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[...] o non [...] Alessandro Baricco al Salone del [...] ma, come avrebbe detto, Frank Sinatra, «a suo modo». Il «my [...] dello scrittore di «Castelli di [...] e «Oceano Mare», e tante altre cose che ne [...] fatto, in questi anni, [...] autore italiano con [...] pop, [...] che potrebbe [...] lo capisci se scorri il [...] de-gli appuntamenti del Lingotto. [...] suo nome, non lo [...]. Eppure, do-po la tv, gli [...] delle ragazzine agli incontri negli anni passati, fino alla [...] mai come stavolta, Baricco e la Holden, la [...] scuola torinese di tecniche di [...] con una serie di letture fuori dal Lingotto sono [...]. La Holden partecipa a [...] Salone del Libro restan-do fuori dal Lingotto. Perché [...] fuori dal Salone. Se in questi giorni [...] della città si leggessero, come noi facciamo, [...] voce alta, sarebbe una cosa bel-lissima. Immagino il Salone del Libro [...] specie di festa del santo patrono: ognu-no [...] fa il pranzo e poi tutti fuori [...]. Se [...] tanto per fare un [...] porte della casa editri-ce. È una proposta, un progetto [...] in futu-ro si potrebbe [...] «Da [...] sono convinto che sia più [...] fare, [...] in prima persona, prima di [...] altri, organizzare, pro-porre». [...] si sono svolti piccoli festival [...] tra il pubblico e gli autori. Tori-no le sembra adatta per [...] «Al contrario di quanto si [...] pi-gramente, Torino non è una città di provincia, è [...] grande città. Tra le grandi città [...] la più seria. [...] si bada al sodo, i [...] e i truffatori non hanno la [...] tempo. Insomma, è un posto [...] vali ti smaschera, dopo un [...]. [...] la manifestazione è stata al [...] di scandali e pole-miche. Da ex organizzatore di [...] Salone, ha [...] su quello che è [...] anni? «La storia del Salone andrebbe studiata [...] di qual-cosa che si ripete da sempre [...] Italia [...] che rappresenta una debolezza ideologica del nostro [...]. Un pri-vato [...] e rischiando la realizza. [...] buona e ha successo. Prima o poi, però, [...] non può so-pravvivere senza [...] di denaro pubblico. La struttura si ingiganti-sce, [...] e quello che resta è una cattedrale [...]. A quel punto tutti si [...] che cosa stiamo facendo [...] Le risposte sono [...]. [...] stati dei risvolti giu-diziari che [...]. Ma è anche ve-ro [...] ancora saputo trovare, nel campo della cultura, [...] di sostegno, da parte del pub-blico, [...] privata. Questo governo si è [...] ad esempio gli Enti Lirici. Questo va anche bene; [...] il cuore del problema bisognerebbe trovare [...] il contrario: il so-stegno [...] alle iniziative [...]. [...] che non finisca per [...] ma che le lasci respirare e che [...] i privati ostaggi [...]. La scuola Holden gode [...]. In che modo li [...] «Il [...] ci aiuta a fare una scuola non [...]. E quindi in [...] senso [...] aperti: perché una scuola solo [...] ricchi la chiuderemmo do-mani». In che [...] il pubblico dovrebbe [...] «È difficile farsi aiutare se [...] ci sono gli elementi legislativi. Se le istituzioni pubbliche credono [...] privato, do [...] senza [...] prendere possesso. [...] avere il coraggio di scegliere [...] la competenza per [...] aiutare le [...] verificare i risultati, e continuare [...] solo se rimangono vive e [...] utili. Anche se la pa-rola [...] dovrebbe essere un criterio meritocratico. Non denaro a pioggia [...] quelli che hanno veramente delle idee». Tornando a lei, a [...] ha deci-so di non fare più tra-smissioni [...] scor-so, anche a due [...] Salone del Libro. Qualcuno scrisse: «Baricco snobba [...] Salone». Chi sta snobbando, in [...] «In [...] a [...] punto ho capito che [...] che facevo erano pubbli-che, più si distruggevano. Siccome non sono un [...] chiuso in casa ho cercato di fare [...] maniera più protetta. Il tea-tro, la scuola che [...] una piccola dimensione». [...] in quanto scuola di «creatività». Qual è il bilancio [...] anni? «Ho capito che possiamo riuscire a [...] di tutte le tecniche narrative, più o [...] livello, . Sicuramente la catego-ria più [...] scrittori di romanzi. Il talento non basta. Per scrivere ci vuole [...] pensare in termini costruttivi, [...] sconfiggere [...]. Secondo aspetto, [...] certa complessità. Così la nostra funzione [...] mercato è più facile per quel che [...] il teatro, [...]