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Diana, che dopo il [...] 28 agosto 1996 aveva conservato grazie ai [...] diritto a far parte della famiglia reale [...] a Sarah [...] ex moglie di Andrea [...] Carlo), in una famosa intervista alla [...] nel 1995 aveva fatto [...] che per lei Carlo non aveva la [...] re, e che lo scettro sarebbe dovuto [...] figlio primogenito William. Carlo invece alla soglia [...] ha continuato a prepararsi a succedere alla [...] Elisabetta II come re e come capo della Chiesa Anglicana, [...] la fine del matrimonio con Diana aveva [...] davanti [...] pubblica) la [...] storia di amore con [...] Camilla. Solo che la Chiesa [...] attraverso [...] di Canterbury George Carey, [...] in nessun caso un divorzio può aprire [...] un secondo matrimonio, finchè [...] coniuge è ancora in [...]. Ora invece Carlo, che [...] figli aveva anche accettato di ricomparire in [...] Diana, può cominciare a pensare di rifarsi [...] Camilla senza per questo dover rinunciare al [...]. Anche se resta il [...] Camilla è divorziata, tuttavia un suo eventuale matrimonio [...] Carlo [...] ora questioni meno complicate, in quanto la [...] anni compiuti, non ha avuto figli dal [...] e rubacuori Andrew Parker [...] (concluso ufficialmente nel 1995), [...] intenzione di dare altri eredi a Carlo, [...] la riguarda ha sempre detto di non [...] di diventare regina. In ogni caso [...] ufficiale al trono dopo Carlo [...] William, che ora ha 15 anni. E in fondo la [...] fine della principessa di Galles potrebbe rendere [...] futuro della famiglia reale, che negli ultimi [...] trovata assai spesso a dover fronteggiare scandali [...]. Finché Lady Diana era viva, [...] grazie anche alla [...] straripante popolarità, avrebbe potuto in [...] momento montare una campagna di discredito nei confronti [...] marito Carlo. Solo [...] certo, ma che avrebbe [...] già scossa immagine della monarchia britannica, che [...] volta [...] attraverso una serie di [...] pubblicati dai quotidiani inglesi, ha scoperto di [...] della maggioranza dei suoi [...]. E ora Carlo può [...] e al trono La morte di Diana [...] una dolorosa tragedia personale e familiare, è [...] dei tempi La più potente, amata e [...] Cupo [...] di una monarchia Fiori e dolore: il [...] passeggero di un ultimo fuoco [...] 1. La morte di Diana [...] una dolorosa tragedia personale e familiare. È un ter-ribile segno [...]. Per due ragioni. La prima è la [...] (mi ri-fiuto di [...] «paparazzi», fanno solo il [...] pagato ma faticoso, e spes-so non privo [...]. In un mondo in [...] diventato spettacolo, ecco [...] morte in diretta. Sarà facile, agli ipocriti, [...] sulla «persecuzione» di cui [...] principessa di Galles era [...]. Ma i giornalisti «rosa» [...] e gli abili e spregiudicati artigiani dei [...] «zoomate» arricchivano consapevoli pro-prietari di rotocalchi e [...] e si sforzavano di soddisfare il gusto [...] insaziabile, che essi stessi (cronisti, operatori, editori) [...] a corrompere a forza di «scoop», rivelazioni, [...] frenetico scambio fra domanda e offerta in [...] rapporto fra spacciatori e drogati. Impres-siona il sovrumano sangue [...] che (forse impassibili, forse eccita-ti) scattano foto [...] quel sanguinante carnaio fra le lamiere contorte. Ma il giornalismo «moderno» [...] ha da tempo abituato alla «ripre-sa» di [...] defi-niamo insopportabili, e che in realtà sopportiamo [...] massa-cri, bambini ridotti a fragili scheletri dalla [...] fame. Non [...] più scampo, non ci sono [...] èremi, né torri [...] in cui rifugiarsi. Tutte le sofferenze del [...] scaraventate addosso, a colori, più volte al [...]. E forse è giusto [...]