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[...] ha fatto la parte del [...] e le «logiche [...] sono di-ventate i comandamenti di [...] rivoluzione, [...] come nella politica, nella cultura [...] istituzioni co-me [...] pubblica. Berlusco-ni scende in politica [...] dei suoi successi imprendi-toriali. Il messaggio passa: solo più [...] si sospetterà che Berlusconi [...] fatto solo per salvare le [...] aziende. Però la contrapposi-zione [...] ormai esaltata: da una parte [...] politica vecchia, spor-ca, sclerotica, [...] attiva, produttiva, positiva, com-pativa secondo [...] leggi del libero mercato. Conclusione: era giusto che [...] questa im-presa collettiva diventassero an-che i protagonisti [...]. Come è andata, [...] visto. Berlu-sconi è uscito sconfitto, [...] alla politica sono rimasti in pochi. Le ultime elezioni hanno [...] professione e intellettuali, [...] e [...]. Borghi-ni a Roma non [...] suc-cesso di Albertini a Milano e se [...] in malo modo. Ma il suo compito [...] difficile di quello del collega polista mila-nese, [...] da Berlu-sconi, della stessa missione. Al-bertini ha vinto di [...] Fumagalli, un altro industriale che poteva vantare le [...] fatturati di famiglia, con una sto-ria politica [...] senza esperienza amministrativa. Al-bertini sarebbe tra le [...] a giudicare la situazione, ma interpellato attraverso [...] ha fatto sapere che lui nel campo [...] mai sceso, era e [...]. La questione la risolve [...] cancellando la politi-ca. Come se fosse possibile [...] governare. Ma Albertini insiste: amministro [...] Comune [...] Milano come la mia azienda. In verità nelle semplificazioni [...] un passag-gio fondamentale: il primato del-la politica [...] perché [...] si ma-nifesta [...]. Piero Bas-setti, ex presidente [...] Camera [...] Commercio di Milano, padre del regionalismo italiano [...] Settanta, riassume con un esempio concreto: «Le aspettati-ve [...] chiunque di noi pos-sono dipendere da uno [...] un nuovo medici-nale e da un dirigente [...] che ne vede conveniente [...]. La politica è esclusa». Ma ristabilire una connessione [...] «Quali sono però le istituzioni che interfacciano le [...]. [...] inadeguatezza fin dalle dimensioni del [...] della globalizzazione si dovrebbe agire [...] sistemi metro-politani. Bassetti polemizza: la Lega [...] in-ventando la [...] che non esiste nella [...] nel-la realtà [...] e che si può [...] tale non per la secessione ma come [...] e sud, tra Europa e Medi-terraneo. Milano riferimento dei paesi [...]. Così si supera [...] localistica arretrata: di qua Torino, [...] là Venezia, [...] parte ancora Genova. [...] nel risultato eletto-rale: i sindaci [...] sono solo gli amministratori di una città, di un [...] circoscritto e limitato, [...] invece è il sindaco del Giubi-leo, come [...] è il sindaco del Mediterraneo. Sconfitti o me-no gli [...] fanno politici, la questione è poi que-sta: [...] impresa, esiste una risorsa cultura, manca la [...] produrre un progetto, attardata da forme di [...] rappresentanza in contrasto con le dinamiche dello [...] di [...] e [...]. Albertini, il sindaco imprenditore che [...] governare come fosse in fabbri-ca, [...] fatto notare solo per le [...] esternazioni antisindacali. La viabilità in fabbrica [...] poco con-to, far muovere Milano o Roma [...] che chiede indi-rizzo politico». Per questo la poli-tica [...] imprendito-ri: «Mi sembra però [...] che si sta esaurendo. [...] mi presentai per il Senato [...] Milano. Il mio amico Franco De Benedetti a Torino passò e mi pare che la [...] esperienza continui bene. Berlusconi ha fondato il Polo [...] diventato capo del governo, pe-rò ha rotto [...] in qual-siasi altro paese al mondo viene [...] incompa-tibilità. Berlusconi non ha mai [...] il conflit-to di interessi che esprimeva nel [...] è diventato un handicap che lo punisce. Però una lezione bisogna [...] fare il politico è un [...] e il cambio dei ruoli non è semplice. Quando i politici sono [...] capo di aziende pubbliche i risultati sono [...]. Altra è [...] nei comuni: [...] il go-verno chiede atti concreti [...] i ri-sultati si toccano. Però i criteri ancora [...]. Un conto è [...] della macchina comunale, un [...] che decidono della vita della gen-te». Torniamo a una questione politica [...] la crisi [...] e le preoccupazioni di [...] «Il sindaco di Venezia ha [...]