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Lo scrittore e saggista Edoardo Sanguineti Edoardo Sanguineti ha raccolto in un libro scritti [...] e [...] ovvero quando [...] non fa [...] ti dirò chi sei Credo [...] questioni, più o meno correnti, che solleva [...] di Sanguineti siano fin [...] complesse rispetto alla misura costretta e costrittiva [...]. Ma [...] batto subito il naso [...] stesso in questione, sul libro, [...] misura. Il titolo è [...] (Feltrinelli) che, secondo quanto [...] sarebbero «una registrazione di esperienza, in un [...] un tempo in cui [...] si fa sempre più [...] effimera e narcisistica». In realtà la parola [...] linguaggio psico-pedagogico e indica quei segni grafici, [...] al tempo stesso, che fanno i bambini [...] prima di [...] imparato. [...] notizia utile può essere [...] «contenuti», cioè le cose contenute nel libro: [...] tratta del terzo volume dei Giornalino dopo [...] editi a suo tempo da Einaudi: è [...] articoli pubblicati da Sanguineti negli anni [...] su vari giornali Giornalino [...] potrei incominciare proprio [...] eppure manifesta, civetteria che [...] messi [...] in capo, come una [...] gioco [...] il veleno ce [...] nella testa prima che [...] dimessa che invece nasconde. Poi ci si accorge [...] dentro quel gioco sta la tipicità dello [...] scrittura che e già essa sostanza critica, [...] neutra, tanto è provocante, a sfida. Si tratta, al primo [...] di una comicità cosi profonda come diffusa, [...] suo segno di riconoscimento. Una comicità che è [...] innanzitutto, tra stravolgimenti e urticanti [...] scelte verbali Con quella [...] da Didimo Chierico [...] e al Dossi, [...] soliti etichettare, letterariamente, quale [...] Didimo è maestro, anche per frequentazioni critiche, come [...] frequentato Sanguineti). Insomma una scrittura volutamente innaturale [...]. Come dire, strumentale. Che costringe il lettore [...] a non distrarsi. Una disposizione, un atteggiamento [...] dimesso, [...] in titolo, ma che [...] dopo, una concentrazione concettuale e stilistica esplosiva, [...] impossibile ogni reazione di indifferenza. /// [...] /// Concentrazione vuol dire soprattutto [...] basta una parola, da sola (un nome [...] inconsueta e inattesa, un [...]. E ciò è possibile [...] massimo di concentrazione non divagante. Centra [...] quella. [...] un metodo o un [...] critica che Sanguineti applica ormai da anni, [...] Giornalini [...] quasi deluso e infastidito da saggi ponderosi [...] che si arrotolano per duecento pagine [...] in bocca. Meglio, sembra dire, se c'è [...] e buonanotte. Così accade che in [...] e minimo (da una a tre pagine) [...] per cento (a questo proposito, peccato che [...] analitico o almeno un indice dei nomi, [...]. [...] occasionali-tà c'è un filo [...] questi articoli, che li rende omogenei e [...] che non è solo tematico (benché lo [...] metodologico. Cosa raccontano? Intanto se [...] ho appena detto, lo stile di Sanguineti [...] per sé una presa di parte, un [...]. Proprio perché non è [...] Ma c'è poi una costante tematica, per [...]. Su pochi temi. Il più evidente e [...] mole è il teatro, il lavoro del [...]. E [...] alla memoria è facile [...] lavoro svolto in anni cruciali da Gramsci [...] Gobetti, in anni cioè di grande crisi culturale [...]. Ci sarebbe anzi da [...] essi avessero scelto il teatro come luogo [...] misura [...] (la risposta non sarebbe [...] che si pensi alla funzione sociale che [...] teatro, quasi naturale sede di dibattito). In tempi diversi, di [...] Sanguineti si rimette sulla stessa via, riassume [...] svolgendo però cioè e perciò il mestiere [...] in forma e con metodo assolutamente inusitati, [...] quotidianità dei quotidiani, oggi. [...] parte il panorama è squallido, [...] apocalittico e non vale fingere di non [...] di non [...] «Il nuovo teatro italiano, lo [...] tutti, non esiste. E non esiste, molto [...] ci sono testi, non ci sono autori. Abbiamo certamente un nuo-vo [...] non è affatto la stessa cosa. Il teatro di regia, [...] intrinseca natura malvagia, ma di fatto comunque, [...] da noi, in esclusiva, come teatro critico: [...] riproposizione dei testi, in qualche modo, in [...] Dai greci a Beckett». La diagnosi prosegue: «Ne è [...] senza meno, la morte del teatro [...] delio spettacolo neoclassico. Certo, una cultura spettacolare era [...] ed è ancora, un terreno di straordinaria fertilità, per [...] cultura teatrale. [...] Se non fosse stata una [...] neoclassica, però. E se in Italia non [...] stato un solo regista, tra i tanti, che sia [...] a [...] a [...] un repertorio inedito, significa che [...] radici del male sono piuttosto profonde. Ma c'è stato un [...]