente [...] Morricone. Montando le [...] a partire dalla musica, Leone [...] dei momenti sincroni immaginari: il primo piano [...] De Niro, lo sbattere di un ciglio. Alla fine sono proprio i [...] che [...] e determinano il susseguirsi delle [...]. Ma sono i titoli il [...] cui Morricone mette in scena tutto se stesso: una [...] di concentrato del temi che svilupperà durante il film. Esemplari quelli della trilogia [...] Per [...] pugno di dollari, Per qualche dollaro in [...] buono, il brutto, il cattivo. E cosi ecco in [...] i casi comparire [...] caratteristico ed epico fischiettare. Gli zoccoli delle mandrie [...] terreno. Il sinistro scacciapensieri, dove il [...] West confluisce [...] mitica Sicilia. E le voci, ora [...] che fanno da contrappunto alla chitarra elettrica. La voce umana. Passione indiscussa di Ennio Morricone. Non c'è momento In [...] non si affidi a un coro soave, [...] al calore della voce umana. Prendiamo [...] e il suo commovente [...] fondono due cori sovrastati dalla melodiosa «voce» [...]. Poi un coro "etnico", [...] indigeni. Infine [...] strumento suonato da uno [...] missione». Invece in // sorriso [...] di Damiani le voci delle cinque sequenze [...] cristiana [...] si inseguono sovrapponendosi a [...] del missaggio. Morricone è uno sperimenta: ore [...] requie. Nato musicista «colto» -è stato [...] di Petrassi -non ha mai smesso di fare musica [...] li. Ed è questa la [...] giocando le carte della massimi. ///
[...] ///
Morricone, strano a [...] non ama affatto ricorrere a [...] forma, così facilmente identificabile. Racconta di [...] inutilmente, di proporre al regista [...] che facevano a meno di un tema. Inevitabilmente il regista mi [...] tutto bene ma che sentiva che mancava [...]. Allora io ero già pronto [...] inserire [...] accorgimento». E i temi di Morricone [...] semplicissimi: qualche nota fischiettata, una scaletta eseguita [...] con i timbri ben distinti e netti. Ed ironia della sorte, chi [...] ricorda le sue colonne sonore per questa manciata di [...] si rincorrono e non si [...] arrabbia, Morricone, [...] osa distinguere la musica «colta» [...] quella più popolare. Categorie inesistenti, obsolete. E lo testimonia la [...] questo tempio della musica classica, [...]. Gli studenti, abituati ai rigorosi [...] agii [...] di tanta musica «seria», si [...] e applaudono per lunghi minuti [...] delle percussioni e [...] di [...] o alle note di [...] una volta in America. [...] parte la [...] ha una lunga tradizione [...] della musica da film: prima [...] Morricone è passato da Siena il [...] Nino Rota. Dopo oltre 300 colon [...] per i più grandi registi del cinema [...] (da Pasolini a [...] da Pontecorvo a De [...] i, fino ad Almodovar), [...] ricca produzione di musica [...] incuriosiste forse più di [...] con il sanguinoso e «trucido» John [...]. Per lui Morricone ha [...] de [...]. Ma non si potrebbe [...] più diverse. Con [...] ho avuto un rapporto [...]. È venuto a Roma una [...] per farmi vedere il film. Abbiamo parlato, ma io [...] lui e lui non ha capito me. SI crede un compositore [...] il sintetizzatore [...] un dito. Però, in fondo, è [...] stesso». [...] Slovenia, nuovo cinema Paradiso [...] II [...] autore istriano del racconto Caino [...] cronaca dal vero di [...] che uccide con una fucilata in bocca [...] sorpreso a [...] un bue, viene invitato [...] di Lubiana dove qualcuno [...] un film, magari [...] nella guerra di liberazione [...] due fratelli in un partigiano e in [...]. Intanto gli propongono di [...] seguendo la lavorazione di [...] affidata a un [...] delia regia transfuga da [...]. Siamo a metà degli [...] Cinquanta, [...] regista in questione ha tutta [...] il boer io [...] che realizzò diversi film [...] Slovenia, [...] dei quali premiati al festival di Poia. Ma costui, già nevrotico [...] ostile al nuovo venuto, perché sospetta nel [...] (anche perché mastica male la lingua) un [...] messo 11 per [...]. Il tutto rievocato nel romanzo [...] di Fulvio [...]. [...] dei sogni, che vinse [...] Viareggio nel 1969. Bisogna premettere che il [...] è dedicato alla guerra di liberazione con [...] altri (anche per il limitato [...] film annuali, due o [...] e che soprattutto non [...] mai ridotta a un [...]