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Con il professor Paolo Barile [...] di ascoltare il messaggio del Presidente della Repubblica, ovviamente ognuno per proprio conto, e di [...] al mattino del primo [...] per [...] assieme. Ne è uscita una [...] il costituzionalista Barile, attento os-servatore della politica [...] nel governo Ciampi), ri-flette acutamente su alcuni [...] del quinto mes-saggio di Oscar Luigi [...] al Paese: [...] alla pace, alla violenza [...] mondo e [...] alla scuola e ai [...] di liberarci [...] tra affari e politica, [...]. Un discorso che il Presidente [...] su toni molto generali. Al di là della [...] è [...] che lei ne da, [...] Barile? Sì, è entrato poco in particolari sulle diverse [...] il Paese. Penso abbia voluto esprimere [...] che, a suo parere, [...] modo lo stato [...] della nostra opinione pubblica. Certo, tutti quelli che [...] il Presidente entrasse nel merito delle riforme, [...] della Costi-tuzione, si sono resi subito conto [...] non aveva intenzione di [...] di situazioni particolari. È vero, [...] che in questi ultimi [...] fatto a trovare un accordo per dare [...] senza ulteriori attese, non è stato rinnovato. È evi-dente che non [...] insi-stere. Il Presidente, ha comunque solle-vato [...] serie di temi su cui si è concentrata [...] anche spesso insofferente, [...] pubblica italiana. [...] ad esempio, con un richiamo [...] politica e ad un incontro di po-poli non solo [...] ragioni di merca-to. Una osservazione pungente, non [...] Sì. Questo lo ha detto [...] unica. Una osserva-zione da considerare [...] di un avvenimento importante qual [...] europea, vista pe-rò come prodromo [...] una [...] politica [...] e non solo monetaristica. Mi sembra che il Presidente [...] fatto una que-stione di incontro di culture, [...] un [...] co-me ha detto. Questo, implicita-mente, anche in [...] della Costituzione che ri-guarda la pace, visto [...] di una pacifi-cazione sempre maggiore e, an-che [...] di una [...] vera e propria della [...]. Può essere letto anche [...] ad una Europa non chiusa in se [...] ha collegato il tema della pace alle [...] nel mondo, dal Ruanda al Burundi, alla [...] Jugosla-via? Nelle parole del Presidente sono riecheggiate quelle [...] Edward Albee [...] di [...] «Ormai viviamo in un [...] partecipiamo di [...] pena». È questo il senso? Certo. Il tema della pace [...] tutto il suo messaggio. E non solo in [...]. Quando, per esempio, si [...] storia italiana, ha parlato dei caduti per [...] poi della successiva pace ma anche della [...] la [...] come ha detto testual-mente, [...] di tutti quelli che sono morti. Un discor-so, quindi, abbastanza [...] ha però sottolineato la necessità di mantenere [...] condannando, mi pare, im-plicitamente, il revisionismo. [...] ha parlato di pace [...] vio-lenza, non solo nei luoghi indicati, ma [...] noi, in Italia. Ha accennato con forza [...] opporsi alla violenza. Che fa risalire, però, [...] culturale, nel senso che non riu-sciamo a [...] ge-nerazioni ad una visione della vita e [...] alla so-lidarietà democratica. Costante, infatti, è stato [...] e il richiamo alla scuola. [...] ha aperto il suo messag-gio [...] con la scuola. Ha sot-tolineato come il [...] importanti, ma co-me prima di tutto venga [...]. Forse è stato quello [...] più concreto che ho maggiormente [...]. Se non si riforma [...] questo non diviene in-segnamento fin dalla più [...] soffrirà gravemente la so-cietà italiana. La scuola come formazione [...] e democratica, ma anche come preparazione dei [...]. Le è sembrato questo [...]. È vero, [...] stato anche [...] al lavoro, ma [...] sfumato. Però ha parlato di [...] del lavoro e della responsa-bilità di tutti [...] ne-cessarie ed adeguate. Ed ha esaltato il [...]. Sì, ha portato alle [...] come senso della solidarie-tà, ma anche come [...] e di qualificazione. Ha ac-cennato alla nuova [...] disparità della giustizia, vista co-me non rispettosa [...] eguaglianza. Non tutti sono trattati [...]