Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1997»--Id 3975253454.

Sembra proprio di vivere [...] mondi possibili. Recentemen-te The [...] ha azzardato che per [...] da oltre mezzo secolo [...] mondiale si trova in [...] sincronia quasi per-fetta. Neppure le crisi à [...] ri-schi di fragilità finan-ziaria, fanno più pau-ra. Sono gli Stati Uniti [...] là, quasi prendendosi una ri-vincita nei confronti [...] economica [...] verso la quale si [...] bari-centro della produ-zione mondiale e nel-la quale [...] dotati di masse imponenti di capitali liquidi, [...]. [...] dato sulla crescita economica negli Usa nel quarto trimestre [...] scorso, [...] ha spar-so euforia da [...] nei mercati dei titoli di [...] e azionari. Uno dei tanti risultati [...]. Ancora di più è [...] a semi-nare ottimismo: resta ai [...] record di [...] fa (media del [...] annuo negli ultimi 5 anni) [...] la disoccupazione è sempre ferma al [...]. Sono molti gli econo-misti [...] giusta la con-clusione di Carlo Marx secondo [...] ha biso-gno di un esercito di riserva [...] ridurre le pressio-ni sul salario e difen-dere [...]. Ma ciò che sta [...] Stati Uniti la corregge, in par-te, nel senso [...] avere meno effettivi di quanto di solito [...] a pensare. I «sacerdoti» di Clinton [...] innanzitutto per invi-tare gli [...] a recitare con loro il nuovo Vangelo. Gli uomini di Bill Stuart [...] uno degli uomini chiave [...] sottosegretario al commercio, ha [...] «i problemi economici e sociali [...] non potranno essere risolti [...] riduzione dei deficit pubblici. Bisogna adottare politiche dirette [...] cre-scita». Non è scontato che [...] statali rinascano investimenti, consumi e occupazio-ne. In Europa la disoccupazione [...] rispetto a quel-la americana, in Spagna è [...]. Secondo Joseph [...] numero 1 della Casa Bianca [...] del gruppo dei consiglieri economici), non [...] da meravigliar-si per il [...]. [...] è molto for-te nonostante la [...] del dollaro. Ed è forte anche [...] i consumi. La gente lavora di più [...] per più ore al mese. Le ore lavorate aumentano del [...] la produzione del [...] ciò significa che gli incrementi [...] pro-duttività sono straordinari. Insom-ma, è tornata la [...] gli Stati Uniti si trovano in una [...] occupazione». Di [...] può partire, ri-partire, dice [...] americano, quella che i [...] denominano la ricostruzione della [...] che negli ultimi [...] ha perso reddito e ridot-to [...] proprio standard di vita. Il miracolo, per [...] ha un no-me, si chiama [...] rate [...] acronimo che indica il tasso [...] disoccupazione sotto il quale [...] comincia [...] a crescere. Per anni gli economisti [...] tetto di disoc-cupazione non inflazionistica al [...]. Nella seconda metà [...] scor-so la disoccupazione si portò [...] il [...] e [...] continuò a scende-re. Proprio il Consiglio degli [...] è arrivato recentemente alla [...] tasso naturale di disoccupazione si colloca negli Stati Uniti [...] il 5,6 e il [...]. Aggiungendo che la recente [...] dei salari potrebbe [...] scendere al [...]. Sono cinque i fattori [...] americana: la riduzione dei costi del sistema [...] dei prezzi dei beni impor-tati (grazie al [...] del posto di lavoro che scorag-gia i [...] aumenti di salario e, infine, una più [...] industrie che impedi-sce alle aziende di [...] i prezzi in modo [...]. Il sindacato Ciò fa [...] del sindacato [...] John [...]. [...] che «biso-gna fare molta [...] altrove il modello americano per-chè sono i Mc Jobs, [...] lavori usa e get-ta, il vero motore [...]. E a John [...] del Chica-go [...] on [...] «È ormai evidente che [...] la sicurezza del posto di lavo-ro è [...] che oggi hanno gli americani. Quando gran parte delle [...] il controllo del proprio reddito nascono le [...]