Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Nuova Serie(PCI)-Nazionale del 1985»--Id 4046502396.

Forse era un modo [...] di pormi [...] e vero quesito, in [...] Biagi [...] differenzia tanto dai suoi colleghi. Credo infatti che nè Ronchey, [...] Ottone, nè [...] per rimanere con quei [...] un libro come questo. Niente di male, comunque, [...] giudizio di merito, per nessun verso. Voglio solo dire che Biagi [...] connotati inconfondibili, piaccia o meno, che sono [...] nella massima estensione e comprensione del termine. Se il giornalismo è [...] Io è, eccome) Biagi il suo posto, [...] ce [...]. Come dire, [...]. Senza dire arrivederci appartiene [...] genere, esplicitamente. Un po' memoria, un [...] la storia di un giornalista che si [...] e a palpare, quasi, i suoi giornalistici [...] entrati nel circolo della propria vita, dei [...]. Mica una vita inventata. E nemmeno romanzata, ma [...]. E [...] vien fuori la prima virtù [...] gran causeur. Lo si sta ad [...] giù come [...] fresca e leggera (che [...] un complimento, una condizione invidiabile: [...] ci riescono, in quel [...]. Anticipo [...] che da qualche parte [...] venuta: però ricicla. Come Biagi anch'io sono, [...] materna, concittadino del prof. Olindo Guerrini, autore di un [...] trattato [...] di utilizzare [...] avanzi delia mensa. D [...] NON SOLO non mi scandalizzo [...] apprezzo la ca-. Con illustrissimi esempi pur [...]. È che quella materia, [...] la nebbia del tempo, assume contorni, consistenza, [...] diversa, nuova più che rinnovata. Soprattutto se si pensa [...] libro è la visita alle signore, alle [...] conosciute in quasi mezzo secolo di carriera. Di quelle che contano [...]. Poche ne mancano davvero. C'è Eleonora Roosevelt e [...] Nilde Jotti, Josephine Baker e Lucia Maria Rommel, Camilla Ravera [...] Rossana Riccetti, Angela Davis e la Faranda, Sylvia Sydney [...] Adriana [...] Svetlana e [...]. Biagi le prende per mano [...] se le coccola, [...] una amara malinconia, che è [...] tonalità dominante. Assieme a una buona [...] (e di autoironia), [...] connotato del suo stile. Al quale voglio subito [...] il terzo: una frequenza di tropi, come [...] cioè un linguaggio ricco di immagini analogiche, [...] per lo più ironiche e cavate [...] comune al lettore, [...] dalla cronaca, dalle letture [...]. Direi che questo è [...] segno particolare [...]. Quello più «irritante», quando [...] sotto. Ma non è il [...] donne, che semmai stimolano [...] di [...] qualità di Biagi, [...] intesa come pietà e [...] in un contesto ove domina [...]. [...] A SOMMA DI QUESTE [...] segni, porta alla definizione del suo stile. Che è Io stile [...] cronista. [...] parte lui stesso così ha [...] voluto definirsi. Ed eccoci tornati a [...] al punto di partenza. Di come ci stia [...]. Quando Biagi dice di sè [...] semplicemente un cronista, non lo fa solo per finta [...] ma per indicare una scelta: non ha mai preteso [...] spiegare il mondo, ma dì [...] notizia dei suoi fenomeni, [...] dire a lui, al mondo, [...] (però alla fine, senza [...] ce ne dà pive uno, [...] mondo, messo su con abilissimo contrabbando). Ecco, mi sembra che [...] Biagi, che è poi [...] e la [...] forza, stia nel fare [...] quelle che gli altri [...] più smaniosi di esibire [...] e profondità di sapienza, dottrina, lungimiranza, cultura, [...]. Non sovrasta il lettore [...]. Certo [...] la [...] sintassi piana e le [...] sono quelle di uno che ha frequentato [...] i poeti che non i politici, le [...] loro sistemi espressivi. Da [...] discende [...] paradossale se la si [...] un giornalista, la colpa che gli si [...] leggere e perciò [...] successo. E questo libro, anche [...] contenuto «al femminile», è destinato a rinnovare [...]. Mica lo si può [...]. [...] anche lui fa parte [...] (culturale, giornalistica, o cos'altro si [...]. Ma c'è modo e [...] parte. Lui lo fa infastidendo [...] com'è nelle regole del gioco, però con [...]. [...] se è poco in una [...] di mercato. Folco [...] Orwell a Burgess Contro [...] Huxley Orwell Burgess-, [...]