. Neanche nelle aule di [...]. Un tema sui cui è [...] anche se con accenni. Uno degli aspetti su cui [...] ha insistito è stata [...] nel mondo ma anche in Italia, tra i giovani. E di nuovo è [...] il tasto delle re-sponsabilità del parlamento, del [...]. Co-me lo ha avvertito [...] Ricollegherei questo passaggio a quello che [...] ha detto verso la [...] messaggio, quando ha parlato della necessità che [...] più una [...]. La riscoperta, cioè, dei [...] modo che la poli-tica riprenda il suo [...] degli interessi gene-rali. Forse a questo passaggio si [...] che è apparso il più [...] quello relativo [...] tra affari e politica. Già, separare [...] tra affari e politica. E questo ha fatto [...] conflitto di interessi che, chissà per quale [...] Parlamento non viene por-tato [...]. Dopo [...] della legge sul conflitto [...] al Senato nella scorsa legislatura, secondo il [...] proceduto al suo [...] con la riproposizione del [...] Stefano Passigli in prima commissione. E non si capisce perché [...] viene mai messa [...] del giorno. Insomma a Berlusconi si [...] le televisioni che vuole facendo quei tali [...] poi por-teranno risultati favorevoli. Però, insisto, perché a [...] si risolleva la questione del conflit-to di [...] È [...] questione in-dipendente da quegli accordi. Ma non andiamo fuori [...]. /// [...] /// Però mi è sembrato [...] tema, anche se implici-to, ci sia stato [...] del Presidente, quando ha par-lato di affari [...] non possono assurgere a dignità poli-tica. /// [...] /// Non si può fare [...] propri affari. Questa è la sostanza che [...] pare importante. E siamo arrivati [...] del dibattito politico. Un altro passaggio esplicito. Sì, come conseguenza di questa [...] appunto, che giustamente [...] ha sotto-lineato. Una politica, ha detto, [...] scontro, conflitto, veleni, calunnie. In questo mi è [...] il rife-rimento a Di Pietro. E forse anche alla [...] gli attacchi che so-no stati rivolti al Presidente. /// [...] /// Credo si riferisse alla [...] Di Pietro e, in genere, alla guerra contro il [...] scatenarsi di [...] e di pressioni nei [...] per cercare di inter-rompere il sacrosanto cammino [...]. Ed è un altro [...] rilievo. In uno degli ultimi passaggi [...] messaggio presidenziale si è rife-rito [...] che Flaiano già [...] fa, avvertiva come una delle [...] tipiche della vi-ta moderna». [...] ha parlato di dovere [...] di ri-spetto della dignità delle persone. Lei che ne pensa? Rispetto [...] delle perso-ne e della verità, ha detto. Come si sa però [...] verità è controversa. Non esiste un [...] di verità. Per il giornalista esiste [...] controllo e della completezza delle fonti di [...]. Ecco, questo mi è [...] importante, seppure implicito. Il dovere di rife-rire [...] lecitamente si viene a sapere e a [...] fonti, che devono però es-sere sempre debitamente [...]. [...] considerazione genera-le, professor Barile. In [...] il presidente [...] è stato oggetto di [...] a Canfora, da Biagi [...] Montanelli) [...] le troppe esternazioni. Ebbe-ne, come diceva [...] ci si aspettavano riferimenti [...] per esempio, ma an-che alla secessione, temi [...] già intervenuto. Perché que-sto messaggio [...] rispet-to al modo con [...] interve-nuto su questi temi? Ritengo, probabilmente, che [...] Presidente [...] voluto tenere al-to il suo discorso. Le riforme ri-guardano il [...]. Penso che [...] si sia fermato, mi pare [...] sul presente per sot-tolineare i diversi punti sui quali [...] insoddisfazione nel Paese, [...] pubblica. Non è voluto andare [...] ha voluto [...] a mio avviso. Non ha voluto ri-prendere [...] riforme, o su altri temi, sui quali [...] negli ultimi tempi. Non le sembra sia [...] fotografia di [...] di [...] e di un mondo, [...] Non è stato un discorso in chiave pessimistica. /// [...] /// Semmai è stato un [...] tri-stezza per le cose che non vanno, [...] spinta morale, manca la solidarietà. Ed è giusto che [...] Capo [...] Stato faccia que-sto richiamo alto. Il costituzionalista Paolo Barile [...] che [...] ha indirizzato al Paese. Un messaggio «sfumato» rispetto [...] cui alcuni di questi temi erano stati [...]