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Escono in Italia le glosse [...] «Essere e tempo» Quando [...] capì che [...] aveva voltato le spalle alla [...] fenomenologia [...] PALERMO. Margaret Atwood e [...] Gibson sono una coppia [...] vivono insieme da ventisei anni a Toronto [...] stesso lavoro: Romanziere lui, ro-manziera, poetessa e [...] tra [...] di una «Guida te-matica [...] nel 1972 che Agostino Lombardo definisce «una [...] in-fluenti per il pubblico di quel pae-se». Fra i due (hanno [...] una figlia, oggi [...] che hanno chiamato Jess), [...] lavora il tarlo della competizione. Solidali, affronta-no Palermo con [...] adatti ai Tropici e cappello di paglia [...] carnagione infiammabile perfino, evidente-mente, dal sole autunnale. Gi-bson, spalle larghe come le [...] di un [...] di pagaia nei laghi canadesi; [...] contento del tributo [...] irregolare, una signora non classicamente [...] ma dagli [...]. Una strega, [...] genealo-gico di Atwood, forse [...]. O forse no: tale Mary Webster, [...] sopravvissuta [...] e graziata, di cui [...] che la propria nonna «al mattino diceva [...] diretta, la sera cam-biava parere e lo [...]. Di certo, [...] di famiglia compare il [...] Webster [...]. Scrittrice di culto (in Canada [...] parzialmente tradotta da noi (i romanzi «La [...] e «Il racconto [...] le «Poesie», le raccolte [...] «Vera spazzatura», «Fantasie di stupro», «Le uova di Barbablù») [...] Italia, unica donna accanto a nove premiati [...] a ricevere il Premio Mondello per [...] uscito a inizio estate [...]. Come è possibile che [...] o [...] non scateni, nella vostra [...] suo marito è diverso dal-la media degli [...] «Scriviamo in modi assoluta-mente diversi. Però, facendo lo stesso lavoro, [...] la [...]. Quando mi ha [...] pubblicavo da quando ne avevo [...] a scatola chiusa. Sarebbe più diffi-cile se [...] scrittore, il dentista» spiega Margaret Atwood. Veniamo a parlare di «Alias Gra-ce», [...] il titolo in originale. Racconta un doppio omicidio, [...] James [...] e della [...] governante e amante Nancy Montgomery [...] del servo James [...] e, forse, della [...] collega Grace Marks. Della storia -vicenda vera, [...] Canada di metà [...] che la scrittrice stese [...] televisivo nel 1974. Ma il romanzo, confronto [...] come un caleidoscopio rispetto a un paio [...] narrante è [...] il giallo è costituito [...] che su di lei stratificano giornalisti e [...] la vanno a studiare in carcere e [...]. La versione televisiva della [...] basava sul solo rac-conto di una scrittrice [...] da Atwood, Suzanne [...]. Di [...] dice:« Era [...] arrivata in Canada nel 1834 [...] condannata a [...] orribile. Lei e il marito, [...] cadetto escluso [...] eredi-tario della famiglia , [...] necessità e avevano inse-guito le voci che [...] libere di là [...]. La pove-retta immaginava di [...] foreste, zanzare e orsi. Era di buona famiglia [...] a piantare patate con le proprie mani. Su questa esperienza pub-blicò un [...] libro, [...] it in the [...] diretto agli inglesi e alle [...] , il cui messaggio era [...] in Inghilterra, non venite [...]. Poi pubblicò un altro libro, [...] vita nei piccoli villaggi, e [...] tinta da [...] di romanticismo, [...]. [...] dopo lo sceneggiato, Atwood si [...] avventurata di nuovo [...] della serva forse assas-sina, forse [...] stavolta [...] con vertigine piran-delliana. Chi descrive Grace come [...] orribile perversa e nevrotica, chi [...] descri-ve come una vittima innocente di James [...]. A seconda dei giornali aveva [...] azzurri, verdi [...] alta e bassa». È la stessa Grace, [...] leggere sulle gazzette queste opposte descrizioni che [...] impenetrabile, non ci svela chi lei è [...]. Anche [...] non scioglie il mistero. Vuol dire che la [...] è [...] consegna, dopo [...] di lavoro letterario? «Credo [...] ha scatenato il doppio omici-dio sia stata [...] si pro-dusse tra quelle quattro persone, quando [...] stessa casa: una contraddizione di classe e [...]