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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Nuova Serie(PCI)-Nazionale del 1966»--Id 386881794.

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Ricorre oggi [...] ventesimo anniversario della [...] morte Ernesto [...] il ventesimo anniversario della morte [...] . Ernesto Buonaiuti, una delle [...] del « modernismo » italiano, scomparso il [...]. In tale occasione, oggi (ore [...]. Presiederanno la manifestazione [...] i professori Giorgio Levi Della Vida. Alberto Maria Ghisalberti e Alberto [...]. Pubblichiamo [...] certi di far cosa grata [...] nostri lettori [...] alcuni brani della conferenza [...] nesto Buonaiuti» che il compagno [...] Ambrogio Donini tenne il 28 febbraio 1961 [...] di Bari. Ernesto Buonaiuti è nato [...] 1881. [...] morto il 20 aprile del [...] a 65 anni, nel pieno delle sue forze intellettuali. Il contributo che egli [...] critica storica e alla letteratura religiosa è [...] dei suoi [...] scritti abbraccia 3766 numeri. Nacque a Roma, da [...]. In questa [...] origine egli vedrà sempre qualcosa [...] più di un semplice dato biografico, una specie di [...] vocazione ». Visione estremamente discutibile, ma [...] una certa suggestione, nel momento in cui [...] del clero, in Italia e fuori d'Italia, [...] del nazionalismo e del razzismo fascisti. Era figlio di gente [...] commercianti del vecchio centro storico della capitale. A quattordici anni era [...] Pontificio Seminario [...] della famiglia e la [...] padre lo avevano spinto ad indirizzarsi alla [...] in un momento che sembrava aperto a [...] terreno culturale e religioso. Era il periodo in [...]. Leone [...] cercava di dare alcune [...] il laicato e il clero più colto [...] interpretare nel senso di un ammodernamento delle [...] e organizzative della chiesa. Clero e [...] « Rerum [...] » pur mantenendosi sul [...] sociologia cattolica, di fronte al vieto conservatorismo [...] attaccamento al potere dei ceti privilegiati era [...] molti sacerdoti come un invito a un [...] e non è un caso che Io [...] proponesse una riforma [...] della teologia, nei Seminari, [...] almeno una parte delle incrostazioni della controriforma [...] gesuitiche, sotto la parola d'ordine del ritorno [...] delle origini ». E" interessante ricordare, a [...] il primo scritto che Buonaiuti affidava [...] stampe, a vent'anni. Sotto la firma [...]. Buonaiuti avvertiva il giovane [...] strada su cui si stava mettendo era [...]. Egli sosteneva sostanzialmente che [...] non doveva entrare in concorrenza con i [...] era un controsenso parlare dì « democrazia [...] una parte, la democrazia non può essere [...] e [...]. Sin [...] la tesi del Buonaiuti era [...] il clero non deve entrare nelle [...] petizioni terrene, deve perfezionarsi deva [...] consapevole della [...] natura. Si tratta di una visione [...] po' ingenua, di una polemica « interna ». La repressione antimodernista. La « bufera »Per Buonaiuti [...] è inseparabile dalle forme di vita associata [...] dagli inizi, ha cercato di darsi. Egli vede nella religione un [...] inscindibile [...] delle forme elementari [...] sociale. In questa [...] concezione tipicamente « sacrale » [...] forse anche [...] se fosse possibile usare questo [...] nel senso storico originario [...] tipicamente c cattolica ». Noi vediamo oggi la religione, [...] storia. Per Buonaiuti tutto questo [...]. Egli vive la religione come [...] rituale del contatto « con gli altri » e [...] la celebrazione in comune di determinati gesti, che accompagnano [...] dalla nascita alla morte e che soltanto [...] egli può compiere e mai [...] o [...]. La bufera antimodernista lo costrinse [...] modificare alcune delle sue abitudini e molte del le [...] possibilità di lavoro. Egli aveva sperato di [...] diventare il maestro dei giovani [...] di [...] formare, attraverso il suo insegnamento, [...] e centinaia di coscienze che portassero dappertutto la [...] esperienza e la [...] visione di un « nuovo [...] ». Finché, nel 1914. La condanna che Buonaiuti [...] meno di un decennio dopo, fu soprattutto [...] fatto che egli era riuscito a portare [...] volta, in Italia, con notevole efficacia, le [...] della religione e [...] del cristianesimo in mezzo [...] nel mondo universitario italiano. Il forzato abbandono della [...] tra lo Stato e la chiesa, e [...]. Quanto più sì sentiva [...] due mondi di cui voleva essere il [...] cristiana da una parte [...] culturale italiano [...] tanto più diventavano impetuosi [...] istinti alla proclamazione di una ri forma [...] si sentiva iniziatore e che assumeva coloriture [...]. Negli ultimi tempi andò In-contro [...] e più amare delusioni, che forse accorciarono [...]. Perseguitato dal regime, non era [...] stato militante attivo [...]. Di fronte al fascismo [...] disgusto, quella avversione, che ogni uomo di [...] non avere di fronte ad una manifestazione [...] di violenza: ma la [...] non era una condanna [...]. Egli credeva di essere [...] o meglio al di fuori, di ogni [...]. Aveva tuttavia sperato che [...] libertà politica, in Italia, anche la libera [...] sarebbe stata ripristinata e il suo ritorno [...] più stato contrastato. Invece venne . Fondò e diresse alcuni [...]. Ma le sue forze si [...] ormai affievolite. D 16 marzo del [...] la prima volta da un attacco di [...] più di un mese dopo, il 20 [...] occhi per sempre. Sulla [...] tomba chiedeva venissero incisi i [...] del sacerdozio. Qualunque sia [...] che si può avere [...] di rinnovamento religioso e sui risultati della [...] certo che Buonaiuti costituisce la figura più [...] degli studi [...] in Italia [...] cinquantennio: egli ne ha [...] ha dato loro nuovo impulso, ne ha [...] ha potuto, la conoscenza fra le forze [...] poteva scoprire intorno a sè nella cultura [...]. Il calore e la [...] sentimento religioso si manifestano in ogni suo [...] che possono ancora essere approfonditi sul terreno [...] farci riflettere sul terreno umano. Alla radice di queste [...] vanno studiate non tanto come un episodio [...]. Egli concludeva uno dei [...] più significativi, nel 1924. Questo è essenzialmente il [...] ». Ambrogio Donini ARTI FIGURATIVE Per [...] riapertura della sede napoletana dell'» [...] rilancio di Eugène [...] pittore francese (1824 -1898) viene [...] come uno dei principali protagonisti delle vicende artistiche del [...] -« Fu il primo [...] afferma Maurice [...] che [...] risolutamente dipingere [...] aperta »La mostra parigina dell'anno [...] ed ora, questa, di Napoli, mirano a riproporre Eugène [...] (1824-1898) come uno dei principali [...] delle vicendè artistiche del secolo [...]. Si tratta [...] ben organizzato rilancio [...] francese, sorretto anche da precise [...] di mercato. Maurice [...] conservatore del Gabinetto dei Disegni [...] e prefatore del catalogo della [...] di Parigi, [...] ma che [...] « fu il primo che [...] risolutamente dipingere [...] aperta » e. ///
[...] ///
[...] nasce in Normandia, a [...] nel 1824. Egli è dunque della [...] (1819). [...] (1812) e di altri [...] impegnati nella resa naturalistica e realistica del [...]. Gli Impressionisti nacquero tutti [...] dal 1831 al 1841. Dopo [...] fatto il mozzo su una [...] paterna, si stabilisce con la famiglia a Le [...]. A vent'anni apre una cartoleria [...] convengono alcuni artisti: [...] e altri. Decide, a 23 anni, [...] pittura e si reca a Parigi. Nel [...] incontra Claude [...] con il quale si reca [...] dipingere in campagna o [...] romanzo di Aldo De Jaco: [...] Viaggio di riforno »Il compagno Vincenzo fra presente e [...] La storia [...] una giornata di una famiglia [...] nel periodo. ///
