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Il comizio di chiusura di [...] campagna elettora-le, la tarda primavera del [...] o del [...] non ricordo. La piazza era soltanto [...] un marciapiede di paese: un palchetto di [...] vetrina di una gelateria do-ve avevamo imparato [...] e caffè nelle nostre granite estive, assieme [...] di panna e ai cornetti caldi di [...] pasticcere ottuagena-rio e ferocemente tirchio. Facevo politica, in quei [...]. Che parevano a tut-ti [...] di un im-pero malato, consumato ormai nelle [...] della corruzione. Era toccato il compito [...] la nostra parte quella campagna, e aveva-mo [...] manciata di minuti prima [...]. Fu un comizio di [...] ingenuo ottimi-smo. Ce ne andammo ap-pena [...] a respirare il mare su-gli scogli di [...] quel momento ascoltai il coro delle sirene. Rino Nicolosi, padre potente [...] era stato per cinque anni [...] legislatura -pre-sidente della Regione Sicilia-na; [...] quella stagione gli era-no rimasti cuciti addosso [...] benefit che [...] politi-ca regala: scor-ta di Stato, [...] un piccolo stuolo di lacché in blu [...] da apripista, [...] stampa scelto con sapienza [...] cronisti [...] il consigliere economico con [...] accademico po-stcomunista. Era la nuova politica, [...] ave-va imparato a mescolare arroganza e sobrietà, [...] e meticolosi-tà di linguaggio. Rino Nico-losi, cresciuto alla [...] Acireale, avrebbe potuto recitare da cardinale o da [...]. Aveva scel-to la seconda [...]. Ed in un partito di [...] leoni ormai infiacchiti [...] e dai rancori reciproci, Nicolosi [...] diventato rapi-damente [...] nuovo. Erano tempi, quelli, in [...] di do-ver morire democristiani. Così, molti siciliani, [...] per la prima volta [...] un democristia-no che il pelo sullo stoma-co [...] a [...] lo adottaro-no come un [...] Cesa-re. [...] con il mas-simo dei [...] le vo-late elettorali alle quali Ni-colosi si [...] volta perfino un [...] di noia. Anche quel-la sera fu [...]. [...] comizio in riva al suo [...] era per lui un vecchio rito, una scara-manzia irrinunciabile. Salì sul palco che [...] ormai spirata, si appo-stò in mezzo al [...] consigliere economico e per dieci minuti arringò [...] il suo linguaggio ellittico, un fuoco [...] di scenari futuri e [...]. [...] bat-tuta fu per quel [...] che sul palchetto lo aveva preceduto citando Enrico Berlinguer [...] parlan-do di pubblica moralità. Disse, di noi: [...] della salvezza», la bocca gli [...] piegò in una specie di sorriso ulceroso, [...] stampa gonfiò i fianchi, il [...] si lisciò i baffi. La gente ap-plaudì e [...] in mezzo alla folla, mi sentii umiliato [...]. Come un casto liceale [...] poeta cercando i sacri fuo-chi di Rimbaud [...] vino dei Castelli. Accadeva anni fa. Molte cose da allora [...] la mia vita e dentro quella di Rino Nicolosi. La [...] profezia è stata sma-scherata, [...] anni da piccolo Cesare si occu-pano oggi [...] più Procure. Eppure ieri matti-na, cominciando [...] intervista, mi illudevo di [...] di Nicolosi la franchezza di una ammissione: [...] propria colpa, quanto dei propri inganni. Il più grave, [...] a lungo imbo-nito gli elettori [...] pro-mettendo modernità e nel-lo stesso tempo [...] sottocosto nel [...] del-la politica: un tanto ad [...] un tanto a partito. Il tono [...] in-vece era quello di un [...]. /// [...] /// E poi: «Sapevo che era [...] la legge, ma [...] una ten-sione morale anche non [...] la legge». Così, per la seconda [...] sentito umiliato. Peggio, mi sono sentito [...]. Di fronte al riven-dicato [...] Ni-colosi e dei suoi conti cor-renti, il nostro [...] mi è sembrata una inutile virtù da [...]. HO RIPENSATO ai giorni [...] cui la «tensione mora-le» di Nicolosi e [...] veniva ricom-pensata in voti e denari; gli [...] in cui Santapaola armava il brac-cio di [...] suoi ma-cellai perché mi sparassero alla prima [...]. Ho rivisto i baffetti [...] Rossitto, il consulente economico del presidente Nicolosi, le [...] di pra-gmatismo politico e le pri-vate dazioni [...] nome della modernità sici-liana. Ho riepilogati molti fotogrammi [...] lunga e scellerata: non per presentare il [...] masticare livore, ma per chiedere semplicemen-te -ai [...] -un atto di laica, [...] umiltà. Invece Nicolosi spiega che [...] saprebbe quale altra strada si sareb-be potuta [...] i risultati che si sono raggiunti». Quali risul-tati, presidente Nicolosi? Occupazione, [...] de-collo economico: quali be-nefici hanno regalato i co-mitati [...] alla Sicilia e al paese? Ma davvero si vuol far credere che [...] programmata sia [...] carburante per lo svilup-po e [...] Direte: i conti con la [...] Nicolosi e gli altri li stanno già regolando. /// [...] /// Mi preoccupano quelli con la [...] il rischio che continueremo a [...] noi, tamburini e suffragette [...] della salvezza. ALBERTO LEI SS [...] una volta [...] massa». Era il centro del centro [...] Lavoro, e sulla [...] soggettività conflittuale una parte -che [...] un periodo è stata [...] sinistra aveva [...] sue carte ideologiche e strategiche. Il suo ambiente era la [...] fabbrica taylorista e [...] la [...] mon-taggio, la guerra quotidiana dei [...]. Quel modo di produrre [...] più. Ed ecco avanzare [...]. [...] di seconda generazione». Il suo ambiente produttivo è [...] a re-te, estesa nel mondo [...] globale e sul territorio. Frammentata e segmentata dalle pratiche [...] e [...]. Termini che più o [...] le stesse quantità con meno dipen-denti, e [...] risorse indispensabili al ciclo produttivo. Da [...] proliferare [...] e me-die aziende, e di [...] professionali nuove. Gente che ha competenza, [...] computer e la partita iva, magari a [...]. Cooperative di operai che [...] logisti-ci dentro altre imprese. Camionisti che inseguono i [...] «just in time»: si vende tutto e [...] di magazzino. Entità econo-miche e organizzative [...] muoiono a seconda del pulsare posi-tivo o [...] segmento di mercato. /// [...] /// Artigiani di tipo nuovo. Autonomi di «seconda generazione» [...] da quelle figure [...] esistenti in un settore [...] Italia è sempre stato più esteso che in [...] in gran parte coincidente con i mestieri [...]. Da qualche mese circola un [...] che fa discutere, e che è insieme una ricca [...] e una specie di elegia del nuovo [...] autonomo di seconda [...] Fumagalli, edito da Feltrinelli). Un li-bro che piace [...] -Marco Revelli ne ha parlato [...] sul «manifesto» -ma che [...] a quelle prevalenti in [...]. [...] diminuzioni rigidamente ge-neralizzate [...] di lavoro -è materia di [...] in queste ore tra governo e Rifondazione -quando la [...] nel lavoro [...] è un aumento di fatto [...] sensibile [...]. [...] Che le nuove figure [...] stiano assumendo -anche al di la della [...] vedremo -un ruolo importan-tissimo nel modo di [...] mentalità [...]. [...] tipo di lavoratore ha [...] tempo, dello spazio, del suo rap-porto con [...] col modo in cui viene retribuito, radicalmente [...]. Bologna polemizza con le [...] che hanno costante-mente visto un pericolo politico [...] di lavoro non dipen-dente. Strati che coltivano [...] che si [...] che vanno a destra. Non è già successo [...] il nazismo? Non si è ripetuto in Italia [...] Berlusconi e con la Lega? Il libro, oltre [...] per diversi settori di queste realtà produttive, [...]