. Il significato di un [...] lo scrive, è [...] che lo conduce a [...]. La stessa vicen-da ha un [...] diverso a seconda [...] in cui la vivi: a [...] è una tragedia, a quaranta può di-ventare una commedia, [...] sessanta forse un mistero. Cambia a secon-da di [...] il racconto. E cambia a seconda [...]. Con citazioni esplicite: per [...] Tenny-son. Altre implicite, forse involon-tarie: [...] brutalità che a volte attraversa [...] pensieri di Grace, diventata cameriera del direttore del carcere [...] è rinchiusa, evoca la crudeltà [...] «serve» [...] da quelle di Genet [...] di «La morte non sa [...] di Ruth [...] (giallo da cui, per coincidenza, [...] tratta una ver-sione televisiva canadese, prima del film «La [...] con [...]. Atwood spiega che, in effetti, [...] carcere in Canada, nel dicianno-vesimo secolo, era una specie [...] zoo, dove [...] alta erano autorizzati a entrare [...]. Oggi, che tutto è [...] totali potrebbero sussistere? «Sì, perché la vita [...] enigma» replica la scrittrice. Simpson, per esempio, abbia ucciso [...] no [...] moglie: quando ci sono tanti [...] dettagli in contraddizione [...]. Atwood è una giocoliera del [...] restituisce un giallo di [...] fa [...] al tempo presente; nel «Raccon-to [...] immaginato un [...] delle donne di [...] Repubblica di [...]. [...] Edel, il più accreditato biografo [...] Henry James, sentenziava: [...] un pendolo che suona, lì [...] un [...] conclude. E, suonan-do con la [...] di [...] pendolo, sorride con [...]. Maria Serena [...] 3. Il giovane filosofo (non [...] propo-neva di ripensare la [...] partire dal nulla e quindi a partire [...]. Con questo venivano messi [...] capisaldi della metafisica. Il nulla, [...] era fatto og-getto del pensiero [...] emozione soggettiva, era conside-rata la [...] attraverso cui [...] e il suo senso giungono [...] rivelarsi. [...] di che restare sconcertati. E anche di che [...]. Come del resto farà lo [...] che [...] mistica [...] non tarderà a vedere «il [...] più grande per la fenomenolo-gia», cioè per la [...] proposta di fondazione scientifica della [...] e di rifondazione filosofica del-la scienza. E dire che proprio [...] aveva voluto [...] come successore. In lui aveva visto [...] anni Venti un «predesti-nato a diventare un [...] stile, una guida capace di condurre al [...] confusioni e debolezze del presente», e da [...] suo «talento straordinario» (di-rà poi a rottura [...] per la fenomenologia un im-pulso decisivo. Invece nella prolusione [...] vera a propria dichiarazio-ne [...] per un futuro lavoro da [...] la fenomenologia semplicemente era ignorata. Come se [...] di quel metodo, cui [...] anni di studio, non sapes-se che [...]. E anzi lo giudicasse espres-sione [...] una tradizio-ne filosofica da supe-rare. Sentendosi tradito nella consegna, [...] reagisce nel mo-do più [...] serio per un pensato-re: studiando a fondo [...] suo allievo eccezionale per ca-pire le ragioni [...]. In-fatti [...] del 1929 è dedicata [...] Essere e tempo, che pro-prio lui, [...] aveva voluto pubblicare, oltre [...] di Kant e il problema della metafisica. In margine ai due [...] perplessità, le critiche, i segni del dissenso [...]. Sono glosse preziose per [...] di un confronto filosofico che for-se non [...] secolo. Fi-nalmente pubblicate in Germania, [...] per la [...] Book da Corrado Sinigaglia, [...] anche autore di una prefazio-ne assai meritevole [...] storiografico sia su quello [...]. Sono queste le paro-le [...] Essere e tempo, [...] che [...] aveva dedicato a [...] senza tuttavia risparmia-re un [...] progetto filosofico [...]. Ciò che [...] non aveva visto o [...] vedere allora, quando lesse il manoscritto (lettura [...] fiducia?), ora lo colpisce con la violenza [...]. La questione [...] infatti, è precisamente la [...] riteneva di [...] finalmen-te posto nei suoi [...] affermava invece che di [...] sono perse le tracce. Come dire: [...] ha fallito com-pletamente. Impossibile per [...] una ragione. Tanto più che secon-do [...] non fa un solo [...] là della fenomenologia. Non è la fenomenologia [...] là dove le cose sono colte nel [...] e nel lo-ro ordine si mostra il [...] Ma perché questo accada è necessario un atto [...] dunque [...]