Il 12 novembre 1943, [...] questo giudice, il Primo Senato del Tribunale [...] a morte Fattore Walther [...] nato il 24 aprile [...] Danzica, per « dichiarazioni disfattiste » e « [...] ». In una conversazione privata, [...] pronunciato contro il sistema hitleriano, parlando il [...] con i coniugi [...] nella loro casa di Danzica, [...] dichiarato che presto la guerra sarebbe finita. Nella sentenza così si [...] sulle quali si basava la condanna: «. Egli espresse inoltre [...] che il Dr. [...] non potesse [...] la faccia a Berlino, senza [...] picchiato a morte; [...] cinematografico lo si diceva apertamente. In quanto ai bombardamenti [...] insisteva [...] che questo non era [...] della guerra totale che noi avevamo voluto, [...] era inutile stare a lamentarsi. Se una persona afferma, [...] un momento come [...] del quinto anno di [...] sulle sue buone fonti [...] che la guerra è [...] il [...] di Berlino [...] ha perduto ogni ascendente [...] e sarebbe picchiato a morte se si [...] capitale, che il Maresciallo del Reich, uno [...] stretti di Hitler, opera contro il capo [...] Stato [...] sta preparando una dittatura militare, che il [...] è un omosessuale e [...] di [...] solo per ragióni di Stato [...] posizione contraria alla [...] natura, tutto ciò non [...] delucidazioni ulteriori. Anche non considerando il [...] da venti anni non era più in [...] cosicché non conosceva le [...] e non era in nessun modo in [...] lui, e che egli nemmeno conosceva la [...] prima del 14 luglio [...] essersi reso conto, per le ripetute obbiezioni [...] e per il fatto [...] è un camerata, che [...] fiducia nella vittoria della Germania, e che [...] senso [...] o per il desiderio [...] da qualcun altro, essi avrebbero riportato i [...] terze persone. [...] perciò parlò « pubblicamente », [...] un punto di vista legale. Perché chiunque afferma, quando [...] dure battaglie, che il pilastro più importante [...] tedesco nella vittoria [...] il Fùhrer [...] è un uomo corrotto, [...] affermazione non può rimanere senza conseguenze permanenti, [...] non sortire [...] di aiutare il nemico [...]. Il 17 marzo 1944, [...] il Dr. [...] ora consigliere di Tribunale Provinciale [...] condannò a morte il [...] Willi [...] di [...] nato il 14 luglio [...]. ///
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[...] ora consigliere di Tribunale Provinciale [...] condannò a morte il [...] Willi [...] di [...] nato il 14 luglio [...].