Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1996»--Id 3997140583.

Davanti a sé ha [...]. La pensa così il [...] Luigi Berlinguer. E [...] che coinvolge il premier dice: «Non [...] il governo. Cre-do nella correttezza e [...] di Prodi». Fu uno sbaglio la [...] Di Pietro a ministro? «No. ///
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I contrasti dentro la maggioranza [...] il governo ? «Sono il frutto di una cultura [...]. [...] «Si muove in una logica [...] scambio di potere ». RAFFAELE CAPITANI LA FISSAZIONE [...] 990 con il marco tedesco per il [...] nello [...] sta sollevando reazioni diverse [...]. Tentiamo allora di sgombe-rare [...] alcuni equivoci la cui persistenza non aiuta [...] 1) la spesa sociale italiana non solo [...] esorbitante -giacché è di quasi 3 punti [...] europea, [...] nel 1993 al 28. La Francia -che pure [...] per prestazioni sociali quasi il [...] del Pil -ha fatto [...] una variazione del 3. La Germania, la quale [...] un livello di spesa sociale (30. Dati ancor più significati-vi [...] degli [...] anni: chi invoca la [...] del sistema nazionale di protezione sociale non [...] rendere noto agli italiani che, nel solo [...] al 1995, la spesa sociale è diminuita [...] pas-sando dal 25. È evidente lo squilibrio determinato [...] di risorse assorbito dalla componente pensionistica (il [...] del Pil rispetto [...] dei 12). Meno evidenti sono alcune [...] derivano: in Italia solo [...] dei disoccupati percepisce un [...] (nei 12 paesi [...] il [...] i cittadini al di [...] anni disoccupati non ricevono alcun sostegno (nei [...] in media il [...] della retri-buzione media), il [...] ai cittadini anziani in condizioni di bisogno [...] del Pil [...] (nei paesi eu-ropei è [...]. La spesa sanitaria italiana, [...] ri-spetto alla media europea [...]. La componente abnorme della [...] infatti rappresentata dagli interessi -assorbenti ancora nel [...] della ricchezza prodotta dal paese -pagati per [...] de-bito pubblico, a [...] volta connesso agli elevati [...] fiscale. Da quanto precede si [...] si conferma valida la scelta del governo [...] sul ripristino del circuito virtuoso «riduzione [...] dei tassi di [...] economico». Dunque, invece di sottovalutare [...] il livello e la struttura dei tassi [...] esercitato sulla vitalità delle imprese, sarebbe più [...] esempio, in che mi-sura il fatto che [...] negli Usa il profitto medio nelle imprese [...] il triplo dei rendimenti a lungo termine [...] (il contrario di quanto avveniva in Europa [...] Italia) abbia influito sulla circostanza che gli [...] in impianti e in attrezzature il quadruplo [...] gli europei. Così come sarebbe più [...] guasti -oltre che sui vantaggi -che la [...] lira ha provocato in termini di cristallizzazione [...] settori tradizionali (a bassa innovatività, bassa competitività [...] competitività di prezzo), a fronte delle ormai [...] che -contraddicendo stereotipi consolidati -segnalano come [...] aumenti oggi proprio là [...] realizzati importanti cambiamenti tecnologici purché associati a [...] produzione e a [...] produttive innovative. PER RENDERE concreti tali [...] che cia-scuno esca dal fortino entro cui [...] asser-ragliarsi. Bisogna dire con chiarezza che [...] al grumo di iniquità e di inefficienze che si [...] nel [...] italiano, assorbito per 2/3 dalla [...] è uno dei [...] perché possa spezzarsi [...] che oggi impedirebbe [...] equo ed efficiente di risorse [...]. Ma bisogna anche abbandonare [...] strada riformatrice consenta facili scorciatoie, quale sarebbe [...] sulle pensioni mitizzato come risolutore di tutti [...]. Immaginare che si possano [...] pe-riodo, 20. Infine, non si può [...] neces-sario porre mano ad altre radicali riforme [...] che assorbe annualmente più di 90. In conclusione, emerge per [...] la [...] di risorse in alcuni [...] decremen-to, in altri incremento di spesa, per [...] la stessa [...] non è una «parola [...] il suo senso dalla defi-nizione [...] progettuale e istituzionale che [...]. Quale avvenire ve-de per [...] stato detto con una [...] è condannato a restare. E ha ragione [...] a dire che la [...] caduta porta alle elezioni. Non mi sembra una minaccia. [...] dietro [...]. Dal voto è venuta [...] elettorale della formazione e del presidente. Né si può pensare ad [...] cambia-mento costituzionale che preveda una possibile [...] del leader di governo -più [...] meno for-malizzata, ma comunque sostan-ziale -da parte [...] e poi [...] in pratica. [...] canto [...] del governo i ministri e [...] compagine nel suo insieme stanno lavorando per introdurre delle [...] riforme sociali. Non si fanno riforme [...] o in pochi mesi. E se noi avessimo [...] dover durare poco non lavo-reremmo per il [...]. In caso di caduta [...] Ca-po dello Stato ha lasciato intende-re che [...]