Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «Rinascita-mensile ('44/'62)-ed. unica - numero di periodico»--Id 4031986324.

E la storia che essi [...] era davvero un racconto [...]. I rivoluzioni del Caucaso, [...] Lenin, 1 [...] preso ogni cautela per [...] clandestina. Affittata la vecchia casa, [...] sotterraneo senza lasciare comunicazione col piano terreno. Alla cantina, divenuta tipografia e [...] si accedeva attraverso un pozzo [...] coperto da una capannina. I compagni scendevano con una [...] al fondo del pozzo: di [...] una galleria [...] li portava sotto la cantina [...] una scala a pioli calata in un budello verticale [...] introduceva. La polizia zarista che aveva [...] localizzato la tipografia, [...] del 1906 a mettervi le [...] sopra per [...] un puro caso. Perquisita invano la casa, uno [...] buttò nel pozzo, per [...] un fascio di giornali a [...] aveva dato fuoco. Fu allora che s'accorse [...] deviava verso sinistra. Scese, [...] anche lui per la scaletta [...] pioli. E [...] fatta. Arrestarono quaranta persone, appiccarono [...] casa. La scena era ora [...] serie di pannelli e faceva un curioso [...] mondo che [...] circondava, con i visi [...] dei pionieri che incontravamo nelle stanze in [...] alla casa, con la città nuova che [...] vedere là sulla tela, i poliziotti barbuti [...] di fucili e cartucciere, mentre sullo sfondo [...] desolata bruciava la tipografìa e un carrozzone [...] arrestati. E più curioso il [...] negli occhi dei ragazzi dai fazzoletti rossi, [...] termine clandestino doveva suonare come remoto incubo [...]. Eppure [...] e la costatazione la [...] tutto il viaggio [...] la memoria della rivoluzione, [...] lotte eroiche che aprirono la strada al [...] il suo intatto vigore, la [...] suggestiva attrazione sul [...] che vi ritrovano il cammino della loro [...]. Anche a Mosca, davanti [...] Lenin completamente ricostruito nel suo museo [...] della Piazza Rossa, al [...] alle carte geografiche, alla vecchia poltrona, avevamo [...] visi assorti di ragazzi delle scuole, di [...] contadine venute [...] Oriente e di operai [...] pelle con cui erano andati al lavoro. A Gori arrivammo di [...] del Mar Nero. [...] qualche giorno su e [...] litoranea ci era parso di viaggiare [...] Liguria, tanto simili erano [...] in una Liguria in [...] dei villeggianti era lo stesso mondo del [...] incontrato a Mosca e a Minsk: del [...] riposava in grandi alberghi, in case di [...] e a [...] : tutte vetrate e [...] vecchi palazzi floreali che una volta dovevano [...] georgiani. Prima di Gori avevamo [...]. Prati, colline, pascoli, una [...] estesa suggerivano per la prima volta [...] di essere in Asia, [...] la misura normale delle cose si allargava [...]. La cittadina dove è [...] Stalin [...] anni fa sul suo fondo di grosso [...] ora riportato i segni recenti [...]. Fabbriche, scuole, teatri, ospedali, [...] alle vecchie case di campagna ne fanno [...] dello sviluppo [...] che ha preso la [...]. La casa di Stalin [...]. [...] rimasta la sola delle [...] erano allora, nel 1879. Anche se [...] circondata da un giardino [...] padiglione quadrangolare di marmo chiaro, sostenuto da [...] ionici, la casa ha perso tutti i [...] nudi contorni; [...] è facile immaginarvi [...] di miseria che la [...]. I genitori di Stalin affittavano [...] camera [...] piano sotto il tetto di [...]. Stalin visse [...] i primi quattro anni della [...] vita. C'è un solo letto, non [...] con una coperta di tela, una lampada ad acetilene, [...] vecchia cassapanca di legno, un samovar, un bicchiere, uno [...] rotondo, due armadi nel muro, cinque sgabelli ed una [...]. Tutto quanto possedeva la [...] Stalin [...] in quella stanza dove dormivano e mangiavano. Nella stanza vicina, più [...] padrone. Giacche neppure quella stanza [...] il calzolaio padre di Stalin nè la [...] un contadino servo della gleba. Serve più questa stanza [...] vivevano i proletari georgiani sotto lo zar [...]. E il suo valore è [...] nella schietta, precisa, disadorna immagine di una condizione di [...]. E [...] che questo vi dicono [...] vi guidano, tanto appare superfluo ogni commento. Chi non comprende il [...] affetto che lega i popoli [...]. E invece i visitatori [...] sensazione. Hanno anzi [...] fisica, visiva di che [...] squallore in cui è nato un figlio [...]. Del bisogno e della [...]. Non a caso alla [...] conduce un piccolo museo annesso alla casa [...] della prima attività rivoluzionaria di Stalin, con [...] di studio e di lettura (da Marx [...] Engels, [...] Puskin a Lermontov e Gogol), con la [...] cella nel carcere di [...] dove Stalin fu rinchiuso [...] famosa manifestazione operaia del marzo. Partendo da Gori in [...] Tbilisi ritrovammo la stessa cornice di colline finché, [...] più aperta, apprendemmo che quelle colline sarebbero [...] anni le sponde di un mare artificiale, [...] Tbilisi [...] e già un canale [...] la strada alle acque del futuro immenso [...]. Anche [...] il comunismo gettava le sue [...]. Anche [...] l'opera di Stalin, del [...] del suo [...] di Georgia, lasciava un [...]. ///
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Anche [...] l'opera di Stalin, del [...] del suo [...] di Georgia, lasciava un [...].