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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1996»--Id 4030540758.

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Intorno, scheletri di ciò [...] è fatto Lo Iacp vuole affitti arretrati Così [...] i boss [...]. Sulla credenza, il for-nelletto [...] un «porta dolcezze», presi con la raccolta [...]. Se non fosse che [...]. ///
[...] ///
Ma sono arrivata sei [...] sono ancora [...]. Con questi corridoi, e le [...] che si aprono una a fianco [...] sembra di stare a San Vittore. Succede che il mio [...] e in corridoio -non in strada, in [...] ragazzi che hanno la pistola in ma-no. Rientra in casa spaventato, [...]. Io li conosco, quei [...]. Li cerco, e con [...] per favore, non mostrate [...] corridoio. I bambini si [...]. Loro sembrano darmi ret-ta. Ma quattro giorni dopo, [...]. Apre mio marito, e [...] con le pistole puntate. Lo picchiano in testa, [...] nella camera da letto. Anche i miei bambini [...] al-zate. Rubano quel poco oro [...]. Se ne vanno dopo [...] chiave, da fuori. Da allora -la rapina [...] gennaio -io ho la paura addosso. Prima stavo tranquilla, quando [...] porta. Ades-so no, non ci [...]. Tra aule bunker Non [...] mai silenzio, a Ponte Lambro. Giorno e notte gli [...] rollano sulla pista, imballa-no [...] partono. In mezzo al quartiere [...] scuola me-dia -hanno costruito le aule bunker [...] processi e cortei di cellu-lari e scorte [...] con le sirene che urlano. Che vuol dire? Senti [...]. La sve-glia del vicino -quello [...] sopra ha una suoneria che fa chicchirichì -la signora [...] fianco che va in bagno, [...] che si accende [...] di sotto, [...] Mario che fa la doccia. Mia figlia, nella [...] camera, sente il respiro del [...]. Non si è mai soli, [...]. Senti anche quelli che [...]. Le pareti sono sottili, [...] cosa le hanno fatte. Non riesci a piantare [...] vuole un trapano. In fin dei conti, [...] il meno. Quasi ci mancano, quando [...] uno [...]. [...] ancora via dei Lavandai, al Ponte Lambro. Ricorda gli anni [...] quando chiusero i navigli [...] Milano [...] i lavandai si trasferirono [...]. Usa-vano le acque del Lambro [...] le lenzuola degli alberghi e degli ospedali. Migliaia di panni stesi [...]. Quartiere operaio, co-me tanti [...] metà degli anni [...]. Hanno co-struito i casermoni [...] di Ne-mi, le case [...] case gialle di via Rilke. Hanno portato [...] tutti i poveri ed i [...] di Milano. ///
[...] ///
Hanno fatto una [...] alla rovescia, un ghetto. E noi, quelli del [...] le case bianche e le ca-se gialle [...]. Da una parte, la nostra, [...] le sezioni del Pci, le Acli, la Combattenti e [...] la cooperati-va; [...] soltanto i [...]. An-che a messa, nella [...] Sacro Cuore che sta in mezzo al quartiere, [...]. Noi da una parte, il [...]. Per fortuna, da tre [...] ci siamo accorti che si poteva parlare, [...] fare delle cose assieme. Ed abbiamo co-minciato a [...]. Da una parte e [...] di Via [...] di Nemi ci sono i [...] «palazzi» lunghi più di trecento metri. Ci sono i portici alti [...] due metri e mez-zo, che sembrano una minaccia, più [...] una protezione. Davanti ad ogni scala [...] che fino a pochi anni fa era [...] benvenuto a chi entrava in via [...] di Nemi. Nessun negozio, nemmeno un [...]. Già alle dieci del [...] i volti sfatti attendono gli spacciatori. Basta fermarsi a leggere una [...] sui muri [...] è un [...] per essere circondati da altri [...] che non vogliono intrusi quando vendono le dosi. ///
[...] ///
Sono i padroni, di [...] notte. Spaccano con cura i [...] portico, per non essere osser-vati. Meno di un anno [...] stati sessanta ar-resti, e solo adesso qualcuno [...] ed ha ripreso. I bambini che giocano [...] stanno in mezzo agli spacciatori. E non è che [...] di quello che suc-cede. Lo sa cosa cantano: [...] roba genuina / eroina e co-caina. Lo sa come sono [...]. Cinquanta minuti, fra la [...] Centrale [...] Ponte Lambro. Come Bo-logna -Firenze in [...]. Ponte Lam-bro è «oltre [...]. Un sotto-passaggio che spesso [...]. Ac-canto al quartiere, in [...] lo scheletro di un albergo, in ce-mento. Doveva essere finito per [...] Mondiali [...] è ancora senza por-te [...]