. DALLA NOSTRA REDAZIONE RENZO CASSIGOLI [...] QUELLA FORMAZIONE [...] che è la società [...] sue radici sul terreno della più autentica [...]. Ma può [...] delle cento città, [...] mu-nicipale dei cento particolarismi, [...] ricco e frammentario nella storia europea, cominciare [...] suo esclusivo patrimonio nel compimento di quella [...] che è lo Stato unitario fondato sulle [...] visione federale? Il nesso fra città e Stato, [...] relazioni fra città (grandi e piccole) impone [...] collaborazioni e integrazioni fra sistemi urbani complessi [...] un obiettivo che implica -senza [...] delle rispo-ste possibili alla [...] vivendo e, a un tempo, al crescente [...] italiana. Perseguire una razionale distribuzione [...] incremento di economicità e di efficienza nella [...] uso di tecnologie e risorse tale da [...] delle prestazioni in ambiti fonda-mentali della vita [...] di tutti gli ammi-nistratori [...] Parlamento, ai Consigli comunali. Conoscere le città vuol [...] il paese. Esaminare vocazioni, [...] modelli, funzioni e variabili [...] di vita urbana, a partire [...] gestione della spesa pubblica per servizi col-lettivi e alla [...] vuol dire [...] sulla programmazione, [...] delle risorse, sui grandi temi [...] risanamento ambientale. È [...] con quel rigore, con quel [...] della selettività degli obiettivi di sviluppo che è il [...] di una buona amministrazione e di una buo-na politica. Un ciclo di storia [...] chiuso con un bilancio [...] che brillante, mentre nel [...] e crisi di ogni genere manifestano assestamenti [...] mentre nuove tendenze economiche, culturali e politiche [...] sia pure confusamente. Nella loro drammaticità le [...] sullo sviluppo e la fame nel mondo, [...] esistono grandi aperture e disponibilità a nuove [...] congiuntura consentirebbe di dispiegare le forze (e [...] la minaccia) di un simbolo: il simbolo [...] uno sviluppo fondato su basi originali e [...] tragico de-clino verso [...] e la degradazione. Si profila ormai con [...] in atto tra gli automatismi di un [...] in crisi e una volontà sociale e [...] improprio dire culturale) da tempo impegnata a [...] negli stessi meccanismi economici, spinte e condizionamenti [...] incompatibili. La soluzione dei nostri [...] essere certo cercata contro [...]. Essa passa necessariamente attraverso [...]. Ma è si-curo -e [...] ad [...] convinti -che non è [...] dentro quel tipo di economia che ci [...] crisi at-tuale. I termini dello scontro [...] nel modo di affrontare i problemi economici, [...] il loro rapporto. Parlare di strut-tura (condizionante) [...] (condizionata) secondo gli schemi invalsi è oggi [...] dei problemi. Dirò di più: potrebbe [...] che proprio attraverso la sovra-struttura, attraverso la [...] le stesse istituzioni, è de-stinata a passare [...] un nuovo sviluppo democra-tico e più in [...] nuovo modello di civiltà. Al centro della elaborazione [...] si trova indubbiamente il sistema dei poteri [...] locali, e in primo luogo, almeno per [...] problemi cruciali della città, si trovano i Comuni. [...] -come ho ricordato in [...] di una grande civiltà urbana che raramente [...] capaci di armonizzare con la civiltà industriale. Il dilemma che ci sta [...] fronte riguarda dunque da un lato il rischio di [...] totale perdita di identità, [...] quello di una perdita di [...] con il mondo moderno. La risposta da dare [...] sforzo creativo capace di coordinare la tensione [...] con il rispetto di quanto il passato [...]. Abbia-mo importato avidamente un [...] o addirittu-ra senza [...] il tempo, di elaborare [...] il comportamento psicologico che altrove lo sostengono [...]. Tra passato e presente [...] un vuoto che si esprime nel deperimento [...]