. È stato universalmente acclamato l'autore [...] passato, celebrato in una mirìade di convegni, osannato per [...] sue qualita profetiche e infine esibito come portavoce qualificato [...] una coscienza collettiva sempre più timorosa e spaventata. E lui, il [...]. Orwell che continua a far [...] di sè anche nel 1985. La casa editrice [...] propone infatti [...] di Stefano [...] in cui naturalmente Orwell [...] di tutto rispetto. Questa volta però non [...] gli sono accanto Aldous Huxley e Anthony Burgess. Il testo di [...] arriva proprio al momento [...]. Se e vero infatti [...] i suoi sussulti più o meno apocalittici [...] genere di successo, addirittura un linguaggio, quasi [...] allora [...] proprio bisogno di mettere [...]. E il libro di [...] ci riesce perfettamente. Con una ricchezza e [...] da tempo non ritrovavamo [...] apparse su questo tema, [...] ricostruisce le [...] componenti più illustri della [...] (ovvero delle utopie alla rovescia): «una stirpe [...] fattezze assai dissimili, ma tutti malati, tutti [...] afflitti dallo stesso morbo ereditario, una paranoia [...] in cui si articola in parole sceglie [...] ambiguo per raccontare storie e aneddoti in [...]. Con un gioco abilissimo [...] racconta [...] di questo genere [...] in cui trova posto [...] satira politica, la fantascienza. E la [...] ricostruzione pone dubbi e interrogativi [...] ci aspettavamo di trovare un [...] letto, ascoltato, qualche volta subito. Così la paura [...] si rivela alla fine [...] Alice: «Svanire come una candela senza lasciare [...] propria esistenza». Annamaria Lamarra RICHARD BACH, «Un [...] È proprio una storia [...] intreccio, complessa come sviluppo di sentimenti, il [...] alla fine la Donna Ideale dopo un [...] accidentato. L'autore (quello de 11 [...] Jonathan Livingstone per intenderci) è molto bravo a [...] in una vicenda a [...] descrizione riesce a toccare, se non proprio [...] sicuramente quella patetica, facendo ricorso anche a [...] come lo sdoppiamento dei personaggi é il [...] se stessi scavalcando anni di vita. Una storia d'amore, quindi, [...] comune? No, non era questo lo scopo. Lui, infatti, è un pilota [...] un po' pazzo e acrobata, che nel tempo libero [...] libri destinati a diventare, quasi a [...] da milioni di dollari; lei, [...] bellissima e [...] è addirittura una diva di Hollywood: un concentrato di buone qualità che nemmeno [...] radunò mai in due personaggi. Eschilo non è soltanto [...] in ascolto delle prime decisive parole pronunciate [...] Eschilo è uno dei primi grandi pensatori greci: [...] pochi che aprono il sentiero lungo il [...] tutta la terra». Partendo da questa premessa, [...] ci presenta la trilogia [...] di Agamennone e della [...] Oreste su Egisto e [...] il carattere di tragedia [...] del dolore, della follia e della morte, [...] riparo", della composizione liberatoria che la fa [...] diritto un emblema del nostro tempo. Ala cosi non è, [...] parzialmente (manca ad esempio qualsiasi accenno, se [...] al fronte orientale): si tratta di una [...] giornalistico di alcune vicende dell'anno finale della [...] pari pari prescindendo da qualsiasi sforzo di [...] raccontate con dovizia di particolari inediti o [...] larga conoscenza. Un libro discontinuo, dunque, clic [...] risentire di una certa [...] ma la cui lettura, grazie [...] e al «mestiere» che nemmeno [...] si smen-tisce, è senz'altro piacevole. E le «testimonianze secondario [...] di saggi, introduzioni, interventi usciti in trent'anni [...] clic l'autore ripubblica senza correzioni o revisioni, [...] ne rispecchiano più le idee: ci guadagnano [...] caratteristiche [...] altro fanno da sfondo [...] li-ro. Il rapporto fra gli [...] «loro» libri non e molto dissimile da [...] Intercorre fra gli osti e il vino. Entrambi 1 prodotti sono, [...] manipola, espone e vende, sempre e comunque [...]. Non fa eccezione [...] un tempo [...] scopritore di rarità non tanto [...] (come le opere di Joseph Roth), sebbene non esente [...] smarrimenti (scambiare [...] con [...] e [...] «sego», invece di fuliggine o [...] come a [...]