. Significa che, oggi, a [...] decenni di teatro si presentano in veste [...] e accademica, del tutto inadeguata allo sviluppo [...]. E soprattutto allo sviluppo [...]. Non abbiamo avuto un [...] non abbiamo avuto un teatro». Una citazione esemplare. E [...] viene dalla collocazione degli [...] quasi tutti apparsi su [...] Paese Sera. È questo il nodo [...] scrivere su un giornale comunista sia e [...] dallo scrivere su un altro giornale, non [...] tratti [...] strettamente politico, bensì «artistico». Il che significa, capovolgendo [...] questione ormai vetusta, se sia davvero possibile [...] (con annessi e connessi) [...] e autonomi, da giudicarsi quindi secondo codici [...] da quelle ideologiche e politiche. Lo so, può sembrare [...] e in questi termini (autonomia e eteronomia. Se lo faccio, però, è [...] mi sembra [...] qualche motivo, non [...] di [...] apprensione. Mi spiego: mi pare che [...] processi di destalinizzazione e di [...] ecc. Forse con [...] di dimostrare [...] capaci di tenere il passo, [...] aggiornati ma soprattutto di essere «indipendenti». A testimonianza dello strappo, [...] proprio strappo? Ritiro fuori [...] Non ci penso proprio, [...] sì, dico, nella scelta metodologica, del punto [...] dietro la «parte» di un partito c'è [...] poi [...] e una sociologia, e [...] progetto con metro e parametri. A scanso di equivoci: [...] la linea né il punto di vista [...] del partito, ma quello di una metodologia [...] rapporto cioè a quella filosofia, ideologia, sociologia, [...]. Il che, nei fatti, [...] proprio tanto pacifico, su quei temi. Insomma, non mi sta [...] gli articoli del Corriere. Gusti personali, ma sono [...]. E, per quel che [...] dalla lettura degli [...] anche di Sanguineti, se [...] ballo specificamente per la [...] esemplarità, di stile e [...] funzionalità, di critico comunista. E di giornale comunista. Al quale Sanguineti sarebbe [...] ampi e fortunati, ma non lo fa [...] fa da molti anni, preferendo questa [...] scrittura e presenza. Non sarà il caso di [...] su un momento, e meditare il caso e le [...] sarà il caso di pensare che il progetto e [...] realizzazione passano, inevitabilmente, anche attraverso [...] letteratura, [...] e che anche lì, a [...] dì tutte le autonomie e indipendenze, [...] partito, scegliere a che parte [...] E scegliere con chi stare [...] secondo razione. Il bello, mi si [...]. Ma il giusto è [...] domando. Questo mi piace negli [...] che vi si ritrovano [...] familia [...] espliciti (Gramsci. A meno che non [...] accorti che la «lotta», che la «battaglia» [...] del progetto sia ormai finita, o che [...] inadeguato e inattuale, per cui a «combattenti [...] resti che adeguarsi alla storia. È così?Mi accorgo che [...] andata a farsi benedire, per colpa [...] però, che mi na [...] mia condiscendenza. Altrove? Semmai mi scuso [...] oltre il lecito, me ne sono accorto, [...] non solo per ragioni di spazio: di [...] ogni tanto per chiarirsi le idee. Leggendo libri, ogni tanto, [...]. Folco [...] e John Huston sul [...] «Marno» che si sta girando a Cinecittà« Ho [...] e la gente crede che pensi solo [...]. Invece inseguo la vita, [...] incontro a Roma con il cineasta americano John Huston [...] autunno da [...] «Io, un dittatore sul set? È una fama decisamente Immeritata. Il mio vizio, semmai, [...] essere molto liberale, molto tollerante con gli [...]. Quando sono io a [...] di un regista, però, divento una persona [...]. Certo, il mio desiderio [...] quello che i miei attori lo sappiano [...] mio esemplo. Parla John Huston. Un John Huston caldo [...] un grosso gatto. Un John Huston che [...] i suol leggendari 79 anni, 11 raffinato [...] con camicia rosa e anche quel crudele, [...] che gli entra nelle narici e gli [...] polmoni. [...] fra poco una visita medica [...] la quale è necessario avere molto ossigeno nel sangue». È [...] bugia. Infatti, un istante dopo, la [...] rispondendo a una domanda di stile singolarmente sanitario: «Ho [...] enfisema [...] spiega [...]