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Ritorna la questione degli [...] il problema del muta» mento politico. Vediamo se questa tesi [...] «che fare» di conseguenza. ISi dice: è in atto [...] passaggio di [...] viltà. Io su questo punto [...]. C'è davanti ai nostri [...] le nostre mani la decadenza di un [...]. Questa perdita di identità [...] questo senso comune di massa di non [...] questa certezza di stare fuori da [...] tracciati della storia, questo essere provincia di [...] questo è il presente. Hegel diceva per i [...] Germania non è più uno Statò. Noi possiamo dire: [...] non è mai diventata uno Stato. Nemmeno, tanto meno, dopo [...] in cui ci sono stati sviluppo, modernizzazione, [...]. Di questo dato di [...] innumerevoli segni. Ne richiamerò uno che [...] con frequenza: uno [...] non pub vivere per [...] politica estera. E dopo la scelta [...] subivamo il diktat di una divisione del [...] e niente più che [...] c'è stato nulla. Un [...] si riconosce [...] popoli. In mezzo a questi [...] e disordinata integrazione delle economie nazionali, la [...] il passo su una condizione politica ottocentesca. Questa è una grande contraddizione [...] nostro tempo. Ci stiamo dentro e [...] se ne prenda atto. Per questi due fatti [...] necessità di essere nazione verso [...] e [...] e [...] nazionale avvenuta [...] il bisogno di identità [...] in questi anni e ad esso non [...] o si è risposto meno che in [...] nostra storia. Di [...] il disagio della cultura [...] degli intellettuali, quel senso di frustrazione e [...] disoccupazione politica, che li porta a combattere [...] area troppo accosto ai propri partiti, mentre [...] la loro funzione specifica, che consiste nel [...] singola scelta di campo sociale e di [...] trama oggettiva che unisce il passato al [...] se. /// [...] /// Siamo stati vaccinati rispetto [...] nazionalismo da un ventennio che ha messo [...] di [...] ma anche da una [...] di retorica risorgimentale e dalla irresistibile comicità [...]. O-gnuno di noi non [...] parola patria senza quasi [...] accennare a un leggero [...]. Bisogna dare atto al regime [...] di [...] spezzato la continuità di una [...] enfasi di storia patria. Ma, anche senza di questa, [...] suo peccato è di [...] restituito tutta intera [...] di sempre. Anche questa è una contraddizione. Questo paese moderno, questo [...] tecnologiche si risponde solo anticipando idee politiche La [...] capitalismo e [...] storica assenza di identità [...] questa classe operaia di [...] livello di soggettività sociale, non si fanno [...] una moderna forma di Stato e un [...] nazione. [...] è necessario un salto [...] con un programma che miri a far [...] comune [...] sui vizi degli i-taliani, [...] di idee a pratiche di vita, di [...] che hanno saputo fare a meno di [...] che scelga [...] contro [...] il rischio contro la [...] contro il corporativismo. Da Machiavelli in poi, [...] della politica pura che non ha avuto [...] Stato. È uno specifico nazionale: [...] ha dato grandi limiti; oggi può darci [...] è vero che c'è stata storia dello Stato [...] forse di [...] in [...] la storia [...] generale. Va per questo rimesso in [...] il ruolo attivo [...] intellettuale. C'è bisogno di pensiero [...]. Un piccolo paese si [...] sa produrre grandi idee. [...] mente un libro scritto in [...] lingua si salva [...] messo in italiano. Qualche idea è stata [...] Italia negli ultimi anni. Ma è passata, solo [...] in Italia sotto un nome tedesco o [...]. Spesso offriamo un generoso [...] degli sconosciuti. Alcuni nomi che ogni nostro [...] medio si sente di dover [...] nei loro paesi di origine nessuno sa che esistono. C'è [...] giusta di reagire a [...] prima di autarchia culturale e poi di [...]