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Mercoledì 7 luglio [...] E [...]. È il viaggio di [...] labirinto di una città moderna. Proviamo ad identificarci Ci sono [...] che danno [...] quietudine: si prendono e si [...] si leggono e si rileg-gono, si cerca di [...] con una lettura distaccata (in [...] non sono altro che libri, carta stampata nel gran» [...] mare [...] del libro come medium privilegiato [...] ormai, un tantino [...] the happy [...] nonostante la quantità), ma in [...] si tengono nella memoria con attenzione e con riguardo. Sono i libri capitali. La nuova edizione («Il [...] Parigi», Il Saggiatore, [...]. Franco Rella vi ha [...] dal titolo «Vertigine del moderno» (parole di Aragon), [...] riesce a dominare e persino a suggerire [...] che un libro come [...] infondere nel lettore sensibile al discorso sulla [...] sul moderno. Le grandi trattazioni del [...] anche Rella, da Benjamin a Adorno a [...] non affrontano questo libro. È vero: è stupefacente. Eppure fu il [...] de Paris» a dare [...] decisivo» [...] a Walter Benjamin, a [...] prendere la decisione di affrontare [...] riflessione siti [...] parigini e sulla metropoli. Ma anche Benjamin deve [...] di zolfo in questi fogli: «. Quale monito! Un monito, dunque. Perché Benjamin non usava [...] parole, c'è da [...] di quale monito egli [...]. Come dire che è poi [...] difficile [...] di corda, o [...] parlare, in casa [...]. Baudelaire è il primo [...] Kafka e Benjamin hanno portato tra noi quella [...] consiste nella scienza del vagabondare. Scrive Rella: «Ma è [...] ragione", questa sbrana "scienza", che pub permetterci [...] popolazione di esseri anomali, angeli, demoni, ibridi, [...] folli, che abitano la produzione artistica, [...] ria e filosofica del [...]. Prima Flaubert e poi Musil [...] parlato o parleranno dell'amore per [...]. Aragon cerca [...] nella Parigi del [...]. Il [...] de l'Opera diventa [...] della [...] esplorazione, che si concluderà [...] nel parco della [...] Le bare di vetro [...] camere della prostituzione, i barbieri e i [...] cadaveriche, finte teste impomatate, i caffé degli [...] clandestine, i passanti che nascondono la propria [...] pubblicitarie, le [...] le mezzane, i ristoranti, [...] merci; c poi le [...] dove la natura prigioniera riconduce la riflessione [...] «mente prigioniera» di una sola ragione (quella [...] tutto è cagione di shock, tutto porta [...] par les [...] preso a spintoni e [...] folla dei [...] dice Benjamin rifacendosi a Baudelaire. Il [...] si muove in questo [...] questa una delle ragioni di inquietudine) si [...] vedere se stesso in quel «nuovo viaggio», [...] e Vertigine, rapporto perverso con lo spazio [...] tempo, sentimento di essere un momento di [...]. La corsa degli scrittori [...] massa, le loro conversioni (si diceva pochi [...] Elias Canetti cominciò ad analizzare queste conversioni [...] in questo libro un esempio che forse [...] principale [...] del lettore: in breve, Aragon [...] suo [...] lo lascia alla [...] eterna caduta, al suo [...] vertigine, e va a [...] una consolatoria visione del mondo. Poi questa è stata [...] paesano si è svegliato dalla "vertigine del [...] differenza, nella chiarezza surrealista. A quel punto egli [...] filosofia, [...] essa procedente per "necessarie [...] di una "concezione del mondo", che essa, [...] avrebbe potuto illuminare: il materialismo dialettico». Insomma, anche Aragon portò il [...] alle sue ultime conseguenze. Ha ragione Rella e [...] Maurice [...] Aragon non rinnegò [...] il surrealismo per divenire [...] citazione di Karel [...] è opportuna) «tra il [...] realismo socialista non v'è contraddizione teorica»: «il [...] ambito della teoria del realismo socialista». C'è un senno del [...]