Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1996»--Id 3917969178.

A dicembre anche in Italia [...] della compagnia inglese IL CASO. E Barbareschi lascia? [...] 5 Oggi le «nozze» Rumori [...] E Parigi fa [...] Oggi [...] sugli Speciali che saranno [...] nel palinsesto di Canale [...]. La Rai fa sapere [...] ha tenuto aperta la porta del dialogo. Una difficile situazione personale [...] spingere il con-duttore su una strada in [...]. Con chi è avvenuta [...] Il precedente abbandono della Rai, circa dieci anni [...]. Intanto Barbareschi, dopo la [...] in diretta di lasciare I guastafeste. ///
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Cosa si può fare [...] A seconda [...] vi potranno venire in [...] diverse, comprese le più ov-viamente scurrili. Ma immaginava-te che ci si [...] fare anche della musica? [...] un ritmo magico [...] voltando pagina, [...] vibrare, [...] con rabbia sotto i piedi? È quel che fanno gli [...] tra-scinando il pubblico in visibilio, [...] uno dei templi del teatro [...] a Parigi, La [...] in piena [...] che registra il tutto esaurito [...] quando vi sono approdati una settimana fa. Li avevamo sentiti la [...] New York, tre anni fa, [...] Village, dove il loro [...] allora senza interruzione. Da una che era-no, le [...] si sono moltiplicate in tre. Una perennemente in tournée negli Stati uniti (24 città [...] scorso, 54 [...]. La terza -che è [...] originale britannico -è ora tornata in Europa, [...] Parigi si trasferirà presto in Italia. Al Sistina di Roma [...] dicem-bre, al Nazionale di Milano dal 10 [...]. E poi, in primavera, [...] Colosseo [...] Torino (dal 3 al 6 aprile), allo Stabile [...] Genova (8-13 aprile), al Teatro delle Celebrazioni di Bolo-gna [...] allo Smeraldo di Milano (22 aprile -4 [...] di Napoli (6-11 maggio). Da non perdere. La musica? Un gran [...] dà fastidio, era stata definita con un [...] aforisma. Gli [...] sono riusciti a [...] hanno fatto musica con il [...] degli oggetti di uso quotidiano, «rumori della strada». Gli otto [...] in scena riescono a [...] la ri-balta con degli spazzoloni, un quartetto [...] giornali, una danza sfrenata percuotendo bidoni di [...] per corpo di ballo semplicemente [...] e strofinando i piedi [...] delicato duetto sfregando le palme delle mani, [...] o agitando scatole di [...] e propria sinfonia aggiungendo bidoni e co-perchi [...] di pla-stica, pentolame vario e lavandini. ///
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Senza un secondo di [...] o di noia da par-te del pubblico [...] mano si fa prendere dal ritmo e [...] piedi e mani, sbelli-candosi dalle risate, divertendosi [...]. Il tutto con costumi [...] sudo-re e polvere, una enorme dose di [...] che [...] sorpresa, agli sguardi e [...] protagonisti. La sola nota fastidiosa [...] tratti, risate e applausi soffocano i passaggi [...]. Così due giovani musicisti, [...] Steve Mc Nicholas e il [...] Luke [...] avevano deciso di chiamare [...] nel 1991 avevano presentato al Festival di [...] in Inghilterra. Vedere e sentire per [...]. E per lasciarsi trascinare [...]. Il compassato critico del New York [...] Vincent [...] gli aveva fatto un [...] che gli [...] gli ricordano i grandi [...] muto. È esatto, ma solo [...]. Nel senso che il [...] in mente ricorda semmai il passaggio dal [...] forse nulla di così esila-rante era stato [...] dai tempi del duetto di Charlie Chaplin [...] Keaton in Luci della [...]. Con la dif-ferenza che [...] con-cludeva sullo schermo. Invece, dallo spettacolo degli [...] esci con una gran [...] metterti a strofinare le mani, tic-chettare sulle [...] coperchi delle pento-le di cucina, stracciare il [...]. Presto finalmente anche in Italia [...] il Sistina di Roma) gli [...] virtuosi della musica degli [...] quotidiano. Capaci di far impazzire una [...] al ritmo so-lo apparentemente «povero» delle scope, delle scatole [...] fiammiferi, degli [...] dei bidoni della spazzatura, del [...] delle scarpe sulla sabbia e della carta accartocciata, dello [...] di dita, dello strofinio delle mani. Andare a [...] per credere. ///
