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Premio Pietro Bianchi, omaggio [...] Carlo Lizzani: Lo svitato di Carlo Lizzani 17. Ro [...] di Fiore; Antonio [...] il monologo [...] sguardo di Rossella Ragazzi; La [...] a volo [...] di Roberta Torre 18. Dopo la Parietti e [...] Marini, [...] bellezza (questa volta mediterranea) arriva al Lido. È la volta di Maria Grazia Cucinotta, [...] siciliana resa celebre dal Postino [...] con Massimo Troisi. La Cucinotta sarà sul [...] serata finale, per consegnare il premio dello [...] dalla Banca nazionale del lavoro e vinto [...] Leonardo Pieraccioni e Rita Cecchi Gori, ri-spettivamente regista e [...] I laurea-ti, film sorpresa al botteghino nella scorsa [...]. [...] parlerà anche dei suoi [...] in altrettanti film italiani. In futuro, infatti, ci [...] lei anche un film con Ferreri. Il regista dice di [...] è quel tipo di donna, solo deco-rativa, [...] nelle foto pubblicitarie». Il programma di oggi IL CONCORSO Amore e politica in terra sandinista [...] DA UNO DEI NOSTRI INVIATI ALBERTO CRESPI [...]. Il [...] Loach ha colpito ancora. Continuando a parlarci della [...] Inghilterra, [...] sguardo si allarga, abbraccia il mondo. Prima, in Terra e [...] Spa-gna della guerra civile, raccontata dal punto di [...] volontario inglese. Stavolta, in [...] Song, il Nicaragua dei Sandinisti [...] gli occhi di un giovane scozzese arrivato [...] amore, più che per spirito rivoluzionario. [...] una scena ingenua e [...] Song («La canzone di Car-la»): [...] George [...] auti-sta di autobus in [...] Glasgow, decide di seguire in Nicaragua la giovane Carla [...] si è innamora-to, la sorellina studentessa gli [...] ripasso. Poi i Sandinisti [...] cacciato, ma ora debbono combattere [...] con-tras. George ascolta, scuote la [...] forse sta per cacciarsi in un guaio, [...]. /// [...] /// [...] conosciu-ta [...] da un controllore che voleva [...] perché era senza biglietto. E con [...] conquistata, mollan-do a mezza via [...] passeggeri e «ru-bando» il mezzo per una gita ro-mantica, [...] tanto di champagne, sul Loch [...]. Carla, a Gla-sgow, sbarca [...] per strada. È carina e misteriosa. Parla sempre di un [...] Antonio, [...] il suo fidanzato laggiù in Ni-caragua. Ha tentato il suicidio, ma [...] di George sembra [...] per non [...]. Quando George le mostra [...] Managua, uno per lui ed uno per [...]. Ma non [...] verso. Si parte per il [...]. È laggiù che cominciano [...]. Per George, immerso in [...] che non padroneg-gia, e per il film. Loach si concede qualche [...] «turisti-ca», e una scena di indottrinamen-to ideologico [...] spiegano a George i motivi e le [...] sandini-sta -che ricorda [...] sulla collettivizzazione delle terre [...] Ter-ra [...] libertà, ma non ha la stessa forza [...] verità. Il film, pe-rò, si [...] finale. Quando George, sia pure [...] accompagna Carla fino [...] con Antonio. Svelarvi [...] successo, al vecchio amore [...] Carla, [...] ingiusto: sappia-te solo che è lì, che [...] canzone del titolo, ed è difficile trattenere [...]. Non sappia-mo se è il [...] di giudizio giusto, però è giusto [...] che in Terra e li-bertà [...] pianto tre volte, e [...] una volta sola. Quello era un film [...] intenso, più contraddittorio. In [...] Song, Loach sembra cercare [...] la nozione di «buoni» e «catti-vi» sia [...] Sandinisti da una parte, la Cia [...] sempli-ce schierarsi), ma lo [...] suo stile [...] semplice e dalla grande [...]. E comun-que la prima [...] è magnifica: al livello di Piovo-no pietre [...]. Se Ken Loach non [...] ormai da anni, il francese Jacques [...] è invece un cinea-sta [...]. Due anni fa il [...] Germaine [...] Benjamin, [...] tutto intellet-tuale fra Benjamin Constant [...] Ma-dame de Stael, fu il film più bello [...] Mostra. [...] che prende nome dalla [...] notevole ma destinato a suscitare sconcerto. Imperniato sulla por-tentosa interpretazione di [...] bambina di 4 anni -si chiama Vi-ctoire [...] -, [...] spinge a [...] come diavolo abbia fat-to, [...] a farla piangere in quel [...]