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A sinistra il leone di Venezia [...] 3. Dalla [...] il problema, sottolinea Semi, sarà [...] di costruire [...] di cittadinanza. Carta [...] Antonio Alberto Semi è psicoa-nalista [...]. /// [...] /// È stato vicepresidente della Società [...] psicoanalisi [...] e direttore della «Rivista [...]. Ha ideato e curato [...] del «Trattato di psi-coanalisi» pubblicati da Raffael-lo Cortina [...]. Sempre da Cortina sono [...] «Tec-nica [...] colloquio» (1985), «Dal colloquio alla teoria» (1992). Nel [...] infine, ha scritto «Venezia [...] saggio che prende spunto dal rogo della Fenice [...] che cosa Venezia può insegnare [...]. Per il suo grandioso [...] la città è infatti vista come una [...] privilegiato, o addirittura un non luo-go, [...] concreta in cui si [...] o secoli di anticipo soluzioni che poi [...]. ITALIANI [...] Il narcisismo etnico Dalla scissione [...] al «noi divi-so» che il filosofo Remo [...] usa per definire il carattere [...] nostra iden-tità nazionale, attraverso [...] di-chiarato di [...]. Il nazionalismo e [...] come patologie narcisistiche. Si può utilizzare lo [...] di formazione della personalità per leggere dentro [...] co-sa svela? Nel nostro [...] una molteplicità di individui poco evoluti. Ma forse è più [...] contrario: e cioè che [...] irri-solto tra le varie [...] «noi» si regge su individualità fragili e [...]. Antonio Alberto Semi, psicoanali-sta [...] un suggestivo pam-phlet di psicopatologia della vita [...] spiega che [...] è il risul-tato, sul [...] di sé stessi, di [...] stabile cui corrisponde il [...] di appartenenza. Dalla nasci-ta alla morte [...] altro che [...] identità: da quella ge-nericamente [...] passiva della lingua ma-terna, e che precede [...] individuale, a quella di [...] succes-sive e sempre più specifiche identità: familiare, [...]. [...] adulta si gioca il [...] di identità generali, che non sempre conduce [...] come parte del ge-nere umano, e quindi [...] altri con simpatia. Qualcuno, per esempio, si ferma [...] di gruppo etnico, elaborando, al limite, [...]. Rimanere fermi [...] cul-turale originaria, legata alla lin-gua, [...] accedere a un senso di appartenenza più ampio corri-sponde [...] mancata [...] «Direi che segnala una situazione [...]. [...] culturale le-gata alla lingua [...] dato riconosciuto e acquisito, che non occorre [...] essere maschio o femmina. Se questo avviene, qualcosa [...]. [...] dalla mattina alla sera cosa [...] essere veneziani è segno di [...]. Allora siamo un [...] «malati», vi-sto che non facciamo [...] che di-scutere su che [...] «Naturalmente lo dobbiamo alla nostra [...] che non è unitaria. Se guardiamo [...] culturale -lin-guistica -fino a [...] fa gli italofoni erano solo [...] toscani. La lin-gua materna, che è [...] di costi-tuzione [...] per noi è indubbiamente re-gionale». In più di [...] di storia unitaria però era [...] aspettarsi qualcosa di più [...]. Gli ultimi anni però [...] la [...] della [...] e del Leone di San Marco. /// [...] /// Come dicevamo, [...] è un [...] cri-si. Ma se viene negata [...] di-sconoscimento produce quel tipo di reazione per [...] che quattro tizi salgono sul campanile di San Marco [...] si riconoscono come ve-neti. Tutto questo è poi [...] per coprire un vuoto: un segnale di [...] di idee e programmi. Ma il [...] sì o no. Oggi, nel Veneto tutti -Lega, Polo, Ulivo -cavalcano il tema [...]. E purtroppo hanno succes-so». Lei vede [...] di [...] «sana» tra identi-tà [...] e identità nazio-nale? «Penso che [...] collegate, ma difficil-mente possono essere integrate. Del resto, se guardiamo alla [...] storia, nel [...] molti [...] e non si poneva il [...] nazionale. È stato il nazionalismo, che [...] a turbare questo equilibrio». Ora che cosa può succedere [...] «Il rischio è che, in [...] di una leadership politica significativa, capace di promuovere valori [...] pro-grammi, si proponga banalmente una nuova identità cui attaccarsi. Con gli italiani sarebbe abbastanza [...] nazionale e [...]. Il gioco è fatto. In fondo è solo [...] sostiene addirittura che questo ci predispone a [...] europei possibili. Personalmente ho molti dubbi. Penso che se non [...] sal-to [...] etnica [...] ci-vile, [...] diventerà [...]. Perché è mancata [...] «Se il Principe gioca [...] o sulla na-zione deve [...] conto [...] ma se gioca sulla cittadinanza [...] rispondere a dei cit-tadini: e questo apre po-tenziali conflitti. Il con-flitto è la [...] sia intrapsichica che collettiva, ma certamen-te pone [...] più complicati [...] piatta sul campanile o [...]. Dal punto di vista [...] cittadino è molto più sa-na perché è [...] dinamica: implica partecipazione, relazione [...]