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[...] che si alza leggero [...] di Peretola ci porta le [...] di una città nascosta a chi, a piedi, [...] alzando appena lo sguardo sui [...] e sui palazzi dalla lunga storia. Da quassù Firenze è [...] so-spesa nella memoria. Anche le periferie da quassù, [...] a [...] sembrano accettabili, ma. Ma appena torniamo sulla [...] e la realtà riprende impietosa. A chi arriva [...] Firenze si presenta con la [...] immagine peggio-re. Una muraglia di casermoni nasconde [...] line» che ha reso la [...] amata e famo-sa nel mondo. La città che Garin [...] forse più umana», incisa nella pietra da Filippo Brunelleschi, [...] soffocata dalla lunga teo-ria di anonimi parallelepipedi [...] intravedere la silhouette della [...] Cupola. Per contrasto risalta la leggera [...] della chiesa [...] che Giovanni [...] immaginò come una grande tenda [...] alla con-fluenza tra [...] e la [...]. Da [...] la strada costeggia la piana [...] Castello, per immetter-si nel quartiere di Novoli, una squallida [...] costruita frettolosamente negli anni [...] per far fronte ad un [...] inurbamento. Proprio nella piana di Castello [...] la scommessa più importante per Firenze e [...] area che si spinge fino a Prato [...] Pistoia, il cui potenziale di alta tecnologia con [...] polo scienti-fico [...] fiorentina e del Cnr, [...] le aree più avanzate del Paese. Sulla direttrice che da Firenze [...] Prato e anche Pistoia, hanno puntato gli [...] an-ni Cinquanta e Sessanta elaborati nei piano [...] Giovanni [...] e di Edoardo Detti. Poi, come spesso accade, [...] se ne è più parlato. Le polemiche sulle tormentate [...] che negli anni [...] hanno avuto il loro [...] di Castello, han-no finito per accantonare una [...] (in termini e dimensioni sostanzialmente diverse dal [...] sotto il nome di [...] si riscopre essenziale per [...] della Toscana, anche se [...] le divisioni polemiche continuano a pesare. Una decisione, comunque, è [...] Ri-chard Rogers (che ha lavorato al Beaubourg, [...] Renzo Piano, che interverrà [...] carcere delle Murate nel [...] Firenze) a proget-tare [...] di Castello. E Rogers conosce bene Firenze, [...] non solo perchè [...] nato. Sa che è una città [...] condannata da decenni [...]. Lo sa per esperienza. Circa otto anni fa venne [...] Firenze per lavorare [...] stabi-limento Fiat a Novoli. Rogers si dibatte negli stessi [...] tempo. Deve fare i conti [...] urbanistico che ancora oggi continua a far [...] dividere chi, giustamente preoc-cupato di difendere il [...] le quan-tità edificabili, da chi invece guarda [...] un insediamento che, anche se riguarda insedia-menti [...] è comunque da considera-re in rapporto a [...] la cui realiz-zazione può aprire [...] orizzonti [...] questa parte della Toscana. Riccardo Nencini, segretario della [...] fiorenti-na, affronta il problema [...] «Non è più [...] ad essere centrale, ma [...] scienti-fico e tecnologico irrinunciabile tassello di una [...] e [...] area della Toscana che [...] ritmo pa-ri a quello delle regioni del Nord-Est». Nencini non ha dubbi: «È [...] obiettivo che vanno orien-tate le scelte per [...] anni e le necessa-rie risorse», sostiene convinto. Cita la Francia che, [...] «Quando [...] puntato sulla tecnologia ha inve-stito grandi risorse [...] Stato, [...] sono state capa-ci di attrarre altrettante risorse [...]. Il polo scientifico e [...]. Se ne parla, ormai, [...]. È del mar-zo 1993 [...] che concretamente af-fronta la [...] possibile realizzazione. Uno studio molto complesso, [...] Giuliano Bianchi insieme ai sindacati, dal titolo «Polo [...] tecnologia [...] metropolitana [...]. Fu uno studio lungimirante. Le po-tenzialità di questa [...] Toscana stanno già attraendo presenze di grande interesse. Dalla [...] che a Campi Bisenzio [...] del vec-chio stabilimento che la Fiat aveva [...] Fi-renze [...] di Novoli; alla Zanussi, [...] concentrazione su Firenze della direzione eu-ropea per [...] al Nuovo Pignone, do-ve arriva la direzione [...] General [...]. Per Nencini, scegliere la [...] accelerare gli investimenti [...] e del Cnr per [...] al polo scientifico e tecnologico ed al [...] il tessuto industriale. I conti vanno fatti, [...] un tessuto piccolo e medio [...] vitale ma non ancora [...] salto di qualità invocato dai sinda-cati. Dal suo osserva-torio di ricercatore [...] Mauro Grassi è con-vinto delle grandi potenzialità competitive [...] ma non nasconde le diffi-coltà [...] una realtà segnata anche da ritardi e da profonde [...]. Mentre le grandi indu-strie, almeno [...] sembra-no [...] superato i loro problemi (Pignone, Galileo, [...] il vero salto di qualità [...] compiere sta in una cultura [...] che consenta alla piccola e [...] impresa di collegarsi alla ricer-ca. È una specie di [...] che innova, ma sempre sulla stessa linea». Il problema, allora, sta [...] aprire un dialogo con la ricerca, Una [...] si prova a sperimentare a Campi Bisen-zio, [...] viene definito [...] nella quale alcune piccole [...] vengono messe in relazione con il mondo [...]. Speranza o utopia? Sul [...] il ragionamento coincide ma con alcune riserve. Ma dal pun-to di [...] con la ricerca è anche vero che [...] dimensioni medie e più grandi hanno una [...]. Per Artale, insom-ma: [...] bisogno di una classe di [...] medie abbastanza consistenti da consentire il dialogo con [...] e il Cnr. Ma questo non è [...]. Nel polo di Sesto [...] Cnr impiegherà circa 380 ricercatori, «che devono, però, [...] di interagire con le imprese», sostiene Artale, [...] Italia sono presenti circa 75 mila ricercatori [...] Cnr. /// [...] /// Il rettore Paolo Blasi, [...] il terzo mandato, ricorda che il polo [...] di Sesto Fiorentino è la scommessa strategica [...] fiorentino da quindici anni ha investito speranze [...]. Ma non basta [...] se non si creano le [...] strutturali perché [...] possa decollare. A partire dalle infrastrutture, [...] sono la base. La teoria di camion [...] impraticabile [...] nel primo tratto tra Firenze [...] Bologna, la dice lunga sullo stato di una [...] intasamenti e incidenti mor-tali. Artale ricorda ancora la [...] incrociati per la variante di valico e [...]. La nascita del polo [...] in questa parte della Toscana si va [...] ripensamento del modello di sviluppo della Tosca-na. La riflessione è stata innescata [...] una ricerca [...] da cui la Giunta regionale [...] trarrà le valutazione volte a impostare il piano di [...] da oggi al Duemila. Quale modello di sviluppo [...] Toscana di fine millennio, o meglio: quali modelli [...] le diverse toscane disegna-te e selezionate dai [...] Ottanta? Non [...] dubbio che il modello [...] queste toscane, quella che si ritrova nella [...] può fondarsi sul polo [...] che si cerca di far nascere. /// [...] /// Quale modello di sviluppo [...] Toscana di fine millennio, o meglio: quali modelli [...] le diverse toscane disegna-te e selezionate dai [...] Ottanta? Non [...] dubbio che il modello [...] queste toscane, quella che si ritrova nella [...] può fondarsi sul polo [...] che si cerca di far nascere. (0)
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