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Nativo di [...] in provincia di Cagliari, [...] parte della [...] vita tra Pisa, dove [...] fu provveditore agli studi, e Roma, con [...] dei Lincei. Ma la Sardegna è stato [...] tema centrale della [...] vocazione narrativa, dal primi lavori [...] come « La sposa in città » e [...] Silvano», del 1939 [...] fino [...] importante romanzo, « Paese [...] » del 1972, che gli [...] il premio Strega. Collaboratore negli anni del [...] e «Letteratura», [...] di Dessi è stata [...]. Tra le sue opere [...] « Racconti vecchi e [...] (1948), «L'isola [...] La ballerina di carta » (1957), «Introduzione [...] Giacomo [...] » (1959), «Racconti drammatici [...] Eleonora [...] » (1964), «Il disertore» [...] 1962), e «I passeri [...] Salento 1966). Nel marzo del [...] a pochi mesi dal [...] sul divorzio, lo scrittore si [...] al PCI. Motivando la [...] decisione di aderire al partito [...] aveva tra [...] voluto testimoniare [...] disse in una intervista a [...] » [...] di darsi, « una nonna [...] disciplina [...] ca interiore in un momento [...] mi pare particolarmente difficile non solo per [...] ma per tutto il mondo». Il compagno Enrico Berlinguer [...] cordoglio del PCI per la scomparsa dello [...] telegramma inviato a Luisa Dessi:« Cara signora, [...] alla dura notizia della scomparsa di Giuseppe. Sentiamo insieme a lei [...] e il rimpianto di non [...] più con noi tuia [...] di cosi alta Intelligenza e sensibilità, di [...]. La scuola, la cultura, [...] nostro paese perdono un fine scrittore, un [...] poeta, il nostro partito un antifascista coerente, [...] per la democrazia, un illustre compagno. Accolga i sentimenti della [...] con sincerità invio a lei e a [...] in questo cosi doloroso momento ». Per tutti gli scrittori [...] la terra [...] è un fattore costitutivo, [...] opera. Ma solo per alcuni [...] è cosi forte, condizionante, da [...] in ogni fase della [...] e artistica. Nella narrativa di Dessi [...] Sardegna ha sempre occupato un posto centrale. [...] in un [...] senso, una [...] costante » che, in modi [...] si può ritrovare dai primi agli ultimi romanzi e [...] trae il primo motivo della [...] importanza dalla ricchezza delle spinte [...] e culturali di cui si è fatta, di volta [...] volta, portatrice. Senza [...] mai cristallizzarsi nel cliché subalterno [...] una letteratura « regionale », il legame alla storia [...] e collettiva del [...] sardo si coniuga, sin dai [...] racconti, come Sposa in città e San Silvano, alla [...] di una sprovincializzazione che coincide con la apertura alle [...] europea. Siamo alla fine degli [...] Trenta [...] benché mediato dalle iniziative anticipatrici di « [...] di Dessi per scrittori [...] Joyce [...] Proust, da cui mostra di attingere la [...] interiore e della frammentarietà del ricordo, è [...]. [...] di uno sguardo sempre [...] esterni (a quello che accade nella natura, [...] famiglia, nella vita degli strati sodali più [...] esigenza di rileggere alla luce del ricordo [...] , le tappe del proprio cammino esistenziale [...] nelle opere [...] degli anni Quaranta il [...] maggiore partecipazione alla realtà oggettiva del proprio [...] quel limite di po-. Il motivo conduttore di [...] Michele [...]. Racconti vecchi e [...] vita di Giacomo [...] è, appunto, al di [...] differenze, la convinzione che, per scoprire la [...] e culturale, la sfera privata dello scrittore [...] con la varietà delle cose, dei [...] delle stesse figure [...] che lo cir-condano e [...] ba se materiale alle più improvvise proiezioni [...]. Ecco, la consapevolezza sempre [...] materialità, di questo nesso robusto tra immaginazione [...] il punto di forza di tutta la [...] Dessi. Le inflessioni regionali del linguaggio, [...] quadri [...] i bozzetti dì costume non [...] mai assunti [...] per quello che sono, ma [...] dialetticamente rapportati [...] possibile di un loro spostamento [...] spazio e nel tempo. Come se la volontà [...] e di un riscatto dalla condizione di [...] isolamento della società sarda, invece di svolgersi [...] passasse attraverso il filtro della memoria e [...]