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[...] un [...] il dolore alle spalle, [...] per [...] di farmi trascinare: i poliziotti [...] due, uno mi tirava per un [...] uno per [...] paralleli, e il sudore che [...] la loro fronte mi [...] di [...] la cui punta si di-sfaceva [...] di resistenza passiva che mi [...] ad altri che come me, ne-gli stessi momenti, venivano [...]. Piangevo soprattutto di rabbia. Perché mentre mi spintonavano [...] scalinata della facoltà di Lettere avevo visto [...] da una fila di forze [...] Serafino Di Luia e [...] di fascisti: col dito puntato indica-vano i [...] noi che era interesse [...] arrestare. /// [...] /// Era la primavera del [...] Paolo Rossi era morto da pochi giorni, durante un [...] non aveva visto la polizia schierar-si a [...]. [...] che aveva deciso [...] gli esponenti ricono-sciuti della sinistra [...] la presiden-za [...] tenuta Nuccio Fava, al-lora presidente [...] un fatto inaudito, [...] studenti, con buon anticipo sul [...]. Credo di non avere [...] quel 1966, ma quella rabbia [...] sentita dentro tante volte. Senza quella rabbia, e [...] senza quelle lacrime, non [...] ad altri, il sentimento [...] sono venuti dopo. Anni di umiliazione, anni [...] solo [...]. Ho in mente una sorta [...] un al-bum [...] perché [...]. Amba-sciata americana, manifestazione per [...] Vietnam, [...] seduti [...] fra noi e la [...] Giovanna Marini e Ivan della Mea cantano [...] loro chitarre. Di punto in [...] addosso al commissario: i tre [...] di tromba obbligatori si perdono nei gemiti delle prime [...] riesce comunque ad evitare i colpi secchi delle manganellate. [...] e la sorpresa giocano uno [...] particolarmente pe-sante a una coppia elegante [...] nulla ti capiterà»: lei spintonata, [...] lui picchiato duramente [...]. Piazza Cavour: [...] della polizia nei giardinetti polverosi, [...] affrontare [...] mi butta sotto i manganelli [...] nessuna furbizia, senza nean-che il gesto istintivo di coprirmi [...] faccia. Per difendermi, i compagni [...] prendono botte, perfino più di me. Dopo, appena finito [...] delle ecchimosi più vistose, verrò [...] di tener-mi fuori dai cortei per un [...] per [...]. Valle Giulia, i cartelli, [...] ragazze in tailleur e i maschi con [...] i ka-tanga che sono la punta dura [...]. [...] quella rabbia: per la prima [...] come canterà poi Paolo [...]. Ma non può scappare Pinelli [...] la rabbia e le lacrime e [...] di un altro morto che [...]. Credo [...] nella mia memoria, le fotografie [...] morti. Morti che -è [...] -non riescono più [...] nella mia testa, non solo [...] collocazione temporale, ma tal-volta neanche un nome. Perché sono tanti: persone qualunque, [...] in una manifestazione qua-lunque, in una strage qualunque. Mi ricordo i primi. Ardizzone e Se-rantini, o quelli [...] hanno [...] e Francesco Lorusso. E poi altri, Giorgina Masi [...] in un corteo che ricordava la vittoria del divor-zio, [...] Avola, [...] mazzi di fiori, per una [...] non breve, [...] delle strade di tante città. E mai nessuna verità, tutto [...] che ci offende e ci uccide [...]. Senza tutti quei morti, [...] che avevamo, di [...] di potere contro la [...] consueti della lotta di classe dimostravano ogni [...] incapacità anche soltanto di difesa. I morti che sono [...] incomprensibili, e invece credo che uno sforzo [...] tuttora necessa-rio. Perché quando hanno comin-ciato a [...] gli schiera-menti, quando i morti sono stati da una [...] ma anche da tutte le [...] menta-le, e la necessità di [...] quel che restava delle istituzioni demo-cratiche ha provocato distorsioni [...] le quali [...] discussione [...] lo dimostra -abbiamo [...]. [...] lanciavano anche slogan minac-ciosamente mortuari, [...] pe-santi di cui non era contemplata [...] di irresponsabilità e stupidità, troppe [...] e a sproposito si è par-lato di corresponsabilità diretta. [...] una funerea allegria, in que-gli [...] la sensazione ancora oscura del budello cieco in cui [...] si stava infilando. Quando le pistole hanno [...] si è fatto un gran silenzio, non [...] ha prodotto derive non più collettive ma [...] co-minciato a bucarsi, chi ha dato di [...] ha con-tinuato un proprio impegno ma ormai [...] scelto di proseguire fino in fondo verso [...]. [...] diversi, una comune sensazione che [...] fosse chiusa nel peggiore dei modi una fase che [...] stata di [...] e di contare. Slogan come «né con [...] a [...] a un disagio profondo che [...] tante e tanti che non trovavano più punti di [...] non solo ideali ma [...]