. Oggi però questa reazione [...] i suoi frutti. Viviamo adesso in una situazione [...] di cultura a-perta. Siamo non solo i [...] anche i meno provinciali Questo ci fa [...] per quanto riguarda i nostri compiti Facendo [...] politica in atto, sul [...] sulla potenza di movimento operaio, sulla ricchezza [...] è necessario a questo punto rilanciare [...] di un contributo attivo [...] cultura politica internazionale, che guardi dalla situazione [...] oltre, che metta fine a questa fase [...] accettata colonizzazione [...] dei nostri spazi di [...] anticipi in qualche modo quella soluzione politica, [...] e di nuova pratica della poli-tica, che [...] facile intravedere [...] che altrove. Ci sono le immani [...] il disastro delle strutture, la miseria dei [...] o la pura assistenza che è Io [...] pubblico, e cioè sempre e di nuovo [...] Stato. Ma ci sono anche [...] che nascono, le mille iniziative che fioriscono, [...] fare e [...] sulle forme di questo [...] convegni, estati varie, feste e cosi vìa, [...] cultura, sempre meno di élite e sempre [...] che contro le grandi istituzioni ha preso [...] vita intellettuale del paese. Tutto questo è un [...] del nuovo sociale che noi intravediamo fuori [...]. Il partito deve misurarsi [...] velleità di occupazione e senza tentativi di [...]. Misurarsi vuol dire fare il [...] mestiere e [...] bene. La politica come professione ha [...] sue leggi, le sue tecniche, la [...] scienza incorporata, forse, ma non [...] sono sicuro, ha anche i suoi valori, comunque sempre [...] legati al [...] e , ora, mutabili, mobili, [...] eterni. Fuori cresce, in dimensioni, [...] mondo grande e terribile. Cresce [...] della mediazione intellettuale, internamente [...] per la conoscenza del rapporto tra il [...] politico, tra nazione e [...] tra [...] e misura ormai mondiale [...]. Senza cultura politica [...] che per me è [...] scienze sociali in quanto critica di ciò [...] dunque la scienza più la crisi delle [...] cultura politica non c'è politica che vince. Nella decadenza di questo [...] il [...] di leggere, nel concreto [...] produzione delle conoscenze, la decadenza del capitalismo. [...] dove sono vissuti i primissimi [...] del capitalismo, [...] cominciano a comparire i primissimi [...] del suo tramonto in occidente. Va capita così questa [...] operaio, inedita e, essa sì, a-nomala. Va capita come [...] dal profondo di un [...] una necessità storica, che non [...] semplice ricambio di classi [...] è passaggio di mano del potere e [...] il portare a termine la solita rivoluzione [...] in dimensioni che confinano con [...] programma, proposta di un [...] Stato, di una politica senza potere, di [...] dominio. La forma comunista del [...] nata su queste istanze, le ha perdute, [...] è tornata a [...] le ha riscoperte, le [...]. Adesso è a un [...] ci chiedono in tanti, parte passiva [...] o essere soggetto attivo [...] crisi? Discutere di problemi della cultura è [...] non è soprattutto questo. Io non credo che [...] cambiamento debbano correre dietro ai salti tecnologici, [...] anticipare idee politiche. Mario [...] foto di Jean Paul Sartre [...] Simone De Beauvoir: le scrittrice ha [...] tutti i «figli», più [...] del filosofo. Ma il libro è [...] denuncia contro tutti i «falsi eredi» del [...] E [...] ha acceso violente [...] di Sartre Dal nostro [...] PARIGI [...] «Certe cose succedono», diceva Simone de Beauvoir [...] la fine del 1979. Non scrìveva più. Non sentiva più «né [...] né angoscia». Si diceva «spenta». Poi le «cose» sono [...] dice oggi a quegli stessi . E ora «La cerimonia [...] piccola frase che le disse Sartre «prima [...] un mese [...] di [...] e che le diede [...] . Ma le seicento pagine [...] «Cerimonia [...] addii» sono anche un racconto secco e [...] tace del decadimento fisico e mentale di [...] «voleva vivere il più a lungo possibile [...] e non aveva paura di morire se [...] morte rappresentava una interruzione del lavoro di [...] ricerca che egli non riteneva terminato». Ed è proprio questo [...] racconto che fa scandalo e divide in [...] francese in furiose polemiche, che solleva perplessità. Perché annotare così impietosamente [...] un uomo come Sartre con tutti i [...] corpo e di una mente che lentamente [...] vitalità?. Il primo attacco Tutto [...] di un sabato del 1970. Il primo attacco di [...]