. Si recupera un interessante dibattito [...] tedesco dei primi decenni del secolo, appunto sulle tendenze [...] non operaio, alla [...] nazismo. [...] di posizioni politi-che reazionarie, [...] Bologna, [...] era scontato allora, e soprattutto non è [...]. [...] stato an-che un fenomeno [...] lavori «autonomi» e «creativi», fuori dalle rigide [...] da parte dei giovani del movimento del [...] Italia, e in forme anche più evidenti [...] Christian Marazzi, un altro [...] i [...] contenuti linguistici e relazionali delle [...] produzione «indipenden-te». Per Bologna è su [...] questo tipo che può essere costruito un [...] cittadinanza, [...] del mondo. Andrea Fumagalli pone, in [...] problema della rappresentanza di questi inte-ressi e [...] e giudica sindacati e partiti, tutti, incapaci [...]. A questo punto è [...] che può essere formulata a queste po-sizioni. [...] avanzata Bruno Trentin in una [...] seminario sul tema or-ganizzato [...] è tutto molto interessante -ha [...] preso il sopravvento [...] stori-ca»? Radicalmente polemico nella lettura [...] («quei giovani chiede-vano solo assistenza, [...] il [...] non far niente. Più che al [...] Trentin preferisce ri-ferirsi alle [...] del bisogno di oggi [...] e saperi contro poteri e controlli autoritari, [...] sia nel territorio. Si legge in controlu-ce [...] contro ogni eccesso ideologico nella [...]. Tren-tin non ha mai creduto [...] religione [...] massa», e crede poco al [...] del «lavoratore autonomo di [...]. [...] anche un interrogativo di ordi-ne [...]. Le cifre riportate nello stesso [...] di Bologna e Fumagalli parlano di una sostanziale stabilità [...] negli ultimi 15 anni. I primi erano 14 milioni [...] mila [...] cala-no a 14 milioni e [...] mila nel [...]. Gli [...] e 777 mila [...] 5 milioni e 770 mila [...]. È vero che le [...] pochissimo in termini qualitativi. Sfugge una fascia di [...] potrebbe riguarda-re alcuni milioni di lavoratori e [...]. Il sociologo Aldo Bonomi, [...] libro sul «capitalismo mo-lecolare», sostiene che in [...] sociali assimilabili più al nuovo lavoro autonomo [...] di-pendente [...] po-trebbero raggiungere i 12 [...] dal tecnico professionista qua-lificato al marocchino impiegato [...]. Il direttore [...] Francesco Garibaldo insiste sul-la rilevanza [...] una larga «area grigia» incastrata tra lavoro autonomo e [...] dipendente. Da queste letture esce [...] reale che lavora già in [...] assai più simili [...] America che [...]. Sergio Bologna, comunque, non [...]. Ha una storia originale [...]. [...] «movimento», studiava le trasforma-zioni del [...] e degli atteggiamenti giovanili sulla rivista «Primo mag-gio». Poi ha soggiornato a [...] Germania, scoprendo teorie e [...]. [...] lavora anche come consulente nel [...]. A Trentin risponde -a [...] nel giudizio sul [...] che resta -di non [...] «una fi-gura ideale generale», ma di [...] «lanciato un sasso nello [...] il punto più significativo, al di là [...] peso quantitativo, di un cambiamento che non [...]. Insomma, una categoria per [...] più che una nuovo mito [...]. Non sarà un caso [...] sollecita curiosità e interesse in ambiti anche [...]. Dalla Li-breria delle donne [...] Milano [...] con-vegno è annunciato per la fine del [...] scarso rilievo dedicato dal libro alla differenza [...] pragmatico sindacato emi-liano, che nel rapporto con [...] fabbrica diffusa ha costruito la [...] forza, e che non [...]. /// [...] /// Dalla Li-breria delle donne [...] Milano [...] con-vegno è annunciato per la fine del [...] scarso rilievo dedicato dal libro alla differenza [...] pragmatico sindacato emi-liano, che nel rapporto con [...] fabbrica diffusa ha costruito la [...] forza, e che non [...]. (0)
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