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In cui si pregava Dio [...] regole di quattro reli-gioni. In cui si stampavano, [...] giornali e libri che andavano per il [...]. In cui i poeti [...] facile e si poteva andare ogni sera [...] teatro. /// [...] /// Così si chiamava, la [...] e in yiddish. Ma in ru-meno era [...] in ucraino, e [...] (come si chiama ancor [...] nome che le sia rimasto) in ru-teno [...]. Adagiata sulle rive della [...] un grande fiume che [...] Danubio, era la capitale della [...] il «paese dei faggi», [...] e terra di conquista. Per due secoli, tra il X e il X II, [...] Cerna era stata [...] ba-luardo sud-occi-dentale della [...] di Kiev, poi era sta-ta [...] del princi-pato [...] dipendente dalla Polonia. Quindi arrivarono i turchi [...] anni la [...] fu parte [...] ottomano. Fino al 1774, quando la [...] passò [...] absburgi-co e la [...] capitale divenne [...] avamposto verso le grandi pianure [...] russo. Nel 1918 la città [...] regno di Romania e restò rumena fino [...]. Con il patto [...] i tedeschi [...] furono «rimpatria-ti» in Germania [...] affatto la loro «patria») e la [...] settentrionale fu in-globata [...]. Per poco, giacché nel [...] passò al Reich e tornò [...] solo alla fine della guerra. Dalla scomparsa [...] è divenuta in tutto e [...] tutto una città ucraina, abitata da ruteni e da [...] scontenti. Delle otto lingue [...] tempo (tedesco, yiddish, russo, [...] ucraino e ruteno, ma in città [...] anche minoranze polacche e [...] con-servano tre, o forse due, giac-ché le [...] Kiev consi-derano il ruteno (o [...] un dialetto ucraino. I teatri, quello tedesco [...] sono chiusi da de-cenni e gli edifici [...] rovina. Lo splendore [...] città vive nei qua-dri [...] pinacoteche del mondo, nella memoria dei più [...] in-giallite di qualche mostra por-tata per [...]. E da qualche tempo [...] Internet dove le organizzazioni ebraiche e i di-scendenti [...] russe o rumene cercano di ri-costruire genealogie [...] patria perduta [...] ormai tutta virtuale, aggiun-gendo [...] france-se, lo spagnolo, [...] alla babele di cui [...] le tracce. Insomma, ci sono un prima [...] un dopo nella storia di [...] e fra [...] e [...] si spalanca un abisso. La decadenza è stata [...] ha una sostan-za che vale, dovrebbe valere, [...] tutta [...] e specialmente per la [...] Europa che si sta [...] di nuovo, da quando [...] comunismo e il muro di Berlino, nelle [...] nazionalismo, degli irredentismi regionali, delle più improbabili [...]. La lezione è semplice: [...] ha rappre-sentato il contrario [...] finché hanno retto la [...] anima cosmopoli-ta e il [...] sue diversità, è stata grande; quando la [...] stata spezzata il declino è sta-to immediato [...]. Il destino della città [...] dovrebbe valere come un [...] i [...] i [...] i [...] e anche per i [...] Bossi: [...] tutti quelli che van cercando identità di Nazioni [...] Popoli dove una volta [...] convi-venze e tolleranze, purezze [...] eletti dove una volta [...] diversità e cittadini del [...]. E anche per quan-ti [...] delle «contaminazioni», di «razza» o di cultura, [...] con quel qualche mi-gliaio di poveri cristi [...] altre parti del mondo nelle nostre città. Ma da [...] alla no-stra storia di europei [...] an-che [...] lezione. Meno immediata, più difficile [...] però non meno pro-fonda. Fino al [...] e special-mente fino al [...] cioè finché la [...] fu parte [...] austriaco, nella felice ba-bele delle [...] una ebbe un posto preminente: il tedesco, che era [...] dalla borghesia dominante, prevalentemente (ma non esclusivamente) ebraica. [...] dalla Germania, e distante oltre [...] chilometri in linea [...] dalla più vicina metropoli di [...] germanica, la capitale [...] Vienna, [...] fu uno dei centri principali [...] ir-radiazione della cultura e della let-teratura tedesche [...] orien-tale. Un nome si im-pone [...] di Paul [...] nato nella città sulla [...] nel 1920 e morto [...] Parigi nel 1970, famoso nel mondo con lo [...]. Proprio la [...] poesia [...] la progressiva astra-zione di una [...] che sembra dover farsi sempre più fa-ticosamente strada attraverso [...] silen-zio (e il suicidio, non a caso, sarà [...] esito della poetica [...] porta dentro di sé [...] lezione di [...]. La «città tedesca» è stata [...] dai tedeschi: gli scrittori e i poeti che [...] abitata prima [...] nazista e [...] Rose [...] anche il [...] Gre-gor von Rezzori, se ne [...] andati per il mondo, esuli, portandosi dietro una lingua [...] era insieme un modo di esistere e una condanna [...] morte. Una «lingua madre» terribilmente [...]