. Le piccole «torture» -fra [...] carità! Ma [...] sta in sce-na da [...] piange-re la morte della mamma in un [...]. È [...] a cavallo fra Oscar e Telefo-no Azzurro, ma è giusto dire che [...] giura di [...] lavorato con la bimba [...] e [...] vivere le riprese come un [...] gioco. Ed è anche vero [...] infantile è misteriosa per noi adulti: magari Victoire [...] ragazza serena e conserve-rà un ricordo bellissimo [...] speriamo per lei. Espresso il dub-bio sui [...] dobbiamo aggiungere che [...] è bello. Ed è un film [...] bimba che perde la mamma e viene [...] pa-dre (la lascia in asilo da sola, [...] lavoro), e quindi rielabo-ra il lutto in [...] a tratti crudele a [...] compagni di giochi. Alla fine la mamma, [...] delusa dalle preghiere e dal papà, [...] riesce a [...] in modo molto fisico, [...] tomba nel piccolo cimite-ro di montagna dove [...]. È [...] che sembra positi-va, e confortante. Dopo [...] «par-lato» [...] volta con lei, forse [...] ora, è pronta per cresce-re. [...] Song Regia: Ken Loach Con: Robert Carlyle, [...] Cabe-zas, Scott Glenn Gran Bretagna Concorso [...] Regia: Jacques [...] Con: Victoire [...] Marie Trintignant, Xavier [...] Francia Concorso La rivoluzione [...] Nicaragua, [...] shock. In particolare per [...] marine Scott Glenn Io yankee, [...]. /// [...] /// [...] torna a emozionare il Lido [...] film di Ken Loach. Ne parliamo con il [...] sceneggia-tore Paul [...] con gli attori Robert Carlyle [...] Scott Glenn. Per tutti, girare il [...] uno shock politico e umano. Per [...] Glenn scoprire quello che [...] yankee laggiù è stato come perdere la [...]. /// [...] /// Alla fine [...] scam-biamo un paio di [...] Ken Loach sul suo sport preferito: Bob tifa [...] Glasgow, lui per il [...] City. Bob sarebbe Robert Car-lyle. Già visto in Riff [...] ora prota-gonista di [...] Song. È con i suoi [...] un ragazzo come tanti -che scopriamo il Ni-caragua. E George, guarda caso, [...] un poster dei [...] la squadra dei cattolici [...] protestanti [...]. [...] Song è strapieno di det-tagli [...] genere. Che di que-sto film [...] al [...]. La storia di George [...] storia: quella di un [...] Glasgow che parte per il Nicaragua a metà [...] Ot-tanta. Ci torna, si ferma un [...] lavorando in [...] per la difesa dei diritti [...]. Decide di farci un [...]. È a questo punto [...] Loach. I due scrivono parecchie [...] ma da subito decidono di concentrarsi sul [...]. La storia [...] tra un ragazzo scozzese insofferente [...] clima plumbeo degli anni del [...] e una rifugiata poli-tica nicaraguense [...] dagli spettri della guerra. È il mo-do migliore [...] e vera una requisitoria poli-tica che per [...] è questione di vita o di morte: [...] nuovo ordine mondiale, se non capisci quello [...] in Nicaragua: le responsabi-lità degli americani». Loach non era mai stato [...] Ma-nagua. Così decide di fare una [...] ricognizione sul campo, accompagnato dalla [...] produt-trice Sally [...] del [...] di Piovono pietre. I due raccolgono altro [...] in contatto con i [...] parlano con gente di [...]. Sanno che il nemico [...] disinformazione. Forse a qualcuno [...] Song è sembrato un [...] certe cose, insistono, vanno dette chiare e [...]. Rasentando il do-cumentario nel [...] quotidiana dei nicaraguensi. Conferma Scott Glenn: america-no, [...] nel film ha il [...] della Cia passato dalla par-te dei sandinisti. Per me è stato [...] quello che è abbiamo fatto laggiù: in [...] è come se avessi perso la vergini-tà». È pessimista, [...] sulle pos-sibilità della democrazia. E Ken Loach rincara [...] «La democrazia politica non si può separare dal [...] economiche». Ma allora non si [...] di vera democra-zia?