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A Milano si dice [...] per dire addio a [...] per sempre. E a Roma in [...] Mazzini [...] queste ore si dice: «ciao Pippo». [...] se ne va giusto [...] Mi-lano [...] realizzare quegli appunta-menti televisivi tutti speciali che [...] dirigenti [...] spie-gheranno nella annunciata confe-renza [...]. [...] ha provato a [...] tenendo aperto il dialogo fino [...] ultime ore. Mai nessuno era stato [...] momento [...]. Anzi, forse qualcuno si [...] momento [...] grande «tradimento» di [...] Bia-gio Agnes disse la [...] «La Rai non è un taxi che si [...] lascia quando si vuole». Ma Pippo tornò e [...] in fu-turo. Il punto interrogativo riguarda [...] vicenda giu-diziaria che vede coinvolto il pre-sentatore [...] parte della tv di Stato siano in [...] che [...] ha salvato [...] nelle ultime stagioni, mettendo [...] se stesso (che forse era anche troppo), [...] grado di [...] che, quale che siano [...] delle in-chieste, il suo posto in Rai [...] comunque assicurato. Mentre la stagione attuale [...] coi suoi ottimi risultati [...] of-feso la sacralità di [...] implicitamente la non indispensabilità. Ora comunque verrà a [...] importante della nostra tradizione televisiva e, benché [...] la tv è [...] gli italiani amano i [...] netta-mente tra Rai e [...]. Pippo ne ha già [...] ha dovuto pagare la penale. Allora trattò diret-tamente con Berlusconi, [...] disse di essere rimasto in rapporti amichevoli. Ora chissà con chi avrà [...] le trattative [...] ora. Fedele [...] è tornato da New York [...] partecipato alla convention mondiale organiz-zata dalla Rai), [...]. Oggi ci di-rà in [...] palinsesto di Canale 5 verrà collocato [...] nuovo vecchio acquisto chiamato Pippo [...]. E, si parva [...] aggiungiamo che, per un Pippo [...] che arri-va, [...] forse un Luca Barbareschi che [...] ne va. [...] e condutto-re del [...] I guastafeste, costretto a chiedere [...] in di-retta della sconsiderata battuta con cui aveva invitato [...] signo-ra a non pagare [...] ha minacciato di abbandonare. Per [...] potrebbero essere due punti [...]. ///
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[...] dirige a Bologna [...] verdiana «Otello» divorato da Jago RUBENS TEDESCHI [...]. Nel lontano 1877, quando [...] apparve alla Sca-la, i tradizionalisti [...] Ver-di di [...] subito [...] di Wa-gner. Non ci stupiremmo se [...] diretta da uno specialista wagneriano co-me Christian [...] riaprisse il contenzioso. Sbarazziamoci su-bito [...]. [...] è vero, non fa [...] ma le ondate strumentali non sono sollevate [...] Wa-gner. Al contrario, tendono a [...] Verdi più verdiano che mai: le passioni travolgenti, [...] della prima giovinezza, si ingigantiscono con la [...]. In [...] nei 40 anni [...] il musicista conquista [...] mezzi [...] però se stesso. La visione unificatrice è [...] furo-ri del Moro non sono quelli [...] nascono, come negli altri [...] anni, da una lacerazione [...]. Perciò [...] bolognese ci la-scia perplessi: [...] discesa negli abissi del dolore ce-de il [...] impennate e alle brusche cadute dai picchi [...] delicate zone di intimità. Un accavallarsi di con-trasti [...] e robustamente soste-nuti [...] e dal coro, che [...] nella attonita ma-linconia [...] atto. Resta da [...] quanto influi-sca nella scelta [...] la difficoltà di trovare, ai nostri giorni, [...]