. [...] etnica poggia su un dato [...] narcisistico, quella [...]. [...] e le differenze, non [...] in gioco un elemento universalistico. Stabilisce che siamo reciproca-mente [...] vivere le identità particolari [...]. [...] è la cittadinanza, i [...] si risolvono monetizzando: il [...] scoppiato, per la prima [...] anni, ora che il [...]. [...] «Tutte le identità sono narcisisti-che. Alcune però non consentono [...] una quota di energia [...]. Identificarsi come citta-dini comporta necessariamente [...] relazione con gli altri, un evoluzione [...] sé. /// [...] /// [...] fantasmatico: evidentemente i bo-sniaci [...] di oggi non sono quelli di duecento [...] la loro identità è [...]. [...] che i serbi ri-vendicano il Cossovo perché nel [...]. Lei ha detto che [...] identità nazionale non sono inte-grabili. Perché? [...] venga soggettivamente avvertito come riduzione [...]. Ed è molto pericoloso: la [...] culturale, infatti, è una situa-zione [...]. Senza [...] della lingua materna, [...] non è in grado di [...] è per questo che il timore di perdere [...] produce reazioni violente. Le identi-tà non sono [...]. È molto [...] interna, a un equilibrio che [...] di essere insieme italiani e romani, piuttosto che a [...]. Se la protezione [...] originaria è legata alla lingua, [...] in Europa potrebbe configu-rare un rischio di smarrimento. Dopo essere ridiventati veneti o [...] di-venteremo nazio-nalisti? [...] non ha una lingua o [...] mu-sica comune. Mentre la lingua dei [...] e quella della loro musica -molto importante [...]. Que-sto significa che andiamo verso [...] più che verso [...] della cultura. Quanto [...] istituzioni nella valorizzazione e nella [...] della lingua, anche [...] non è che un riflesso [...] di-sconoscimento [...] nazio-nale. Saranno guai, se non [...]. Naturalmente, non in senso purista, [...] nella diffusione del [...]. Anna Maria Guadagni [...] 2. Ne ha fatto [...] insieme lucida e appas-sionata [...] in una raccolta di [...] francese e pubblicata in italiano da Garzanti [...] «Mondo ex. Confessioni: identità, ideologie, nazioni [...] e [...] Euro-pa». [...] che è nato a Mo-star [...] padre russo e madre croata di Bosnia, [...] come Gregor von Rezzori, [...] a [...] recentemente scomparso, che «sentirsi ex [...] lo stato [...] moder-no in generale». Per vicinanza, e per capire [...] cosa sia [...] etni-co, non si può dimenticare [...] straordinario racconto del Nobel [...] del 1920», contenuto in [...]. Su identità e cultura Laterza [...] lo scorso anno il bel saggio di Franco La [...] intitola-to «Il malinteso»: dove, [...] ci si potrebbe [...]. Dimostrando come [...] tra culture diverse si [...] bugie e doppie verità che rendono possibile [...] «Se per disgrazia ci si capisse -scrive citando Baudelaire [...]. Alle [...] che gli uomini facciano comunità [...] rivendicare per questo [...] italiano, musul-mano, comunista)? E come [...] pos-sibile una comunità formata da [...] il filosofo Giorgio [...] nel suo noto pamphlet «La [...]. Sulla pluralità delle identità [...] possono poi dimen-ticare gli ultimi due libri [...] Massi-mo [...] (1994) e il più [...] (1997), entrambi da Adelphi. [...] è infatti metafora [...] come plura-lità di distinte e [...] che [...] esistere singolarmente devono pensarsi insieme, [...] rapporto reciproco. Su opposte sponde, si trova [...] rabbio-so saggio di Ida Magli [...] 1997), «Contro [...] dove [...] è vista come un fanatico [...] di livel-lamento di popoli e tradizioni di-verse. Un piccolo excursus [...] del nostro paese non [...] il carattere nazionale come [...] in-venzione» di Giulio Bollati, più volte [...]. [...] «Gli italiani sono gli [...] polemiche e inter-venti di Sebastiano Vassalli uscita [...]. Mentre, tra i classici, non [...] può dimenticare [...]. Sui veneti, Venezia e [...] approccio divertente lo si può trovare in [...] di Marco Franzoso: viaggio [...] e nelle discoteche del nord-est, rigorosamente in [...]. Suggeriamo anche «Tre dialoghi [...] di San [...] a cura di Federico Bozzini (Edizio-ni Lavoro). [...] in fumo, 1797-1997» di Anto-nio Alberto Semi. [...] culturale e sul rapporto tra [...] della [...] di simbolizzazione [...] conviene far riferimento ai classi-ci. Dal grande [...] («Il linguag-gio e il pensiero [...] fanciullo») a Melanie [...] del-la formazione dei simboli nello [...]. Da Wilfred [...] («Apprendere [...] a Franco Fornari («I fondamenti [...] una teoria psicoanalitica del lin-guaggio»). /// [...] /// Da Wilfred [...] («Apprendere [...] a Franco Fornari («I fondamenti [...] una teoria psicoanalitica del lin-guaggio»). (0)
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