. A conti fatti, il [...] salvato dal plagio da parte dello scrittore [...] di farsi la mente prigioniera. Le conversioni, comprese quelle, [...] e alle «neo»-avanguardie (comun denominatore: [...] e il messianismo consolatorio [...] i tempi -del viaggio [...] mondo di fuori sono finiti. Le carrozze degli illuministi [...] i confini possibili. Ed è cominciata [...] del viaggio verticale, nel [...] nella folla metropolitana. I viaggiatori, smarriti nella [...] vivono [...] dello spaesamento delle cose [...] medesimi: e, dunque, di una ragio-ne che [...] in un sistema. Il nuovo viaggio, [...] possibile nel "moderno," ha [...]. E si svolge in [...] labirinto». Niente si trova più [...] e anche [...] è un altro». Baudelaire e poi Dostoevskij, e Joyce nelle strade di Dublino e Proust nella «città spettrale» [...] per [...] e [...] di essere preso dalla vertigine [...] moderno. Al di là del [...] realismo socialista, e di queste loro estreme [...] Io [...] del paesano ci salva ancora dalla prigionia [...]. Ottavio Cecchi Antico e [...] / [...] Il ponte delta Gran Madre [...] e Ferrara: due città [...] del restauro e del recupero sono stati [...] da creare un nuovo equilibrio urbano [...] dalla speculazione. Ma ci sono anche [...] conservazione a oltranza. Chi la [...] spendono sempre più soldi [...] bellezza e la [...] proprio fisico: gli anni [...] il «tipo culturale». [...] culturista contro [...] una pigra senza speranza, [...] a scalare [...] per avere [...] rossetto arrivato da Parigi». Sono trascorsi poco più [...] quando Marilyn Monroe rese questa dichiarazione a «Play Boy» [...] una delle sue ultime interviste, quella corredata [...] celebre nudo. Nel frattempo dal punto [...] sociale, economico e del costume è successo [...]. Anche i canoni tradizionali [...] sono modificati allo stesso modo con cui [...] principio della seduzione, parallelamente al mutare del [...] della donna. Difficile dire [...] con sicurezza chi fra [...] attivo o passivo nel corteggiamento, chi sceglie [...] chi si mette in mostra, anche truccandosi, [...]. [...] cosa che come ai [...] Marilyn Monroe non è cambiata è la disponibilità [...] rincorrere la bellezza, la desiderabilità e con [...] di rapporto con gli altri, [...] dì sé, il successo. Ovviamente [...] ad essere belli e [...] oggi a categorie sociali più ampie, non [...] ma anche al sesso forte, non solo [...] anche agli anziani. Nello stesso tempo [...] tipo di bellezza, cosi [...] e i messaggi pubblicitari che devono [...] e [...] ai sono affinati, caricati [...] alla sfera della sessualità, facendo leva sulla [...] con i relativi corollari del nudo, del [...]. In tale contesto anche [...] deve piegarsi (o ancora una volta il [...] piuttosto [...] in modo distorto esigenze [...] umani?) alle richieste dei consumatori. Il [...] alla natura prende così [...] riscoperta delle virtù delle [...] delle diete macrobiotiche, delle [...] prodotti di bellezza naturali, delle ginnastiche e [...]. Il trucco, [...] addobbo cosmetico, il mascheramento, [...] essere prerogative esclusivamente femminili e scoprono nuove [...] del gioco e del divertimento ad esempio [...] al fatto che [...] idea di bellezza coincide [...] salute e di benessere fisico. Con questo mi guarderò [...] che [...] cosmetica tradizionale sia in [...] nel 1981 gli italiani per saponi, creme, [...] altri prodotti di bellezza hanno speso circa [...]. Voglio solo dire che [...] di bellezza artificiale, cioè [...] cosmetici, capaci di nascondere difetti e imperfezioni, [...] quella dì bellezza naturale. [...] questa, che propagandata dai [...] dalla pubblicità fa leva non tanto su [...] «acqua e sapone», ma piuttosto su un [...] tonico, che trasuda efficienza fìsica e denota [...] quotidiano con gli [...] (acqua, luce, sole). Per esemplificare mi servirò [...] personaggio cinematografico, Jane Fonda, e in particolare [...] lei proposto nel suo ultimo film «Sul Iago [...]. I a condizione fìsica [...] cosce atletiche senza un filo di grasso [...] in mostra costituiscono, infatti, una chiave di [...]