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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1997»--Id 3903702385.

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Ci sarà anche lei, Alessandra Zaccaro, 39 anni, og-gi sotto il gazebo della Lega, a [...] sì [...] della [...]. La donna -«imprenditrice tessile», [...] scritta sul depliant elet-torale della Lega nord, [...] Gilberto [...] 45 anni, arrestato nel [...] San Marco. Hanno cinque figli, [...] alla scuola su-periore. Una casa fuori dal [...]. Ufficio e laboratorio tessile [...] abitazione al primo piano. Una vo-liera per le [...]. Magli occhi [...]. Donna decisa, la signora [...]. [...] pregata di non esporsi troppo, [...] non far danno al marito. Lei sta attenta, ma non [...] certo le sue idee. Se voleva fa-re [...] casa? E poi, quello che [...] fatto. Se guardia-mo tutta la [...] di noi veneti, Gilberto egli [...] altro che liberare un [...] loro. Ed è sbagliato giudicare [...] un punto di vista italia-no». ///
[...] ///
In un articolo appaio come [...] chioccia sommer-sa dai figli, in un altro mi trattano [...] una nonna. Quello che mio marito ha [...] è una cosa positiva. Ha risvegliato lo spirito [...] che dormivano hanno avuto almeno un sussulto. Lo capisco an-che dalla solidarietà [...] attorno alla mia famiglia: io [...] che sia [...]. [...] felice, Alessandra Zaccaro, quando racconta [...] di San Marco. Mi sono emozionata. Come, hanno messo la [...] Leone sul campanile, hanno liberato la piazza. Mi è venuto in [...] uomo sulla luna, che metteva la bandiera. E mia zia mi telefona [...] di-ce: [...] sentito? [...] un carro arma-to in piazza San Marco. Ma come hanno fatto, se [...] non possono [...]. Sapevo che Gilberto era [...] Slo-venia. Così mi aveva detto. [...] in Italia noi artigiani [...] a lavorare, ed allora pensavamo di andare [...] Canada, [...] di libertà. Ma ci sono troppi [...]. Ed al-lora Gilberto mi [...] in Slovenia, a vedere se si può [...]. Tranquilla fino ad una [...] sventolava la bandiera della Serenissima, e mio [...] sempre del Veneto che do-veva tornare ai [...]. Quando in televisione [...] visto, che lo porta-vano [...] non mi sono stupita troppo: avevo già [...]. La Digos in casa, [...]. Mio marito diceva invece [...] Bossi non si può fare affidamento. Ma fra di noi, mai [...] screzio. La storia del Veneto [...] tutti e due. Su in casa abbiamo [...] Lane, Alvise Zorzi, Fede-rico Bozzini, [...] opuscoli, presi alle mostre [...] di Stato di Venezia. Si studiava assieme il go-verno [...] Serenissima: [...] la diplomazia, [...]. Io sono convinta che, se [...] gente [...] e nessuno vorrebbe più restare [...]. Un foglio scritto a macchina, [...] in una busta. Dice che non ha fatto [...] di male, e che ha fat-to ciò che tutti [...] fare». La lettera è indirizzata alla «Comunità [...] dove [...] è nato. [...] di questi giorni non mi [...]. [...] preoccupato, [...] uomo, per «il buon nome [...] Pernumia e di Cartu-ra». Ma assicura che sarà «riportato [...] alto dalla Verità che solo il tempo e la Storia sanno dare». Nessun col-po di sole, [...]. Riscatto da uno Sta-to [...]. Dice che «partecipare alla [...] riacquistare i grandi valori [...] di autogoverno. Finalmente pa-droni [...] nel male». Invi-to tutti ad avere [...] stessi, per riavere quel benessere materiale e [...] sempre è nostro». Il «compaesano» Gilberto [...] si rammarica perché, in [...] maggio, non potrà «sicuramen-te» partecipare alle rogazioni [...] delle croci, che vengo-no poi piantate nei [...]. Sono piccole ma grandi [...] ha origini conta-dine». Uno dei figli più [...]. Per essere chiari: non [...] di mettere su un gruppetto, facciamo di [...] di andare in San Marco. Ma se [...] da lottare per la libe-razione [...] patrioti, [...] ma in ottocento. I tempi sono ma-turi, [...] benissimo: [...] forse qualcuno, in questa [...] detto che i ragazzi della Serenissima [...]. Una fotografia pubblicata dal Gaz-zettino [...] cartello della Liga Veneta, scritto amano nel [...]. Ci hanno dato una lezione. Noi, fino ad oggi, [...] Lega -e [...] di meglio non lo [...] siamo incazzati con le tasse e cose [...]. Io mi alzo alle sei [...] andare a Padova a lavorare, torno [...] per 1. Se uno de-ve mantenere una [...] o pagare [...] nelle [...] gli operai ai mercati ortofrutti-coli [...] alle aziende che hanno bisogno ma non vogliono assumere. Lì si arri-va a [...] e qualcosa al mese. Ma lavori soprattutto di [...]. E tutto questo per [...]. [...] Gilberto era pieno di rabbia [...] nel suo laboratorio di maglieria [...] conto terzi, ed aveva dovuto chiude-re: ultimamente aveva solo [...] ra-gazza. Lui che ha studiato [...] capito che gran parte dei nostri guai [...] che i veneti, in Veneto, non sono [...]. E allora non basta [...] troppe tasse. [...] andato a liberare piazza San Marco, [...] tutti possiamo tornare liberi». Su un tavolo, un [...] Le-ga nord spiega che «Non fare la [...] costa troppo». Per tenere [...] «dovremmo accettare [...] di immigrati extracomunitari en-tro [...] dai governi e dai partiti italiani per [...] dei cittadini padani [...] con il voto centralista [...] italiana) e degli italiani [...] (destra italia-na)». [...] come toccare un nervo sco-perto. A Padova dopo le [...] non giri più. La città è in [...]. Gli albanesi? Quelli non [...] lavoro, perchè non hanno voglia di lavorare: [...] macchina, ti ru-bano in casa. Il razzismo non [...] è che non si può [...] che [...]. Sono paesi, questi, dove [...] vanno a scuola anche perchè, se hai [...] padrone non ti vuo-le. Moreno, [...] uno dei [...] di Cartura che sfida la [...]. Ter-za magistrale e tessera [...] Lega. [...] perchè la storia non [...] da quel ciarlatano di Garibaldi e da [...] Mazzini». Anche Moreno, oggi, sarà sotto [...]. Ma si pensa ad [...] circon-dati da campi di [...]. Si pensa a Gilberto [...] che «anche se era [...] non si fermava mai al bar con [...] un eroe. Si pensa agli altri [...] «non si sa perchè sono in carcere: [...] dicono di avere trovato, chi [...] visto? Perchè non [...] hanno fatto vedere in [...]. Lui [...] nostri [...]. [...] del Leon, nella notte veneta, [...]. ///
[...] ///
[...] del Leon, nella notte veneta, [...].

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Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(193)

Città & Regione [1975-1976*]

(191)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

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Interstampa [1981-1984*]

(199)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(198)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(184)

L'Orto [1937]

(162)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(192)


(187)


(205)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(88)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(204)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(204)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(204)

Brescia Libera [1943-1945]

(160)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(193)


(206)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(64)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(196)

Umanità Nova [1919-1945]

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Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .