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Eppure la sentiamo ravvivarsi [...] la forma cinematografica riesce a modellare originalmente [...] per le scene, [...] una fisionomia occultata od [...] delle tradizioni. [...] il caso [...] di Grigori [...] che si è potuto rivedere [...] di recente sul piccolo schermo [...]. [...] il caso, ancora, del Re Lear, [...] fatica dello stesso cineasta, che ha chiuso [...] Roma [...] rassegna del film sovietico. Accanto al Re Lear, [...] nella manifestazione era toccato allo Zio Vania [...] Andrei [...]. [...] ha oggi [...] anni: giovanissimo, partecipò alle [...] della avanguardia sovietica, fu tra i creatori [...] la «fabbrica [...] eccentrico»; insieme con Leonid [...] firmò opere fondamentali come La [...] Babilonia, uno dei capolavori del « muto » [...] La [...] di Massimo. Nel dopoguerra, prima [...] e del Re Lear, [...] attività Le avventure di Don [...] protagonista il grande e [...] Nikolai [...]. Andrei [...] è appena [...] si rivelò alla Mostra [...] Venezia, [...] 196(5, con Il primo maestro, cui hanno [...] film tuttora inedito, per quanto ne sappiamo, La [...] Assia, poi una stupenda trascrizione del romanzo [...] Nido di nobili, infine Zio Vania. Se, come vien detto [...] vero, almeno in parte, il giovane regista [...] a questi titoli indiscutibili della letteratura nazionale [...] difficoltà e gli ostacoli posti a un [...] spregiudicato alla situazione contemporanea, non si può [...] la [...] sia stata una scelta [...]. Tanto in [...] quanto in Cechov, come [...] il problema del legame [...] riacquista un valore, un sapore attuali. E il dramma di Zio Vania si configura come quello di chi non giunga -a [...] coscienza di una crisi sociale [...] involge anche la [...] crisi, propria e specifica, e [...] quindi condannato alla disperazione o alla rassegnazione. Nei documenti che il [...] ecologo ante [...] raccoglie per i suoi [...] naturale, sfilano immagini classiche [...] Russia [...] malattia, fame, miseria, sfruttamento. Non è certo un [...] Cechov, dal narratore al drammaturgo, al medico, [...] relazione sullo stato dei deportati [...] di [...] vibra di denunce esplicite [...]. Ma a Mi-khalkov [...] preme soprattutto di sottolineare il [...] di Zio Vania e degli altri [...] anche del dottor [...] per il quale la conoscenza [...] la frequentazione delle sciagure umane rischiano di diventare una [...] di alibi, un fior di virtù da mettere [...] vita moderatamente (e -soprattutto mentalmente) [...] da quanto li circonda, dalla [...] che li assedia. Una lezione di sobrietà Con [...] geniale, e rifiutando le occasioni più facili che il [...] può offrire a confronto del teatro, cioè nel senso [...] un [...] frivolo ed esteriore, il regista [...] addossa [...] quasi [...] gli [...] agli [...] in uno spazio angusto, in [...] clausura difensiva. Torna a mente, certo, [...] sobrietà che Cechov impartiva a [...] in una lettera: « La [...] quando, in una data azione, si spende [...] possibile di movimenti ». Non sì tratta però [...] giusta tecnica della narrazione (letteraria o cinematografica), [...] una chiave, insieme, stilistica e morale. Questa ottica del restringimento permette [...] e di approfondire al massimo i personaggi, la loro [...] interna e reciproca, concentrando [...] eliminando [...] margine e [...] « spettacolare ». Bella rivincita, e al [...] del cinema sul teatro. Senza [...] dubbio, [...] del risultato dipende anche [...] attori: [...] che è il protagonista, [...] ritratto di nevrotico, con segni e colori [...] da sbalordire; e Serghei [...] è un ottimo dottor [...] e Irina [...] è una Sonia semplicemente [...]