. Non [...] democrazia senza opposizione. Perché man-cano il controllo [...]. Una buona opposizione è una [...] per chi governa. Ma chi governa deve lasciare [...] posto [...]. A Berlusconi e alla [...] riferisce, indirettamente, anche [...] Guidi, capo [...] studi di Confindustria e [...] Bologna: «Un imprendi-tore può essere un bravo capo [...] che sia suffi-ciente nella direzione di un [...]. Cioè le qualità che [...] imprenditore possono esse-re spese in modo proficuo [...]. Ma [...] una bella differenza tra risultati [...] che si debbono acquisire e strategie del consenso che [...] de-vono costruire. Il ritorno [...] politico è più labile. Ma è [...] del marxismo che si ragiona [...] prevalenza [...] sulla politica, del-la struttura sulla [...]. In senso lato, questo è [...] che ci domina: la sfera [...] governa il mondo. Altra cosa sono gli [...] politica, alcuni definiti-vamente. Sono esperienze e intel-ligenze [...] chiaro il ruolo». I capi del governo [...] più politici puri. [...] in fondo fu [...]. Poi è comin-ciata la [...] Giu-liano Amato, un professore uni-versitario; Carlo Azeglio Ciampi, [...] della Banca [...] Berlusconi; Dini, numero due [...] Banca [...]. Persino Prodi non sta [...] puri: era un professore [...] e un gran-de manager [...]. Per paradosso, visti i risultati [...] ieri, mi viene da dire che [...] più politica in una ammi-nistrazione [...] che nel gover-no centrale. [...] della glo-balizzazione, dei crescenti [...] Maastricht, lo stato nazione si è visto [...] politici di manovra, mentre le prerogative tipiche [...] cioè modellare la so-cietà, recepire i bisogni, [...] di rappresentan-za, si sono consolidate nella real-tà [...]. Quello che un tempo [...] ufficio infe-riore, un compito periferico, con scarsa [...] come uno dei luoghi forti della politica, [...] in cui la politica conosce ancora margini [...] non si applica la tecnica di impresa, [...] la logica più morbida della mediazione. Così i limiti di Berlusconi [...] più facil-mente di fronte a una consulta-zione [...] destra [...] questa destra che tendeva [...] nei metodi e nei miti (o negli [...] industriale, non è stata poi in grado [...] ceto di amministratori locali credibili». Insomma [...] e [...] rappresentano una sorta di riforma [...] senza Co-stituzione. Siamo andati oltre la Bicamerale. /// [...] /// Mentre una diffusa opinione [...] sotto accusa gli an-ziani, colpevoli di gravare [...] pensioni sul bilancio dello stato, [...] le ineffi-cienze, mai un [...] di dire che la disoccupazio-ne giovanile è [...] pensionistica, perché nello spa-zio di prossimità del [...] si può ragionare su nu-meri astrattamente, ma [...] concrete. Un sindaco sa benissimo [...] disoc-cupato, vive anche grazie alla pensione del [...] siste-ma [...] un momento di riequili-brio [...]. Oreste Pivetta Ross Perot A [...] Walter Veltroni e Francesco [...] A destra Pierluigi Borghini [...] Silvio Berlusconi In alto nelle foto piccole Gabriele Albertini [...] Piero Bassetti Il Caso Ascesa e declino di Ross Perot [...] degli altri imprenditori Usa tentati dalla politica NEW YORK. Gli americani sono sempre stati [...] innamorati [...] di avere degli imprendi-tori in [...]. [...] di leader di buon [...] di ignorare la burocrazia, discipli-nati, efficienti nel [...] e lo spreco, ha avuto per lungo [...] potere di attrazione. La realtà è che [...] politici è com-posta da avvocati e da [...]. Ed è molto forte [...] che gli uomini [...] sono spes-so un disastro, [...] governare anche la democra-zia. Quando nel 1992 [...] miliardario Ross Perot sem-brò [...] la solu-zione ai problemi degli Stati Uni-ti, [...] Arthur Schlesinger ricordò agli elettori i pericoli di [...] con le parole del vecchio conservatore Henry [...] Lodge: «la vista di [...] che si occupa di una grande questione [...] penosa. Con qualche ecce-zione, mi [...] uomini [...] siano i peggiori di [...] quando hanno a che fare con la [...]