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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1997»--Id 3915608739.

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Per alcuni è un gigante [...] piedi [...] secondo [...] che risale (e sembra ripropor-si, [...] per motivi diversi) al periodo tra le due guerre; [...] altri la [...] sbandierata crisi è un luogo [...] speculare [...] del nord-est. Non a caso, sui [...] incrociano senti-menti contrapposti, inevitabil-mente semplificatori. Una cor-rente di pensiero, [...] nella grande industria, propende per un cauto [...]. [...] sponda, i sin-dacati denunciano [...] pauperizzazione della regione e si dichiarano preoccupati [...] che ca-ratterizzano la ripresa [...]. Dai partiti arriva la voce [...] Pds locale [...] in una regione governata dal [...] destra) che sfuma [...] di [...] ritrovata, di cui tanta parte [...] avuto [...] sessione degli «Stati Ge-nerali del Piemonte», [...] di tutte le idee del [...] del consiglio regio-nale Rolando [...]. Il qua-dro fornito dalla Quercia [...] rassicurante: dal 1975 ad oggi, le esportazioni [...] della Regione sono calate dal 19 al [...] mentre [...] torinese ha subito una [...] anno del 4,5 per cento [...] registrando un tasso di [...] 12 per cento. Per contrasto, si calcola [...] prodotto interno lor-do regionale stimabile dal 2,3 [...] cento. Ma, allora, [...] da [...] se non rischia di essere [...] domanda sulle reali capacità produttive [...] Piemonte, sulla vera o falsa ripresa di Torino e [...] distretti industriali pie-montesi. Certo, se il rilancio [...] il metro del mag-giore gruppo privato del Pae-se, [...] Fiat, non si può che [...] compiaciuti. Chi guida la locomotiva [...] di un motivo per sorride-re. E un largo sorriso [...] azionisti per la prospet-tiva di pingui dividendi, [...] vacche magre. Co-me è noto, agli [...] estranea la politica di incentivi alla rottamazione. Riflessione però riduttiva, celia [...] dele-gato Paolo Cantarella, perché minimizza il nuovo [...] il quale [...] ha riaperto in grande [...]. Ed è ancora Cantarella a [...] note di ottimismo sul pentagramma [...] nel rilevare che «è [...] dei dati a smen-tire [...] di un nord-ovest economicamente stre-mato [...] industrialmente vec-chio». Affermazione da condi-videre, anche [...] giusto ricordare che Torino e Piemonte non [...] Fiat e il suo indotto. [...] di questa «nicchia» di produzio-ne, [...] ridefinizione produttiva per stabilimenti automobilisti-ci [...] torinese (Mirafiori e Rivalta) fanno [...] vec-chi sospetti. Ma, secondo al-tre correnti [...] a demonizzare il ridi-mensionamento di Mirafiori è [...] al di là delle Alpi [...] un pezzo [...] storicamente gemellata con Torino [...] Me-diterraneo e in via di grande sviluppo [...] con i paesi riviera-schi. E non solo. Se si guarda con [...] delle relazioni intessute dal ministe-ro degli Esteri [...] ipotizzare uno scenario futuro in cui i Balcani, [...] pro-duttore ad un tempo, entrano a far [...] disegno com-merciale che dal Danubio arri-va al [...] Francia, passan-do per il Piemonte. Fantapoli-tica? Non proprio se Piero Fas-sino, sottosegretario agli Este-ri, ha chiuso [...] degli Stati Generali del Piemonte, [...] a considerare il nord-ovest «non [...] caso, ma una risorsa». Ed è stato lo [...] Fassino [...] provin-ciale del Pci a Torino negli an-ni Ottanta) [...] che «il processo avviato più di 15 [...] la ristrutturazione delle grande aziende, non va [...] da-to che [...] voluti 120 anni per [...] precedente». Dunque, se il nord-ovest [...] dalla sacca depressiva, [...] di Fassino ha un [...] comparata con [...] del-la presidente della Provincia [...] Torino, Mercedes Bresso, se-condo cui [...] «è di impor-tanza strategica [...] in ordine alla [...] elevata concentrazione di centri [...] ricerca pubblici e privati, per la forte [...] interna-zionali delle esportazioni e [...] di distretti e imprese [...] leader mondiali nelle rispettive industrie». Una fotografia [...] che ci permette un [...] anni della Ricostruzione industriale (1946-48) che ri-partiva [...] -dove già si era radicata prima del [...] prima ancora, agli albori del capitali-smo italiano), [...] dopoguerra la cultura, le istituzioni, le clas-si [...] di rappre-sentanza degli interessi, i mo-delli di [...] società industriale. DI [...] prende corpo la tesi [...] studio-so che negli ultimi an-ni ha dedicato [...] nord-ovest, il so-ciologo Arnaldo Bagnasco, fermo sostenitore [...] grande impresa» che nei grandi paesi avanzati, [...] decenni e ai pri-mi gradini di una [...] (la globa-lizzazione), «rimane un pila-stro portante [...] e, più in dettaglio, [...] nazionale non sem-bra affatto fare a meno [...]