. La faticosa nascita della [...] pari passo con una lenta rivoluzione sociale [...] rilievo concesso al dilemma pace o guerra [...] in chiave elica, la [...] però consenta anche il [...] come ultima ratio e legittima difesa. In film quali Festa [...] e [...] (1984) di [...] oppure Paura e dovere [...] il passaggio finale alla [...] riguardato come un atto di dignità, che [...] dolore non scevro di energia, quando proprio [...] da fare, e il non fare niente [...] atto di egoismo. La componente [...] ha avuto il suo [...] come nella resistenza. La religiosità, attiva e [...] dei fondatori della nuova letteratura. Ivan [...] e Edvard [...] è entrata anche nel cinema [...] questo piccolo paese, che (orse deve a essa di [...] essere caduto, come gli altri, in celebrazioni pompose e [...] degli I mille schermi jugoslavi / [...] Lubiana non ha mai fatto [...] il mito [...] e della resistenza Da [...] a Godina, una scuola di [...] «poetica» e [...] bellici. Per il cinema sloveno [...] solo non è [...] ma assai presto un [...] tragico. Inoltre gli sloveni si [...] degli altri anche delle cose che non [...] società. Datato 1960, La festa [...] precede di un quinquennio [...] «nera» del cinema serbo. Protagonista un ex partigiano [...] carte in un ufficio [...] il quale si sente [...]. E lo è, o [...] vittima [...] mutazione che si annuncia. Quella [...] cultura contadina che comincia [...] fascino del consumismo occidentale, i bagliori di [...]. I conflitti interni al [...] acutizzati nei film sloveni degli anni Settanta Il [...] e II volo [...] morto di [...]. Dove nei colori della [...] in [...] cornice arcadica, esplodono cupi [...] collettivi e individuali. In Arrivederci alla prossima [...] tema è ancor più complesso, perché investe [...] la pace, insensata la prima, effimera la [...]. Da nemici ad amici [...] breve (dopo tanti anni si ritrovano un [...] tedesco, che solidarizzano riflettendo insieme sugli orrori [...] sulla instabilità del presente). Ma anche il percorso [...] a nemici, sembra a portata di mano [...] pessimismo della storia, che gli eventi attuali [...] brutale evidenza. Un ricorrente sogno sloveno [...] montagna al mare, da una natura povera [...] si combatte e si muore, verso [...] e [...] di «Il paradiso artificiale» [...] prospettiva [...]. Due anni dopo il [...] il tragitto si ripete [...] rosso di [...] Godina. Prima della rottura col [...] (1948) un gruppo di [...] jazz e di Hollywood viene spedito nelle [...] il morale di chi sta combattendo una [...] dura che in guerra. Ai lavoratori [...] gli [...] è appunto offerto un [...] in cui molti di essi [...] la scoperta del mare. Lo mostra un cinegiornale [...] non mostra adatto come i contadini resistano, [...] alla collettivizzazione forzata e alle angherie della [...]. Alla fine ogni speranza [...] della musica si dissolve. [...] di una radicata tradizione [...] di sceneggiatori professionali, hanno indotto a lungo [...] ad aggrapparsi al più solido patrimonio letterario [...] forme alte e spirituali, [...] folcloristiche e popolaresche, entrambe in grado di [...] il concetto e il rispetto della loro [...] milioni scarsi di abitanti). Il regista più noto è [...] che tra gli anni Sessanta [...] Settanta, prima con [...] modernismo della nouvelle va-gue frequentata [...] Parigi, [...] manierismo di una raffinata educazione [...] la comunque aperto [...] alla cultura europea e in [...] italiana. Senza per questo smarrire [...] le fonti artistiche nazionali. An i [...] curioso che tutto il suo [...] cittadino, sembri resistere [...] grazie alla [...] ie romantica che lo pervade. Tale romanticismo, pur proveniente [...] vivaci e colta come Lubiana. Ecco un volume edito a [...] nel 1988, che [...] V [...] filma (Nel reame del cinema) [...] è una stori ì fotografica del pressoché inesistente cinema [...] dal 1905 al [...] dove [...] dei singoli commentatori è posto [...] una sola [...] singolo reperto [...]. Ed ecco i due [...] dalla [...] a casa cinematografica di Lubiana [...] per fallimento. Il vento nella refe evoca [...] n una profusione di estetismo . Il nuovo regi-sta Filip [...] diplomato in cinema a Chicago, [...] però più felice in un robusto reportage [...] integrazione dei «Rom» (sempre a Novo mesto), [...] Montoni [...] aveva vinto il Gran [...] di [...] un caso di [...]. Il secondo filtri, Il [...]. Due sono i protagonisti [...]. [...] sotto altro nome, è il [...] Karol Gros-smann, pioniere del cinema sloveno, autore nel 1906 [...] cortometraggio «alla Lumière» Nel giardino di [...] (il primo illustrato [...] citato) . Ma il secondo, col suo [...] vero, forse non vi [...] stato eroe di un romanzo [...] americano, Treno di notte). Si tratta di Fritz [...] che da ufficiale austriaco [...] Grande [...] soggiornò in una cittadina slovena, ospite appunto [...]. ///
[...] ///
Si tratta di Fritz [...] che da ufficiale austriaco [...] Grande [...] soggiornò in una cittadina slovena, ospite appunto [...].

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Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

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Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .