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La [...] è una delle famiglie [...] professioni sassarese (Segni, Berlin-guer, [...] che hanno fornito protagonisti [...] storia della prima Repubblica. Ha sempre accompagnato la [...] carriera di docen-te universitario [...] politico. Iscritto alla [...] dal 1945, nel 1958 è [...] alla Camera dei deputati. Sottosegretario alla difesa nel [...] Moro (1966), e nei governi Leone e [...] diviene ministro nel quarto [...] Moro [...]. Dal 1976 è ministro [...] governi che si succedono fino al 1978, [...] in seguito al rapimen-to e [...] di Aldo Moro. Presidente del Consiglio nel [...] 1980, viene eletto pre-sidente del Senato nel [...] poi a San-dro [...] nel 1985 alla presidenza [...] Re-pubblica. È costretto a dimettersi [...] del mandato nel 1992 in seguito ai [...] il parlamento, di cui quello più grave [...] Gladio. Se-natore a vita, resta [...] transizione politica e istituzionale. In Italiano, F. [...] Fondo Mo-netario Internazionale. [...] cane da guardia [...]. Che nei tempi della [...] econo-mia globale. Cane da guardia non [...] inventato da inguaribili [...]. Basta scorrere qualsiasi arti-colo sul [...] più o meno [...] della City londinese, e ci [...] imbatte nel cane. Cioè nel Fondo Monetario. Vito Tanzi, [...] italo-americano che ha criticato [...] pensioni di Prodi in no-me della linea [...] uno dei suoi più alti funzionari. Tanzi, molto stimato dal [...] francese Michel [...] dirige il dipartimento fiscale. Il palaz-zo del [...] a Washington si trova [...] un chilome-tro dalla Casa Bianca. Un paio di cancellate [...] si trova il suo azionista più importante, [...] Tesoro [...]. Davanti alla sede del Fondo Monetario [...] la Ban-ca Mondiale, «cugina» del [...]. La differenza è questa: [...] occupa di sviluppo, di prestiti a lungo [...] di «aggiustamento» delle economie minate da in-flazione, [...] squilibri dei conti con [...] (troppe importazioni e po-che [...] a breve. Prestiti con-cessi a precise [...]. Se ad es-so si [...] termine «strutturale», eccoci arrivati alla sintesi della [...] politica che il Fondo Monetario Internazio-nale svolge [...] costi-tuito [...] pianeta. Parole chiave che segnano [...] un paradigma di politica economica [...] si è imposto [...] e non solo dal Nord [...] Sud. Il giudice delle politiche [...]. Ma anche dei sogni [...]. Il supervisore della transizio-ne [...] economia pia-nificata dal [...] di mercato. Nel mondo, solo la Cina [...] fare a meno dei sacerdoti del [...] per abbandonare il maoismo, [...] ri-cette del suo «socialismo di mercato» sono [...] Wa-shington. Solo che mai un [...] andato dal [...] di turno con il [...]. Aggiusta-mento strutturale vuol dire [...] ingredienti che compongono la ricetta per la [...]. [...] del «pensiero unico». Gli ingredienti: apertura delle [...] inter-nazionale e ai capitali stranie-ri, soppressione delle [...] controllo dei prez-zi, riduzione della spesa pub-blica [...] sociale, riduzione dei prelievi fiscali alle impre-se, [...] pubblico, deregolamentazio-ne del lavoro, salari flessibili. Il dogma incrollabile è la [...] anche se [...] non [...] più. Un altro dogma è [...] rigidità del mercato del lavoro euro-peo, anche [...] del lavoro europeo è sempre me-no rigido. Questo ricettario è stato [...] liberismo internazionale. Mai che capi-tasse di [...] tipo: come diavolo si fa a sostenere [...] quel dato paese? Prima mettete a posti [...] poi la cre-scita arriverà. Alla corte del [...] sono andati [...] e [...] tutti i governanti [...] di Berlino. Quando un governo si [...] e perde il controllo della propria economia [...] internazionale che riesce a placare [...] dei mercati. Per ottenere un pre-stito [...] di sostenere la valuta o sempli-cemente per [...] presso i mercati oc-corre che il governo [...] con il Fondo Monetario sulle terapie da [...]. Accordo di solito molto [...]. Il programma russo è [...]. Solo il mese scorso, [...] ha potuto dichiarare: «Ora [...] bisogno del Fondo Monetario perché ce la [...]. Magari non è poi [...] nazionalista non gradi-sce più [...] Washin-gton. Il pregio è che [...] nel mondo si trova da solo quando [...] mare di guai anche a causa della [...] economica. Il difetto è che [...] spesso crea-no danni. Se ne infischiano della [...]