. [...] una dialettica narrativa che [...] nelle prove successive dello scrittore sardo e [...] il passaggio alla svolta degli anni Cinquanta [...] è stata definita la « poetica [...] degli oggetti [...]. Non si tratta, in realtà, [...] una vera e propria rottura. Si verifica, piuttosto, un [...] di vista dello scrittore che trasferisce la [...] narrare dal piano della coscienza pensante a [...]. La constatazione che ogni [...] individuale e collettiva, e della stessa natura [...] al ritmo dinamico della storia e delle [...] spinge Dessi ad imboccare, in modo originale, [...] rappresentazione dal vero, senza, però, rinunciare alle [...]. Una strada che Giuliano Manacorda [...] bene a -fuoco, quando, parlando di questa [...] di Dessi, e, in particolare, del suo [...] 1 passeri, ha scritto -che in essa [...] vocazione proustiana al recupero, per via di [...] come durata ed una più recente tendenza [...] verifica realistica ». Dall' approfondimento di questa [...] politico a cui si [...] romanzi di maggior rilievo. Nei Racconti drammatici e [...] II [...] sìa la dimensione del [...] che quella degli oggetti [...] di una rappresentazione più generale del conflitto [...] ed individuo sul fondo . Ma è soprattutto in Paese [...] che chiude la carriera letteraria dello scrittore [...] segna il riconoscimento pubblico con la vittoria [...] Strega [...] che si dispiega il nuovo senso della [...] a cui giunge la maturazione della coscienza [...] artistica di Dessi. Una storia che non [...] alcuni personaggi [...] come il protagonista Angelo Uras [...] che attraverso la descrizione dei loro tratti [...] cerca di far parlare la voce di [...] figure, anonime, sconosciute, in un respiro di [...] essere anche [...] ad un rapporto di [...] uguali in una stessa lotta contro [...] e la rassegnazione. Filippo Bottini Il grande [...] oggi i suoi novanta anni Il messaggio [...] nelle immagini di uno straordinario artista da [...] di un secolo -Dalla natia [...] a Parigi, attraverso [...] della rivoluzione [...] -lina esplosione di colori [...] segna un apporto decisivo alla cultura moderna Nel [...] nella luce della Costa Azzurra, a [...] de Vence, oggi 7 [...] Marc [...] pittore di alcuni degli [...] fantastici tra terra e cosmo e di [...] più rivelatrici nella gioia [...] festeggia » suoi straordinari novanta anni. Gli occhi chiari del [...] tanto si sono aperti al sorriso nel [...] che egli, nel 1910, frastornato ed entusiasta, [...] » della Francia, da [...] spazi mediterranei dove sorgono [...] Grasse, Antibes; e dove [...] parte della grande pittura francese: Matisse, Picasso. Léger, Re-noir, [...]. [...] a [...] sulla collina di Nizza, [...] il museo Matisse, si alza il bianco [...] Museo Nazionale Messaggio Biblico Marc [...]. Se, dunque, questo straordinario [...] della pittura tanto deve alla terra, alla [...] pittura moderna di Francia, le sue radici [...] inestricabili sono nella lontana, cupa [...] e in quella stradina [...] che oggi si chiama [...] da cui si slanciano, [...] le tante strade russe ed europee percorse [...] della vita [...] una stradina che egli [...] 1973, nel suo commosso ritorno [...] Sovietica. [...] ai suoi fantastici novant'anni, [...] un artista essenziale del secolo, un pittore [...] durare attraverso vicende esistenziali [...] grandi quanto terribili; [...] non violento che ha [...] colori a tanta violenza salvando non solo [...] del suo lirismo della vita quotidiana ma [...] proprio della pittura in quanto insostituibile potere [...]. Paul Eluard, con Cendrars, Apollinaire [...] Aragon, uno dei poeti che è più [...] mondo pittorico, ha parlato di un [...] desiderio di durare ». André Bre-ton, con tardo [...] ha scrìtto che « nel 1911, e [...]. Nato a [...] il 7 luglio 1887 [...] contadina e artigiana, [...] si formò profondamente [...] familiare e sociale ebraico [...] istruzione abbastanza ricca e varia per un [...] quegli anni in Russia. Tra il 1907 e [...] vita di pittore fu [...] angolo di stanza nel ghetto che [...] zarista assegnava agli ebrei [...] Pietroburgo. Frequenta i corsi abbastanza [...] gli fanno scoprire la [...]. [...] « Ma vie », [...] ricorda intensamente gli anni della [...] e delle prime tormentate pitture. Ma lascia anche la [...] pittura russa: [...] Falk, [...] e i fratelli [...] e gli altri. Ha scritto: « . La terra che aveva [...] della mia arte era [...] ma la mia arte [...] di Parigi come l'acqua. Come pittore e come [...] (e io considero il [...] come [...] più sensibile della società) [...] la più alta raffinatezza plastica era in Francia». Dipinge nel casermone della Ruche [...] suo occhio insaziabile si impadronisce di Cézanne, [...] Re-noir, [...]. A molti la [...] pittura appare troppo poetica, [...] poeta del cubismo, Apollinaire, davanti ai suoi [...] entusiasma per gli abbaglianti e profondi colori [...]. Accanto al titolo: [...] «Ritratto di Bella in verde», [...] esclamazione: « [...]. [...] da lontano lo tormenta: [...] ed ebraico vive con lui ossessivamente alla Ruche, [...] cresce dentro in modo fantastico come se [...] ì mezzi (colore, forma, immagine psicologica) per [...]. Del [...] 1914 sono i primi capolavori [...] fantastici e un poco cubisti, ma tutti contrassegnati da [...] luminosa del colore che sarà per sem-pre [...] tipica e che si è [...] con il colore di Matisse: Io e . Dedicato alla mia fidanzata. Alla Russia, agli asini [...]. Gli innamorati, La morte, [...] Nascita, Il villaggio russo, la luna. Omaggio ad Apollinaire, li Calvario. II mercante di bestiame, La [...]. Autoritratto dalle sette dita. /// [...] /// [...] Sopra [...]. Il rabbino con il [...] Il santo vetturino. /// [...] /// Il lirismo visionario di [...] ha toccato la [...] la vecchia terra russa, [...] e il mondo ebraico sembrano posseduti da [...] animali dolcissimi e possenti, uomini stupefatti e [...] seguissero grandi correnti di gioia e di [...] misteriosi e infuocati, accesi dal di dentro [...] quelli della sterminata notte russai, rivelano una [...] ». A questo fenomeno [...] un articolo dì Gian Carlo Ferretti, apparso [...] scorso sotto il titolo c La poesia [...]. Negli ultimi due anni [...] e rassicurante della poesia italiana è stato [...] sovversioni. Si assiste ed una scoperta [...] giorno, a ristampe, a consuntivi. Escono antologie « fondamentali [...] fondamentali, numeri di rivista monografici, bilanci su [...]. Siamo addirittura [...] inedito, [...] più improbabile: la poesia invade [...] spazi dei teatri, richiama le folle, accende dibattiti violenti [...] tumultuosi. Cè da non credere [...]. In confronto, gli ormai [...] neo-avanguardia erano liti in famiglia, scaramucce tra [...] lavori. Per alcuni mesi al Beat [...] Roma, tutti i sabato sera, è stata [...] poesia. Finalmente la poesia è [...] scritta. La soddisfazione va motivata [...]. Ciò che è accaduto [...] Beat [...] è senza precedenti. /// [...] /// La poesia ha rivelato una [...] insospettata. Ogni serata è apparsa [...] a suo modo. [...] Unito il rituale triste [...] che legge in una saletta [...] «1 un pubblico genericamente mandano, è fi-nito [...] sdegnato di poesie politiche lette [...] un concerto pop e uno spettacolo teatrale « per [...] giusta causa ». Non siamo neppure al [...] ad immense platee, riedizione del vate ad [...] dì massa. La poesia italiana non [...] di rapporto « demagogico » con il [...] « lirica ». Neppure [...] degli anni sessanta si [...] questa situazione. Non è che non [...] semplicemente non è stato possibile: gli autori [...] erano prigionieri della pagina [...] linguaggio che volevano (e dovevano! Mentre [...] è ora un «viaggio [...] non sia o non voglia essere contenutistico [...]