Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1998»--Id 3978988729.

[...] libro sul «secolo breve» di Hobsbawm ha segnato gli studi sul Novecento. Ora Carocci manda in libreria [...] volume, curato da Silvio Pons, che riunisce una serie [...] contributi [...] di quelle teorie. Da Franco De Felice [...] Moshe [...] da Arno Mayer a [...]. [...]. Che succede alla nuova [...] Radiografìa di una crisi Dal «dispiacere» della storia [...] del catastrofismo facile Letterature del disastro FILIPPO LA POR [...] Ma questo senso un [...] essere una generazione [...] bonsai, di incarnare una [...] dimezzata, riguarda solo la nostra letteratura di [...] può estendere ad altri campi, al cinema, [...] politica? Recentemente si è tornati a dibattere [...] italiana, si è detto con qualche severità (Berardi-nelli) [...] nel suo insieme una narrativa di serie B, [...] essa troviamo una preoccupante mancanza di motivazione [...]. Ma le cose stanno [...] E ancora: ammettere una verità del genere per [...] non sarà troppo amaro? Vorrei tentare, anche [...] in causa, una risposta ad interrogativi per [...] «destabilizzanti». Dunque, innanzitutto se limitiamo [...] narrativa [...] del romanzo direi che [...] di cui stupirsi: la seconda metà del [...] da una crisi obiettiva della [...] soprattutto nel cuore [...] postindustriale (salvo le solite [...] alcuni (Ye-hoshua) [...] attribuita ad una incompatibilità [...] e romanzo stesso. Insomma: non si afferma [...] nulla di peregrino (in particolare [...] Italia non disponiamo di una memorabile tradizione romanzesca. Quanto [...] di vocazione: mi sembra [...] sia «democratizzata» ma perciò anche indebolita. Senza indulgere troppo ad [...] feuilleton, forse per scoprire davvero una vocazione [...] qualcosa che le faccia resistenza (una difficoltà, [...] che la scoraggi): oggi invece tutto ti [...] scrivere, dai corsi di scrittura creativa alla [...] la creatività sia un diritto assoluto da [...]. Riguardo invece a certa [...] (il genere più difficile, diceva Thomas Bernard) [...] che gli scrittori attuali si muovano come [...] bolla mediatica, che impedisce loro qualsiasi contatto [...] con se stessi e con il loro [...] il postmoderno, assimilato nel modo più acritico, [...] un alibi in più, un supplemento di [...]. Ma il punto riguarda [...] «crisi di motivazione». Si è osservato [...] che i nostri attuali scrittori, [...] dal voltare le spalle [...] e [...] nazionale, hanno invece risposto [...] fine del [...] già avvenuta Ci si può [...] comodamente, [...] senza [...] ad una mutata situazione mondiale [...] rende labili identità e valori: insomma hanno visto la [...] «ad occhi chiusi», rinunciando [...] (ideologica) di capire qualcosa. Mi sembra però che [...] Parise, Volponi, Morante, etc. Anzi erano tutti in [...] ideologica di quel periodo (Parise [...] il «paese della politica». Il fatto è che [...] sentiva in prossimità della fine del mondo [...] di «un» mondo, se pensiamo alla centralità [...] dunque in grave pericolo, e sentivano a [...] a cui tenevano di più, reali o [...] di una infanzia incorrotta, la purezza anche [...] contadino, la irriducibile, anarchica identità individuale): dunque [...] a [...]. Di [...] anche certa ossessione nel [...] passato (Manganelli), nel tornare a sillabare narrazioni [...] (Parise), nel rifiutare un «progresso» coincidente con la [...] (Pasolini). Oggi gli scrittori non [...] in pericolo, non si mostrano davvero allarmati [...] ciò più italiani di quanto loro stessi [...] di sdrammatizzare, di smussare. In fondo [...] stessa, am-messo che non [...] momento Bruce Willis, è ridotta a spettacolo [...] evento da [...] in tempo reale (se [...] dei loro romanzi il buco [...] questo diventa il pretesto [...] calembour o la metafora di un rapporto [...]. Insomma, non è che [...] più talenti in giro. Anzi, forse sono anche [...] certo tutti quelli che dovevano emergere sono [...] solo per i famosi 15 minuti di [...] parlava [...]. Vorrei ricordare come Kurt Vonnegut [...] Tiziano Scarpa pensino entrambi che lo stile nasca [...] che ci sta a cuore». Bene, a forza di [...] spaventi, i nostri narratori non stanno più [...] niente: raccontare è diventato per loro qualcosa [...] ma anche di non troppo urgente. E poi la fine [...] già silenziosamente avvenuta («Al momento moriamo / [...] / nelle nostre sdraio / E poi [...]