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Ben scavato vècchia talpa, [...] I lettori, le lettrici [...] che ci fregiavano del [...] sinistra. La vecchia talpa aveva scoperto [...] censura nei confronti di [...]. La [...] guida alla modernità, i Minima [...] spurgata, [...] delle parti meno armoniose. O più dissonanti? [...] dopo eccolo dunque il [...] la violenta Impennata contro tutte le melasse [...]. SI, vendetta, [...] vendetta nei confrónti di quella [...] tradizionale che non aveva mai celato la [...] antipatia nei confronti [...] per la ricerca sociale di [...] tacciato di coltivare un [...] Irrazionalismo. Questo era il contorsionismo [...] Pure, attraverso abili movimenti, [...] usci a [...] la luce. Vale a dire [...] di [...]. [...] a [...] volta, lo trasformò in una [...] tirata dai quattro pizzi. Bisognava pur difendere le [...]. Risultato del, «delirio di [...]. Rilèggendo pèzzi di letteratura moralistica, [...] si accordò con [...] di matrimonio; «Il matrimonio, la [...] abbietta parodia sopravvive in [...] che ha sottratto ogni terreno [...] matrimonio come diritto umano, selve oggi, per lo [...] ai trucco [...] ognuno dei due congiurati attribuisce [...] la responsabilità di tutto il male che [...] mentre -in [...] -essi vivono insieme una vita [...] e stagnante. Un matrimonio dignitoso sarebbe [...] cui [...] e [...] avessero una vita indipendente, [...] prodotta dalla comunità di interessi che è [...] economico, e si assumessero -in perfetta libertà [...]. Assenso pieno anche alia [...] versione dell'amore; «Nella società borghese [...] dev'essere involontario. E invece [...] è resistenza consapevole. La resistenza esige proprio quel [...] di arbitrio che i borghesi, per cui [...] non sarà mai abbastanza naturale, [...] vietano rigorosamente, Non ama se [...] chi ha la forza di [...] fermo [...] il sentimento supera la prova [...] quando supera se stesso nella durata, e sia pure [...] ossessione. [...] della fedeltà, che la [...] strumento [...] ma 6 solo nella [...] libertà si ribella [...] della [...]. [...] denunciava [...] culturale. [...] difendeva la «nuova [...] servendosi di input [...]. [...] citava Freud, ma allargato alla [...] contro «quel suo insistere [...]. [...] praticava la sociologia, però [...] alla ideologia del «fatto compiuto». Ebbe successo [...] di senso. Nel cuore del tardo capitalismo [...] studioso [...] la produzione estetica ma anche [...] storia delle idee, [...] al conflitti sociali. Altrimenti la «nuova sinistra» [...]. La pratica, allora, non [...]. E la teoria della Scuola [...] -chi voleva se la [...] Dialettica negativa. Comunque, quella teoria aveva [...] dei marxisti non dogmatici. Marxisti non dogmati-ci si [...] tono, quei lettori e quelle lettrici degli [...] Settanta. Benché la «teoria [...] della società, schierata a [...] dalle deviazioni totalitarie: nazista e stalinista, presentasse [...] fruizione. Tra parentesi [...] per qualche anno assistente [...] a [...] la «teoria [...] del maestro [...] spinta verso altre sponde. Sarà questo pensatore [...] come si definisce, a (spingere [...] dogma delia infallibilità della ragione. Il pensiero non [...] in grado di risolvere «a [...] i problemi [...]. [...] invece, a diretto contatto con [...] scienze sociali. /// [...] /// La metafisica è mona? Viva [...] anglosassone del linguaggio. Oli «atti di [...] vanno studiati, ma in [...] situazioni nelle quali questi [...] si producono. [...] tornare al punto. Ai lettori della «nuova [...] con i loro tic ideologici, [...] a genio che i [...] si comportassero un poco anche [...] del [...]. Cosa desiderare di più? [...] di [...] avvalorava le speranze. I polmoni sì riempivano [...] culturale, Respira ce [...] sicuramente, mollo. Ma lo [...] critico, architrave [...] costruzione teorica, veniva coito solo [...] parte. La questione si complicò [...] Marcuse. Nel suo lavoro, [...] del marxismo ai sommava quella [...] psicoanalisi. Singolare binomio di due [...]. In questo binomio la [...] carta di credito. Offriva il vantaggio di [...] che rendono possibile la felicità, Non aveva [...] Freud [...] fuori dal mondo non possiamo cadere giacché [...] siamo dentro? Se il marxismo strappava la [...] la psicanalisi [...] pubblica piazza la repressione [...]