. [...] rifiuta que-sto pessimismo. [...] scorso si presentò al vertice [...] del [...] a [...] con un volumone nella borsa [...] conteneva i risultati [...] sui [...] posti di lavoro [...] da quando Clinton era arrivato alla Casa Bianca dimostrando [...] per due terzi si trattava di impieghi quali-ficati e [...] retribuzioni medie. Dice [...] «Certo che la flessibilità [...] la mobilità hanno un peso nella riduzione [...] nel mantenere bassa [...]. Spesso, però, è un [...]. Da dove nascereb-bero la [...] la fidu-cia di chi spende il proprio [...] dal fatto che [...] maggiore cer-tezza di reddito? Gli [...] che ci sono buone prospettive per lavoro [...]. Se perdi il lavoro [...] trovi un altro. Ma il fattore determinante, [...] flessibilità delle imprese nella [...]. La questione resta molto [...] dal 1987 i salari medi americani declinano. [...] Paul [...] e [...] Robert [...] per esem-pio, hanno sostenuto [...] operai e gli impiegati ameri-cani sono sottopagati [...] loro livello professionale sia basso, ma perchè [...] di mercato, potere politico. Sarebbe proprio il declino del [...] americano la maggiore causa della crescita delle ineguaglianze sociali: [...] sindacati rappresentano solo il [...] della [...] priva-ta. Nel 1970, secondo uno [...] a sciope-ri 2,5 milioni di lavoratori, nel [...]. È questo il «model-lo [...] vuole importare in Eu-ropa nel momento in [...] moneta, condizioni di lavoro, li-velli di retribuzione [...] Stato sociale saranno i soli terreni di [...] governi e imprese manterranno la loro so-vranità? Alan [...] che prima di [...] ha guidato gli economisti [...] Casa Bianca, con-corda sul fatto che i la-voratori americani [...] pe-riodo molto difficile per quanto riguarda la [...] anche se le cose stanno mi-gliorando». Quello che conta è [...] della crescita e della bassa inflazione sono [...] tutti [...] «I sa-lari salari sono [...] stabili, il livello [...] delle risorse enorme rispetto [...] fa quando si temeva una svolta re-cessiva, [...] competitività evidente». Può funzionare in Euro-pa? A [...] condizione: che [...] non sia affidata alle regole [...] mercato pure e dure. Il messaggio dei [...] è univoco: non siamo [...] ha spiegato ai finanzieri [...] Forum Lawrence [...] il numero 2 del Tesoro [...] «Non siamo alla fine della necessità di uno [...] tratti della transizione [...] di comando [...] di mercato, si tratti [...] via di sviluppo, si tratti degli Stati Uniti [...] sono i governi a do-ver sviluppare la [...]. [...] sintetizza in questo modo: «Nessuno [...] un posto di lavoro unico e sicuro [...] vita, ma tutti devono essere in grado [...] impiegabili. Ciò richie-de un forte intervento [...] nel settore [...]. Fred [...] direttore [...] di Washington, propone della forza [...] americana una lettu-ra diversa non nelle cause, bensì ne-gli [...] internazionali. Il dollaro È il [...] crescita della produzione, a [...]. È per questo che [...] così preoccupati che le loro monete, e [...] moneta unica, risultino sopravvalutate. Ed è per questo [...] Europa vorreb-bero un sostanziale deprezzamento del dollaro [...]. Ma un dollaro deprezzato smonterebbe [...] co-struzione del «castello» americano. GIOVANNA ME LANDRI IL SETTORE [...] telecomu-nicazioni è oggi sotto [...] di due forze ugualmente importanti. La prima è il [...] multi-mediale che sta [...] abbattendo le barriere tec-niche [...] ed informati-ca, lasciando al loro posto un [...] nel quale suo-ni, immagini, voci e dati [...] ognuno per la propria strada ma tutti [...]. La seconda è la [...] molti paesi dei vin-coli normativi che impedivano [...] un singolo settore di spaziare [...] comparto del-le telecomunicazioni. [...] un intero settore, strategico per [...] sviluppo industriale del nostro paese, che al governo e [...] maggioranza chie-de di non essere lasciato [...] e una maggiore pre-cisione di [...] e strategie. [...] digitale, la liberalizza-zione dei [...] il presupposto per lo sviluppo di grandi [...] applicative. Per [...] che par-te da una situazione [...] quasi asso-luto monopolio, se si esclude la te-lefonia mobile Gsm, [...] di transi-zione verso uno scenario [...] full [...] non può che essere progressivo. Le tappe di questo [...] da un [...] molto preciso, stabilito [...] europea, che prevede la [...] partire dal gennaio 1998. Ma al di là [...] condizioni di effetti-va concorrenza si realizzeranno solo [...] operatori, ex monopolisti e [...] entranti, po-tranno [...] con-correnziali equivalenti. La nuova sinistra che [...] puntare senza indugi a defi-nire queste [...]