. Grandi in-dustrie ancorate al [...]. E non è un paradosso [...]. Anzi, è esattamente il [...] predicare Paolo Canta-rella, per il quale gli [...] Fiat [...] sono la con-troprova che [...] posti di lavoro non sono ipotizzabili «senza [...] casa pro-pria». E non a caso, [...] Cantarella, nella sfida sulla globalizzazione, il Pie-monte è [...] te-sta: «Siamo una delle regioni italiani con [...] livelli di investimenti oltre i confini na-zionali. Il 66 per cento [...] clienti esteri; più del 30 per cento [...]. Percen-tuali che portano acqua alle [...] di Bagnasco, per il quale [...] perde ogni connotazione se non [...] alle sue spalle «grandi com-plessi finanziari e produttivi, grandi [...] capaci di [...] e di fornitori di servizi». In una locuzione, il ri-tardo [...]. Dal confronto con i [...] che in Italia si contano 68 im-prese [...] ogni 1000 abitanti, 35 in Francia, 37 [...] Germania, [...] in Gran Bretagna, 33 in Dani-marca, 28 [...] Olanda, [...] in Grecia. Infatti, non mancano le [...] settore delle piccole e medie imprese, Ernst [...] Young [...] classificato [...] su una sele-zione di [...] e me-die imprese, solo al quinto po-sto, [...] Inghilterra, Francia, Germania e Spagna. Un altro luogo comune [...] spiegare la ragione per la quale numerose [...] imprese italia-ne entrino [...] di socie-tà estere, quando [...] salto di dimensione per reggere sui mercati [...]. E [...] del capitale straniero va [...] il sintomo di un limitato inter-scambio culturale [...] piccola impresa che altri Paesi europei e [...] si-stema industriale. Le conclu-sioni cui arriva Bagnasco [...] esplicite nel ritene-re che «le ragioni del [...] oggi buoni ragioni per il consolidamento [...] nazionale e, nella sostanza, [...] del Paese». In fondo, un Paese [...] chiarezza al suo interno. Chiarezza anche politica con [...] la sta-gione degli slogan che sfratta-no il [...] sostituirsi ai ragionamenti; chiarezza economica per far [...] proposte sul binario [...]. BRUNO UGOLINI Troviamo un Sergio [...] soddisfatto per come si [...] vicenda traumatica della crisi di governo, anche [...] riflessioni critiche sulle incognite del futuro. So-no stati, anche per lui, [...] di [...]. Ricorda: «Non era in [...] in quel dibattito parlamentare, [...] governo. Ora, però, con vecchie [...] il leader del-la [...] rischia di guastare la [...] Prodi e pretende chia-rezza su diversi aspetti dei [...] tra la coalizione di centrosinistra e Rifondazione Comunista. E minaccia, senza battere [...] allo sciopero genera-le. Contro le minacce (un [...] Confindustria, ma anche contro la maggio-ranza di [...] in-sieme le due sinistre. Questo avverrà, sostiene con energia, [...] sarà messa in discussione la politica dei redditi, se [...] reso impraticabile [...] del 23 luglio del 1993. Il segretario del principale sindacato [...] approva anche il traguardo programmatico delle 35 ore, ma [...] vuol [...] parlare di rinuncia alla difesa [...] potere [...] in cambio [...] ridotti. [...] è rivolto a Prodi, [...] come realizzare le 35 ore. Il governo dovrà dire, [...] margini negoziali per definire [...] sulla rifor-ma dello stato [...] in-vece, è immodificabile il patto con Rifondazione Comunista. La decisione della Confindu-stria [...] la disdetta dei contratti è giudi-cata saggia, [...] il leader [...] imprenditori e sindacati hanno [...] bisogno di certezze sui co-sti. Il chiarimento con [...] «Sono pronto, ma bisogna [...]. Le sue ac-cuse sono infondate. Un [...] insomma, che ritor-na alla [...]