. [...] con la [...] intenzionalità, è il fondamento della [...]. Dunque, tra [...] e le cose non [...] opposizione, ma reciproca [...]. E qual è [...] di [...] se non il riconoscimento che [...] senso [...] è dato da [...] del soggetto? [...] differenza semmai è che [...] rinun-ciando al metodo fenomenologi-co, non [...] in grado di giustificare il carattere puro e oggettivo [...] ricadendo suo malgra-do nello psicologismo [...] vissuta. In realtà [...] cerca ben al-tro che [...] grado di giu-stificare [...] dei suoi con-tenuti partendo [...]. È la logica [...] ad [...] segnata da quel riduzionismo [...] il frutto avvele-nato della metafisica. A misura che pretende [...] loro or-dine tute le cose che sono, [...] a cosa tra le [...] la più alta e la più comprensiva. E la fenomenologia [...] resta prigioniera di questo orizzon-te. Perciò vale per la [...] vale per la metafisica: la questione [...] è dimenti-cata. La può ricordare e anzi [...] solo un pensiero che concepisca [...] non come realtà trasparente alla [...] quasi stesse tutta davanti agli occhi in una perfetta [...] ma come [...] della realtà, ciò che la [...] non è mai ma ciò in cui la realtà [...] la [...] origine. Dunque, un pensiero che pensi [...] a partire dal nulla. Ma anche un pensiero [...] di fronte ai paradossi. [...] un punto, in queste glosse [...] a [...] che fa toccare con mano [...] la distanza che se-para i due filosofi. Ed è la dove, in Essere e tem-po, [...] sostiene che [...] colpevole non è il risultato [...] una consapevolezza (una consapevolezza per questo o per quel-lo), [...] al contrario, questa diviene possibi-le solo sul fondamento di [...] colpevole originario». [...] si rifiuta proprio di capire. O almeno di ac-cettare [...] una pa-lese inversione della causa e [...]. Eppure [...] non fa che applicare [...] della colpa [...]. [...] è in grado di rico-noscersi [...] di qualcosa solo perché lo è originariamente, pro-prio come [...] in grado di riconoscer-si esistente a misura che è [...] esserci, «ci» [...] vale a dire, originariamente partecipe [...] e perciò capace di [...] in questione. Non stupisce comunque che [...] appaia destina-ta a separarsi [...] di [...]. [...] cer-cherà nel «dialogo [...] con i poeti» una risposta [...] domande che emergono da quel fondo senza fondo che [...] scienza ignora e che non è se non [...] laddove proprio alla scienza, sia [...] la scienza rifonda-ta, [...] guarderà come a un fu-turo [...] di sapere per [...]. Davvero, due prospettive non [...]. E che tali rimangono [...] in senso contrario (tentativi cui il curatore [...] di queste Glosse offre peraltro, e con [...] di un appiglio). Comunque la rottura del [...] e [...] ben-ché mai dichiarata, non [...] più malinconica e più triste. Quasi che sulle loro di-vergenze [...] si stendesse [...] di una più profonda in-compatibilità. Indubbiamente sarebbe un gra-ve [...] confondere i due piani, quello culturale e [...]. Però resta che [...] del nazismo vede i [...] schierati su fronti oppo-sti. [...] in quanto ebreo, è [...] stessa università di cui [...] diventa rettore. Ma, potremmo dire, in [...] è più [...] a tradire [...]. È [...] a tradire se stesso e [...] filosofia. Sergio Givone Sir Alexander Mac Kenzie [...] primo bianco che attraversò il Canada nel [...] Questi [...] i premi Glosse a [...] di Edmund [...] Book [...]. Per la sezione italiana [...] Giovanni Raboni per «Tutte le poesie», Giuseppe Bonaviri [...] romanzo «Silvina», Roberto [...] per la traduzione di «Shelley», [...] Fabrizio Rondolino per [...] prima «Un così bel [...]. I premi internazionali sono stati [...] per [...] a [...] «Morbo [...] per [...] a Margaret Atwood, [...] Grace»; per [...] a Andrè Brink, «La polvere [...] sogni»; per [...] a David [...] «Ritorno a Babilonia»; per [...] a [...] «Barriera di corallo». Premio speciale allo scrittore [...]