. E ancora [...] comunque, a riproporci oggi Lo [...] George [...] libro che Georges Simenon [...] scrisse nel 1933 e che in Italia [...] almeno ufficialmente. Il titolo è «Le [...] 11 tema «una storia d'amore, inganno e [...] città periferica [...] Sovietica, «terminal» di un [...] da stirpi diverse e anche antagoniste, slave, [...] armene, cristiane e musulmane, e perciò in [...] Europa e Asia, fra generosi impulsi democratici e [...] ricadute nella rassegnazione e nel dispotismo. Dire che il romanzo sia [...] prova sconcertante della precisione visionaria» [...] dal momento che [...] natura della Russia di Stalin [...] ancora ignota [...] è [...] comunisti secondo il creatore di [...] anni [...] Simenon [...] pubblicitaria. Nel 1933, [...] era già stato esiliato da [...] aveva perduto ogni potere politico, [...] era stato espulso dal partito [...] una volta e [...] addirittura due. Mancava poco [...] delle terribili purghe in [...] la «vecchia guardia» leninista. Che [...] fosse 11 vasto teatro [...] tragedia politica, sociale ed umana non era [...] nessuno, neanche [...] di queste righe (allora [...] Simenon, che aveva il vantaggio di vivere In Paesi [...] la stampa era (più o meno) libera. Ristabiliti così i limiti [...] possono valutare 1 meriti [...] si può riconoscere senz'altro [...] (come ora si usa dire) piutto-sto Intrigante. Gli ammiratori del creatore di [...] saranno ancora una volta conquistati [...] una tecnica. I lettori meno (come [...] anzi aperti [...] altre curiosità ed emozioni [...] quelle esclusive [...] poliziesco, si lasceranno volentieri [...] cupa, piovosa, angosciosa (da «Porto delle nebbie», [...] prodotto [...] genere, ma tipico di [...] di altre catastrofi, non solo per-sonali (ma, [...] punto di vista, la profezia era [...] Hitler era appena sali-to [...]. I lettori più politicizzati, [...] dalla freddezza impassibile, da una sorta di [...] forse da cinismo, forse da scaltrezza [...] forse da sincera comprensione [...] processi storici, con cui l'autore tratta o [...] brucianti (la dittatura del proletariato, la costruzione [...] un solo Paese, la collettivizzazione forzata della [...] allora si scontravano duramente migliaia di militanti [...] intellettuali, in tutto il mondo; nonché dalla [...] con cui spiega e sotto sotto giustifica [...] e perversi della [...] eroina, quasi dura e [...]. I comunisti di Simenon [...] strade e nelle piazze, non quelli arroccati [...] piccoli [...] non sono né buoni [...]. Hanno avuto grandi ideali, [...] però logorati [...] tremendo contro difficoltà più [...]. Ad essi, tuttavia, continuano [...] tenacia e fedeltà, nonostante la fame, il [...] di tutto: del pane, delle scarpe, perfino [...]. Quale che sia 11 [...] che hanno creato e che continuano a [...] più slancio né convinzione), non si può [...] loro quel rispetto che si deve ai [...] caduti e stanchi, alle vittime dei grandi [...] laica o religiosa. Così, se non altro [...] «Le finestre di fronte» (di cui non [...] storia né [...] rivelare il gran finale, [...] romanzo del gènere [...] si colloca fra i [...] addirittura al primo, come capostipite di [...] filone di romanzi, e [...] (si pensi a «Addio Kira»), firmati da [...] non sono mai stati, e che anzi, [...] stati e sono anticomunisti; e che tuttavia [...] e fra i comunisti cercano e trovano [...]. In precedenti occasioni abbiamo [...] trattava di un segno dei tempi. Il romanzo di Simenon [...] dà ragione, un po' torto, perché ci [...] filone ha origini lontane e ci avverte [...] tempi» durano da almeno mezzo secolo. Arminio [...] «strano» [...] splendori e [...]. [...] spagnola in una incisione di [...] (secolo X VI). BARTOLOMÈ BEN NASSAR, «11 [...] Rizzoli, [...]. Bartolomè [...] studioso francese al quale [...] importanti studi sulla Spagna in età moderna (Rizzoli [...] nel 1980 un volume a più voci, [...] sulla Storia [...] spagnola dal [...] al [...] offre ora questa pregevole [...] periodo tra i più interessanti della storia [...] il secolo della potenza, della ricchezza, della [...] letteraria, chiamato perciò «d'oro», che [...] delimita [...] tra 1525 (momento della [...] rivolte delle [...] in Castiglia e delle [...] a Valenza e a Maiorca) [...] (fine ufficiale della preponderanza militare spagnola col [...] e momento di gravissima [...]