. [...] il giorno della fiducia a Prodi. [...] «I fatti positivi, [...] tra Prodi e Rifondazione, [...] governo riconquista la stabilità; i tempi rapidi; [...] ruolo dei sinda-cati e della contrattazione, un [...] primo tempo mes-so in discussione. Ora esistono le condizioni [...] la legge Finanzia-ria ed entrare in Europa». [...] una novità carica [...] che, se non saranno individuate [...] risolte rapida-mente, potranno creare pro-blemi consistenti per il futuro. Non ricordo altre crisi [...] in questo modo. La novità sta in [...] consistente su temi che sono solo parzialmente [...] forze politi-che e del Parlamento, mentre, in [...] alle forze sociali». Quali sono queste incognite, [...] necessario riprendere, innanzi tutto, il [...] sulla legge Finanziaria. Non ho però, francamente, [...] nella maggioran-za lascia margini alla trattativa oppure [...]. Il negoziato dove-va ancora [...] gli am-mortizzatori sociali, la [...]. La maggioranza deve tradurre [...] nel proprio accordo in una propo-sta rivolta [...] se è ne-goziabile oppure [...]. [...] o [...] caso il carattere del rapporto [...] il sindacato è de-stinato a mutare». E se la trattativa [...] aperto un primo proble-ma [...] rapporto tra noi e il governo». Non sono chiare, sulla [...] per le pensioni [...] Come distinguere tra operai [...] equivalenti? «Il problema è quello di sta-bilire [...] di pari gravosità rispetto a quello operaio. Si è introdotta, in realtà, [...] divisione tra gli impiegati. Non si sa come av-verrà [...] sulle pensio-ni [...] e nemmeno co-me si passerà [...] 4500 miliardi di risparmi ai 4. Saranno elementi di negoziato con [...] il problema più delicato. Riguarda la politica degli orari [...] della politica dei redditi. Io sono convinto [...] delle 35 ore. Pen-so che sia utile [...] di una legge per [...]. Tale leg-ge può avere una [...] di stimolo e [...] dei comportamenti delle parti. Pe-rò, per la prima [...] sociale, è ipotizzata, in materia [...] una legge che ha [...] che anticipa gli esiti della con-trattazione collettiva. Non è mai stato così. Non si può, [...] canto, nemmeno im-maginare di [...] Italia modelli come quello francese: è diversa la [...] dei servizi, sono diversi la cultura, la [...] regole contrattuali. Dispositivi vin-colanti, in una materia [...] questa, possono interferire, immediatamente, con tutte le materie contrattuali [...] pongo-no subito [...] di trovare un punto [...] per ogni singola materia». La Confindustria ha minaccia-to, [...] tempo, il blocco [...]. Era una minac-cia di ritorsione [...]. [...] un problema oggetti-vo, non trascurabi-le. [...] impossibile, per le imprese [...] sindaca-to, rinnovare un contratto se non si [...] dei costi. Appare alto il rischio che [...] posi-zione fin [...] espressa dalla maggioranza [...] possa fornire un argomento a [...] settori im-prenditoriali che non voglio-no una contrattazione ordina-ta e [...]. [...] indispensabi-le, perciò, che la maggioranza [...] immediatamente, la [...] proposta di disegno di leg-ge [...] la riduzione [...] in modo che ognuno abbia [...] il carattere della legge». ///
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[...] indispensabi-le, perciò, che la maggioranza [...] immediatamente, la [...] proposta di disegno di leg-ge [...] la riduzione [...] in modo che ognuno abbia [...] il carattere della legge».

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Il progetto è senza scopo di lucro, ma purtroppo le spese sono ingenti. Da alcuni anni IdMiS - Istituto della Memoria in Scena (ONLUS) -, anche grazie al Comitato promotore Fondazione Giovanni Frediani ed all'Associazione Culturale Controtempo, ha investito molte risorse sia monetarie che umane nella progettazione del sistema, nella traduzione digitale del proprio patrimonio archivistico, bibliografico - specialmente dell'emeroteca -, biblioteconomico, e museale; in assenza di un contributo pubblico minimamente adeguato ci vediamo costretti a chiedere alle biblioteche che vorranno aderirvi ed indirettamente agli utenti la condivisione dei costi e/o la partecipazione attiva all'elaborazione delle unità bibliografiche che ciascun ente vorrà inserire per il prestito digitale interbibliotecario.
Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

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Città & Regione [1975-1976*]

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Civiltà cattolica [1850-2000*]

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Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



(98)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .





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