. È una malattia che [...] man mano, finché un giorno non respiri [...]. Ho 11 dubbio che [...] tre o quattro pacchetti di sigarette al [...] sei ammalato di polmonite». Questo è un incontro [...] Huston? Lui sorride, strizza gli occhi con [...] tratto, decisamente, sembrano inutili le premure (macchina [...] teatro, roulotte riscaldata) approntate [...] al teatro 15 di Cinecittà, [...] suo arrivo. Bentornato, allora mister Huston! A spiegare nel modo [...] è, per [...] il romanziere tedesco che [...] «Mastro Hora non è un Babbo Natale né una [...] Padreterno. Non amo le atmosfere [...] sentimenti che si respirano nel genere "favola [...]. Mastro Hora è un Individuo [...] Huston Io fa perfettamente». Ma lasciamo parlare 11 [...] cinema del Missouri che, per soldi e [...] a Uomo bianco va col tuo dio, [...] Bibbia [...] recenti remake dei telefilm di Hitchcock, ha [...] faccia ad altri registi. E che, ora, dopo [...] momento di interpretare II nome della rosa [...] Annaud, se ne sta [...] Invece, In mezzo ai grandi e bianchi stucchi metafisici [...] Danilo Donati ha realizzato per questa Città della Felicità. Ogni mia interpretazione è [...] da un [...] quello di regista, che [...] scelte precise sul contenuti, sullo stile. Come attore sono meno [...] d'altronde ha un solo compito: imparare a [...] battute e [...]. Però, lo confesso, con [...] questo diventa un compito difficile. Cosa ci può dire [...] raccontare la storia di un regista, ma [...] mi feci giurare che non si trattava [...] Ispirato né alla mia né alia [...] vita. Era la vicenda semplice [...] un uomo che cerca soldi per fare [...]. È il giorno del [...] 1 soldi non li trova. La storia finiva tragicamente, [...]. La maledizione si scatenò [...] Arizona [...] aspettavamo un corriere italiano che doveva arrivare [...]. Non arrivò mal. Poi In Iran, uno [...] scoppiò la rivoluzione e gli iraniani decisero [...] che conteneva alcune immagini dello scià, andava [...]. Da allora non ne [...]. Secondo loro, era un [...]. È [...] che in «Annie» lei [...] parte della macchina da presa. Oggi la ripeterebbe? «Dicono che [...] sia far recitare i bambini [...] gli animali. Ma un animale, se [...] lo capisci, può essere molto più docile [...]. I bambini rientrano, in [...] nella stessa categoria. Questa [...] per esempio, e un [...] tutte le doti di una futura, meravigliosa [...]. Il [...] cambia «look» e punta [...] Il [...] tv», questa settimana, è [...] con un nuovo «look». Intanto, il settimanale della Eri [...] Rai) ha affidato a due grafici noti come Giorgio [...] e Franco Bevilacqua il [...] tutta [...] a partire dalla copertina [...] testata: da questo numero persino il nome [...]. La novità più appariscente [...] settimanale [...] del telecomando è data [...] modo di presentare la programmazione delle diverse [...] Rai, le tv di Berlusconi ed Euro tv [...] per fasce orarie, e per la prima [...] legato alla Rai accoglie nelle sue pagine [...] la stessa attenzione che viene data alla [...]. Jack è un uomo [...]. Sta con mia figlia Anjelica [...] anni. Un periodo di tempo [...] di ogni mio matrimonio. È un ottimo compagno. Il tipo [...] con cui puoi parlare di [...] di pittura. E ogni tanto, è importante, [...] una bella bevuta». /// [...] /// Come mai?« Se non [...] a sorridere su tutto si corre 11 [...] un giorno o [...] tutto nero. Anche 1 mafiosi, a [...] spiritosi. /// [...] /// A quanto mi è [...] parodia grottesca dei loro usi come [...] del Frizzi gli è [...] di un ritratto drammatico e realistico come Il [...]. Lavorerò per lui. Voglio [...] come mio padre Walter Huston [...] recitare per me nel Tesoro della Sierra [...]. A proposito di figli, [...] lusingato quando, in occasione del festival di [...] scorso, la stampa italiana [...] una memoria incerta nel [...]. Hanno scritto che non [...] ne avevo fatti 30 o 40. Avevo parlato di film, [...]