. In realtà le case [...] che il concetto di complessità è una [...] muove molto veloce-mente. Quando uscì il mio primo [...] di [...] acui il libro [...] pia-ciuto, mi disse che era [...] e che quindi [...] letto in pochi. Io sapevo che aveva una [...] a [...] di lettori. Sette anni dopo quel [...] decine di migliaia di copie nei superpocket [...] supermercati. Non è [...] frontiera della complessità si è [...]. Molti ragazzi si iscrivono [...] anche perché sperano di raggiunge-re il successo, [...]. Che cosa può fare, [...] il narcisismo, [...] «Nel periodo della formazione [...] per forza un certo [...]. Lo scrittore ha un Io [...]. Certo, non bi-sogna esagerare, [...] non può vestirsi come un anoressico. I muscoli gli sono [...] mestiere che fa, è inutile che cerchi [...]. Per gli scrittori e il [...]. Antonella Fiori [...] 5. /// [...] /// Travolto dalla new age, [...] su [...] (Ru-sconi), dai [...] e dai vampiri, dalle [...] passa-no dalla cultura del geranio alla co-smologia, [...] Lingotto [...] oggi la «riscossa» degli scrittori sudameri-cani. Da [...] a Paco Taibo, senza [...] speciali di Dario Fo e [...] di [...] che domani incontrerà [...]. Intanto, a farci tenere i [...] per terra, ci pensano gli scrittori [...] che strapazzano [...] più famo-so della letteratura, dopo [...] di Baudelaire. [...] de «Il gabbia-no Jonathan [...] che di-venta, nel manifesto contro [...] new age firmato, tra gli altri, dalla triade [...] «Il fa-giano Jonathan [...]. Il tito-lo al prestigioso [...] Fax (e disponibile solo [...] Salone) [...] dato dal racconto di un antesignano del [...] cannibali: Bruno [...] di cui stupisce [...] acca-nimento contro la creatura [...] autore ispirato come Bach. Da segnalare anche «La prozia [...] Celestino» di Riccardo Cassini e «La new age dalla [...] alla [...] di [...] che in certi momenti (vedi [...] voce [...] la [...] vena migliore, di osserva-tore di [...] (e non di là) dallo [...]. Per il resto, nulla [...] Salo-ne, neanche il numero dei visitatori (36. Così, tra «salone sì, [...] editori so-no decisamente dalla parte del sì. Per Inge Feltrinelli, che [...] 1500 della [...] Universale Economica con [...] specia-le di un libro [...] André Brink, «La polvere dei sogni», il « salone [...] esteticamente». La signora smentisce la [...] presidenza della manifesta-zione (i candidati più probabili [...] Giuliano [...] del [...] Cavour a Elda Tessore, [...] Teatro Regio) e si conferma la regina [...] fila alla conferenza stampa di presenta-zione del Salone [...] alzata e se ne è andata con [...] «Che [...] a alto vo-lume. E mentre [...] della cul-tura alla Regione Giampiero Leo, [...] per il prossimo anno, il 1999, un [...] la fantascienza in collaborazio-ne con [...] parole sag-ge ci vengono [...] editori europei, Ulrico Hoepli: «Al Salone ho [...] felici, ci sono [...] buonissime, e anche la [...] è migliorata». Le polemi-che? Anche su [...] è bo-nario. Parrebbe pro-prio inossidabile il Salone [...] Torino. Le polemiche [...] importanti case editrici, le in-certezze [...] futuro e il [...] sul prossimo [...] sono bastate [...] il Salone. Nessuno lo sperava, per [...]. Grida, più che sus-surri. E tutti a dire [...] Salone, via! In effetti, al Lingotto si [...] paese. Giustamente, [...] accanto Alessandro Baricco la paragona [...]. Quel che colpisce, semmai, [...] com-mentatori, nelle scorse settimane, erano parsi [...] affatto opposta: una festa [...] non piace ai palati fini. E allora: il Sa-lone [...] Salone chiude, il Salone non si apre nemmeno, [...] Salone [...]. Nulla di tut-to questo: [...] che al Lingotto sono arrivate le solite [...] che i giornali hanno riempito le pagine [...] Salone. /// [...] /// Alessandro Baricco A lezione [...] Il Salone del Libro di Torino; nella foto [...] Alessandro Baricco «IMMAGINO il Lingotto come una festa del [...] a casa propria, poi tutti a vedere [...] «INSEGNARE a scrivere romanzi è la cosa [...] talento, bisogna [...] sconfiggere la solitudine» A Torino, [...] editrice Giunti presenta un volume pieno di [...] tutto il mondo Pagine di vita, contro [...] morte «Vi domanderei, come musul-mana, di rispettare [...] e di rifiutare che essa venga presa [...] in nome di qualunque re-ligione; e vi [...] cercare degli studiosi della religio-ne musulmana e [...] di tutto il potere religioso di cui [...] punto di vista [...] è vietato togliere la [...] essere umano, si trattasse anche di un [...]