. Le sollecitazioni che ven-gono [...] volume sono tante, cosi che resta difficile [...] linea espositiva senza incorrere in ciò che [...] ha soprattutto voluto evitare: [...] o unilaterale di una grandezza e di [...] non tenga conto dei molteplici e contraddittori [...] specifiche su realtà particolari, o il ricorso [...] da diversificati campi [...] possono recare. Si può tuttavia tentare una [...] pur riduttiva sintesi. La potenza e lo [...] Spagna [...] del Cinquecento sono principalmente [...] un precoce fenomeno di accentramento di poteri [...] monarchia, capace di creare un efficace ceto [...] e di [...] in grado di convogliare [...] una politica di potenza militare [...] massiccio afflusso di materiali [...] sino a metà secolo, poi argento) prove-niente [...] centro e sud America di recente acquisite. La politica espansionista che Filippo II [...] condurre significo per la Spagna uno stato [...] cui si aggiunse (almeno per i primi [...] di stimolo alle produzioni agricola e manifatturiera [...] ricchezze americane. Fenomeno indotto da questi [...] stesso tempo essa stessa fenomeno propulsivo, vi [...] crescita demografica, protrattasi, pur con tempi e [...] zona a zona, per quasi tutto il Cinquecento. Questa fase di crescita [...] in sè i motivi di una possibile [...]. Alla base agiva in [...] fattore d'ordine culturale, conseguenza diretta della lunga [...] del territori per. Questo insostituibile valore della [...] della identità [...] doveva naturalmente condurre a [...] contro le minoranze (che in alcune zone [...] erano): in tempi e modi diversi, vi [...] degli ebrei e dei musulmani, con gravi [...] primi nuclei di borghesia commerciale (costituita in [...] ebrei) e sulla disponibilità di mano [...] agricola (si pensi ai [...] Valenza) presenti sul territorio spagnolo. Questo stesso tema [...] collegato alla tradizione [...] militare che discendeva dalla [...] musulmani, faceva sì che tra i «vecchi [...] Castiglia e nel Leon) tale identità si [...] accanto alla grande e media nobiltà possidente [...] esistere una [...] piccola nobiltà [...] militare (gli [...] spesso di modesti mezzi [...] ogni caso portatrice dei valori propri del [...] in primo luogo distacco da qualsiasi forma [...] e ricerca costante dello splendore nel tenore [...] parte di una significativa parte della popolazione. I due fenomeni descritti [...] una limitazione delle basi produttive e commerciali [...] alimentare. Ma per lungo tempo [...] dovevano essere avvertiti: il crescente afflusso di [...] dalle colonie (del quale solo una parte [...] monarchia e spesa per esigenze belliche al [...] confini [...] la quota maggiore restava [...] mille rivoli) era in grado di tenere [...] tenore di vita della popolazione, consentendo così [...] quota di mano [...] estera (soprattutto francesi) e [...] carenze produttive con [...] di beni al di [...] (con ulteriore danno per la già asfittica [...]. Questo non poteva però [...] continuando a restare alta, la importazione di [...] dal principio del Seicento, a decrescere (esaurimento [...] miniere e sempre più pressante intervento piratesco [...] e olandese ne erano le ca use), [...] finanziarie della corona per sostenere le enormi [...] ad aumentare. La conseguenza inevitabile era [...] parte dì Filippo II« Filippo II [...] suo figlio don Carlos alla Vittoria», un [...] Tiziano« Fino al 1588 e [...] "Dio era spagnolo" e [...] bene per la politica di Filippo II. I disastri degli anni [...] di scuotere la Fiducia [...] lo Indussero ad un esame di coscienza [...] mancanza avesse potuto offendere Dio». Così [...] frey Parker in «Un [...] solo impero: Filippo II di Spagna», pubblicato [...] II Mulino. In queste frasi si [...] trovi sinteticamente espresso quello che fu lo [...] condotta del grande sovrano spagnolo [...] suo regno [...] del