. Era un personaggio, Diana, [...] morte è stata [...] della parte che le [...] nel gran Teatro del Mon-do. La seconda ragione per [...] del tunnel parigino è un segno dei [...] importante. Essa rappresenta infatti una [...] tentati di definire «storica», se la parola [...] abu-sata, nel cupo tramonto di quella che [...] più potente, amata, invidiata, te-muta, odiata (certo, [...] storia umana. Pri-ma che avesse iniziato [...] che è stato chiamato «decolonizza-zione», con il [...] nudo» Gandhi sui can-noni e le baionette [...] corona britannica dominava, con pugno di ferro [...] velluto, su un mi-liardo di esseri umani, [...] di essere [...]. /// [...] /// Valga fra i tan-ti [...] Malta ho conosciuto il capo cameriere di [...] odiava a morte il primo ministro Dom [...] perché «voleva fare di [...] di [...] Maestà, ex interprete al [...] fiero delle sue decora-zioni [...] suo passaporto color «navy blu», con su [...] e il [...] di lui, che era [...]. Tutta la mia pas-sione [...] di fronte a tanta [...]. [...] con la famiglia reale britannica [...] cui vene scor-re tanto sangue francese, olan-dese e tedesco) [...] è di anti-chissima data, come crede chi ama ironizzare [...] sentimenti che [...] non sono mai esistiti, se [...] in forme folkloristiche e regionalmente ben limitate (un [...] al Sud, un [...] al Nord) I re [...] non furono affatto popolari né [...] potuto [...] (il primo non sapeva neanche [...]. Essi sedevano sul trono [...] inglese (geniale alle-vatrice di cani, cavalli e [...] bisogno per go-vernare, prosperare, arricchir-si. [...] (reciproco) comin-ciò con la regina Vittoria. Do-tata di un fascino [...] schiva e al tempo stesso incline al [...] ogni solleci-tazione razzista (ottimi i suoi rapporti [...] ministro [...] ebreo appena conver-tito, e [...] domestici per-sonali indiani), Vittoria fu amata da [...] certo, soprattutto dal [...] da bottegai e [...] marinai. Dotata di una intelli-genza [...] un solido buon senso da massaia, essa [...] dire, la «prima massaia [...] e tutte le massaie [...] lei, fiduciosa e soddisfatte e docili, trovando [...] consolazione e un anti-doto alla durezza dei [...]. Paese radicalmente e [...] laicizzato in tutte le [...] non solo protestanti, ma an-che cattoliche (vi [...] perché non sanguinano madonnine, non appaiano sti-gmate [...] santi e santoni, né a Londra, né [...] Du-blino?), [...] Gran Bretagna ha ri-versato molto a lungo [...] stessa devo-zione che [...] da noi le folle, [...] in qual-che certezza, depongono ai piedi delle [...]. [...] fra sudditi e sovrani [...] due se-coli, ed ha resistito anche a [...] grave, come la pretesa di Edoardo VIII [...] patto stipulato dai suoi antenati con la [...] una moglie americana e [...]. Pronta e severa fu [...] un governo compo-sto, peraltro, di uomini [...] che brillanti, ma duri [...] convinti di rappresenta-re essi, ora, la volontà [...]. E al posto di Edoardo, [...] e [...] fu messo sul trono un [...] fratello riluttante e timido, af-flitto da una forma non [...] di balbuzie. E, ancora una vol-ta, [...] divinità» confermò la saggezza della scelta fatta. Con un duro sforzo [...] Giorgio VI, il re «per ca-so» se non [...] con la [...] moglie [...] non aristocratica (che oggi [...] re-gina madre [...] riuscì ad affrontare i [...] e a superare per-fino le difficoltà di [...] naturalmente si accaniva-no i vignettisti di Mussolini [...] Hitler). Quando arrivò [...] della verità, e la Gran Bretagna si trovò ad affrontare da sola, per [...] più lungo della [...] storia, tutta la potenza tedesca, [...] duri bombardamenti e una serie minaccia [...] la famiglia reale si rifiutò [...] i troppi ricchi che mandavano mogli e figli al [...] là [...] (e, potendo, scappavano [...]. Rac-conta uno storico: La Regina [...] «Le bambine (una era la futura Elisabetta II, [...] Mar-garet) [...] possono partire senza di me. Io non posso la-sciare [...] Re. E naturalmente il re [...]