. La tonicità muscolare della [...] Jane Fonda, comunque discreta e «femminile», ottenuta attraverso un [...] i pesi (come essa stessa ha scritto [...] book» che negli USA [...] e probabilmente lo sarà [...] I-talia), ha il significato di una netta inversione [...] ai modelli femminili degli anni 60 e [...] la vamp, tutta curve e morbide rotondità, [...] femminista che nasconde la propria femminilità quasi [...] percepita come esclusiva suscitatrice di desideri sessuali. Da un punto di [...] la riscoperta del corpo e in particolare [...] assume oggi le forme della riscoperta ael [...] è di moda dire delta «body [...] della proliferazione di palestre [...] dei revival festivalieri ove si eleggono miss [...]. Sulla scia del successo [...] «Conan [...] barbaro» si annunciano nuove storie [...] di ercoli e macisti, [...] colli taurini e dai bicipiti possenti fanno [...] Jill Sinclair di Oxford, campione di culturismo delle [...] torneo asiatico organizzato a [...] capolino sui giornali che [...]. Tramonta il tipo esile, [...] che doveva cambiare il mondo con la [...] e si afferma il tipo forte, muscoloso, [...] le difficoltà in modo autonomo. Crisi delle ideologie, incertezze [...] mancanza di sicurezza? Sicuramente un po' di [...] anche il miraggio di farsi finalmente un [...] e su misura, e soprattutto in modo [...] la «body [...]. Poco importa se i [...] espressione di reale vigoria risulteranno per cosi [...]. Dopo tutto quello che [...] è forse più la rappresentazione della realtà [...] stessa? Allo stesso modo più importante del [...] salute fisica è la loro rappresentazione. Solo cosi trova spiegazione [...] vera e propria mania che ha assunto [...] culto [...] della pelle. Pensando a coloro che [...] tutto [...] anche quello artificiale di [...] quarzo [...] o si impiastricciano con [...] alla mente quanto diceva [...] Antica Grecia, in riferimento [...] e atletici del tempo: [...] rende folli. Perché rende folli? Perché [...] a-spersi e cosparsi si [...] contro gli altri e si danno dei [...]. Ma perché mai un [...] Il fatto che [...] della pelle renda gli [...] e attraenti è sicuramente una ragione, così [...] comune che vuole che per essere belli [...] soffrire. A ciò si devono [...] della pubblicità e la piacevole sensazione per [...] di «unificarsi», tramite il corpo, ai modelli [...] volti abbronzati che compaiono sulle copertine dei [...]. La piacevole sensazione, insomma, [...] tutto il mondo un paese. Giorgio Tròni Piazza Emanuele Filiberto, [...] di vedere [...] il palazzotto dove abitò Gramsci, [...] attuale decadenza mitigata da un antico decoro. Porta Palazzo, il [...] la suggestione di luoghi [...] un romanzo di successo. La scoperta di una Torino [...]. Non gli ampi spazi [...] dimore (palazzo Madama, palazzo Reale) di piazza Castello. Piuttosto, viuzze strette in [...] alte cinque o sei piani, le quinte [...]. E un affollarsi di [...] fra intonaci scrostati e portoni sconnessi, già [...] «carruggi» di Genova, forse, o addirittura in [...] Bari, di Palermo. La miseria, vien da [...] le stesse immagini, ì medesimi [...] . Il centrò anti-co di Torino, [...] sa, è a-bitato tutto o quasi da [...]. Dal dopoguerra in [...] e i [...] abbandonato a se stesso, [...] esclusivi quartieri residenziali sulla collina, oltre il Po. Intanto, la classe operaia [...] nelle cinture, seguendo gli insediamenti della Fiat. Ma non c'è solo degrado [...] affollamento. Anche se le di-; [...] di questi fenomeni sono evidenti. La «mappa del degrado» [...] Comune individua circa 3200 fabbricati, con oltre 50 [...] 120 mila persone, una [...]. Però due importanti fatti [...] fra il [...] ed oggi, la popolazione residente [...] centro storico torinese si è dimezzata, nonostante [...] di immigrati. E, con [...] di sinistra, è iniziata [...] di restauro, di risanamento [...]. [...] per la Casa, mentre [...] visitare i quartieri e i lavori in [...] in continuazione. Un programma di 150 [...] novembre 1981. Altri 171 miliardi stanziati [...]. Già consegnati 286 alloggi [...]. Lavóri in [...] altri 295. Approvati 30 piani per [...] 