. Nella [...] Storia [...] repub-blicana, Silvio Lanaro individua nella [...] dei linguaggi so-ciali» la causa (o una delle cau-se) [...] una modernizzazione che avvenne in Italia «solo al prezzo [...] convulsioni, vite bruciate, febbri [...] assoluta-mente sproporzionate». Una pe-nuria che attraversò [...] politica, incapace di indivi-duare risposte ma anche [...] esaustive, e da cui non fu certamente [...] Pci, preoccupato da un lato di non essere [...] che comunque si richia-mavano al pensiero marxista, [...] in una difesa dello Stato che diventava [...] delle cose sostanzial-mente così [...]. Fin dal loro inizio, [...] percepiti da larga parte del Pci come [...] da trattare con un disprezzo che aveva [...] che non lasciava spazio a nessuna forma [...] fosse una malattia infantile [...] detto già Lenin, e la citazione fu [...] volte utilizzata per chiude-re un discorso che [...] essere affrontato sen-za schiaffi in faccia, con [...] di capire. I padri storici, insomma, [...] nelle peggiori storie [...] -a proporre un rigido [...] i figli non potevano più corrisponde-re, con [...] che provocò, nei padri e nei figli, [...] modo speculari di [...]. Se le colpe dei [...] ricadere sui figli, non si può certo [...] contrario, cioè che le respon-sabilità individuali di [...] gravi si disciolgano in [...] di responsabilità generale e [...] di nuovo i figli non verrebbero ri-conosciuti [...] di pena, ma come bambini me-ritevoli ai [...] confinati dietro la lavagna. La proposta di indulto [...] è discusso in questi giorni, del resto, [...] responsabilità, ma si li-mita a ricondurre in [...] normale legislazione pene che furono comminate sulla [...] del tutto ecceziona-li. Un provvedimento di giusti-zia, [...] per-sone che hanno trascorso già molti anni [...] proba-bilmente [...] occasione che ci resta [...] fondo, con la maturità degli anni tra-scorsi [...] su una fase che non può comun-que [...] un velo pie-toso né sul versante del [...] versante di un paese che su questa [...] è interrogato fino in fondo, e so-prattutto [...] dato fino ad oggi risposte convincenti. Clara Sereni [...] 4. Ma la fase più [...] (che ha il suo cuore nel 1978, [...] e [...] di Moro) non nascono [...]. In questo articolo Clara Sereni, [...] storia collettiva e autobiografia, quel decennio o [...] va [...] di Paolo Rossi nel [...] del [...] (Francesco Lorusso, [...] Masi, Walter Rossi). Un periodo seminato di [...] armati della polizia, di raid fascisti, di [...]. Ma anche di una [...] vede sempre più lontani i padri storici [...] in particolare il Pci) dalle generazioni che [...] storia a partire dagli anni sessanta e [...] faranno segnare una drammatica rottura. Emergenza [...] gli anni prima del [...] Tanta [...] tanti morti senza capire i quali non [...] i tragici anni venuti dopo Con una [...] confusa Il racconto di Clara Sereni ha [...] partenza ben [...] di aprile del 1966. Un tempo tento lontano da [...] forse necessario spiegare un [...] chi sono i [...] richiamati. [...] «in ordine di apparizione». /// [...] /// Così in quegli anni [...] de-scriveva Di [...]. Era un amico di Mario Merlino, [...] fondatore [...] circolo XX II marzo [...] neofascismo camuffato era riuscito a infilarsi ai [...] studentesca. Ma Di [...] e il suo movimento [...] di [...] era troppo noto per la [...] militanza fascista e per [...] di Paolo Rossi per «passare [...]. /// [...] /// Era un ragazzo, uno [...]. In ta-sca aveva la [...] Federazio-ne giovanile socialista. Il 27 aprile dentro la Sapienza una squadrac-cia fascista scorrazza e minaccia: [...] è ottenere [...] delle elezione degli organismi studenteschi [...] ai «neri» non era-no andate bene. Gli studenti di si-nistra [...] mi-nacciati: Paolo Rossi è gettato da un [...]. [...] e la rab-bia furono enormi: [...] si ferma. [...] a cui parteci-pa Ferruccio [...] chiede le dimis-sioni del rettore Papi, ritenuto re-sponsabile [...] goduta nelle mura [...] dai fascisti. I funerali di paolo Rossi [...] giganteschi e «muti». Vi partecipa-rono Nenni (segretario [...] del consiglio), Lon-go (segretario del Pci), La Malfa [...] Pri) e anche i vicesegre-tari della [...] Piccoli e Forlani. Gli studenti occupano [...] per la prima volta [...] di professori e assistenti che scen-dono in [...] rettore. Papi si dimette il 2 [...] il 3 la polizia sgombrerà [...] do-po che i fascisti hanno [...] una nuova provocazione e aggressione. Saranno i picchiatori fascisti [...] poliziotti i capi della protesta studentesca. /// [...] /// La sigla è ormai [...] ma si tratta del [...] «parlamentino» studen-tesco, [...] previsto per leg-ge per [...] dei giovani negli organismi uni-versitari. [...] era una sorta di palestra [...] i giovani politici rac-colti in associazioni che riproduce-vano (con [...] variante) i par-titi. I democristiani avevano [...] la sinistra laica e [...] (tra i molti che vi hanno militato [...] Pannella, [...] Martelli) mentre i comunisti [...] facevano parte [...] ma erano normalmente rac-colti [...] dei Goliardi au-tonomi. I fascisti avevano la [...]