. Ecco, questo è successo [...]. La poesia a teatro [...] come teatralizzazione della poesia, pleonastica didascalia descrittiva [...] è stato banalmente insinuato). Per la prima volta [...] stato coinvolto e non solo al livello [...]. [...] caduta la tradizionale separazione [...] poeta in cattedra » (o dietro un [...] un palcoscenico che non a caso al Beat [...] esiste più) e un pubblico che può [...] rigettare a posteriori. La novità qualificante, dunque: [...] volta il collegamento con [...] con il fuori del [...] sulla pagina scritta, nè [...] per [...] come era avvenuto nel Sessantotto. Chi aveva vissuto il Sessantotto [...]. Con il Sessantotto, come [...] neo-avanguardia, e fu facile [...] la restaurazione di chi voleva tornare alla Letteratura [...]. Ma i giovani continuavano [...] le opinioni pessimistiche. Spesso anzi, un certo [...] che una volta aveva funzione politica di [...] è l'arma della conservazione del potere. In un suo intervento Alfredo Giuliani. [...] però, è apparso in [...] che in esso manca. [...] come se. Si salta una generazione. Si afferma, addirittura, che non [...] possibile una antologia che abbia una [...] oggettività o corrisponda ad un [...] unitario dopo i « Novissimi». Dopo la neo-avanguardia il [...]. Ma non basta. [...] qualcosa sta per nascere». Giuliani afferma che «è [...] riconoscibili oggi opere . Canoniche? Se c'è qualcosa [...] dubbio è il metodo di andare alla [...] per [...] affermare che non ce [...]. Sarebbe più corretto [...] se sono stati pubblicati [...] in cui la ricerca fosse andata [...]. Giuliani non lo fa [...] enfatizza il peso culturale delle risposte [...] citata, in particolare le [...] in questi ultimi tempi hanno riscoperto la [...]. [...] di Giuliani [...] dei ventenni è aperta: [...] passa direttamente ad alcuni giova-nissimi alle prime [...] dopo il 1950. Ma non si può dimenticare [...] che esiste, sta lì. I trentenni (da Bellezza [...]. Esso è stato, anzi, [...] accadimenti. Prima di tutto che [...] trovati a verificare in [...] vili [...] del «Pubblico della poesia» [...] questo «pubblico» è composto dai soli poeti. Ma [...] si evidenzia un elemento [...] prima era sotterraneo: non ci sono più [...] poeti, «tutti sono poeti». Le serate del Beat [...] affiorare una latenza: la volontà di tutti [...]. [...] dice che voleva verificare proprio [...]. Giorgio [...] alquanto [...]. [...] torna in Russia, via Berlino, [...] dello scoppio della guerra. Dipinge autoritratti, soldati, acrobati [...] e ambienti ebraici. Nel 1915, sposa Beltà [...] con immensa felicità [...] dipinge la [...] donna e Ida, che [...] chiari mattini russi, con la campagna verde [...] finestra, con le fragole sul tavolo povero [...]. In Francia ha lasciato molte [...] ma il colore fantastico che ha scoperto nella moderna [...] francese se l'è [...] Russia, a [...] ne è illuminata come un [...]. Su letti di fuoco Ora, [...] vita nuova assieme a Bella il suo [...] volante rinverdisce e si esalta [...] di vita quotidiana sollevato [...] per incantamento fino al sublime. Ecco il pittore e Bella [...] sopra [...] come angeli di nuova [...] ridenti e serene verdi, viola, azzurre, gialle [...] Gli innamorati in verde. La passeggiata, Doppio ritratto [...] vino e Al di sopra della città. [...] incredibile che un pittore, pure [...] nel fantastico, potesse credere tanto [...] nel [...] da vedere tanta felicità, tali [...] tante speranze, tali e tanti amori da [...] volare. Non è a caso [...] anni un potere così [...] in Russia e nel [...] soltanto i comunisti, i bolscevichi. Nel 1917, [...] è entusiasta della rivoluzione, [...] per « inseguire questo sogno nel cielo [...] di [...] »: la ferrea realtà [...] come sogno della pittura. [...] nominato da [...] commissario alle Belle Arti [...] e fonda [...] tanto poco accademica di [...] e alla quale invita a collaborare il [...] il grande astrattista suprematista [...] e il figurativo [...]