. Non ha parlato di [...]. Il presidente della Repubblica [...] di difendere la legislatura. Il suo è un [...]. Io fac-cio un discorso [...] si è pronunciato; non si può tradire [...]. [...] un bene essenziale della [...] la stabilità dei governi. Il paese sente il [...] ordine istituzionale e la girandola dei governi [...]. La girandola può piacere [...] non al [...] e alla [...] sensibilità politica. Questo governo, rispetto al mo-mento [...] nascita, oggi è più forte, [...] in una fase di stallo [...] Se si guarda la statistica di tutte le vi-cende [...] ci si accorge che [...] prima una luna di miele, [...] su-bentra il [...] della difficoltà. Si ha una ripresa quando [...] a venire i primi risultati. Questa è si-curamente una fase [...] difficile che può introdurre perplessità. Verso il governo ci [...] vengono da settori politici [...]. Ci sono quelli che [...] da questi primi mesi di governo. Come risponde alle critiche [...] Lo [...]. Siamo in una fase contrad-dittoria. Alcuni si aspettavano di [...] rapidamente. Poi stia-mo affrontando un [...] sacrifici e [...] i risultati si vedranno [...] tempo. Questa è anche una [...] cui personalmente ho tentato di pro-cedere con [...] rifor-me più profonde e alcuni provve-dimenti più [...]. Perciò il governo è [...] velocità ? No. La seconda velocità è [...] parlamentare deve ancora concludersi. Lei prima ha posto [...] sulla necessità di governi stabili. Guar-dando le cose come [...] questi mesi il governo Prodi è parso [...] esposto ad una maggioranza liti-giosa e conflittuale [...]. Ogni giorno si leggono [...]. Ci sono due fatti [...]. [...] politica [...] tradizione di cultura [...] che si manifesta attra-verso le [...] verbali an-che [...] delle coalizioni. Ciò è accentuato perché [...] di partiti che sor-reggono il governo che [...] che al suo interno ha delle differenze. Poi tutto questo è [...] che quando si va [...] la stampa non ne [...] parla soltanto se non si va [...]. Quindi il messaggio che [...] non è equilibrato. [...] è ci siano solo differenze. Non è vero , [...]. La stampa avrà forse [...] è anche vero che vi sono mini-stri [...] che [...] i giornali per parlare [...] e per mettersi in vista. Quando succedono queste cose [...] che esprimere il mio disappunto e la [...]. Personalmente non inseguo una moda [...] questa natura. [...] però chi attribuisce questi fatti [...] una debolezza di leadership politica nel governo. Crede che sia così [...] No. Non sono [...] con questo giudizio. Quando queste cose avvengono [...] per-sistere di una cultura [...]. Lei si sente di [...] sulla durata del governo Prodi ? Sì. Il governo Prodi ha [...]. E la vicenda giudiziaria [...] il presidente del consi-glio crede che indebolisca [...] No. Certo provoca amarezza in [...] ma non in-debolisce il governo. Lasciamo che la magistratura [...]. Però sono certo della [...] Prodi. [...] Pietro [...] pidies-sino come lei, ieri [...] detto che è stato un errore fare [...] Di Pietro. ///
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Dissento dalla politica del [...] e dissento nel merito del giudizio. Però [...] esprime una valuta-zione che un [...] fondamento ce [...]. E cioè che con [...] Di Pietro si è data [...] di mischiare politica e [...]. Di Pietro è entrato [...] perché uomo di giustizia, ma come cittadino [...] abbandonato la magistratura. Il problema dei problema [...] fronte alla politica italiana è quello delle [...]. ///
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Questa è [...] molto forte. E lo dico da [...]. [...] costituzionale che ha più [...] rifor-ma in senso maggioritario è il go-verno [...] me-glio e vedere le sue proposte de-cise [...] dico ap-provate, ma almeno decise. E una riforma in senso [...] assicura una maggiore stabili-tà al governo. Ma [...] anche [...] ragione del tutto politica: se [...] la Bicamerale si rafforza il governo. Dopo la rottura totale sulla Finan-ziaria e la scelta [...] di abbandonare le aule parlamen-tari [...] essersi allontanata la [...] di [...] per la bi-camerale. È diventato complicato tenere [...] del governo e quello delle riforme. Come se ne può [...] Mi rendo conto che è complicato. Per dare il proprio contributo [...] riforma della Costituzione, [...] potrebbe cercare di guadagnare anche [...] vantaggi in sede governativa. Ma questa è una visione [...] scambio che nega [...] e il sistema maggiori-tario. È una visione consociativa. Dentro [...] ci sono for-ze consociative enormi. Lo si ve-de nel [...] mo-mento. Perché hanno bisogno delle [...]. Anche il discorso [...] del potere è fi-glio [...] loro ne vogliono un pezzo. La nostra sfida è un [...] affermi le sue idee sul [...] delle riforme co-stituzionali e poi troviamo una base comune. Considero inoltre sbagliata [...] che il governo fa [...] sociali e chissà chi si fa le [...]