. Continuo a sentirmi pieno [...] confusione e meraviglia, e non riesco a [...] domande sul significato di tutto ciò che [...] non ho mai trovato risposte certe. Ma visto che sono [...] è sempre più curiosa, come quel giornalista [...] ha svegliato a notte fonda un mese [...] ha aggredito per telefono: mi dica, come [...] fine?». Maria Serena [...] ciclo «Stanze della [...] dipinto da Sergio [...] un viaggio doloroso e visionario D pittore scende agli [...] paratori dalla [...] ina» di Sergio [...] La grande stanza é inondata [...] una luce [...] accecante; un uomo misterioso che [...] un cappotto verdastro lungo fino a [...] i piedi e un cappello [...] larghe falde che gli nasconde il volto, con un [...] amoroso e disperato stringe a sé un [...] una figura gelida che sta [...] bordo destro [...] sembra [...] che deve andare via. Il dipinto è di [...] tutto è figurato a grandezza naturale. È una straziante separazione, è [...] necessità di andare via: una cacciata, un addio, [...] di una voragine nella vita [...] misterioso. Il dipinto fa parte [...] titolato Stanze della [...] presentato alla [...] al 40 di via [...] Greci, [...] dipinto da Sergio [...] dal 1983 a oggi, [...] radici autobiografiche, ma impressionante perii decollo visionario [...] dal quotidiano, [...] e per il ricollegarsi [...] visionaria del novecento. Il dipinto con [...] misterioso porta il titolo La [...] luce ed è certo un doloroso riferimento [...] agli occhi, ora vinta, che ha tormentato [...] mesi e mesi; ma [...] straordinaria bellezza del dipinto [...] vento [...] che gonfia la vela [...] tale che solitudine, separazione dalla vita amata [...] dover andare via sì fanno metafora di [...] presente. E tutti i dipinti [...] hanno il vento [...] che soffia sulla vela [...]. Sergio [...] ha chiamato le immagini Stanze [...] con riferimento [...] canto [...] quando [...] dopo [...] restato un anno con Circe, [...] consiglio di costei si reca negli Inferi a interrogare [...] Tiresia. Dunque una metafora per una [...] ansiosa nelle profondità della propria esistenza e del proprio [...]. La discesa agli Inferi [...] Sergio [...] è una sequenza di [...] giovani e ben altere donne, con ballerine [...] cantante sgangherata rock, una giovinetta ballerina che [...] sul divano, un giovane uomo che mostra [...] corpo ignudo a una donna [...] con un melanconico uomo [...] contempla la nudità di una donna bellissima [...] dì giovani. Un po' dappertutto una fiera [...] dal capelli bianchi [...] il pittore stesso? [...] ora [...] ora Tiresia, si guarda ossessivamente [...] specchio quasi misurasse il suo allontanarsi dalla vita e [...] giovinezza. Non conosco altri dipinti [...] nel quali la solitudine umana sia stata [...] detta, con colori che sembrano ricavati sciogliendo [...] colori del pavoni e del corpi giovani [...] germogli primaverili di natura. Nel Sogno della ballerina [...] corpo bianchissimo della fanciulla cresca [...] come una crisalide e [...] spia nello specchio il risveglio. In Danzatrici in riposo [...] dal grandi occhi entra nella stanza e [...] veste verde azzurra cenere sembra spargere foglie [...]. In II saluto offerente [...] Ignudo dal corpo di greco Kouros si móstra, In [...] di specchi, a una enigmatica donna. Nelle numerose varianti di II [...] ballerina la crisalide s'è aperta e ne [...] figura di donna stupenda figurata come un [...] allarga nello spazio della stanza: figura trionfante [...] potenza erotica rara, disegnata e dipinta come [...] si vedeva disegnato e dipìnto un corpo [...]. La vecchiaia ancora assai [...] dal panico e [...] della giovinezza che cambia [...] delta discesa [...]. [...] dice con molta chiarezza [...] presente che si rigenera la pittura, non [...] e anacronistica verso la creduta bellezza della [...] e tantomeno nel transito indifferente che tutto [...] Transavanguardia. Oggi tutti saccheggiano 11 [...] di Giorgio de Chirico, ma quasi nessuno [...] pittura metafisica. A me sembra che Sergio Vècchi sia tra i rari pittori d'oggi ad [...] capito il messaggio [...] da de Chirico, nel 1929, [...] suo racconto visionario e stupefacente di [...] quando, alla fine, [...] e gli amici suoi si [...] su una riva e [...] Chirico indica un punto dell'acqua, [...] da [...] vermiglione, dove nessun scandaglio gettato [...] mai arrivato a toccare il fondo. CI provò Savinio col [...] annunciatore, ma di là dalla finestra trovò [...] testa di papera che non capiva niente [...]. Dario Micacchi IL SAGGIATORE Leo [...] nuova edizione di un [...]. /// [...] /// [...] OTTO WAGNER architetto imperiale [...] Vienna Tutte le opere del maggiore architetto [...] Ba Grande Vienna. /// [...] /// [...] OTTO WAGNER architetto imperiale [...] Vienna Tutte le opere del maggiore architetto [...] Ba Grande Vienna. (0)
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