. È fatale che il [...] compensi la debolezza delle voci, in particolare [...]. Complice e vittima [...] promette con [...] un Otello eroico ma si [...] ben presto, in un Otello iperteso. Gene-roso negli acuti, opaco [...] il canto richiederebbe flessibilità, ignora [...] ma-linconia. È fatale che, al [...] Jago di Renato Bruson diventi il dominatore: [...] Jago [...] costretto dalla situazione a smussare [...] per accen-tuare la protervia, [...] lo stile e [...]. Così come si salvano [...] Desde-mona, [...] appassionata che inge-nua, di Kallen [...] il Cassio un [...] generico di Francesco Pic-coli [...] di contorno. Chiuso il discorso musicale [...] scenico. I due [...] dovrebbero [...] direttore, regista e scenografo hanno poco in [...]. Lo sceno-grafo, [...] Josef Svoboda, pro-cede su una [...] opposta a quella di [...]. Non eccessi drammatici ma [...] di una [...] che sarebbe adattissima a [...] mura di pietra, nude [...] torre bianca in lento movi-mento. Sconvolte [...] dalla tempesta, le mura [...] a Otello, mentre la torre rap-presenta, col [...] pri-gionia di Desdemona, asservita co-me donna e [...]. Non tutti i simboli [...]. Di essi, co-munque, non [...] regia di Henning [...] che -con i co-stumi [...] -realizza uno spettacolo verista [...] dove, tra le proiezioni marine, Otello arriva [...] i ciprioti scendono e si arrampicano come [...] pen-denti. Troppi movimenti, troppi ta-voli [...] giardinieri che piantano cespugli di fiori at-torno [...] Desdemona, [...] a [...] volta con troppa violenza. Un eccesso di vecchie [...] ha molto a spartire con la severità [...] Svoboda [...] con il turgore della musica. A riprova delle difficoltà [...] coerenza stilistica nel teatro [...] anche se il pubbli-co, [...] sporadico dis-senso, ha coronato la serata con [...]. Addio Sandro, sceneggiatore e [...] È morto sabato scorso in una clinica [...] 76 anni, Sandro Continenza, grande autore di [...] il cinema -debut-tò nel [...] con «Totò cerca casa» [...] Mattoli [...] Steno -e inventore della celebre definizione di [...]. Lo ricorda il collega Furio Scarpelli. Giornalista e sceneggiatore, collaborò [...] rotocalchi e a settimanali satirici. Scrisse sceneggiature per Alessandro Blasetti, Bragaglia, Mario Monicelli, Steno, con Suso Cecchi [...] con Age e con [...]. Recentemente scriveva i testi [...] televisive di Raimondo Vianello e Sandra [...]. Si può sostenere che [...] con una discrezione certo eccessiva rispetto alle [...] narratore ironico, defilarsi dietro le quinte, piuttosto [...] dalle luci della ribalta cinematografica. È stato un esempio [...] senza quartiere al cineasta troppo esibizionista ed [...]. È [...] una battuta che proprio [...] circola di nuovo e che intendeva contrastare [...] qualche scrittore di cinema che non si [...] si sente, [...] valorizzato dalla critica e [...] quando gli sceneggiatori venivano confusi con gli [...] italiani erano più belli. Il suo era il [...] cercava piuttosto appagamento «nelle conoscenze e nelle [...] che vengono prima di ogni specifica estetica, [...] cinefilia attiva, che troppo spesso è una [...] corporativismo culturale. Chi lo abbia avuto amico, [...] compagno politico è segnato dal rimpianto e [...] della [...] intelligenza, della [...] misura, del suo allegro rigore. Talvolta ci è capitato, [...] nel gorgo di un discorso pomposo, o [...] far notare più del lecito, di interromperci [...] intorno, ad assicurarci che Sandro non fosse [...] scuotendo il capo con [...] impietosa. Sandro [...] lieve e sicuro ci ha [...] fedele ai suoi modi, fedele alla [...] orgogliosa e sapiente discrezione. ///
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Sandro [...] lieve e sicuro ci ha [...] fedele ai suoi modi, fedele alla [...] orgogliosa e sapiente discrezione.