. Noi, in Italia, siamo [...] cosa. La maggioranza di governo [...] maggioranza per le riforme costituzionali, ma [...] a fa-re in contemporanea [...] costituzionale è di tutte le forze progressiste [...]. Dentro questa logica [...] può legitti-mamente, ma [...] affacciare anche un problema di [...] parlamentare su questi temi. Cosa significa in concreto [...] Adesso [...] parlamentare tre nodi grossi: [...] finanziaria, [...] sono i dise-gni di [...] la legge costituzionale che istituisce la bi-camerale. Io non farei una con-trapposizione [...] e [...]. Che si lavori un [...] e si facciano [...] queste cose, a garanzie [...]. Però adesso tra opposizione [...] scontro duro . Esponenti del Polo lasciano [...] potrebbe essere disge-lo in cambio di interventi [...] e sulla televisione ? [...] prevale una cul-tura da [...] a quello produttivo. Perché tutto è scambio. Non si può ac-cettare [...] diventi una merce di scambio. Abbiamo una linea garantista, noi [...] loro, [...] insieme. Non che io ti [...] e tu me ne dai [...]. Certamente la giusti-zia fa [...] delle ri-forme, ma non da convenire sul [...]. Altrettanto si deve dire [...]. Direttore responsabile: Giuseppe Caldarola Condirettore: Piero Sansonetti Direttore editoriale: Antonio Zollo Vicedirettore: Marco Demarco [...] Giancarlo Bosetti Redattore capo centrale: Luciano Fontana Pietro Spataro [...] Società Editrice de [...] S. ///
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Non credo sia necessario [...] psicanalista per [...] del «sogno». E non me ne [...] protago-nisti [...] momento politico se in [...]. Non si può andare a [...] per qualche se-ra di fila sentendo che i [...] hanno preparato [...] del tutto opposta a quella [...] governo di cui fanno parte; e che i [...] parlano di «mossa indecente», degna [...] peggiori rappresaglie; e che i popolari, pur [...] intra-vedono [...] di Dini oscure manovre centriste; [...] che i Verdi abbandonano [...] a causa del buco [...] e che a palaz-zo [...] un summit che dura si-no [...] di notte (fatto che per i governi di tutto [...] mondo accade solo alla vigilia di una dichiarazio-ne di [...] e che infine, per la terza volta, la celebre [...] è di nuovo tutta da riparametrare, con gran gaudio [...] che hanno portato le aliquote [...] gli autonomi sino alle soglie [...] totale, e naturalmente dei [...] che si attribuiscono il merito [...] azzannato la loro parte di [...] della vecchia tassa a vantaggio dei lavoratori dipenden-ti. E naturalmente con una [...] che a squarciagola urla: «Non basta, non [...]. Via tutta la tassa, [...] tasse». Sarà pure che la [...] è composta di cerberi [...] ca-pitali europee serpeggia [...] per il «made in [...] ma siamo si-curi di [...] di grande affidabilità? [...] il governo contava di [...]. E adesso, dopo tutte [...] ne mancheranno [...] E si è davvero [...] reso giustizia ai contribuenti (quelli onesti, [...] Basta ri-cordare [...] dati inconte-stabili: nel 1995 [...] raggiunto i [...] miliardi, e tale gigantesca [...] per la gran parte sotto i 60 [...] annuo, vedendo in prima fila quei famosi [...] e professionisti -per i quali sconti e [...] mai bastanti. ///
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Per nostra fortuna i [...] smaliziati forse di noi italiani, di tutte [...] si danno per intesi. Il «future» vola, la [...] al di sot-to di quota 990, la Borsa [...] segno copiosi recuperi e tutti aspettano, fiduciosi, [...] Fazio faccia la [...] parte ri-toccando al ribasso [...] de-naro. Devono avere ragione loro. Perché pur con una [...] lo sottopone a un inin-terrotto dondolio, questo [...] di serietà lo man-da. E come potrebbero fidarsi, [...] che se arri-vasse di nuovo alla guida [...] esiterebbe a rilanciare le stes-se follie di [...] niente tas-se, un milione di posti di [...] azzerare [...] al do-mani lo «Stato [...] di avere il paese in piazza e [...]. E come fidarsi -aggiungiamo [...] leader [...] e dei luogotenenti che [...] con somma impudenza osano chiedere [...] del-le procure in lotta [...] legalità e un «inciucio» sul-le frequenze televisive, [...] una Bicamerale per le grandi ri-forme istituzionali, [...] le «regole» fondamentali che si vorrebbero riscrivere. Non [...] come si vede, da star [...] allegri. Eppure la strada è [...] quanto aspra e con-torta: portare il paese [...] testa [...] e mettere mano ad [...] Stato [...] da decenni di rapine, dissesti, disfunzioni, lot-tizzazioni [...]. E non [...] che riporre tutta la [...] quel ristretto pugno di uomini politici ancora [...] senso dello Stato, di una smisurata volontà [...] tenuta dei nervi. E pazienza se qualche notte [...] ancora turbata da vecchi incubi. [...] è che quelli non mollino. ///
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[...] è che quelli non mollino.