. Noi del quartiere eravamo [...] ad oggi ci hanno rega-lato [...] la tangenziale, tre aule [...] i processi e trasformato in fogna il [...] Lam-bro. Ma [...] è rimasto uno [...] e per noi niente parco [...] niente centro sportivo». Un arcobaleno ed un [...] simboli del gruppo «Insieme per Ponte Lambro», [...] fa. Trenta, [...] persone, che una volta facevano [...] di partiti e associazioni del «vecchio» quartiere. Noi e gli altri, [...] via [...] di Nemi e via Rilke». Anto-nio [...] in pensione, è chiamato «il [...]. Il quartiere è cam-biato [...] occhi. Nel 1980 -lo ricordo [...] cooperativa una mafioso ha fatto inginocchiare un [...]. Io sono intervenuto. Mi sono sal-tati addosso [...] nessuno è intervenuto in mia difesa. Così non può andare [...] detti. Ma non serviva i muro [...] muro, bi-sognava parlare, discutere, contatta-re tutti, [...] e [...] parte del quartiere. La droga, allora, faceva [...] adesso. Attorno al cen-tro sociale [...] al giorno, alla ricerca della do-se. Mi sono messo a [...] mano, li attaccavo ai muri di not-te. Sopra [...] scritti i numeri di telefono [...] chi aiuta i giovani ad usci-re [...] eroina. Poi, [...] di fare una festa nel [...]. La prima [...] stata due anni fa. Noi del Pds, la [...] Acli, Rifondazione, la poli-sportiva, tutti assieme. [...] andata be-ne, [...] tanta gente. Ma nelle scuole elementari, [...] muovevo per costruire qualcosa, i bambini mi [...]. Me lo hanno detto [...]. Il fiume di eroina Sono [...] passano, quintali di eroina, a Ponte Lambro. I nomi dei Di Maio, [...] Costanzo, dei Sotto-terra, dei Tasca hanno riempito le [...]. Ed i morti -almeno [...] dieci anni -hanno fatto riflettere. Ragazzi ammazzati [...]. Si sono visti funerali, [...] allo Zen di Palermo li vedi. Cento corone di fiori, [...] a trainare il carro funebre. Mi-gliaia di persone a [...]. Ma qualche madre -con [...] galera ed i figli [...] -ha cominciato a capire. [...] venuta a parlare con [...] di Insie-me per Ponte Lambro. Ha partecipa-to anche alla [...] per vedere se [...] si può vivere in [...] così, più umano». Anche il [...] il centro territoriale sociale, [...] vivere. Sono sparite le siepi [...] spaccio. Corsi di danza per [...] e merengue per le mam-me, incontri per [...] sale per i giovani. In una sala, tavoli da [...] media ed una lavagna. Ci so-no madri che [...] i figli piccoli al catechismo, nella parrocchia [...]. Alle sette del mattino, [...] auto che partono, con quelli che vanno [...]. Lo spaccio? E dove non [...] Certo, con quei ragaz-zi bisogna [...] fare. Se li vedo sot-to [...] gentilmente dico loro di spostarsi più lontano, [...] i bambini, e loro si spostano. Certo, non con le [...]. Non devi metterti a [...]. Il problema nostro è [...] Iacp, [...] ci fa pagare ascensori che non funzionano, [...] messo i cas-sonetti delle immondizie proprio sotto [...] dobbiamo [...] chiuse anche [...] altri-menti si soffoca dalla [...]. Sono le pulizie che [...] non fan-no: hanno messo una donna per [...]. Altre voci si accavallano. Dopo [...] retata, hanno messo i [...] pattume, e li hanno fotografati lì. I problemi ci sono, [...] guarda so-lo a quelli. Famiglie rovinate Fra le [...] via [...] di Nemi, quasi cinquanta [...] sono morose. E così centinaia di [...] rovinate. Per non esse-re buttare [...] i debiti con [...] per trenta, cin-quanta, ottanta [...]. E si rovinano anche [...] che seguono le pratiche ed ogni anno [...]. Il gruppo «Insieme per Ponte Lam-bro» [...] già pensando alla festa del prossimo maggio. Vuole anche un campo [...] quello della parrocchia non è regolamenta-re. Puli-re un prato dalle [...] vengano vuotati i cassonetti». Alle ultime elezioni, nei [...] di Nemi ha vinto Forza Italia, [...] il [...] dei voti. Seguono Il [...] e Rifondazione [...] che prendono voti soprattutto nelle [...] case della strada, palazzine a proprietà indivisa. Alleanza naziona-le ha raggiunto [...]. Alla fine degli anni [...] palazzoni dell Iacp, la maggioranza era di Democrazia [...] tramite il sindacalista Michelangelo annunciava che «la [...] diritto, e non si paga». Controllo delle case. Ora che lo Iacp [...] per morosi-tà, nel quartiere [...] un nuovo peri-colo. Chi spaccia droga ha [...] è in grado di pagare i debiti [...]. Chi non ha soldi, [...] a chi li ha, con prestiti ad [...] un «servi-tore» di chi spaccia. La sezione del pds. È [...] ancora aperta, ed è nella [...] «vecchia» del quartiere. Poco meno di cinquanta [...]. [...] festa [...] fatta nel 1989. Una sera un nostro [...] e non abbiamo più rischiato». ///