. Un membro della plutocrazia [...] Lodge non criticava certo [...] uomini [...] ma la loro leadership, [...] a Theodore Roosevelt datata 1902. Una critica lungimi-rante, se [...] dei 41 presi-denti della storia solo 3 [...] uomini [...] e nessuno di loro [...] annali co-me un grande presidente: Her-bert [...] che ha presieduto alla [...] Jimmy Carter, il leader [...] missione di salvataggio degli [...] Iran; e George [...] li-cenziato dopo un solo [...] della recessione nono-stante la grande vittoria nel Gol-fo. Diciamo che la categoria [...] Ronald Reagan, ha avuto più successo. Il matrimo-nio [...] non è im-possibile, insomma, [...] quasi mai quello che promette. Spesso, finisce in una «vista [...] penosa». Si prenda Ross Perot, [...] recente e più paradigmatico. Quando annunciò la [...] candi-datura alla presidenza, nel [...] profonda crisi di sfiducia nei confronti dei [...] sistema politico, fu visto co-me il salvatore [...] uomo dal parlare schietto, la bio-grafia impeccabile [...] e dirigente [...] one-sto, un patriota deciso [...] più grande missione di salvataggio della [...] vita -la re-pubblica americana [...] di leader [...]. Dopo una rispettabile affermazione nelle [...] presidenziali del 1992 con il [...] dei voti, Perot è diventato [...] di barzellette. Il candidato populista ha [...] doti autocratiche che gli hanno permesso di [...] industriale hanno ostacolato la realizzazione di un [...] esisteva sulla carta, ma è evaporato poi [...] definiti-vamente [...] del 1996. [...] e la politica sono [...] richiedo-no qualità radicalmente differen-ti. [...] è abituato a da-re ordini [...] a [...] eseguire. Sa di comandare e [...]. Il politico deve operare [...] e co-struendo consenso attraverso il compromesso. Non è stato solo Arthur Schlesinger [...] a Ross Perot, ma [...] Garry [...] in un suo bel [...]. Di chi e di [...] leader un grande imprenditore, chiede [...] Della direzione della [...] industria? No, a meno [...] parlando di piccoli uomi-ni [...] nella grande impresa è [...] rappresentante. Dei lavoratori? No, se [...] leadership in termini politici co-me la guida [...] comu-ne. Non [...] ragione insomma perché un [...] di un attore come leader politico, se [...] pe-scare fuori dai partiti. [...] parte gli uomini [...] america-ni sono [...] innamorati della politica. Si prenda Ted Turner, [...] tanto si sussurrano le vellei-tà elettorali. Anche Turner parla schietto, [...] donato un miliardo di dollari alle Nazioni Unite [...] che ormai per lui un miliardo in [...] meno, non fa alcuna differenza. Ma la dedizione a una [...] in-vece lo fa sentire bene. Steve Forbes, candidato alla [...] partito repub-blicano nel 1996, è un altro [...] vorrebbe «servire il Paese». La [...] strategia eletto-rale nel [...] fu un disastro. Dav-vero si era convinto [...] fondi -e lui [...] a sufficienza non doveva [...] limiti di spesa previsti dalla legge -, [...] le elezioni. Davvero aveva pensato di [...] pubblica con un messaggio esclusivamente eco-nomico -la [...] per tutti e la privatizzazione delle pensioni [...] le questioni morali e so-ciali su cui [...] destra negli Stati Uniti negli ultimi [...]. Pronto a [...] nel 2000, ha già [...] i politici e a imparare da loro. Non tutti gli imprenditori [...]. La famiglia [...] con autorevolezza per decenni ha [...] a New York, con il governatore Nelson, [...] moderata del partito repub-blicano. Il sindaco di Los Angeles Richard [...] si è presentato sempre [...] e governa i suoi [...] fossero settori di una impresa, con piani [...] e priorità, e le-gando [...] degli stipendi alla produttività [...]. Il suo budget è formulato [...] quello di una società priva-ta. Ma il successo delle [...] non è certo do-vuto solamente al suo [...] si pensa [...] consenso registrato tra gli [...] come Rudy Giuliani a New York, [...] si è dissociato dal [...] quel che riguarda le politiche [...] una scelta non det-tata [...] efficienza. /// [...] /// Per tornare allo storico Arthur Schlesinger, [...] Theodore Roosevelt, uno dei più grandi presidenti [...] ricco ma politico di professio-ne: [...] ben poco da dire [...] uomini molto potenti in un certo campo, [...] un tocco speciale per il denaro, ma [...] nella loro essenza sono semplicemente quelli di [...] monte di pie-tà». /// [...] /// Per tornare allo storico Arthur Schlesinger, [...] Theodore Roosevelt, uno dei più grandi presidenti [...] ricco ma politico di professio-ne: [...] ben poco da dire [...] uomini molto potenti in un certo campo, [...] un tocco speciale per il denaro, ma [...] nella loro essenza sono semplicemente quelli di [...] monte di pie-tà». (0)
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