. Ecco perché la stagione [...] istituzionali deve offrire la possibilità di introdurre [...] livello di gestio-ne e di governo del [...] di consentire una capacità de-cisionale e nello [...] diverso e più ravvicinato rapporto [...]. Dopo [...] di studi e di dibattiti [...] pensa-va che il governo delle aree metropolitane, ipotizzato da Adriano Oli-vetti nel congresso [...] (Istituto nazionale di urbanistica) svoltosi [...] 1956 a Torino, poteva diventare una realtà, soprattutto con [...] maggioranza parlamentare di centro-sinistra. Invece a quanto pare non [...] così. Governare in modo diverso [...] la gestione dei servizi di area vasta [...] Comuni (superando gretti municipalismi), nonché migliorare i [...] persona nei grandi centri capoluogo, pare non [...] di rilevante e primaria importanza di fronte [...] alle ambizioni di qual-che novello vice-re. Lo svilimento (se non [...] una cul-tura urbanistica in atto oggi in Italia [...] confermato dal testo li-cenziato dal Senato con [...] revisione e di attuazione della legge 142 [...]. Mi auguro che a Montecitorio [...] un risveglio delle coscienze in grado di [...] tentativo di seppellire la riforma tanto auspicata [...] una reale, nuova cultura delle città. Mario [...] Direttore responsabile: Giuseppe Caldarola Condirettore: Piero Sansonetti Direttore editoriale: Antonio Zollo Vicedirettore: Marco Demarco [...] Giancarlo Bosetti Redattore capo centrale: Luciano Fontana Pietro Spataro [...] Società Editrice de [...] S. /// [...] /// Se la politica italiana deve [...] non può che essere europeista [...] forse, ad-dirittura cosmopolita: per [...] che sappia agire sulla scena [...] mondo con lungimiranza, senza ritardi, [...] i costi. La riforma del sistema [...] situa su un pia-no diverso dalla politica [...]. Ha delle scadenze metodologi-che, [...] com-missione Bicamerale, e temporali, il 30 giugno. Ma potrebbe anche essere col-pevolmente [...] senza con-seguenze gravissime: in fondo, con grande impegno, con [...] prezzi decisionali, [...] lo spirito, la Costituzione italiana [...] impedirebbe il buon governo. Poiché si può, e [...] di me-glio, ridisegnare [...] co-stituzionale non è soltanto [...] una maggioranza di go-verno, nella quale sono [...] che, però, non debbono rovesciarsi sulla stabilità [...]. Richiede apporti più ampi [...] coerenti con [...] di rendere il siste-ma [...] forma di go-verno in grado di competere [...] con quelli degli altri paesi che, in Europa, [...] collaborazione con noi, ma an-che in concorrenza. Si può, a fati-ca, entrare [...] Europa con una Co-stituzione, sinteticamente, conso-ciativa e con una [...] di governo debole. Risulterà poi molto più [...] più costoso rimaner-ci di fronte alle prime, [...]. Sulle istituzioni deve al-lora [...] del dibattito democratico, chiesto da [...] debbono emergere i va-lori [...] civile che val-gono quando si è al [...] si va e si sta [...]. Per governare servono donne [...] e in Italia ce ne sono. Per ridisegnare una Costituzio-ne servono [...]. La prova è arri-vata. Al momento, sembra più [...] Maastricht», novella Rodi, che a Roma. Non resta che augurarsi [...] mes-saggio presidenziale [...] non abbia motivo di [...] delle forze politiche la critica indi-rizzata al [...] «Più [...] di entusiasmo che di preparazio-ne idonea». In effetti, mentre [...] tra le forze politiche [...] vede, la loro preparazione si avrà modo [...] proposte formulate e sulle riforme attuate. LA FRASE per convinzione, [...] e passività, queste parole sono frustate che [...]. Non le possiamo accettare [...] le possiamo ignorare. Perché Mariarosa Berdini non [...] tenere dentro di sé, le ha vo-lute [...] assassini, certo, ma anche contro, o, almeno, [...] noi. Se si vuole impedire [...] divenga vendetta, bisogna almeno offrire una qualche [...]. /// [...] /// Se si vuole impedire [...] divenga vendetta, bisogna almeno offrire una qualche [...]. (0)
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