. E così tutti gli [...] di [...] scuola. Il magnifico [...] Vania può costituire un [...] « ci-. Altra [...] dimensione tematica e formale [...] Re Lear di [...] nuovo frutto di una [...] il regista ebbe modo di esprimere, prima [...] diversi allestimenti teatrali (ad esempio dello stesso Re Lear, [...] Leningrado nel 1941) e in scritti critici. Anche nella [...] opera c'è il dramma [...] distacco »: quello di un sovrano assoluto [...] e non per nulla il film ci [...] « eroi », gli umili, i popolani, [...] e angosciati spettatori di un rito [...] quello del passaggio di [...] solitario alle sue figlie crudeli e intriganti [...] non hanno nessuna parte se non passiva. Ma poi Lear, ripudiato [...] e avendo per compagno il solo fedele [...] (in seguito avverrà il ricongiungimento con la [...] -Cordelia), [...] dei diseredati, a lui [...] comprende i propri errori, in-tuisce la possibilità [...] fraterno, che sostituisca [...]. Troppo tardi, o troppo [...]. E [...] senile avrà insegnato a Lear [...] a vivere bene, quanto a morire. Seppure non [...] concepito come quella « [...] della quale parla Boris Pasternak (la cui [...] usato, come per [...] Grigori [...] ha evitato anche lui, [...] Re Lear, ogni futile dilatazione. Le scene [...] di massa » ci [...] tanto che servono al discorso. Il paesaggio stesso, tutto [...] e calcare, una « terra desolata », [...] del. Anche [...] il « primo piano » [...] esaltata la [...] funzione, sebbene non manchino i [...] campi lunghi » e lunghissimi. Il medesimo [...] sarà, in [...] di Andrei [...] lo scienziato quasi . Singolare ventura, che ha [...] attore a incarnare in breve tempo due [...] preistoria al futuro, delle grandezze e [...] miserie della condizione umana. Aggeo Savioli Perche va in [...] il patrimonio artistico [...] ! [...] è stata offerta dalla [...] di [...] Aczel « Cultura e [...]. L'autore era presente, [...] dosi in Italia alla testa [...] una delegazione culturale del Partito operaio socialista ungherese. [...] Aczel è uno degli esponenti [...] autorevoli del PO SU. Il libro presentato a Roma [...] suoi scritti e discorsi [...] appunto ai principali problemi della vita . Un interesse particolare essi presentano [...] in Italia, dove [...] come ricorda il compagno [...] Napolitano nella [...] prefazione al volume [...] il PCI è andato elaborando [...] questi stessi temi una [...] ferma e autonoma [...] ne. Di [...] ha preso lo spunto [...] Adriano Sereni per presentare il libro alla serata della Casa [...]. Egli ha rilevato come [...] Aczel rappresenti, certo, il contributo personale [...]. [...] una posizione che rifiuta un [...] di indifferenza e di neutralità di fronte agli impegni [...] battaglia [...] compagno [...] Aczel, segretario del [...] e membro [...] politico del Partito operaio socialista [...] è stato ricevuto dal compagno Enrico Berlinguer. Al colloquio, che ha permesso [...] scambio franco e fraterno di opinioni sui problemi interessanti [...] due partiti, hanno [...] i compagni Giorgio Napolitano, della Direzione del PCI, e [...] responsabile della Sezione [...] e [...] pubblica del [...] del PO SU. Circa la politica culturale [...] PO SU. Sereni ha attirato [...] su due suoi specifici [...] emergono anche dagli scritti di Aczel. Il primo riguarda il [...] con cui il partito si pone di [...] della cultura, sintetizzato dalla formula: incoraggiare le [...] ispirano al socia [...] tollerare quelle che hanno [...] solo quelle che si presentano esplicitamente [...] se al socialismo. Il secondo consiste nel rifiuto [...] due culture», cioè di una [...] concepita solo per gruppi di eletti, accanto ad una [...] cultura, o ad una specie di sottocultura, destinata alle [...]. Sono [...] stati questi gli stessi [...] fornito più ampio materiale al dibattito, non [...] Aczel [...] è offerto dì rispondere alle domande degli [...]. Egli ha attirato soprattutto [...] di direzione culturale per [...] si trova al governo di un paese [...] essen do quella che meno di ogni [...] ad essere in [...] in criteri rigidi. Aczel si è rifiutato [...] che viene considerato [...] « amministrativo » [...] di direzione col semplice [...] dato a un determinato [...] segnalato, tra [...] come ormai non esista [...] Ungheria, essendo lasciata ai vari centri culturali la [...] destinazione da dare a questo o quel [...] letterario o artìstico): tutte le forze amministrative [...] Stato [...] egli ha detto [...] devono infatti operare per [...] conoscenza e diffusione della [...]