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Sì è come avvolti, [...] della pianura friulana, In un miracoloso cerchio [...]. Piccole case di pietra [...] calli accanto alla mole romanica del Duomo, [...] Grado uno di quei paesaggi In miniatura chiusi [...] di vetro. Giornate di Inverno cerne questa [...] diventare una sorta di prodigio. E il prodigio si [...] breve delle nitide stanze (alle pareti credenze [...] di conchiglie marine) in cui vive Biagio [...]. Da una finestra a [...] sì [...] un ritaglio di tutto ciò [...] abbiamo visto finora. Come lei, amici triestini [...] poco fa erano meravigliati, turbati da un [...] dalla visione delle. Alpi Carni-che, [...] di la del golfo. È tutta questione di [...] dello spazio diventa una parola divina. Non [...] ma captazione della vita intima [...]. E anche noi senza [...] trasportati, persi e insieme potenziati di questa [...]. Le parole fluiscono turgide [...] poeta. Non vi è nulla di [...] e tanto meno di patriarcale, in questo vecchio signore [...] anni il quale colloquia serenamente, [...] giorno, con la morte: «Non vedo [...] di morire [...] dice sorridendo [...] per liberarmi [...] di una realtà di cui [...] si è mai sicuri di giungere al possesso». T'ho portato con me [...] / tra i fiori in vaso, / [...] / nel volo dì una nuvola leggera). Ci appare davvero fuori [...] la [...] poesia composta, scrisse Pier Paolo Pasolini, [...] «materiale assoluto eterno», come il ritorno naturale [...] ciclo [...]. Da bimbo, venivo [...] dove non [...] case, allora, ma solo il [...]. Guardavo il firmamento, lo vedevo [...] vicino da [...] schiacciato. Sentivo una gioia assoluta [...] tremenda angoscia del tutto: e il senso [...] vissuto durante tutta la [...]. Sempre sono stato alla [...] sia la mia patria. Vede là [...] quelle dune? I "dossi [...] I chiamiamo. Ho sempre sognato che [...] patria siano quei dossi di pura sabbia. Credo che nessun uomo sia [...] dalla [...] terra. La terra è la [...] ma anche della persona. Non posso pensare "io" [...]. La terra è quel [...] senso al mio esistere». Ma questo uomo antico, [...] Omero come dì un contemporaneo, non è [...]. Ha studiato a Vienna, [...] si forma ai primi del secolo sulla [...] suol primi versi riecheggia la poesia di Heine. Si laurea a Firenze, [...] felice sodalizio con i giovani intellettuali triestini [...] Scipio [...] Giani e Carlo Stu-parich, [...] ed entra nel gruppo [...] dei «vociani». Racconta: «Di fronte ai [...] ricchi della cultura della loro città, ero [...] piccolo ignorante. Ma un grande intellettuale, Pier Paolo Pasolini, fu tra i primi a [...] a [...] quasi, la straordinaria natura [...] era già un uomo [...] tre ragazze, Gioiella, Marina, Serena e di [...] Falco caduto in guerra, pianto in tante poesie. E scrissi quasi di getto [...] poesie, le litanie dedicate alla [...] memoria: [...] del corpo [...]. Pier Palo aveva la [...]. Considerava il Friuli la [...] patria ideale, la gente, la [...] friulana appartenevano alla [...] alla [...] essenza poetica. Pur non [...] di persona, lo sentivo [...] ho sempre scritto nel mio dialetto [...]. Un giorno mi capitò [...] posso dire di non [...] mai incontrato un animo [...] delicato del suo. Mi mandò un articolo [...] di vari poeti dialettali, e di Figurarsi: [...] a [...] una cittadina di duemila [...] quali croati. Ma mi accolsero come [...]. Non fu solo [...] colta e vivace della [...] "La Voce", bensì Firenze, la città, ad assumere per [...] rivelatrice tale, che ancora oggi dopo tanti [...] come fecondato. Sì, il dono della [...] è come il privilegio femminile di [...] venire fecondati. Firenze è stata una lezione [...] che dico, [...]. Quando vidi la prima scultura [...] Michelangelo feci [...] con essa, non mi saziavo [...] di [...]. Imparai dalle gallerie e [...] dai libri. Nella prevalenza così assoluta [...] libresco, speculativo su [...] totale, c'è come una [...]. In tal senso io [...] appartengo alla famiglia degli intellettuali». Poi si interessò per [...] Scheiwiller un mio volume di versi. E da quel momento [...] editore. Ci incontravamo a casa [...] a Roma, conobbi la [...] finezza, la grande aristocrazia [...] lui, che pure lottava per la rivolta [...]