. Insieme, veri e propri Dioscuri, [...] illuminare la strada della ragioni e della [...]. Il pensiero di Marcuse [...] complesso di quello appena accennato. Per esempio nella [...] opposizione al marxismo (trasformato [...] una scienza positiva) e al freudismo (quando, [...] Usa, viene distribuito ai pazienti sul divano per [...] integrazione). Si può perdonare anche il [...] di Marcuse [...] in California. Lo smorzava, quel vitalismo, una [...] continuava a esistere lo sfruttamento [...]. /// [...] /// La civiltà industriale inghiotte [...] da Tempi moderni, il ritmo viene astutamente [...] di una organizzazione in apparenza tollerante che [...] livellate e triturare le individualità. Guardate cosa è accaduto [...] ammoniva Marcuse. [...] dei conflitti, la rivolta, [...] saranno più gli operai a [...]. Ma gli [...] le strade si divisero. I lettori della muova [...] le spalle al movimenti americani, alla [...] tedesca dì cui Marcuse [...] padrino. Emarginati di tutto il [...]. Forse quei lettori (e [...] troppo attaccati alle proprie idee per fare [...]. Forse il passaggio dal [...] sì stava svolgendo sotto i loro occhi [...]. Non capirono che [...] il «grande [...] tentava per [...] volta, partendo da una [...] (in linea tuttavia con la tradizione [...] tedesca) e con [...] della filosofia, di tenere [...] e destino collettivo. [...] di [...] li ha presto [...] «Il dottor Theodor [...]. [...] filosofo, è morto [...] di 65 anni». Con questo titolo il New York [...] dava la notizia della scomparsa [...] il 7 agosto 1969, [...] «un esperto tedesco di problemi [...] e anche critico musicale». Un secondo titolo di [...] fatto che anche lui, «come il suo [...] Marcuse, era stato un critico dello stalinismo». Nel breve e anonimo [...] ai periodo in cui [...] si era trasferito negli Stati Uniti, [...] non si nominava nessuno dei suoi libri. Il resto del commento [...] citazioni di un articolo del 1940 nel [...] tedesco aveva analizzato, insieme [...] George Sim-pson, il fenomeno [...] ballo che andava allora di moda (ra [...]. Eppure [...] aveva vissuto e lavorato [...] negli Stati Uniti: prima [...] per le ricerche sociali [...] aveva trasferito da Francoforte [...] New York, poi a Radio [...] di [...] ed infine alla Università [...] California [...] più tardi sarebbero approdati anche i due [...] Marcuse e [...]. Una parte importante della [...] quindi, 6 maturata durante [...] americano, a contatto con questa società e [...] che restano [...] o costituiscono il punto [...] studi su «la personalità autoritaria» e sulla [...] in La dialettica [...]. Tuttavia, a vent'anni dalla [...] difficile trovare tracce concrete del suo pensiero [...] che [...] stata influenzata, invece. Erano nati tutti tra [...] e gli inizi del nostro secolo. Marcuse era uno [...] più vecchi (1892) ed Erich [...] il più giovane (1911); [...] avevano pubblicato nel 1937 Autorità [...] e quando [...] e Adorno erano ritornati [...] Europa, Marcuse. [...] e [...] avevano già da tempo [...] negli Stati Uniti dove avrebbero seguito strade [...] Freud sarebbe rimasto un punto di riferimento comune [...] di [...] e di quello di Marcuse, [...] loro rispettivo Impegno politico. Se pensiamo [...] e aliai tragica e [...] Benjamin in Francia, al diverso approdo di [...] e [...] dopo il [...] in Europa ed alle [...] ex [...] stabilitisi in America, sembra [...] di una «scuola» dinanzi alle varie posizioni [...] di coloro che ne vengono considerati i [...] anni dalla morte di Marcuse -seguita pochi [...] quella di [...] -si [...] tracciare un primo bilancio [...] avuto il marxismo hegeliano di marca [...] nella cultura americana. Il requiem per [...] sembra sintetizzato in una [...] alla traduzione di Prismi, nel 1982, dove [...] era «uno di quegli scrittori accademici la [...] dimenticata dopo la loro morte»; ben di-versi [...] i necrologi di Marcuse che per [...] ventennio ha fortemente influenzato [...] americano, soprattutto nella Università. Rievocando gli anni del [...] Pie [...] il sociologo Todd [...] ricorda come in quegli [...] studenti «fossero stati attratti da alcuni libri [...] vasta dimensione del problemi che stavano dinanzi [...]