. /// [...] /// Quasi sempre [...] ambien-tale. Non sono riuscite a far [...] dalla povertà un terzo [...]. Solo da poco nei [...] si possono trovare frasi [...] particolari condizioni e sotto stretta sorveglianza si [...] limiti alla libera circolazione dei capita-li. Equivale ad una svolta qua-si [...]. Se il Fondo Mone-tario [...] come gendarme di un ordine economico introvabi-le [...] la crisi messicana e neppure la crisi [...]. [...] il difetto è nella [...] suoi azionisti sono i governi, la [...] cultura predominante è quella [...] i suoi strumenti di inter-vento scattano solo [...] buoi sono scappati dal recinto e il [...]. La crisi del Messico [...] la crisi del sud-est asiatico di oggi [...] per il Messico scattò [...] del-la Casa Bianca di [...] governo amico, per il sud-est asiatico è [...] Giappo-ne a frenare. Quella del [...] è una burocrazia molto selezio-nata. Ci sono ottimi cervelli, [...]. Ma [...] anche un vizio: una diffusa [...] di onnipotenza. Sul Messico hanno sbagliato, [...] solo in parte. Ma non hanno sbagliato [...] Polonia [...] allora si è parlato tanto di terapia [...] tanto sulla Russia e, a distanza di [...] Latina. Nel senso che è [...] economica e i redditi han-no smesso di [...]. Però, quando in Russia [...] i comunisti o in Polo-nia si sono [...] in tanti si sono domandati: non abbiamo [...] le ri-forme economiche? Ogni anno i «missionari» [...] Wa-shington [...] recano nei paesi membri e stilano una [...]. Scrivono i loro sì [...] no alle politiche eco-nomiche dei governi. Se scri-vono che negli Usa [...] di interesse devono salire alla [...] o alla Casa Bianca [...]. Se invece parla-no [...] apriti cielo. /// [...] /// Erano così i titoli [...] Prima Repubbli-ca. Giudizi al vetriolo che [...] sono serviti. Tecnocrati e quando voglio-no [...]. O politicanti, anche. Un anno e mezzo [...] la previsione sulla crescita italiana venisse so-pravvalutata [...] sape-vano -solo perché i francesi dovevano sostenere [...] della lira dan-neggiava i loro esportatori a [...]. Tecno-crazia con ambizione di [...] che tutti invocano, ma che non può [...] stati nazionali -quelli che contano -sono ancora [...]. Girano pacchetti di aiuti [...] miliardi di dollari, ma oggi il [...] con-trolla liquidità pari a [...] del valore delle im-portazioni mondiali. John Maynard [...] pen-sava che, per funzionare, il Fondo avrebbe dovuto di-sporre di una valuta interna-zionale, il [...]. [...] venne affossata dagli Usa [...] funzioni di consultazione e ispezione. Il dollaro è affare [...] essere messo a ri-schio da un [...] qualsiasi. Francesco Cossiga [...] «Pronto a fare un partito. Ma non sarò io a [...] Essere caro agli Usa? Ora non me ne frega [...] Presidente, quanto è diversa [...] che vede oggi da Senatore, [...] «Direi che la differenza mag-giore [...] con [...] al momento della mia elezione [...] Presidente della Repubblica. La differenza è grande. La differenza è che [...] periodo vi erano siste-mi di valori positivi, [...] se contrastanti o addi-rittura conflittuali, vi erano [...] dello Stato e della società, oggi, questa [...] mi sembra che ci sia. E non soltanto dal [...] intellettuale ma anche dal punto di vista [...]. Io ho dato il [...] che ho potuto, an-che se respinto, alla [...] Partito Comunista in Partito Democratico della Sinistra. Ma la robustezza politica, [...] perfino la lealtà, che ho visto in [...] che non mi sembra di vedere adesso. Ma non per cattiva [...]. Piuttosto perché oggi vi-viamo [...] di valori in-certi. Ho sentito uno dei [...] Pds rispondere alla domanda: [...] tu sei stato [...] con la frase, [...] io non sono mai [...]. Eppure era stato un [...] Pc. Allora io gli ho [...] che cosa eri, dim-mi che cosa sei. Questo vale per la [...] dissolvi-mento della Democrazia Cristia-na, del Partito Liberale, [...] Parti-to Repubblicano, del Partito So-cialista. Ma soprattutto con il [...] quello che è stato il cattolicesimo politi-co. [...] veramente non si vede, ormai, [...] non la progettualità tattica. Tutti pieni di nostalgia [...] di essere la De-mocrazia Cristiana senza [...] la forza. Il Pds è una forza [...]