. Capii la tragedia della [...] lo estrometteva dal nostro mondo, lui che [...] vivere il fior fiore del mondo. Fu [...] grande, in tutti i [...] sono uscito arricchito». Di getto, senza [...] perché sono cieco ormai [...] rileggere». Alcuni versi di qualche anno [...] testimoniano delia [...] vocazione: «No sè quel che [...] / ma [...] scrive finché vivo, / lodà [...] col canto / e la morte col pianto». Non ha messaggi contingenti da [...] in-terpretazioni attuali. Ma in lui si [...] segreta a risvegliare perenni valori umani. Per secoli la nostra [...] solo pescare, vogare, usare una vela». Queste dunque, in un [...] lagune venete, sono le radici di un [...] nel suo antico e oscuro dialetto versi [...] assoluta, al punto che questa estate un [...] fra cui Carlo Bò, Vittore Branca, Claudio Magris, [...] sostenuto la candidatura al premio Nobel. Biagio Marin risponde anche [...] sul suo poetare in dialetto. Lui vi è pervenuto [...] intellettuale, studiando gli autori provenzali. I suoi versi in friulano [...] sapienti, [...] ricercati. Ma da poeta autentico [...] altissimi. Per me è stato una [...] naturale. La mia cultura letteraria [...]. Da bambino, cittadino austriaco, studiavo [...] come una lingua straniera due ore la settimana. Nella lingua tedesca vi [...] monosillabi e bisillabi: in un endecasillabo ci [...] mezzo mondo. Non così l'italiano. E poi l'italiano è [...]. Il mio dialetto è [...]. Così a poco a [...] la mia poesia migliore era quella scritta [...]. Cos'è la poesia? Per [...] asso luta. Io mi sono allontanato [...] 16 anni, ma mi considero un uomo [...] rifiutare il régno delle astrazioni, tendere ad [...] completo. Ho molto letto Platone, [...] Budda e i cinesi, da giovane, il grande [...]. Mi sono nutrito di [...]. Io non credo al [...] causale di trasformazione [...] penso che [...] si esplichi essenzialmente attraverso [...]. Ora il parlare di [...] dal volto di bambino si fa più [...] confessione. Ma non mi sento [...]. Anche se rare persone [...]. Una cosa, [...] scoperto: che le donne, [...] mi capiscono di più. Io sono sempre pronto [...] ricco di cose. Continuo a scrivere, intanto [...] morire». Lo dice senza tristezza, [...] un velo di nostalgia nella voce. Mario Passi Al diavolo la [...] della favola Nella morale di una fiaba o di [...] novella si annida sempre una delusione. Il bambino (o [...] che ascolta si consegna [...] si diverte, si appassiona, piange e ride. Alla fine tutto cambia, [...] palese: il narratore si rivela come il [...] della [...] dominio. Se ha raccontato tante [...] ha coinvolto [...] in un groviglio di [...]. Io ha fatto per [...] o per [...] a [...] o a non fare, a [...] in un modo invece che i. Forse è questa la ragione [...] la quale, spesso, un senso ai [...] si accompagna si [...] di una fiaba o di [...] novella, alle risonanze stesse di una voce che racconta [...] solo propone di raccontare. Il vecchio E. Forster, scrivendo di racconti e [...] si [...] sottovoce, ma perentorio, come sapeva [...] lui: il modo di raccontare delle Mille e una [...] rende stupidi. Me ora che si [...] figlia del visir, ci si può abbandonare [...] racconto e rispondere con un sorriso: ci [...] o la novella, non ci piace la [...]. Al risentito perché del [...] rispondere che da un po' ai tempo [...] è diventato esperte conoscitore di sofistiche trattazioni [...] la trasmissibilità [...]. La morale delle fiabe e [...] novelle, alla fine dei conti, è stata sempre la [...] una continua [...] della trasmissibilità. Un atto di violenza, [...] trasmette sempre la propria esperienza, dimenticando che [...] diversa e imprevedibile. [...] Garzanti ha mandato in [...] di Novelle italiane (in [...]. Si va dal Duecento [...] Settecento. Introduzioni, note e commenti [...] Lucia Battaglia Ricci (Duecento e Trecento), Gioachino Chiarini (Quattrocento), Marcello [...] (Cinquecento) e Davide Conrieri (Seicento [...] Settecento). Leggendo o rileggendo queste [...] ad ascoltare (o a leggere) rifiutando [...] e se lo accetta, [...] serenamente nel conto [...] o arte del conversare. Ci aiutano i curatori. Lucia Battaglia Ricci, per [...] molto lontano, dagli scambi tra fiaba e [...] orale e tradizione scritta, tra diffusione in Occidente [...] o-rientale e debiti, ai quali non sfugge Giovanni Boccaccio. [...] del conversare diviene sempre [...] per la trasmissione [...]. Nel racconto occidentale si [...]. Eccoci al rovescio del [...]