Ma, se la cultura [...] « facilmente evitare », non è la [...] quella audiovisiva, giacché grazie ai [...] mezzi [...] « le modalità orali di percezione e [...] sono costrette per la prima volta ad [...] unico medium a livello di massa e [...] ». Béla [...] quasi mezzo secolo fa, [...] mentre la invenzione della stampa aveva reso [...] volto degli uomini » e la parola [...] « il ponte essenziale di collegamento tra [...] », la nuova macchina cinematografica avrebbe ridato [...] volto nuovo » e ricreato le condizioni [...]. [...] e [...] parlano a loro volta [...] » della televisione in [...] nozioni di autore e di testo caratteristiche [...] concludendo che in questo modo « la [...] messaggi televisivi, come di quelli [...] diventa il pubblico che [...] codice referenziale ». E allo stesso modo, Anthony Smith, [...] a [...] può ripetere nel 1986 [...] in versi di Omero [...] efficacia intrecciandosi con millenni [...] di pensare, di sentire e di immaginare, [...] di circolarità, e non di dislocamento », [...] media. La scrittura non muore [...] perde il suo ruolo di strumento privilegiato [...] conoscenza nel momento in cui « il [...] la radio e la televisione incominciano a [...] apparato per la creazione e la distribuzione [...] società: un apparato che è in costante [...] a un certo punto, finirà per esercitare [...] sensoriale un mutamento delle stesse proporzioni di [...] nascita della stampa ». Similmente si esprimeva André [...] nel 1964 quando [...] sul futuro [...] sapiens si chiedeva « se [...] scrittura non sia già condannata ». Considerando tuttavia che essa [...] solo [...] parte [...] fino al nostro secolo [...] francese vedeva nella radio e nella televisione [...] alla letteratura orale e alla informazione visiva [...]. [...] considerava le nuove tecniche elettroniche [...] « un nuovo stadio [...] umana » che preannunciava « [...] separazione, quanto mai vantaggiosa sul piano collettivo, tra una [...] élite, organo della digestione intellettuale, e le masse, organi [...] assimilazione pura e semplice ». Nella prima metà del [...] Giacomo Leopardi sembrava già molto vicino agli [...] moderni quando, ricollegandosi a Vico [...] Wolf, osservava che « la poesia è stata [...] per colpa della scrittura » (Zibaldone, [...]. ///
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Nella prima metà del [...] Giacomo Leopardi sembrava già molto vicino agli [...] moderni quando, ricollegandosi a Vico [...] Wolf, osservava che « la poesia è stata [...] per colpa della scrittura » (Zibaldone, [...].