. Il re cominciò a [...] al revolver nei cortili di [...] e decise di morire [...]. Nessuno può sapere se [...] stata mantenuta davvero, in caso [...]. Ma il solo fatto [...] pubblica rappresentò per gli inglesi [...] di fiducia e un [...] stima per i sovrani (che, fra [...] si con-tentavano delle magra [...] sudditi, e man-giavano «carne in scatola su [...]. Questo rapporto paternali-stico (e [...] i suoi re, le sue regine, [...] a ieri o [...] ie-ri. Basato sui sentimenti in [...] emozioni, su miti e su riti che [...] sono, orchestrati da una sapiente regia, esso [...] lungo nutrito perfino di forme esteriori di [...]. Chi, [...] da noi, ride delle [...] Elisabetta e di [...] madre, così fuori moda, [...] un gusto «pro-vinciale», «piccolo borghese», indifferente ai [...] illustri stilisti, farebbe bene a riflettere sul [...] stessi fiori finti su strani cap-pelli, quegli [...] scarpe dai pallidi colori pastel-lo, sono indossati [...] erano fino a pochi anni fa) da [...] nelle vaste periferie che circondano Londra, e [...] foto della sovra-na hanno [...] di guardare se stesse [...]. Il cemento umano che [...] Gran Bretagna di giungere senza troppe scosse, [...] sociali (se si prescinde dal problema ir-landese) [...] del Duemila, si sta ora [...] sgretolando? Il pelle-grinaggio di [...] fiori davanti al palaz-zo reale e alla [...] Dia-na, sembra dimostrare il con-trario. Ma potrebbe trattarsi di [...] passegge-ro, di un «ultimo fuoco». Mu-tamenti profondi erano già [...] si stavano pre-parando, quando Carlo e Dia-na [...] più di sedici anni fa. La nazione ave-va perduto la [...] omogeneità, etnica, religiosa, perfino lin-guistica. [...] era scom-parso da un pezzo. E il Com-monwealth era [...] stati troppo elastici per assumere [...]. Masse [...] da tutto il mondo, dai Caraibi, [...] non potevano più nutrire per [...] regina la stessa «filiale» affe-zione dei suoi vecchi compa-trioti. Un anno prima del [...] Carlo e Diana, ci ca-pitò di assistere alle [...] com-pleanno della regina madre. Notammo, confusi fra una [...] segretarie e gior-nalisti lungo [...] che [...] non aveva nulla di [...] molto di malin-conico, di nostalgico, come per [...] di qualcosa che stava inesorabil-mente declinando: «la [...] un rito funebre». Il matrimonio fra Carlo [...] Diana [...] montato da giornali e Tv (forse più [...] Gran Bretagna) come [...] del secolo». Ma, agli osservatori più resti [...] entusia-smarsi, non sfuggì che [...] in esso una «forzata allegria», [...] di vecchio, un odore [...] di fiori appassiti». Sembrarono le parole di [...] forse lo erano. Ma tutto ciò che [...] se-guito, quel frenetico rinuncia-re a un bene [...] la propria «privacy», e il darsi in [...] pubblico crudele nella [...] innocente curiosità, e il [...] diva senza difesa perché senza talento, e [...] fino [...] fuga davanti a peri-coli [...] di «reporter» che sa già tutto, ha [...] volte, e a cui non si ha [...] na-scondere), tutto ciò ha supera-to, in orrore, [...] previsioni. Arminio Savioli John [...] «Io non credo che [...] riflessi negativi sulla monarchia» Mac Smith: «Vedrete, Carlo [...] re» «La popolarità di Lady Diana era [...] divorzio, la [...] personalità ha avvicinato [...] ai cittadini». Gli amici: [...] il titolo di Altezza Reale» [...] almeno da morta il [...] Altezza Reale». Lo chiedono gli amici [...] Diana [...] ieri dopo la notizia della tragedia hanno [...] ufficiale alla regina Elisabetta. Questo -hanno spiegato le [...] alla principessa -sarebbe un atto di riparazione [...] stato caldeggiato da una delle più strette [...] Rosa [...] durante [...] televisiva rilasciata alla [...]. Diana aveva perso il [...] Royal [...] quando un anno fa [...] tutti gli effetti estromessa dalla famiglia reale [...] di divorzio da Carlo. /// [...] /// [...] principe Carlo, invece, ci siamo [...]