. Abbiamo tutti scoperto che [...] può convivere in modo confortevole e che [...] grado di generare uno scia-lo di effervescenti [...] loro e [...] (e non importa se [...] B). Molti dei libri più [...] nelle vetrine librarie, più venduti, sono in [...] secondo grado», che derivano da attività svolte [...] o da prove scrittorie (talvolta con contributo [...] di personaggi celebri in campi diversi da [...]. Libri di attori, di [...] politici, di ministri e sottosegretari, di conduttori [...] firme della moda o del giornalismo, di [...] terroristi, pentiti e impenitenti, ecc. Dal punto di vista [...] universale della letteratura, in tutto ciò non [...] di strano: letteratura e scrittura sono qualche [...] «impuro»; e se si risale indietro nel [...] moltissime grandi opere di personaggi che non [...] di mestiere: che dire di Giulio Cesare [...] che dire di cardinali [...] il quattrocentesco Pio II (anche lui, guarda [...] che dire di un [...] Machiavelli e di un avventuriero come [...] scrivere cose che valga [...] non è stato mai necessario essere scrittori [...] letteratura non ha e non può avere [...] per definizione un territorio aperto a tutti. Ma fino a questo [...] e la letteratura erano comunque i luoghi [...] e manifestazione di sé, di trasmissione di [...] progetti di vita: oggi che hanno perduto [...] davvero paradossale che lo spazio residuo che [...] sempre più invaso proprio dai professionisti di [...] hanno preso il loro posto. Al di là delle [...] delle velleità letterarie di attori, cantanti, ecc. Registro di classe Tutti [...] di linguaggi poveri SANDRO [...] tempo fa la lettera [...] inviato a un quotidiano italiano è tornata [...] su un problema molto sentito, quello del [...] giovani e la politica. In quella lettera la giovane [...] la lontananza del linguaggio politico, il ricorso a un [...] troppo specialistico: caratteristiche che finiscono col [...] fatalmente indietro, come una porta [...] III II 111 [...] Hill [...] gli assalti di chi tenta [...]. Come è già avvenuto [...] in questa occasione i pareri espressi sui [...] di quasi unanime condanna del linguaggio settario, [...] una specializzazione sempre più sistemata nella sicumera [...] che non ama mettersi in discussione. Fin [...] dunque, tutti [...]. E però lo spunto [...] la rivendicazione della studentessa era un altro. Quella ragazza non accusava [...] porsi come casta chiusa e poi di [...] troppo specialistico. No, [...] prima: li accusava semplicemente di [...] una lingua difficile. Se i politici pensassero [...] ma usassero una lingua più facile (cioè [...] lessico più limitato) probabilmente il problema non [...]. C'è da dire, allora, [...] dalla giovane lettrice ai politici è la [...] studenti muovono ai vari testi, e ai [...] che vengono loro sottoposti in classe. La medesima reazione di [...] vittimistica la può riscontrare qualsiasi insegnante che [...] avviare in aula la lettura dei quotidiani, [...] confusione, e [...] ai giornalisti di usare [...] complicato. E lo stesso avviene [...] con i filosofi, e perfino con quegli [...] anagrafe o per stile sono lontani dal [...] anni: da Manzoni a Gadda. La lotta prima nella [...] deve impegnarsi non è nel fare accettare, [...] non far rifiutare la lingua dei testi [...] suoi studenti e che, per il semplice [...] lessicalmente più ricca, retoricamente più varia, sintatticamente [...] quotidiano, è automaticamente avvertita come lontana [...] antidemocratica. Ma la scuola deve [...] o deve innalzare il bagaglio linguistico degli [...] È [...] domanda retorica, è ovvio: ma è anche [...] in tutta [...] didattica, semplicemente perché sempre [...] fa il rapporto tra i testi che [...] trattare, e la disponibilità a [...] e [...] degli studenti, la loro [...] a un livello linguistico necessariamente superiore. La lingua media è [...] intoccabile, lontana dalla spavalderia dei dialetti, permalosa, [...] gergo freddo dei politici. ///
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La lingua media è [...] intoccabile, lontana dalla spavalderia dei dialetti, permalosa, [...] gergo freddo dei politici.