. Lucia Battaglia Ricci, rifacendosi [...] Logica [...] racconto di C. [...] nota che [...] davanti al quale si aprono [...] possibili itinerari esistenziali, sceglie infatti la soluzione opposta a [...] implicita [...]. Al figlio del re, [...] argenti, pietre preziose e, infine, donne, «demoni [...] uomini». La scelta cade sui [...]. La morale In [...] in quattro volumi il [...] italiane dal [...] al [...] tante belle storie ma [...] della Legenda aurea i Jacopo da Varazze, [...] Voragine [...] voragine) è ambigua: sbaglia il figlio quando [...] mette in testa di tenere il figlio [...]. Jacopo è un bel [...]. Il principe, astinente e [...] a morire nel deserto, vergine e santo. La trasmissione [...] implica un rapporto tra padre [...] figlio. Siamo giunti così alla Disciplina [...] di Petrus Alfonsi (1062-1110). È un dialogo tra [...] una reiterata lezione di vita-La sentenza (la [...] racconto. Il racconto non è altro [...] una verifica, serve come [...]. Una proibizione e una [...] testa, come nel Libro dei sette savi, [...]. Anche in questo caso, il [...] indossa le vesti del mediatore, addetto alla trasmissione della [...] del dominio, e inscena un lieto fine: la vogliosa [...] sarà uccisa, e a farla uccidere [...] e sbaglia il padre Silografia [...] veneziana de) [...] nel [...] il virtuoso giovanotto. Gli stessi volgarizzatori, talvolta, [...] nei panni del figlio, cosi il testo [...] ai danni [...]. La novella nasce anche [...]. /// [...] /// Sacchetti si abbandona al [...]. Si faccia attenzione [...] di Lucia [...] Ricci sul No-vellino: la [...] della raccolta sarebbero dovuti «direttamente alla singolare [...]. Prezioso è [...] dei codici del Novellino, [...] a pagina X XI. Il lettore, per ragioni [...] andare (è il nostro caso) a leggersi [...] Novella del Grasso legnaiuolo. Il perché della scelta [...] dal curatore del volume dedicato al Quattrocento, Gioachino Chiarini: [...] novella «segna il passaggio [...] tradizione scritta dalla fase [...] cui il testo e secondario [...] a quella della consacrazione [...] il testo si impone, autonomamente, in quanto [...]. È una burla crudele ai [...] del legnaiuolo Manetto [...]. /// [...] /// Questi non [...] e allora pensano di divertirsi [...] sue spalle. Il divertimento è crudele: [...] di essere un altro. /// [...] /// La novella, riprodotta nella [...] Antonio Manetti (1423-1497), si fonda su un», perdita [...]. La beffa, la cattiveria, [...] identità, lo spaesamento: ci vorrebbe quanto basta [...] parlare di moderno. Fermiamo [...] il discorsa Lasciamo che [...] da sé, fino alle Novelle galanti [...] Giambattista Casti e oltre. Giudicherà poi se la [...] decenni sia o non sia più vicina [...] alle beffe ai danni di quanti sì [...] della propria identità. Ottavio Cecchi Due premi [...] e sociologici sul [...] IN VULTURE [...] Un premio per lo [...] storico o sociologico sul Mezzogiorno: il Centro [...]. Studi Giustino Fortunato della [...] Rionero in Vulture [...] indetto infatti per il [...] di concorso per [...] del premio Giustino Fortunato. Le due sezioni del [...] appunto alla storia e alla sociologia; per [...] si richiede un saggio su «Esperienze, movimenti [...] e socialiste nei Mezzogiorno-; per la seconda [...] sui «Problemi della condizione e dilla emancipazione [...] giuria del premio è [...] Calice, Cestaro, Colaianni, D'Andrea, Pedio, Procacci, [...] e Sacco. Accordo tv fra Italia [...] Brasile; [...] un kolossal su [...] Forse un Kolossal su Anita Garibaldi [...] poi telefilm, [...] telecronache sportive: ecco il [...] concordato nei giorni scorsi a Rio de Janeiro [...] Globo, là più grande [...]. Inoltre [...] che, com'è noto, fa [...] editoriale [...] venderà tecnologie alla [...] che opera da diciotto [...] Brasile ed è [...] essa interessata al mondo [...]. Su questo argomento e [...] sono già sorte riceviamo da Luigi Cenerini [...] volentieri pubblichiamo. Hanno cominciato i persuasori [...] presentando Mussolini ospite di un grande albergo [...] pagine dei grandi giornali. Subito dopo la mostra [...] Milano ha ottenuto consensi ampi e un [...] pubblico. Si moltiplicano ora, nelle [...] libri di documentazione sulla storia del fascismo [...] di Mussolini propongono, in lunghe interviste televisive, [...] padre «uomo come gli [...] sicuramente valida dal loro [...] ma assai discutibile da quello della storia. Ora è annunciato che [...] a suo tempo realizzata da [...] ora presidente della RAI, [...] dittatura». Insomma è un vero [...] dei [...]