. [...] -scrive [...] -il più affascinante era [...] a una dimensione di Marcuse [...] la [...] amara nostalgia hegeliana per il [...] marxista di un proletariato rivoluzionario». Era la prima volta [...] scena politica americana la figura di un [...] contro il quale si [...] condanne pubbliche del vicepresidente Spiro [...] o del governatore della California Ronald Reagan. Ma già alla metà [...] Settanta, poco prima della [...] morte, io stesso Marcuse [...] suoi studenti che ormai «il movimento era [...] Là [...] del [...] evi-dentemente non è in [...] e nonostante la manta [...] per [...] anniversari -da Kennedy alla Luna [...] morte di Marcuse non ha fatto notizia. I suoi saggi sono [...] delle librerie dove affiorano adesso altre filosofie. La diaspora della «scuola [...] Francoforte» [...] conclude così negli Stati Uniti dove, con [...] di Benjamin, i suoi protagonisti originari sono [...] lungo e dove, in California, Leo [...] ne resta [...] superstite ancora in vita. [...] e [...] avevano respinto la «diversità» [...] e questo spiega in parte [...] volta li abbia dimenticati. Marcuse e [...] ne hanno fatto invece [...] loro critica riconoscendo, tuttavia, la specificità di [...] di questa cultura. Seppure in forme diverse, [...] e tempi diversi, sono diventati cosi parte [...] anche se le loro radici [...] hanno costituito per ambedue [...] alla interpretazione di questa realtà. Nel vasto dibattito sulla «società [...] massa», che per molti europei porta il nome di Adorno, i [...] non hanno avuto un ruolo [...] rilievo poiché restavano ancora prigionieri di una concezione umanistica [...] cultura che li rendeva sospettosi [...] del [...] media e delle [...] conseguenze. Questo spiega perché la [...] sulla cultura di massa e sui mass [...] traccia delle riflessioni di [...] o perfino di quelle [...] Marcuse [...]. Nel mezzo della rivolta giovanile [...] anni Sessanta, mentre si pubblicava [...] a una dimensione, [...] anche [...] media di Marshall [...] inseriva nel dibattito una dimensione [...] tutto nuova. Con il suo tono [...] sollevava una serie di [...] di quelle [...] sulla società industriale, ma [...] con la tv esse apparivano ancora più [...]. Il radicalismo elettronico dì [...] si intrecciava con quello [...] Marcuse e i media, investiti direttamente, se ne [...] gradualmente si [...] le ultime fiammate del [...] guerra del Vietnam si avviava alla [...] conclusione. Nel 1981, alla morte [...] John Léonard lo definiva [...] aveva galvanizzato una intera generazione» preoccupata di [...] di sopravvivenza» dopo la fine della rivoluzione [...]. Il [...] con tutte le sue contraddizioni, [...] defi-nitivamente la fine di quello che Leo Marx ha [...] il [...] degli anni Sessanta. Il dibattito sulla cultura [...] ha portato alta ribalta altri interlocutori, molto [...] della [...] di Francoforte. [...] marxismo adesso è rappresentato [...] Raymond Williams o [...] Fre-deric Jameson; in una recente [...] compaiono ancora Benjamin, Brecht o [...] che cita Gramsci, mentre [...] numero di [...] Culture and [...] dedica un simposio alla traduzione [...] La storia e il quotidiano di Franco Ferrarotti che, [...] sottotitolo americano, viene presentato come uno studio [...] dei mass media nella società [...]. [...] si 6 spostato ormai sui [...] della comunicazione e sul contesto sociale delle sue modalità In una società di cui i [...] media costituiscono ormai [...] componente organica e, in varia misura, ne riflettono o [...] culturale. [...] è lontano come il [...] marchiano e la cultura americana, Impegnata a fare i conti con la realtà, cerca [...] di riferimento per interpretare «la [...] del punti di vista in base ai quali gli [...] concepiscono oggi il loro mondo» nella società della informazione. /// [...] /// [...] è lontano come il [...] marchiano e la cultura americana, Impegnata a fare i conti con la realtà, cerca [...] di riferimento per interpretare «la [...] del punti di vista in base ai quali gli [...] concepiscono oggi il loro mondo» nella società della informazione. (0)
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