[...] ///
[...] la storia di una giornata [...] una famiglia napoletana, [...] per festeggiare il padre, operaio [...] che ha raggiunto i limiti di età per la [...]. I figli hanno tutti [...] destino: Maria ha sposato un commerciante ed [...] una discreta agiatezza la [...] esistenza piccolo-borghese. Paolo è diventato cieco [...] Io [...] di una bomba in uno dei tanti [...] e repubblicani durante le elezioni politiche della Costituente. Egli così è rimasto [...] giorno, ai ricordi di allora, e gli [...] per lui è come se non fossero [...] avvenimenti, per quanto importanti, possono suscitare in [...] un interesse, ma solo il desiderio di [...] lucida e scettica chiaroveggenza. Vincenzo, infine, è divenuto [...] PCI. Non molto diversa è [...] padre, a cui vengono tolte [...] le due cose che [...] vivo e sicuro: il lavoro nella fabbrica [...] di Stalin. Presente e passato sono, [...]. Ma il [...] è il momento di una [...] pienamente vissuta, nella quale le persuasioni facevano corpo con [...] il modo di essere e di comportarsi di ciascuno [...] loro. Il presente, invece, vede [...] sorta di scissione par cui la ragioni, [...] loro operare sembrano svuotate della linfa vitale, [...] di entusiasmo, di quella dedizione disinteressata, di [...] che pure debbono sostenere le idee se [...] diventino norma di un agire appassionato e [...]. E Vincenzo, il funzionario [...] rimasto un buon compagno, cerca di spiegare [...] che la [...] ragione gli dice che [...] giustamente, che il XX congresso segnerà un [...] tutto il movimento operaio, ma anch'egli sente [...] di lui non funziona più come prima, [...] egli pur essendo fisicamente giovane, è invecchiato, [...] generazione, fuori di chiave rispetto al mondo [...] intorno a lui. Questo sentimento, che poi [...] di fondo ideale e poetico del libro, [...] luce [...] capitolo. Vincenzo, dopo le giornate [...] dopo [...] di sezione sul XX [...] rivisto Ida (ora sposata, benestante e madre [...] per tornare al suo [...] della provincia. In treno incontra alcuni [...]. Uno ha preso il [...] padre nella fabbrica, e. Di quegli operai nessuno [...] del fascismo, della resistenza e nemmeno delle [...] la repubblica: erano ancora bambini. Ma considerano Vincenzo fortunato [...] « una gioventù piena di lotte ». Fortunato Vincenzo, e gli [...] generazione? c Erano stati fortunati con la [...] li [...] dove ora [...] le case nuove [...] la guerra aveva bruciato [...] e la fabbrica? Anche la fabbrica era [...] braciere. Ma erano stati fortunati, [...]. Non era nato da [...] mani, un paese diverso? E quello era [...] guerra, il terrore, le grida, la guerra [...] nelle mani, la speranza, la speranza. Ma questa giovinezza, così [...] vissuta, era ormai chiusa nel passato, oggetto [...] di invidia. Oggi il giovane poteva [...] sezione e chiedere anche conto di quel [...] una maggiore chiarezza e magari rinfacciare Io [...] di partito. Non per questo, però, [...] era figlio delle premesse che tu avevi [...]. La [...] vitalità segnava soltanto raffermarsi [...] generazione secondo una legge non mutabile della [...] il sentirsi vecchi diventava in tal modo [...] e personale e non più un fatto [...] ». [...] questo, ci sembra, il [...] romanzo di De Jaco. ///
[...] ///
Carlo Salinari Eugène [...] « [...] sur la plage ». In fatto di pittura [...] ha idee molto semplici, [...] stimolanti; tali da influenzare anche artisti di [...] e geniali, come, appunto, [...] e lo stesso [...]. Egli ha precisa coscienza [...] e, evidentemente basandosi sulle [...] artista di « provincia », confinato ai [...] culturale della Francia, afferma la necessità dello [...] dice: [...] Non si arriva mai [...] che non si abbiano potenti disposizioni, e [...]. Cosi, egli cerca continuamente [...] pittori, crea circoli [...] lavora in gruppo, oltre [...] giovane e fedele amico [...]. ///