. Proprio sulla più vasta [...] governo, destinata a stimolare il massimo interesse [...] prodotti più « difficili » della cultura. Aczel ha insistito per [...] molteplici [...] del partito in questo [...] è spettacolo o . [...] parte Aczel ha indicato [...] si possa e non si debba prendere [...] questo carattere di ampia diffusione, che la [...] per giustificare abusi e limitazioni nei confronti [...] segnalate alcune garanzie. Che cos'è [...] arte socialista »? A [...] chiarimenti su questa espressione. Aczel ha risposto: si [...] di un concetto assai dinamico. Nessuno pensa che si possano [...] nascere dei geni per decreto. Il concetto di arte socialista [...] può essere restrittivo: la società, dove il proletariato è [...] potere, non può desiderare di avere una cultura più [...] e ristretta di quella [...] la società ha avuto [...] del -predominio della borghesia. [...] serata ha consentito di [...] temi: la relazione fra cultura umanistica e [...] Aczel rifiuta di vedere in contrasto fra [...] scuola ungherese e Io sforzo progressivo di [...] una pedagogia marxista (« noi vogliamo educare [...] siano solo passivi [...] di cultura, ma che [...] cultura un rapporto attivo ») : i [...] economica [...] politica del paese e [...] vita culturale. Aczel ha sottolineato come [...] generale del paese richieda da parte di [...] ungherese un livello di cultura sempre più [...]. Come far rivivere un [...] Come, cioè, sottrarre testimonianze della nostra storia [...] » di disgregazione a cui sembrano votate? E [...] ai. [...] infatti dalla frattura [...] culturale tra « monumento [...] circostante che è nato [...] per sventramenti, speculazioni e [...] artistici. Così si è anche [...] tra la antica rendita parassitaria dei suoli [...] che il capitalismo assegna alla città, con [...] tra abitazione. Di [...] forzoso dal centro delle [...] con conseguente smembramento del tessuto sociale originario. [...] con questa consapevolezza che [...] Bologna si sono mossi per individuare una [...] intervento nel centro storico. /// [...] /// La relazione denuncia [...] fra « i settori [...] grande industria privata e pubblica e le [...] realizzare i così detti sistemi urbani metropolitani [...]. Un censimento degli [...] Questi sistemi, oltre a puntare [...] ulteriori massicci movimenti migratori interni, gonfiamenti [...] urbani [...] e quindi ulteriori squilibri territoriali, [...] uno strumento, . Ma è un fenomeno [...] Bologna [...] evitare in considerazione del fatto che. Premesso questo, si è [...] di analisi che aveva due pretese: puntare [...] salde e mirare a realizzazioni pratiche, attuabili. La vicenda di questa [...] storico è già raccolta in parecchi e [...] quelli divulgativi che illustrarono la mostra al [...] anno fa a quelli più strettamente specialistici [...] per uscire. Si cominciò con un [...] edifici. La prima novità è [...] fu fatto per tipologie [...] tipologie costruttive e non [...] indicando quindi subito. A ogni intervento si [...] livelli tecnici o di spesa (comprese certe [...]. A questo punto [...] mi spiega Cervellati [...] si scopre che il [...] Bologna era già stato costruito e ricostruito. Costruiti i grandi conventi [...] medioevo, e poi man mano tanti altri [...] si trovavano in città [...] d'Italia) verso il Cinquecento si cominciarono a [...] di proprietà conventuale, case «in serie». Erano case a tipologie differenziate [...] varie categorie di « utenti [...] alla famiglia, alla coppia giovane. Certo nulla di simile [...] palazzine, villette, palazzotti che oggi coprono [...] ». Se si pensa che [...] lottizzazioni » coprivano un centro storico che [...] due o tre più vasti [...] ettari circa [...] si capisce quanto grande [...] valore oggi, in una fase di ripristino [...] comparti, che elimini le aggiunte speculative [...] in poi. Il piano non intende [...] altro che rimettere le cose a posto, [...] speculative (poche, del resto). In sostanza, riutilizzando in [...] aree anche ampie seminate un po' ovunque [...] conventi trasformati per lo più in caserme, [...] rigorosi canoni metodologici del « piede bolognese [...] i bombardamenti avevano aperto squarci, evitando ogni [...] ricostruzioni si punta a ricondurre questa parte [...] come era « quando nacque ». Lasciamo da parte [...] in questa sede [...] i particolari ricchi e [...] piano che come è noto prevede [...] dei finanziamenti per [...] popolare (quelli che mettono [...] terribili palazzoni delle nostre periferie) nel centro [...] alle conclusioni cui si arriverà e forse [...]