. Maurizio Ferrara ha efficacemente [...] colonne, i malintesi ed 1 pericoli collegati [...] di revival. Non vi ritorno perché [...] affermazioni, nel merito e nel tono. Mi permetto di aggiungere [...] sul fatto che si sta verificando e [...] a mio avviso, solo un fatto di [...]. Partirà, per [...] da due episodi [...] mente lontani e legati invece, [...] mio avviso, da un elemento comune di novità. Il primo episodio è [...] ì [...] di italianità [...] seguita alla vittoria nel campionati [...] mondo. In quella occasione, il tricolore [...] una vittoria schiacciante [...] simbolo della squadra di calcio. [...] quella gioia contagiò [...] che non si erano [...] calcio né di sport in genere: proponendosi [...] simbolico e fruibile senza distinzioni, agli italiani [...] Resistenza, [...] quelli che, agendo spesso nella confusione piò [...] parte, e infine a [...] che non avevano avuto, allora, 11 coraggio [...] Intellettuale necessari per prendere partito. Partigiani e fascisti si [...] e la macchina da presa dipinge, in [...] e quieto, lo sviluppo convulso del gioco [...] In [...] sono coinvolti, divisi [...] e dalla paura, quelli [...]. Certo la guerra fu [...] ma fu anche c dolorosamente questo: un [...] che si faceva da ragazzi e un [...] nuova del gioco di [...] del soccorso e un [...] sparare quando [...] saliva dalla mano alla [...] un tremendo ragazzo fascista succube del padre [...] Idee: 11 simbolo più assurdo e, per [...] vittima più tenera, la più spaesata [...] teatro delia guerra. VI sono 1 segni [...] pare, di una riconciliazione con la propria [...] memorie che potrebbe non [...] nulla a [...] fare (se le Intenzioni [...] con un bisogno di riformulare giudizi sul [...] che potrebbe porta-re, invece, ad una distinzione [...] più matura (di cui abbiamo ancora bisogno [...] delle azioni e pietà per gli uomini [...] poveri protagonisti. Trasferendo sui volto e [...] fascisti, Insomma, la considerazione lucida e vigorosa [...] Marx [...] proposito del capitalisti e del [...] ha bisogno di [...]. Perché il mio punto [...] precisava Marx [...] concepisce lo sviluppo della [...] società come processo di storia naturale e [...] rendere il singolo "responsabile di rapporti dei [...] socialmente creatura", per quanto [...] te possa elevarsi al [...]. Queste considerazioni sono utili [...] avviso, per liberare il campo [...] politico da un eccesso [...] e di coinvolgimenti per. Il passo di Marx [...] tuttavìa che anche uomini come Mussolini possono [...] lo stesso tipo di ottica: individuando fra [...] rapporti sociali quelle che, inseguendo il sogno [...] di chi non sa vivere con gli [...] rapporti hanno [...] di [...] fare protagonisti e governanti, Ferrara [...] dicendo che creature di questo genere sono [...] molti di loro, anzi, hanno saputo approfittare [...] rituale di parlare del fascismo per nascondere [...] Incapacità di essere democratici anche dietro le bandiere [...]. Creature nuove e conflitti [...] risolvere hanno dato e danno vita ad [...] Insieme [...] comportamenti che sono meno pacchiani e apertamente [...] Incarnano in modo ugualmente efficace v forse [...] In-sidioso [...] interessi che si colorarono allora col nero [...] dei gagliardetti. E importante però secondo [...] cultura, democratica respinga questo tentativo accettando senza [...] piano che le viene proposto da questo [...] e di ricerca documentaria. Se 1 racconti del [...] testimonianze del suoi [...] propongono [...] che Mussolini non era [...] avere e dire ben chiaro a tutti [...] lettura della storia non ha alcun bisogno [...] attribuire responsabilità di fatti che non [...] legati al realizzarsi di [...] le. Se [...] del fatti accaduti nel [...] propone [...] che quel regime produsse [...] utili e che esso godè di un [...] ingenuo e convinto, dobbiamo ugualmente [...] e far capire che [...] classe cui quella politica si Ispirò a-veva [...] ragioni [...] tragica evoluzione successiva. /// [...] /// Se [...] del fatti accaduti nel [...] propone [...] che quel regime produsse [...] utili e che esso godè di un [...] ingenuo e convinto, dobbiamo ugualmente [...] e far capire che [...] classe cui quella politica si Ispirò a-veva [...] ragioni [...] tragica evoluzione successiva. (0)
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