. Nuccio Fava, divenuto poi [...] era tra i dirigenti [...] nel 1966 era presidente [...]. /// [...] /// Forse i loro nomi [...] ai più giovani. Si tratta di tre [...] fatto la «colonna sonora» del [...]. Va forse ricordato che [...] prote-sta in Italia non era tanto figlia [...] Bob Dylan, quanto della riscoperta delle radici politiche della [...]. Giovanna Marini, Ivan Della Mea [...] Milano), Paolo Pie-trangeli (a Roma) fanno parte del Canzoniere Italiano [...] non è una associazione di musicisti, ma [...] proprio movimento tra arti-stico e politico che [...] popolare sconosciuta (i canti del lavoro delle [...] le canzoni anti-militariste e anarchiche) e voleva [...] tradizione che facesse «cantare le lotte». /// [...] /// Era [...] del 1962, [...] più cal-do della guerra fredda: [...] Caraibi americani e russi si sfidavano in-torno a Cuba, [...] voleva istallare una base missilistica. Il mondo era [...] della guerra nucleare e [...] Italia [...] tengono ma-nifestazioni contro il blocco nava-le americano [...] Fi-del e del Che. A Milano la polizia [...] un giovane studente comuni-sta, Giovanni Ardizzone. È finito il centrismo, [...] centrosini-stra ma la polizia continua a spara-re [...] maggio a Cec-cano, vicino a Frosinone, era [...] operaio e due erano stati feriti. Il 1962 è anche [...] dei giovani operai della Fiat culminati negli [...] polizia a piazza Statuto a Torino. È il segnale della [...] di una nuova generazione delle fab-briche che [...] nel lu-glio del 1960 contro il governo Tambroni. Sono segnali di un [...] nel 68-69. /// [...] /// È il 1972, an-no [...]. Marzo si apre con [...] Milano: una manifesta-zione davanti al Corriere della [...] gruppi della sinistra extraparlamentare si chiude con [...] di molo-tov. Un pensionato, Giuseppe [...] muore colpito da un [...] ad al-tezza [...]. Pochi giorni dopo il [...] Giangiacomo Feltrinelli viene trovato dilaniato a Segrate. Il 5 maggio a Pisa [...] una mani-festazione contro un comizio del neofascista Nicolai. La polizia in-terviene, il [...] Franco Serantini è picchiato e arre-stato. Si sente male in [...] viene soccorso né portato in ospedale. Muore per trauma crani-co. /// [...] /// Francesco Lorusso è ucciso [...] pi-stolettate per le strade di Bologna, davanti [...]. Era [...] marzo del 1977, a Roma [...] prima i giovani del «movi-mento» avevano assaltato [...] comizio di Lama alla Sa-pienza. Il giorno successivo alla [...] Lorusso si tiene una gi-gantesca manifestazione nazionale a Roma [...] in una serie [...] di scontri: compaio-no le [...] manifestati, la polizia e gli autonomi sparano [...]. Solo per fortuna non [...]. Tutte le manife-stazioni sono [...] Roma «a tempo indefinito». /// [...] /// Il blocco di manifestazioni [...] provoca una serie di cor-tei accompagnati da [...]. Cortei sempre meno gran-di [...] violenti, mentre la polizia trasforma il centro [...] Ro-ma [...] una zona [...] per ogni forma di [...]. In occasione [...] del referendum sul divorzio [...] un corteo. È vietato anche que-sto. Migliaia di persone sfilano [...]. La polizia interviene ancora [...] uccisa [...] Masi, una studentessa di [...]. /// [...] /// Il 30 settembre del [...] Roma i fascisti usciti dal-la sezione missina della Balduina [...] uccidono Walter Rossi. [...] è attraversata da una dura [...] a Torino durante una manifestazione i giovani [...] sinistra assaltano un bar frequentato [...] neofascisti. Vengo-no lanciate bottiglie incendiarie, [...] fiam-me nella toilette il [...] Roberto Crescenzio. I nomi Volti, fatti, [...] di un lungo terribile decennio «normale» Da Paolo Rossi [...] Walter Rossi, una lunga scia di sangue [...] i «partitini», e poi [...] canzoni di lotta, una polizia sempre pronta [...] la minacciosa ombra dei fascisti. /// [...] /// I nomi Volti, fatti, [...] di un lungo terribile decennio «normale» Da Paolo Rossi [...] Walter Rossi, una lunga scia di sangue [...] i «partitini», e poi [...] canzoni di lotta, una polizia sempre pronta [...] la minacciosa ombra dei fascisti. (0)
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