. Si tratta di un [...] lo svi-luppo [...] perfino più della stessa [...]. Ecco la distinzione tra [...] è, infatti, certa-mente vero [...] del si-stema delle telecomunicazioni vi è un [...] va tute-lato, ciò non presuppone affatto la [...] Stato nella [...] gestione. Al contrario, evitando che [...] continui a de-terminare indisturbata [...] e garantendo, attraverso la realizzazione di un [...] aper-to, [...] del numero degli operatori [...] dei servizi offerti, che si migliora-no le [...]. In definitiva, ciò che Rifonda-zione [...] con la presen-za dello Stato nella gestione, [...] attra-verso precise regole di [...] Stato definisce. Re-gole che passano attraverso [...] modalità non di-scriminatorie di accesso alle in-frastrutture [...] defini-zione del contenuto e delle mo-dalità di [...]. Nel decreto sulle tv [...] significativi passi verso la liberalizzazione sono stati [...] il recepimento di due delle tre più [...] in materia e colpi-sce che molti attenti [...] abbiano preso atto. Tut-tavia non [...] dubbio che il passo fondamentale [...] da com-piere sia [...] da parte del Parlamento [...] per le comunicazioni, vero elemento [...] novità della proposta di riassetto avanzata dal governo ed [...] al Senato. Nella stagione delle riforme che [...] apre con [...] della Bicamerale, si dovrà espressa-mente [...] una risposta al problema di come [...] queste autorità indipen-denti. E non è un [...] proposta di legge costituzionale di riforma della [...] Costituzione presentata dalla Sinistra democratica, [...] del sistema delle garanzie [...] maggioritaria, vi sia anche [...] delle autorità indipendenti, affidate [...] presi-dente della Repubblica. Nel frat-tempo, si tratta [...] settore strategico delle comuni-cazioni la cultura [...]. QUELLA prevista dal governo [...] per le comuni-cazioni, autonoma [...] dotata di forti poteri [...] e alla quale vengono affidati i poteri [...] controllare [...] in concreto di quei [...] accesso e servizio universale, che di fatto [...] di effettiva liberalizzazione del mercato. È evidente che vi [...] competenza [...] autorità che potrebbero so-vrapporsi [...] competenza [...]. Ma la soluzione è [...] mano: si possono defini-re più chiaramente nel [...] funzioni distinte e non [...] spettano indiriz-zo e promozione [...] che controllo e promozio-ne del pluralismo, [...] la vi-gilanza il controllo [...] regole di concorrenza. In pro-spettiva poi, è [...] rafforzamento [...] quei poteri in materia [...] concorrenza oggi at-tribuiti ma poco esercitati dal [...]. È intorno a questi [...] maggioranza vuol verificare gli at-teggiamenti del Polo [...] lato si dice favorevole a privatizzazioni e [...] realtà an-cora non ha ritirato gli oltre [...]. Quel che è sicuro [...] tra la pro-spettiva di una «nuova Atene» [...] Rete [...] di per sé allarga gli spazi della [...] di un «grande fratello» vi è la [...] la responsabilità del-le regole e delle istituzioni. Jon [...] Gli economisti di Clinton «Cari [...] DAL NOSTRO INVIATO ANTONIO POLLIO SALIM BENI Direttore [...] Giuseppe Caldarola Condirettore: Piero Sansonetti Vicedirettore: Marco Demarco [...] Giancarlo Bosetti Redattore capo centrale: Pietro Spataro [...] Società Editrice de [...] S. ///
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Jon [...] Gli economisti di Clinton «Cari [...] DAL NOSTRO INVIATO ANTONIO POLLIO SALIM BENI Direttore [...] Giuseppe Caldarola Condirettore: Piero Sansonetti Vicedirettore: Marco Demarco [...] Giancarlo Bosetti Redattore capo centrale: Pietro Spataro [...] Società Editrice de [...] S.