13 mila stanze. Accordi e convenzioni per [...] privati. Nato nel Ragusano, [...] sud della Sicilia, ha [...] le prime esperienze politiche a Torino: ora [...] (stavamo per scrivere fanatico) della [...] città [...]. Dimostra un grande senso [...] spirito pratico invidiabile. Ma non sfugge ai [...] vogliamo [...] la politica verso il [...] «cultura del. All' indomani delle eiezioni, [...] Diego Novelli si trovò con gli sfrattati accampati [...] Municipio. [...] una domanda impressionante di a-bitazione, [...] scuole, di servizi civili e culturali. Occorreva dare risposte [...]. E quali furono? «Ci. Non avevamo allora né ela-borato [...] studiato una "teoria del recupero", malgrado non mancassero [...] a Bologna, per esempio [...] i modelli e i punti [...] riferimento culturali. Però siamo riusciti a [...] brevi la città di scuole, di biblioteche, [...] e di servizi, rispondendo ai bisogni della [...] edifici degradati, contenitori abbandonati da decenni, spesso [...]. In sostanza, dunque, una [...] prima è stata fatta, poi teorizzata. /// [...] /// Ma il recupero dei vecchi [...] non costituisce solo [...] economica, la risposta ad [...] urgente: è un . E ora il vasto programma [...] recupero [...] abitativo nel quale siamo impegnati [...] è . Diventa un fatto urbanistico. Punta alta salvaguardia di [...] città. Rilancia il ruolo del [...] fattore di riequilibrio [...] assetto metropolitano. Vogliamo creare poli decentrati [...] restituire [...] città" alle vecchie "barriere" [...] centri delle cinture di periferia». Insomma, una politica dettata dalla [...] è venuta via via, assumendo lo spessore di una [...] strategica. E si pone nella [...] i processi di ristrutturazione anche produttiva in [...] Torino: senza. [...] ci fa visitare le [...] Ferriere, [...] reparto confino della Fiat ai tempi di Valletta, [...] un vasto complesso scolastico e sportivo. Anche gli stabilimenti abbandonati, [...] industriale abbandonati, diventano elementi importanti del «riuso [...]. Lo fa osservare anche Carlo Melograni, [...] di architettura [...] di Roma. Secondo loro bisogna conservare [...] com'era il centro storico, la città pre-industriale [...] tipologie e destinazioni. Il resto si può [...] troppi problemi. In [...] GUARDIANI DELIA NOTTE Lacrime e [...] frenesie e struggimenti: [...] una nuova, grande . [...] anche dopo [...] delle fabbriche, e anche dopo [...] 1860, [...] italiana ha dato vita ad [...] urbanistici degni di attenzione, da conservare per leggere nella [...] interezza [...] e la storia delle città». Melograni, negli anni 70, [...] del nuovo piano regolatore di Ferrara, tutto [...] della città medievale, sulla valorizzazione di quella [...] rapporto di continuità con i quartieri moderni, [...] gli ampi spazi verdi ancora esistenti a [...] cinta muraria e-stense e il Po, dove [...] un grande parco pubblico. Visitare oggi Ferrara, come [...] è un piacere per gli occhi. È una visita da compiere [...] fra le antiche stra-. Il nostro maggiore obbiettivo [...] di grandi contenitori, come il palazzo della Consolazione, [...] complesso conventuale di S. Antonio in Polesine palazzo Bevilacqua Costabile, [...] Bonaccorsi, e altri ancora. Un patrimonio gravemente degradato [...] e ad assolvere funzioni molto importanti per [...] universitari, servizi sanitari, il Tribunale. [...] grosso risultato raggiunto è il [...] dal regime vincolistico imposto nella fase di elaborazione del [...] ad una politica di convenzioni [...] privati». Salvaguardare cioè la città [...] pericolose manomissioni speculative, ora i privati sono [...] attivi protagonisti dì un restauro ormai largamente [...] ulteriore espansione. In fondo, Ferrara è [...] non tutto va a rotoli in questo Paese, [...] politica e impegno culturale possono ancora confinare [...] battuta il noto slogan pubblicitario circolante [...] . [...] prima che gli italiani la [...]. /// [...] /// [...] prima che gli italiani la [...]. (0)
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