. In questo periodo anche [...] ha un incarico rivoluzionario [...]. Nel primo anniversario della [...] dirige un gruppo di [...] edili, di compagni i quali mettono in [...] e striscioni, per il 25 ottobre, tutto [...] animali, vacche, galli e asini multicolori, della Russia [...] dalla rivoluzione [...] bandiere» ricorda [...]. Una delle cose fantastiche [...] nelle strade e nelle piazze in quei [...]. Ma [...] chi borbottava e presto emersero [...] profondi con [...]. Inizia così una lunga [...] teatro che è durata tutta la vita [...]. /// [...] /// Nel 1922 torna a Parigi. [...] aveva lasciato i cubisti e [...] i surrealisti: ne condivide la linea [...] ma non [...] della creazione [...] e ironizza sul letterario aborrito [...] e che ora trionfa. A Parigi è pittore [...] e [...] lavora con sempre maggiori [...] 1937. Nel 1941 emigra negli Stati Uniti; [...] a Parigi nel 1947. Gli anni [...] nazifascista e della guerra [...] dolorosa, caparbia ossessione creativa di cui La [...] a più riprese negli anni fino al [...] grandioso, terribile, fiammeggiante simbolo. A Parigi [...] pittore ha dedicato una [...] bellissime e piene di amore, ma nelle [...] per la terra russa e il panico [...] sofferenza immane, e cosi per quella degli [...] e ovunque perseguitati, abbuiano I colori in [...] notturno» [...]. Ci sono molte Crocifis-sioni, [...] La crocifissione bianca del 1938, nella pittura [...]. /// [...] /// C'è, nel 1937, il [...] La rivoluzione, dove un Lenin [...] e sceso e si [...] su un tavolo cercando di fare ordine [...]. E ci sono molli [...] letti di fuoco o su nere nuvole [...] e ci sono i [...] russi che stridono in albe infuocate: vitelli [...] suonano quei [...] che gli uomini hanno [...] ci sono [...] russe in fiamme, e [...] Parigi e di Neto York a fare una [...] città del mondo svuotata dalla morte e [...] dove c'è sempre un lume acceso o [...] portano la speranza. Ci sono i partigiani [...] della Resistenza del [...] che debbono salvare anche il Cristo crocifisso. Dagli anni cinquanta [...]. [...] si dedica a soggetti [...] trasparenza delle vetrate, a Metz, a Gerusalemme, [...] accendere con la forza della luce solare [...] che sanno il dolore e la tragedia. Trova serenità nella gioia [...] nel soffitto [...] di Parigi e in [...] il teatro in musica; e fissa la [...] in un murale per [...] Nizza. Dipinge sempre [...] quadri dove [...] sembra germogliare per i colori ancora [...] di una vita che può [...] e il cui significato può essere trasmesso agli altri, [...] più giovani, come un ininterrotto [...] d'amore. In fondo, un pittore [...] con la [...] magica « chimica » [...] di sempre [...] fanciulli che rinnovano lo [...] mondo e incredibilmente ricominciano ad a-mare la [...]. /// [...] /// [...] per questo tuo occhio [...] trapassato il secolo ver affidarci cristalline immagini [...] di amore, nonché il gusto tutto moderno [...] la visione tanto al di là del [...] attraverso le [...] finestre aperte sia sul [...] co-smo. [...] Micacchi A Fulvio [...] il premio Sfrega ROMA [...] Fulvio [...] ha vinto il « premio Strega » 1977 con l'opera « La miglior vita ». /// [...] /// Un dizionario della letteratura [...] quel villaggio è [...] di [...] e « [...] » è il titolo [...] il quale ha esordito, nel 1960. Nel suo secondo romanzo, [...] La [...] di [...] ». Fra coloro che optarono [...] il futuro scrittore ventenne che cinque anni [...] appunto con « [...] ». /// [...] /// [...] de « La miglior [...] questo trentunesimo « Premio Strega » [...] svoltosi come sempre nel [...] Villa Giulia, sotto [...] di Maria Bellonci e [...] Guido [...] Lucia Alberti [...] è stata di rilievo. Su 467 « Amici [...] hanno votato in 409. [...] ha vinto con 178 voti. Lo seguono Carlo Sgorlon [...]. Toni Marami con 40 [...] Bruno Mo-dugno con 33 voti. /// [...] /// Toni Marami con 40 [...] Bruno Mo-dugno con 33 voti. (0)
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