« Ci sono stati dei [...] stroncati sul na-scere, soffocati», riflette il regista [...] Terra [...] libertà. /// [...] /// Che individua nel potere [...] nodo politico fonda-mentale. Democrazia, aggiunge, è anche [...] istru-zione per tutti: «il primo passo dei [...] di indire le elezioni, fu insegnare a [...] a tutti. Una campagna di alfabetizzazione considerata [...] un modello per tutta [...] Latina». Non troppi problemi sul [...]. Solo il ministero [...] molto a destra, ha [...] tra le ruote alla troupe. Ma il sogno di Carla [...]. E il Nica-ragua affoga [...] debito con [...] nella miseria. /// [...] /// Ha solo tre anni [...] protagonista di [...] Victoire, la star più [...] Lido DA UNA DELLE NOSTRE INVIATE MARIA SERENA PA L I ERI [...]. Victoire [...] porta un delizioso vestitino [...] e stampato a grosse ciliege, coi capelli [...] lato con una molletta. Fa acrobazie serpentine intorno alla [...] Des [...]. [...] madre la guar-da da una [...] donna giovane, in miniabito bianco a lustrini, di pro-fessione [...] cosmetici. Nel film [...] del francese Jacques [...] Victoire, che è di Lione [...] ha cinque anni, ha invece recitato -o [...] sto-ria più traumatica che a un bambi-no [...] di una piccola che resta orfana di [...]. E non accetta la [...] da cuginetti, piccoli amici e adulti che [...] e affettuose, o piccoli scherzi crudeli, le [...] morte è un addio consolato al massimo [...] o in qualche superstizione, per i 107 [...] insiste testarda, in-nocente e impenetrabile a dialo-gare [...] di ritornare. /// [...] /// La signora [...] è una donna disposta a [...] la figlia nei panni di [...] come [...] Magnani di Bellissima? [...] è un sadico voyeur [...] I dubbi sono un obbligo. Però si sciolgono vedendo [...] misterioso film, recitato da una ventina di [...] an-ni in su. Si volatilizzano poi par-lando con [...] (tre figlie, avute da altrettante [...] negli ultimi anni si è specializzato con film co-me Le petit [...] e Il giovane Werther nel [...] recitare giovanissi-mi). Spiega: «I bambini, e Victoire [...] sono stati seguiti da Marie Hélène [...] una psicoa-nalista infantile. Tutti hanno recita-to col proprio [...] Mathias, [...] eccetera. Eccetto Victoire: nel film [...] perché per lei la [...] un gioco». Raccon-ta il metodo montessoriano [...] effettuato le riprese, in uno chalet e [...] monte Ventoso, [...] Savoia: «Tutta la troupe [...] si è mossa a li-vello di bambino, [...] a [...] camere, luci e microfoni [...] maggior quantità possibile di dialoghi spontanei in [...]. Al di là dagli [...] psicologici, quello che colpisce però è il [...] si è, diciamo, «inginocchia-to» [...]. Racconta: «Fino ai quattro, [...] i bambini vi-vono in un mondo immaginario [...] ponti verso quel-lo degli adulti. Sono autonomi, [...] ricchi. Di [...] nessuno da adulto ricorda più [...]. Alcuni sono interessati al [...] sono in-teressato a questo buco nero». Sono in effetti gli [...] psicanalisi definisce «età mitica». Ho voluto che [...] fosse così piccola perché [...] nor-male che un bambino non sappia [...] la morte e ritenga [...] il proprio bisogno di riavere con sé [...]. [...] parla con la mamma, [...] come un neonato la chiama dalla culla. Un bambino così convinto [...] già poco più grande, a cinque o [...] sarebbe mezzo matto». Per sceglie-re i piccoli [...] fare i pro-vini da cinque équipe sparse [...] Francia. Il test consisteva nel [...] «morte» e chiedere poi ai bambini che [...] loro. Finché ha incontrato Victoire, [...] bambi-na poco stereotipata, abbastanza «diffidente degli adulti» [...] soprattutto «aveva il mio stesso de-siderio di [...]. [...] nel film piange più di [...] volta: come ha fatto per riu-scirci, [...] picchiata? «Macché», smentisce inorridito [...]. Mi diceva: [...] ora [...] un [...] così mi riesce più fa-cile. Ma non troppo, sennò mi [...]. /// [...] /// Ma non troppo, sennò mi [...]. (0)
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