. Eppu-re mai rifiutata, neppure nello [...] dal realismo alla metafora [...] di [...] che pure continuava a scrivere [...] tedesco ancora [...] dopo il suo arrivo a Parigi. Neppure dalla [...] la quale, a differenza [...] poterono fuggire in tem-po, conobbe [...] del ghet-to e poi [...] fame, del freddo e della solitu-dine in [...] tre lunghissimi anni. I 20 volumi di [...] lasciato, le ol-tre [...] pagine di mano-scritti trovati [...] mor-te nel 1988, sono, [...] una risposta inequivocabile, pur [...] alla celebre domanda di Theo-dor Adorno: dopo Auschwitz [...] possibile la poesia? La «grammatica [...] di cui parlò George Stei-ner, [...] inflitta alla cul-tura della Germania, e quindi [...] della lingua tedesca al ger-go del nazismo, [...] significato umano sotto la pressione della menzogna [...] politica, trova quindi un riscatto in due [...] lontano, [...] dalla Germania e pure [...] «tedeschi». È una lezione anche questa. Ci dice quanto sia [...] rapporto con la cultura tedesca [...] sempre e soltanto con [...] nazista, alla quale pretendiamo di es-sere del [...]. Ci dice quanto alla Germania, [...] necessario guardare come si guarda a noi [...]. Non per dimenticare [...] che segna la [...] storia, ma perché altri [...] in ag-guato nella storia di noi tutti. /// [...] /// Intanto, potremmo anche porre [...] oziosi, come farebbe [...] accennare a telefonate in-sinuanti [...] pressioni più o meno dissimulate, apparirà elegante [...] poi: se lo fa uno scrittore, non [...] di invidia)? Denunciare scambi di [...] corretto o no? E poi, è ar-duo passare [...] protesta, fatal-mente generica, fondata comun-que su pettegolezzi e su [...] necessaria) «critica dei poteri» presenti [...] culturale. A meno naturalmente di [...] aggiornare per [...] le «Illusioni perdute». Però vedere autori esordienti [...] proprio come Gianluca [...] in pochi mesi esibiscono [...] lucenti bicipiti che sembrano gonfiati [...]. Prendiamo [...] discus-sione sul [...] oggetto [...]. [...] generato [...] o fenomeni di mercato rilevanti [...] memorabili accensioni critiche? Forse mi sarò distratto, [...]. [...] soprattutto i suoi recensori più [...] magari ci fosse il [...]. Sappiamo anche che [...] è stagione [...] e [...]. Vorrei però [...] chiedere [...] etc. E poi la fioritura [...] in-tense un [...] ai margini, in cui [...] impudica-mente a nudo se stesso e la [...] autobiografica, senza troppi filtri retorici, in modo [...] la creazione di personaggi (Moresco, Piersanti, la Ramondino, [...] Tozzi). Scrittori anche tra loro [...] ne sono certo, passerebbero tutti con successo [...]. Quella [...] accanto è una famiglia [...] di [...] nella regione Ovest del Kosovo: [...] di confine rappresenta oggi, anche simbolicamente, il [...] conflitto fra etnie, e culture: una Babele [...] La Città Babele Era la capitale della [...] I suoi abitanti parlavano [...] pregavano in quattro religioni Ora è solo [...] senza più storia Partenza [...] Roma [...] 8 ottobre il 5 novembre e il [...] Trasporto con volo di linea Durata del viaggio [...] notti) Quote di partecipazione da lire 3. /// [...] /// IT MILANO -Via Felice Casati, [...] Tel. [...] un nesso di causa [...] i due avvenimenti? Per Roberto [...] biografo del creatore di [...] ha pubblicato per Rizzoli «Vita, [...] di Salgari, il padre degli eroi», scritto [...] con Giovanni Arpino) il legame è evidente: [...] croniche difficoltà [...] al suicidio lo scrittore, [...] sostenuto dai suoi esegeti, ma [...] coatto della [...]. [...] ad [...] il brivido della sco-perta è [...] una serie di documenti celati [...] storico [...] Psichiatrico di Torino, dai quali, [...] la prima volta, ha potuto [...] -o «Aida» come la chiamava [...] il marito -Peruzzi. Sco-perta che -riferisce [...] -lo studioso ha pubblicato nel [...] numero dei «Quaderni [...] che la Viglongo, dal [...] dello scrittore vero-nese, ha da [...] mandato in libre-ria. Accanto, [...] pubblica al-cune lettere inedite [...] rapporto di affetto e reciproca dipendenza tra [...]. Era la fine di [...] quando il medico di famiglia, Erminio Herr, [...] tendenza ad atti impulsivi» [...] Ida e propose un ricovero in una casa [...]. Salgari, dispera-to, gli rispose [...] soldi [...]. [...] il ricovero coatto. Il 22 lo scrittore scrisse [...] lettere [...] ai figli. Il 25 si uccise: [...] una di quel-le esistenze che non si [...] o invidiare, misere, dispe-rate in concreto, ma [...]. /// [...] /// Il 25 si uccise: [...] una di quel-le esistenze che non si [...] o invidiare, misere, dispe-rate in concreto, ma [...]. (0)
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