padre e Imperatore Carlo V [...] nel 1556, alla morte, nel 1598): la [...] In Dìo e la completa accettazione del ruolo [...] volontà [...] Dio. Da questo assunto trovano [...] tutte le mosse e gli atteggiamenti del [...] propria posizione e delle responsabilità a questa [...] da Dio; il conseguente impegno costante nel [...] incrollabile in alcuni [...] fondamentali, con in primo [...] della religione da ogni eresia e [...] dei confini del regno. Queste dunque le linee [...] Filippo II, [...] del «secolo d'oro». Lo studioso, già noto [...] sul Cinque e Seicento, non ha Infatti [...] le tracce sin [...] in genere privilegiate dalla [...] numerosi biografi di Filippo II, pronti a [...] valore sulle scelte e sulla condotta del [...] alle tradizionali dispute In merito alla [...] grettezza e crudeltà); bensì [...] di riconsiderare gli avvenimenti [...] corso della vita di Filippo II [...] di porsi nella prospettiva di [...]. Fondandosi sul giudizi del [...] ha dunque mirato a chiarire la ragione [...] operate da Filippo, [...] la condotta di fronte [...] maggior rilievo via via [...] nei lunghi anni di [...] nei Paesi Bassi [...] contro [...] di Elisabetta I; dalla [...] persecuzione del [...] dagli scontri contro i [...] esercitate sulla Francia negli anni delle guerre [...]. [...] che emerge è quella, [...] un sovrano profondamente compreso del proprio ruolo [...] missione di difensore della religione e delle [...]. Ma, e [...] sta uno dei merito [...]. Questa situazione, connessa alla [...] rendeva dunque le scelte di Filippo II [...] obbligate: la [...] condotta appare [...] per molti versi come [...]. Immagine, questa, che il Parker [...] anche sugli aspetti di vita quotidiana e [...] in [...] pressione fiscale, che però [...] con le divisioni politiche di fatto esistenti [...] Spagna, contro le quali ben poco era riuscita [...] monarchia: in pratica nella sola regione castigliana [...] immediato controllo fiscale da parte del re; [...] al caso [...] e della Catalogna) [...] delle potenti cortes nobiliari [...] assai gravi. A questo punto il [...] in una politica dì grandezza (ci si [...] condotta voluta [...] di [...] sotto Filippo IV) non [...] duramente sui tenore di vita, in particolare [...] deboli. Le famose monete spagnole, [...] Europa per il loro contenuto di metallo [...] doblone, che era un doppio escudo, aveva [...] di oro fino), intorno [...] a sparire, sostituite da monete di biglione, [...] e argento in cui la percentuale del [...] sempre più preponderante. Le rigidità sociali ed [...] questo punto impedire qualsiasi sbocco alternativo, facendo [...] in tutta la [...] forza: insufficienza produttiva, carestie, [...] conseguenza finale la crisi demografica, che doveva [...] una vera angoscia da spopolamento. Con il 1648 «svanisce [...] termina un miracolo [...]. Del secolo d'oro spagnolo [...] alla loro longevità, alcuni artisti e scrittori, [...] alcuni anni di tenere in vita [...] di uno splendore ormai [...]. Livio [...] dagli epistolari consultati. Non è dunque un Filippo [...] ottuso quello che ci presenta, bensì un [...] Intelligente [...] sensibile, ricco di in-, [...] (pittura, architettura, botanica per [...] e sempre tormentato nel profondo dalle responsabilità [...] gli competevano. [...] considerazione benché Filippo II [...] essere considerato come un campione [...] autoritario del poteri, appare [...] quali limiti spaventosi si frapponessero [...] effettivo di tali poteri, [...] imprescindibile, nella complessiva debolezza di ogni forma [...] centrale, che il sovrano, per vedere riconosciuta [...] propria autorità, patteggiasse in concreto gli spazi [...] i corpi sociali che, nelle varie parti [...] dominio, gli si [...] quali interlocutori obbligati. Un potere, dunque, che [...] nella forma era ancora qualcosa di molto [...] siamo soliti, col termine accentramento, [...] oggi. ///
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Un potere, dunque, che [...] nella forma era ancora qualcosa di molto [...] siamo soliti, col termine accentramento, [...] oggi.