. Eppure oggi come milioni [...] letteral-mente sconvolto per questa tragica morte». Denis [...] storico [...]. [...] interviste perché, si [...] questo momento non saprei [...] esemplare che avrebbe potuto es-sere, [...] che non abbiamo avuto [...]. [...] di lady D. Non era una regnante. Era separata da Carlo. E [...] chi pensa che la [...] anche ave-re qualche conseguenza sul rapporto tra [...] e i sudditi. Ma ci vorrebbe una palla [...] vetro per [...] prevedere cosa accadrà domani. Di sicuro posso dire [...] luce di questa tragica fine, Diana è [...] rappresentante della coscienza di questa nazione. Ha ten-tato di inserirsi [...] modo positivo. Si è occupata dei [...] è stata accanto agli am-malati di Aids. Prima di partire per questa [...] vacanza esti-va era stata in Bosnia per portare [...] splendida battaglia [...]. Certo, aggiunge [...] «per i membri della [...] entrare nella vita pubblica. Occupar-si concretamente dei problemi [...] delle persone comuni. Lei ha potuto [...] con maggior impegno soprattutto [...] con il principe Carlo. Diana era diventata un [...] comune. Era [...]. Forse non [...] era dotata di una cultura [...]. Ma [...] del Regno Unito perché usava [...] posizione per fare qualcosa di [...] di positivo, per essere più [...]. Tre settimane fa sul [...] è sta-to pubblicato un [...] la prima volta oltre il cin-quanta per [...] si era pronunciato contro la mo-narchia. Più di un osservatore [...] quel dato negativo era dovuto anche, se [...] scandali sentimentali che avevano coinvolto i membri [...]. Che ne pensa il [...] Denis [...] «Non credo. Bisogna stare attenti. Non farsi troppo influenzare [...]. Malumori ce ne sono [...]. [...] pub-blica cambia spesso opinione. Censura comportamenti che ritie-ne [...] accusa i regnanti. Ma la monarchia come [...] pericoli. Ci sono precedenti storici [...]. Le cito solamente quello [...] Regina Vittoria: tra il 1860 e il 1870 la [...] bassis-sima. Non era amata. Anzi, [...] crescente nei suoi con-fronti. Ma la monarchia non [...]. Perché? Per noi inglesi, [...] la regina sono al di sopra di [...]. La loro principale importan-za [...] che non inter-vengono, non possono interveni-re, nella [...]. Nei sistemi repubblicani, invece, [...] comunque un protagonista, un politico. No, le ripeto, al [...] sondaggi che raccolgono umori del momento, da [...] fami-glia reale è sempre stata considera-ta come [...]. E tuttavia, professor [...] le rivelazioni scandalistiche, i [...] e lady Diana qualche [...] pubblica lo hanno pur lasciato. Mentre Diana è cresciuta [...] da quella esperienza. Si può dire che [...] da sola man ma-no che si allontanava [...]. Era stato il suo ex [...] a farla entrare nel cuore della gente [...] quel matrimo-nio da favola. Ma paradossalmente in questi [...] Diana a ren-dere meno lontano quel mondo, [...] che ci può essere un rav-vicinamento tra [...] la vita pubblica. Anche la vicenda del divorzio [...] qual-cosa. Tutti ci siamo appassionati [...] di Carlo e Diana. E non perché trascinati [...] della stampa popolare, dai risvolti a volte [...] storia. La spie-gazione è [...]. Abbiamo avuto lo stesso [...] ha quando si separa una coppia di [...] parenti. La stessa parte-cipazione. Abbiamo tifato, simpa-tizzato, difeso [...] o [...]. La monarchia fa parte [...] quotidiana, nel bene e nel male. E penso di [...] dire con grande sicurezza che Carlo sarà il prossi-mo re. Questa tragedia alla fine agevolerà, [...] successione natura-le, che nessuno ha mai messo dav-vero in [...]. /// [...] /// Questa tragedia alla fine agevolerà, [...] successione natura-le, che nessuno ha mai messo dav-vero in [...]. (0)
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