. Jean Paul Sartre barcolla [...] è nulla. Ma Simone sa che [...] di una lunga [...] : distillata giorno per ; [...]. [...] co appaiono i ségni [...] mate. Simone de Beauvoir annota: Sartre [...] perde i sensi, béve troppo, le sue [...] disastro. Un mattino si sveglia [...] storta prima avvisaglia di una emiplegia che [...] devitalizza. Poi [...] urinaria, i cibi che [...] una bocca divenuta insensibile e soprattutto gli [...] una necrosi irreversibile. Non può più né [...]. Una infermità che, dirà [...] è sopportabile a meno che non la [...]. [...] del filosofo cresce, nella [...] comincia ad avere la certezza che sarà [...]. E sopravviene un dubbio [...] commovente in un uomo come Sartre: «Sono [...] prima?» chiede un giorno ,con aria quasi [...] compagna. Ma [...] si tratta di Sartre, e [...] i critici della scrittrice che ha trascorso accanto al [...] filosofo cinquant'anni delta [...] vita, che lo accompagna teneramente [...] quello stato regressivo che si chiama vecchiaia e che [...] con meticolosa crudezza, Sartre, scrive [...] alla morte e peggio al [...] fisico, non -può essere ridotto a un [...] aneddoti di sintomi e di [...] a un diano quotidiano di una governante indiscreta, che [...] il dramma sotto la proliferazione del dettaglio». Sono quelli che si [...] de Beauvoir «si impone e ci impone [...] che non danno nuova luce ad [...] già conclusa». Ma sono anche quelli [...] compreso [...] come scrìve «Le Monde» [...] scrittrice riesce soprattutto a «far prorompere da [...] complicità intellettuale e affettuosa durata mezzo secolo»; [...] accettando le ragioni di queste pagine, «misconoscono [...] autenticità che la coppia si è sempre [...]. Oppure, come scrive Catherine Clement [...] non ammettono il racconto [...] che «dice il suo dolore educatamente lontano [...] dai misteri di una società contro la [...] sono sempre battuti insieme». È vero, a volte [...] (Simone [...] Beauvoir n. Ci sono tutti in [...] -Cerimonia [...] addii» in cui la de Beauvoir fa [...] un . Ad esempio, Marcel [...] diret-tore di Antenne 2, [...] pressioni politiche di [...] rifiutò di realizzare il [...] storia contemporanea della Francia redatto da Sartre, [...] bene da questo libro. Così è per Pierre Victor [...] Benni Levy) ex responsabile della gauche proletaria, legato a Sartre negli ultimi anni: [...] si tradusse in una lunga [...] di Sartre, sul [...] accusato a-pertamente di [...] travisato le idee del filosofo. In queste seicento pagine troviamo [...] gli [...] Jean Paul Sartre», sullo sfondo [...] una estate romana e di un autunno parigino dove, [...] Simone, «a volte Sartre era stanco e mi rispondeva [...]. Sono descrizioni che, se [...] di lui alcuna rivelazione inattesa, permettono di [...] del suo pensiero e di intendere la [...]. Franco Fabiani Ordine e vetriolo, [...] al rosa! Antiche remore impediscono al [...] alle sorti di quelle creature di carta, [...] mente a [...] non rimpianta, né vagheggiata [...]. Il giornalaio, che non [...] risponde: [...] Mi dica il titolo». Cosi il compratore (e [...] sempre di più in questa atmosfera [...] deve pronunziare parole che [...] con un mondo già al tramonto quando [...] di fame andavano di casa in casa [...] dispense dei romanzi a puntate. Un titolo viene alle labbra: «La [...]. Ovvero la storia di [...] si vendica sfregiando [...] con una adeguata dose [...]. Quei romanzi erano gli [...] serie cominciata nel ventre e nei bassifondi [...] Parigi ottocentesca, già metropoli ma non ancora consapevole [...] a un angelo sbadato che, attraversando una [...] peno [...]