. Dalla Prima Mostra Al Parco [...] Villa Lais a Roma Il giardino? È un [...] La [...] di [...] verde progettata da artisti, [...] mentali Tu mi dici che Prodi è [...] che fa il furbo e non dà [...] preci-se domande e io ti dico che [...] mi dici che [...] è un ex socialista [...] e ha messo su questo gar-buglio perché [...] casa e questioni da far fuori con [...] e io ti dico [...] e tu mi dici che [...] è un na-no ghiacciato [...] in piedi tutta questa manfrina fin dal Di Pietro [...] Mugello che [...] una sega e io [...] che voglio ragiona-re perché soprattutto voglio, [...] voglio, che Prodi e [...] e [...] e [...] sappiano che noi stia-mo [...] tra compa-gni, cittadini tra cittadini, ca-paci di [...] soprattut-to di [...] senza [...] mai. Giù le mani, compagni. La polemica sul Nobel [...] Da-rio Fo risente un [...] della stes-sa propensione nostra [...] tifosi che cittadini. Io ho una remora nei [...] di Dario e [...] detta: poteva fare scuola del [...] teatro e non [...] fatta. /// [...] /// Il resto, a mio [...] fritta, otti-mo comburente per chi ha vo-glia [...]. In base alla mo-tivazione data [...] svedese, Dario Fo il premio No-bel [...] strameritato. Si può es-sere o [...] la mo-tivazione, ma se si sta, come [...] si può soltan-to essere grati a Dario Fo [...] premio ricevuto: fine della fia-ba. Il fatto che poi [...] di [...] devolvere par-te del premio [...] di [...] Bompressi e [...] dà ulteriore forza alla [...]. Quindi, anche su questa [...] felice e tale deve restare, sarà il [...] voce alla ragione che ci confronta più [...] di tutte le culture, [...]. E parla di un [...] anche un violi-no. Non aspettatevi, dunque, opere [...] che normalmente si possono vedere [...] musei o in luoghi [...] deputati. Nella serra [...] ha coinvolto molte persone con [...] diverse, ma con un uni-co obiettivo: la possibilità di [...] la vivibilità «estetica» del quar-tiere. [...] relativo ai progetti di riqualifi-cazione [...] del parco che la ospita. La particolarità del luogo [...] fatto che al suo interno è ospitato [...] Centro [...] Usl R MC, diretto dal dottor [...]. E [...] è partita proprio da questa [...]. Il progetto, ideato e realizzato [...] Flavia [...] esperta di Art [...] da Margherita Caruso [...] di riutilizzare e riqualificare il Parco secondo i desideri e i progetti individuali sia dei [...] psichia-trici ospiti del Centro Diurno, sia [...] della [...] circoscrizione, sia dei bambini delle [...] del quartiere. Il [...] la terra come un organismo [...] sano o malato, anziano o [...] possa recuperare [...] di bellezza e armonia. Il modello preso a [...] di analoghe espe-rienze svolte [...] e in partico-lare quella [...] a [...] in Lussemburgo. A partire da febbraio [...] laboratori diversificati, defi-niti di mobilità espressiva, a [...] pazienti, anzia-ni e bambini, insieme ad artisti [...] e a studenti [...] di Belle Arti di Roma. [...] e grafici [...] workshop internazionale che si è [...] dal 5 [...] maggio scorso, [...] e studenti del Dipartimen-to Arte [...] Ambiente [...] di Manchester, partner del progetto [...] Arte e ambiente, finanzia-to dalla Commissione europea e dal Comune di Roma, [...] del quale la mostra di Villa Lais è solo una tappa. I risultati dei di-versi [...] al-la progettazione di un nuovo giardino: un [...]. I temi musicali, identificati [...] diventati il filo conduttore di tutta [...]. Individuato il soggetto, sono [...] hanno coinvol-to artisti, botanici, architetti, la Sovrintendenza [...] Belle [...] al-cuni assessorati del Comune di Roma. La realizzazione del giardi-no [...] violino è comincia-ta a settembre. E proprio oggi vie-ne [...]. Per festeggiare, nel Parco ci [...] un concerto [...] tenuto da Luis [...]. /// [...] /// Per festeggiare, nel Parco ci [...] un concerto [...] tenuto da Luis [...]. (0)
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