[...] ///
[...] lo presenta a Baudelaire, che [...] dedica una bella pagina, nel « Salon del 1859 [...]. Baudelaire fu il primo [...] come il pittore dei [...] queste nubi dalle forme [...] queste tenebre caotiche, queste immensità verdi e [...] connesse le [...] alle altre, queste fornaci [...] di satin nero o violetto, gualcito, [...] o strappato, questi orizzonti [...] grondanti di metallo fuso, tutte queste profondità, [...]. Ebbene, [...] cieli di [...] sono davvero suggestivi nella [...] non più suggestivi ed originali, però dei [...] o dei paesaggisti inglesi [...] secolo X VIII; non più lirici e [...] dei cieli di Giacinto Gigante (che è [...] grandi pittori europei del suo tempo, anche [...] nostrana, [...] nello scoprire calori di [...] ancora insensibile al fascino [...]. [...] era fedele al vero [...] no allo scrupolo; egli, come [...] notato con stupore [...] fissava puntualmente sui suoi fogli [...] non soltanto le annotazioni cromatiche ma anche il giorno [...] in cui a vera eseguito [...] suoi schizzi, e perfino la direzione dei centi. Questo immenso materiale filologico [...] consèrva ol-tre seimila fogli [...] è ciò che di più [...] rimane [...]. Pochi e [...] tratti bastano a caratterizzare [...] definire [...] e. Il complesso [...] di [...] potrebbe intitolarsi [...] de province ». [...] strano che, finora, nessun [...] pensato di uti-lizzare questi acquarelli, disegni e [...] Flaubert o Maupassant o Daudet: sarebbe un [...] e strettamente aderente allo spirito della narrativa [...] e documentaria. L'opera di Eugène [...] si colloca dunque nel [...] naturalistiche, comune alla pittura francese (e anche [...] in particolare, al gruppo degli ar-tisti di [...] ma questo non è [...]. Per gli Impressionisti il [...] fu lo scopo della pittura ma un [...] oltre la sostituzione delle forme della realtà [...] apparenze (che era appunto la poetica del [...] il fatto puramente visivo: era già uno [...] modo di interpretare. Gli Impressionisti [...] e questo mi pare il [...] più originale della loro arte [...] reagiscono ai fenomeni [...] e dei [...] rapporti di [...] della società borghese non come osservatori esterni ci quei [...] ma [...] di essi: sono, insomma, dei [...] che comprendono ed interpretano i temi della vita borghese. Anche [...] tentò, nel 1868, in [...] un amico, di definire il momento « [...] pittura: « l contadini [...] pittori. Se si trovano tra [...] «ori vi sono anche persone che hanno [...] dovere? Ecco un argomento serio. Proprio una simile candida [...] sembra confermare che il solo fine della [...] rimase quello della resa [...] » della realtà, non quello della [...] interpretazione. ///
[...] ///
[...] nel suo generoso tentativo di [...] a [...] la « paternità [...] dimostra una spiccata preferenza a [...] i fatti della storia [...] sulla base di accostamenti puramente [...] esteriori. [...] un metodo che minaccia [...] moda anche in Italia. Paolo [...] «GIUSTIZI A» DI UMBERTO CLEMENTI Questo [...] dello scultore Umberto Clementi di Roma è [...] facciata dal nuovo [...] di Giustizia di Pordenone. ///
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Paolo [...] «GIUSTIZI A» DI UMBERTO CLEMENTI Questo [...] dello scultore Umberto Clementi di Roma è [...] facciata dal nuovo [...] di Giustizia di Pordenone.

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Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

(237)
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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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(118)

Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



(98)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .





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