. Il [...] è destinata a uso pubblico, [...] 30 per cento a abitazione, ma con fitti a [...] canone e con la tendenza a rendere in sostanza [...] mobile » [...] della casa. [...] escluso che, dovendo ripristinare [...] ne spostino gli abitanti in periferia [...] come in genere si [...] che in genere è sufficiente a scoraggiare [...] ritorno» al centro. [...] si prevedono spostamenti provvisori da [...] numero [...] della stessa strada: una occasione, [...] per avviarsi [...] a usare la casa come [...] intercambiabile, vero servizio. Due giovani appena sposati, [...] avere un appartamento di un « modulo [...] però troppo stretto quando nasceranno due figli: [...] nella stessa strada o [...] dello stesso quartiere, usare [...] » diverso, salvo poi tornare un 1 [...] moduli » più ridotti quando i figli [...] saranno andati. Non è utopia Nella [...] può apparire utopia, tanto più se si [...] notevoli spazi sono previsti insediamenti universitari, culturali, [...] », verde. Non è utopia nè [...] spiega il sindaco [...] in quanto Bologna è [...] serie dì punti fermi: il principale è [...] non crescerà oltre i 500 mila abitanti. In via subordinata c'è [...] di «riportare » in centro la classe [...] che [...] tumultuoso del settore dei [...] terziario avevano cacciato brutalmente. E anche a Bologna, [...] si sentiva più al centro. La città rischiava di [...] porto di mare e quindi, tutto sommato, [...] Bologna». Un sistema dì trasporti [...] progetti di una nuova dislocazione anche delle [...] discipline per le proprietà private nella cinta [...] scoraggiamento del traffico privato (parallelo al fluire [...] duecento [...] autobus stanno arrivando per scorrere [...] del centro) rifaranno del centro bolognese quello [...] luogo di vita e di lavoro di [...] artigiani, negozianti. [...] abiteranno in case restaurate, [...] benissimo nelle vecchie tipologie dei frati cinquecenteschi, [...] sistema unico a metano (non inquinante). Insomma [...] non sarà una serra [...] quello che [...] Carlo [...] (a proposito di certe [...] conservazione, da museo) definiva bene in un [...] « il progetto di giardino zoologico, cioè [...] degli animali domestici o da cortile, cioè [...]. La consorteria [...] dettagliata di Bologna serve [...] Firenze il discorso con Tassinari, presidente della Provincia, [...] Tinti, con [...] Sozzi, con [...] Detti. [...] il nodo vero del salvataggio [...] centro [...] storico è, semplicemente, opposto [...] a quello bolognese. Un centro ingolfato fino [...] e praticamente tutto paragonabile a un percorso [...] sono i monumenti, palazzi, statue che vi [...]. E, arroccato in questo [...] un blocco di interessi a-sfittici, avidi, cioè [...] che vede tutta Firenze ridotta a questa [...] e turistica dove si cammina pigiati, fra [...] e [...] di fotografie, dove si [...] ramificati, sovrapposti. La « consorteria » [...] più a tenere e accrescere la centralizzazione [...] Bologna ogni circoscrizione ha il suo terminal [...] di servizi comunali, anagrafici, amministrativi, mentre [...] come a Roma o [...] Napoli, [...] si va «in comune » al centro [...] al servizio) e ancora degli alberghi, delle [...] agli ingolfamenti. [...] il centro storico potrà [...] a fascia la grande Firenze, decentrando alcuni [...] respiro e abitabilità a questa fiera centrale [...] snaturato. E sempre i protagonisti [...] le masse: non per caso una recente [...] che in 100 di questi centri scelti [...] », la popolazione è scesa in 50 [...] milioni a 1. [...] così che muoiono i [...] che si rovinano le città. /// [...] /// [...] così che muoiono i [...] che si rovinano le città. (0)
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