. Sono parole di Khalida [...] la militante algerina con-dannata [...] Movimento per lo Stato islamico. Un dramma-tico appello [...] a [...] anche quelle esecuzioni capitali [...] non in nome di una giurisprudenza bar-bara [...] uno Sta-to, ma anche quelle formalmente non [...] movi-menti, gruppi politici, formazioni paramilitari. Il monito di Khalida [...] che da un gruppo [...] stata davvero con-dannata a morte, è contenuto [...] che [...] Giunti manda [...] giorni in libreria [...] con la Regio-ne Toscana [...] alle quali si deve [...] per [...] della pena di morte [...] scorso a Firenze in occasione della giornata [...] diritti umani. Il volume, per altro, [...] in questi giorni di varie ini-ziative in [...] Lingotto di Torino in occasione del Salone del Libro. Si tratta, è vero, [...] degli atti di quel mee-ting, ma le [...] volume -con [...] di Gianni Minà e [...] Maria Latella -mandano una eco di grande attualità, alla [...] atroci delitti commessi in nome dello Stato [...] che li sorreggono ai quattro punti cardinali [...]. E allora, se Khalida [...] ci ricorda quegli omicidi [...] da [...] sacra o la pi-stola [...] in molte parti del mondo, eserciti re-golari [...] liquidando persone scomode e nemici imma-ginari, ecco Lory [...] che racconta la [...] drammatica espe-rienza nel braccio [...] a Joseph [...] giustiziato [...] e a Helen [...] la suora ame-ricana narrata [...] Sean Penn. Cosa si prova in [...] quegli attimi, quando il prete ha già [...] e [...] letale comincia a fare [...] dubbio [...] viene cacciato fuori, scaraventato [...] vetrata attraver-so la quale si può osservare [...] con il beneplacito del [...] Il libro è rivolto [...] la scuola, perché conosca questa drammatica realtà [...] in America come in Cina, in Russia [...] solo 1996 ci sono state nel mondo [...] condanne a morte, di cui ben 5139 [...]. Cinquemila persone eliminate dalla [...] con il [...]. [...] la testimonianza di [...] Clark, ministro della giustizia [...] Usa [...] di Johnson, che ancor oggi gira con [...] giornale del 1974 in tasca. Quel fo-glietto ingiallito riporta [...] Ronald Reagan, allora Go-vernatore della California: «Sono un [...] al-levatore di cavalli, so bene cosa significhi [...] un cavallo ferito con un colpo di [...]. Oggi si [...] vete-rinario, lui gli fa [...] ne va a dormire e [...]. [...] allora se non sia [...] trovare metodi più umani, una inie-zione o [...] uccidere le perso-ne». Gli fa eco [...] scrittore russo, presidente della [...] Grazia e giustizia. Cita il lettore di [...] propone di lapidare sulla piazza rossa i [...] capitali «perché è peccato sprecare anche una [...] loro, visto che sono fabbricate [...]. E ancora la testimo-nianza di [...] padre [...] Uri [...] che racconta [...] che lo [...] -lui di-ventato terrorista quando la Palestina era ancora una colo-nia britannica perché vide impiccare un [...] che lottava per la liberazione della [...] terra [...] condanna a mor-te comminata dallo Stato [...] nella [...] storia: «Non avrei il [...] ma [...] neanche il coraggio di [...] in vita», scrisse [...] quando [...] Adolph [...] nazista responsabile della de-portazione e [...] di mi-gliaia e migliaia di ebrei, restando per tutta [...] vita con [...]. Infine il racconto del premio Nobel per la pace, [...] Pe-rez Esquivel, scampato agli squa-droni [...] morte e quasi per mira-colo non finito [...] eppure fermamente convinto che lo Stato che uccide commette un delitto. Ma [...] anche il filo della speran-za [...] questo libro. Ci sono le lun-ghe [...] per-ché ovunque la giustizia non si macchi [...] per i quali viene chiamata a giudicare. [...] il ricordo del Granduca Pietro Leopoldo [...] nel 1786, prima del-la rivoluzione liberale che [...] emblema la ghigliot-tina, abolì in Toscana pena [...] reato di lesa maestà. E ci sono le [...] gli organismi internazionali che con-sentono di combattere [...] pena di morte. Un libro in-somma che [...]. E a chi [...]. /// [...] /// E a chi [...]. (0)
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