. Governa il paese avendo [...] per cento dei voti. È riuscito a legare [...] forze, a costruire un fronte, può contare [...] dei mezzi di comunicazione. Nel centrodestra non [...] niente. /// [...] /// Salvo An, il centrodestra, [...] Forza Italia, non ha memo-ria. Noi tutti abbiamo una me-moria. Come si sa, io [...] scontro duro con il Presi-dente della Commissione Stragi, [...] del Pds. Ora que-sto scontro con [...] Forza Ita-lia non avrebbe potuto avere luogo. Perché il Presidente della Commissione [...] trovato di fronte ad uno senza memoria, [...] il quale [...] di storia non contano [...]. Questa è la cosa [...]. Quan-do metà del paese [...] a una forza politica senza storia, senza [...] senza valore, si comprende perché non ci [...]. Si comprende come il [...] minoranza sia un estenuante rapporto tattico di [...] un solo spazio, quello degli inte-ressi. Un paese democratico, che [...] democrazia compiuta, non può non avere [...]. Per [...] siamo stati un paese [...] gravi che sia-mo sempre riusciti a comporre. Abbiamo evitato quella che [...] più probabile per il nostro paese, la [...]. O [...] di un regime au-toritario, [...] o di si-nistra. Noi siamo riusciti ad ave-re [...] democrazia vera ma limi-tata. Tanto è vero che dopo [...] sono andati al potere coloro che erano [...]. Lei ha visto il volto [...] nella vita interna. E ha visto un al-tro [...] nei suoi fre-quenti viaggi [...]. Io ricordo, nel momento [...] nostra vita, quando do-vemmo firmare il trattato [...] discorso di De Gasperi. Fece capire alla gente [...] avere fiducia. Tenga conto che soltanto [...] Presidente [...] Stati Uniti si alzò a stringere la [...]. Probabilmente per quel carattere [...] sanno rispettare anche la sconfitta. E poi perché ho [...] quel momento [...] avrebbe contato. [...] contava perché nel sistema occidentale [...] una posizione geogra-fica importante. [...] era zona di confine della Jugoslavia. Il rapporto [...] con la Jugo-slavia dipendeva [...] di quel paese dal pericolo che si [...] caso di instabilità. Quante conversazio-ni, da ministro [...] del Consiglio ho avu-to con i dirigenti [...]. In Italia [...] il più grande partito comunista [...]. Provi a pensare che cosa [...] signifi-cato un passaggio [...] parte. [...] è stato un paese del [...]. E quindi un focolaio [...] per [...]. Io credo di esse-re una [...] nota negli Stati Uniti. Ma lo sa a [...] la mia notorietà? [...] permes-so agli Stati Uniti [...] e [...]. E sono noto per [...] terrorismo e per essermi dimesso. Io credo che Clinton [...] della strategia [...] degli anni Settanta. Finché War-ren Christopher è stato [...] di Stato, e [...] Bartholomew, [...] an-cora traccia del passato. Ma non credo che Clinton [...] nuovo ambasciatore americano a Roma sappiano che [...] proble-ma gravissimo, ad un certo pun-to, dire [...] Sovietica. O che sappiano degli [...]. Adesso [...] ha ces-sato di essere una [...] strategi-camente importante. Gli Stati Uniti, in [...] hanno a Spagna. Noi adesso abbiamo un [...] persone che hanno combattuto nelle piazze contro [...]. Adesso scenderebbero nelle piaz-ze [...] volessero ab-bandonare [...]. Al tempo dei miei viaggi [...] Stati Uniti, io facevo parte del «young [...] con la [...] con Helmut [...] con [...]. Tutta la classe dirigente [...] faceva parte di quel [...]. Io ero poco più [...] ma era ricevuto al Dipartimento [...] Stato, come mi-nistro [...] come presi-dente del Consiglio. Più tardi, da Presidente [...] Repubblica, [...] accolto dal ricordo di quello che ero [...]. Avevo contribuito a schierare [...] dei paesi che avrebbero assistito gli Stati Uniti [...] guerra del Golfo. [...] volta in cui sono [...] Usa, alla Colum-bia University, avevo preparato un bel [...] Italia e la [...] trasformazione politica. La sera prima avevo [...] con il vice presidente della Gene-ral [...] un italiano america-no. Mi ha detto: [...] Cossiga, lasci stare questi [...]. Adesso deve parlare della [...]. Mi sono chiuso nel [...] un albergo che adesso no [...] più, e ho riscritto il discorso. Alla Columbia University ho [...] tangenti e concussioni. Ho avuto successo. /// [...] /// Ho avuto successo. (0)
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