. [...] vendicatore, quello col vetriolo, [...] il diritto dei sentimenti, la ragione Due [...] per un fatto di cronaca e per [...] «Le collane rosa sembrano [...] musica che risolve sempre le dissonanze in [...] In vendita nelle edicole o nei supermarket, i [...] forte Ma offrono davvero serenità e [...] una persona umana, come [...] sedotta e abbandonata. Povera e con un [...] triste e disperata, la [...] si vendicava come poteva. Il rampollo di una [...] uscita dalle pagine di , Octave Feuillet [...] dal romanzo deturpato per sempre. /// [...] /// Doppia liberazione e doppia [...]. Liberazione da un [...] cui non era possibile [...] capace di ripagare [...] della molta vita trascorsa [...] da quel rampollo, giustamente colpito nella [...] vanità. Quei lettori ritrovavano [...]. Alla pacificazione in una sorta [...] antico ordine tonale, o in una musica che finisce [...] per risolvere le [...] in un carezzevole accordo, sembrano [...] le collane rosa in vendita nelle edicole e, [...] con un paio di saponette [...] viola o al gelsomino, anche, nei supermercati Sarebbe sin [...] facile andare alla ricerca dì situazioni parallele. Là dove la [...] attraversava la strada badando [...] sotto le ruote di un landò. Ma questo signore è [...] e giù tra Roma, Londra e New York, [...] un aereo [...] e sfugge. E poi non è [...]. Dai film americani degli [...] imparato il linguaggio [...] è molto intelligente (tutti [...] parlano, alludono, sanno bene, anche se non [...] tra il mondo interiore e quello esterno [...] un gioco [...] che fa [...] parole e tempo) e [...] male lo fa a fin di bene. Anche questi romanzi rosa sono [...] di un [...] perduto. Si lascia [...] della letteratura il compito di [...] del destinatario. In questo secolo, si [...] molti [...] per far saltare la [...] bel disegno razionale, chiaro e comprensibile, rispondente [...] per tutto [...] ideali di bellezza e [...]. Per questo, Arnold Schoenberg [...] giardini di Stefan George. Da allora è passato [...] intanto non è mancato neppure qualche guastafeste [...] ha rimproverato a questo o a qual Pierrot [...] a-vere trasferito [...] tra le aiuole della [...]. Ma [...] armonia è saluta. Sono finiti i bei riposi [...] accordo finale. Ecco allora la ragione [...] convince il timido lettore ad [...] un paio di quei romanzetti rosa, a [...] a casa e a [...] durante un intero pomeriggio tra [...] tazza di tè, [...] e qualche starnuto. A far crollare le [...] stata proprio quella parola: armonia, della quale [...] avere una vaga memoria; vaga, ma strettamente [...] grandi prediche che, per autolesionismo e per [...] costretto a leggere su quello o su [...]. Ritorno [...] armonia: o ritorno [...]. Colpa [...] se aveva accostato il termine [...] al termine dissonanza. Insidiose letture lo avevano [...]. Poco male, del resto, se [...] nome [...] si scrivono e si vendono [...] e romanzi rosa. Ma c'è anche chi [...]. Ottavio [...] in cassaforte dieci canzoni [...] Beatles LOS ANGELES [...] Potrebbero essere addirittura dodici [...] dei Beatles registrate a suo tèmpo dal [...] e mai pubblicate. In questo studio i Beatles [...] le proprie canzoni dal 1962 al 1979, [...] del complesso. Inoltre Brian [...] portavoce della casa discografica Emi, [...] che la società possiede due canzoni inedite [...] ed ha in animo di pubblicare quella [...] la migliore, [...] my [...] alone» (Lascia stare [...] mio gattino) nel 1962 [...]. La pubblicazione del disco [...] il Natale scorso, ma fu rinviata in [...] di John Lennon che nel pezzo eseguiva [...] da solista. Sansoni [...] Editore I PROBLEMI DI [...] da Maria Luisi Astaldi RIFORMARE LE ISTITUZIONI Saggi di: Gerardo Bianco, Franco Bonifacio. Aldo Bozzi, Francesco Compagna, Giovanni [...] Vittorio [...] Giuseppe Guarino, Fabio Isman, Nilde Jotti, Silvano Labriola, Giuliano Mazzocchi, Enzo Modica, Alessandro Natta. Stefano [...] Giovanni Spadolini, Ugo Spagnoli, Tiziano [...]. /// [...] /// Stefano [...] Giovanni Spadolini, Ugo Spagnoli, Tiziano [...]. (0)
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