[...] ///
È stata acquistata dai [...]. Gestisce un bar ed [...]. Sotto una riproduzione di «Quarto Stato» mangiano assieme operai che lavorano nella zona, carabi-nieri in [...] bunker, «ed anche qualche spacciato-re [...] mafioso, perchè questo è [...] posto di ritrovo». [...] La «Milano 2» degli [...] Ponte Lambro: eroina, boss e brava gente Era il [...]. Ora, nel cuore di Ponte Lambro, [...] sono due palazzoni lunghi trecento metri. Porti-ci bassi, senza luci, [...] «negozi» sono quelli della droga. Al posto della scuola [...] bunker di Milano. Sirene ad ogni ora, [...] di Linate. ///
[...] ///
[...] Demetrio Costantino, nel 1972, [...] progetto per le case di via [...] di Nemi, i palazzoni [...] Parco Lambro. Perché in fretta? [...] aveva sco-perto di avere [...] da spendere subito, altrimenti andava-no perduti. In due o tre [...] al-tri nove architetti abbiamo fatto tut-to. Ricordo che, nella discussione, [...] di un quar-tiere stile [...] con i [...] va-le a dire due [...] importanti e tutto intorno le case. [...] era questa: dovevamo costruire un [...] di Milano, e dovevamo copiare Milano: una strada con [...] case intor-no. Così è nata via [...] di Nemi, pa-rallela a [...] Lavandai, con i pa-lazzi che sono ancora lì. [...] ri-masti dei soldi, e [...] fossero finite le case, abbiamo co-struito scuola [...] media. Anche il campo da [...] accanto alla parrocchia». Quasi un sogno, insomma. [...] -capelli e baffi ormai bian-chi [...] la [...] creatura. Da allora ho sempre [...] agli architetti di preparare plastici e prospettive [...]. Tutto funziona bene, visto [...]. Ma [...] non vola, vive a [...] non capisce come sia fatto il quartiere [...]. Non riesce ad orizzontarsi. Via [...] di Nemi inve-ce era [...] in mezzo, le due file di case, [...] fon-do. Il sogno [...] è però di-ventato un ghetto. Vorremmo [...] come si fa ad [...] casa lunga trecen-to metri, che se non [...] civico -quando non è stato cancella-to -rischi [...]. Vorrem-mo chiedere perché [...] un solo co-lore, il [...] di essere in un ospedale. [...] De-metrio Costantino non si scompone. E poi, [...] la questione della normativa. Re-gole fisse, che non [...]. Dovevamo costruire con le [...] Gescal, [...] le cantine a piano terra, ed il [...]. Certo, quel corridoio [...] lungo trecento metri, fa impressione. Ma pensava-mo: [...] verranno soprattutto meri-dionali, che sono [...] allo [...]. Il portico doveva servire [...]. Certo, se ci avessero [...] bar, locali per ar-tigiani, sarebbe stato diverso. Ma non si poteva. ///
[...] ///
Come si fa a fare [...] struscio sotto un portico dove non [...] nulla? E poi, [...] stato il disastro degli [...]. [...] Demetrio Costantino, socialista, dopo [...] case, ne diventa «gestore», perché viene nominato [...]. Doveva sistemare quelli della [...] la schiuma dei disperati di Mi-lano. [...] gli alloggi di via [...] di Nemi, e con una [...] e propria de-portazione, vi portò dentro tutta quella gente. In tre giorni ruppero [...] sotto il portico. Poi, a quel primo [...] aggiunto il re-sto. Hanno fatto le case [...] Rilke, dette di parcheggio. Nella scuola media hanno [...] bunker per i grandi processi. [...] scorso, [...] è torna-to nel quartiere, «per [...] se si po-teva fare qualcosa». Volevo pro-porre di spostare [...] uffici ed altre attività lavorative a Ponte Lambro. Proponevo di colora-re in [...] case. Non mi hanno ascoltato». Al gruppo «Insie-me per Ponte Lambro» [...] «Gliene abbiamo dette di tutti i colo-ri. Del resto, gente che [...] si trova di fronte [...] che si deve vivere in questa ma-niera. ///
[...] ///
Del resto, gente che [...] si trova di fronte [...] che si deve vivere in questa ma-niera.

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Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

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Città & Regione [1975-1976*]

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Civiltà cattolica [1850-2000*]

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Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

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Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .