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Parla il romanziere [...] «condannato a morte» dalla [...] SCENARI Cile libero! [...] è uno dei più noti [...] indiani. Ha 83 anni, è [...] Sikh. [...] signifi-ca, infatti, «leone» ed [...] più diffuso tra la setta religiosa fon-data [...] 400 e 500 da [...] nel [...] la «regione dei cin-que [...] il Pakistan e [...]. Una precisazione [...] per [...] signore [...] divertita che ci accoglie nel [...] albergo romano [...] abbigliamento tradi-zionale, con turbante e [...] marrone sopra il «pigiama» color panna. [...] è a Roma per [...] incontro sul tema «Scrittori e città». E la cosa sembra eccitare [...] ironia. Al ristorante rico-nosce immediatamente [...] che ci serve un ragazzo del Bangladesh. Parlano fitto in [...] e lui si diverte [...] scambiano gli indirizzi. Insomma, si direbbe quasi [...] signore che ha attraversato uno dei secoli [...] storia in uno dei paesi più travagliati [...]. Ne ha raccontato una [...] Quel treno per il Pakistan, tradot-to ora da Marsilio [...]. Sikh e musulmani, che [...] avevano con-vissuto pacificamente, comincia-rono a scannarsi a [...]. I morti si contarono [...]. Ep-pure la storia di [...] lungo la ferrovia è tragica-mente attuale. Potrebbe svolgersi in Jugoslavia, in Africa, in qual-siasi paese dove il fanatismo reli-gioso si unisce [...] etnico [...]. Nel 1947, [...] del sangue, lei aveva 32 [...]. Era un giovane av-vocato [...] una laurea in legge, conseguita, come ogni [...] in Inghilterra. Viveva a [...] dove faceva [...] come mai ha ambientato [...] racconto in quel piccolo villaggio con tre [...] capanna? Volevo ricostruire il clima di fratel-lanza [...] Sikh e musulmani nelle campagne dove la «civilizza-zione» [...] dal passaggio della ferrovia. Dove i rap-porti erano [...] e [...] dove ci si poteva amare [...] Sikh e musulmani. Io sono nato in un [...] come quello che descrivo e sono convinto che [...] antidoto [...] etnico è [...]. Se ti inna-mori di [...] musul-mani non possono più essere tuoi nemici. Era stato così per [...] esplose il fanatismo religio-so In «Quel treno [...] Pakistan» [...] che riesce ad opporsi [...] è il giovane ladro, semplice e innamorato. Gli altri, il magistrato, [...] fondo se ne lavano le mani. Pensa che la cultura, [...] giusta, quella che rispetta [...] vita? Nella tradizione [...] abbiamo la Trimurti composta [...] il creatore, il conservato-re, [...]. Sono principi [...] che ognuno ha dentro di [...]. Nel romanzo li avevo [...] protagonisti, al magistrato, [...] politico, al giovane ladro, [...] caratteri mi hanno preso la mano e [...] testa loro. Succede spesso quando si [...]. Per cui mi sono [...] del ladro il vero eroe della sto-ria. Lei si definisce un [...] si è trovato a contrastare le azioni [...] Sikh. Come vive questa situazione? Non [...] la religione sia il fon-damento di una [...]. Molti Sikh giuravano sul [...] di andare a trucidare donne e bambini. E così i musulmani. /// [...] /// Non sono un ateo, [...] Dio non esiste, dico sol-tanto «Non lo [...]. La mia guida spi-rituale [...] Gandhi, [...] sempre seguito il suo insegnamento non violento, [...] modo per met-termi in relazione alla vita [...]. Per sapere come comportarci [...] davanti allo specchio alla fine di ogni [...] occhi e [...] «Ho ferito nessuno oggi?». È un esercizio molto [...] e non [...] bisogno di nessun Dio [...]. I Sikh non la [...] vi-sto che [...] condannata a morte. /// [...] /// Da 14 anni vivo [...]. Otto uomini montano la [...] casa di Nuova [...] e due mi seguono [...]. Ho attirato le loro [...] mi sono schierato contro la campagna terroristica [...] fondamentalisti. Sono come i fon-damentalisti [...] condannato a morte Salman Ru-shdie. I fanatici sono uguali [...] ma per fortuna i Sikh integralisti [...] sono meno dif-fusi dei [...] così posso viaggiare, a differenza di Ru-shdie. Quando decise di lasciare [...] dedicarsi alla scrittura? Sono sempre stato un [...] mi piaceva scrivere piccoli racconti che venivano [...] Usa, in Canada, oltre che in Inghil-terra. Inoltre [...] una cattiva letteratura dalle [...] parti, così mi sono messo [...] fare lo scritto-re a tempo pieno. Scrittore, giorna-lista ed editore. A [...] fondai un settimanale, India [...] successo enorme. Poi ho curato [...] indostana del [...]. Sono un vero grafomane. Ho scritto ottanta romanzi, [...] quattro articoli diver-si ad altrettanti giornali. Non mi fermo mai. Mi alzo alle 4,30 [...] due ore il pome-riggio, mi corico alle [...]. I miei av-versari mi [...] troppa roba ma questo è il mio [...]. Quali sono gli scrittori [...] ispirata? Come si fa a [...] Tutti, compresi gli italiani, [...] Carlo Levi con il suo formidabile Cristo [...] a Eboli, e poi Tomasi di Lampedusa [...] Gior-gio Bassani e Mora-via, anche se Mora-via è quello [...] meno. E il romanzo che [...] che ha scritto? Come tutti gli autori [...] nel mio caso di intitola [...] ed è un libro [...] città dai tempi arcaici fino [...] di Gan-dhi. Tra i primi sono [...] Non sentirò cantare [...] che è la storia [...] nel 1942, prima del-la fuga dal [...]. Ho cambiato i luoghi, [...] sono ispi-rati ai miei [...] che si sono arrabbiati [...]. Anche mia madre, quando [...] Quel [...] per il Pakistan, mi accolse dicen-do «Sei [...] fami-glia» perché [...] qualche scena di sesso. Mi divertii assai. Lei si sente diviso [...] Oriente [...] Oc-cidente? [...]. Vivo a Nuova [...] odio la cucina indiana. Bevo vi-no e mangio [...]. Mese più mese meno, pro-babilmente [...] dit-tatore e tuttora [...] in capo [...] presenterà le dimissioni in osservanza [...] leg-gi da lui stesso volute. Verrà così a concludersi, [...] istituzionale, la singolare transizione cilena alla democrazia [...] dire che la drammatica esperienza di un [...] con il golpe contro [...] Allende, è alle nostre spalle. Ma se ne andrà [...] dittatore? Qualcuno, un [...] scherzando un [...] scongiurando, dice «Pinochet non [...] mai»; altri dicono «Sì andrà via ma [...] perché fino a quando è comandante [...] è costretto da regole [...] e disciplina, ma quando avrà lasciato quella [...] bocca e chissà quante ne inventerà». In fondo il vero leader [...] della destra è lui. Dunque, un fantasma Pino-chet [...] e cravatta continuerà ad agitare le notti [...] dei cileni? Ne ho parlato con i [...] sui progressi della democrazia e la crescita [...] Cile svoltosi a Roma su iniziativa [...] Jorge Jimenez, [...] e [...]. Tra questi Josè Antonio [...] deputato, nella pas-sata legislatura [...] Camera, un amico degli anni [...] in Italia e di [...] ma insieme emozionanti e combattivi della lotta [...]. Se guardiamo alla concretezza [...] la transizione, la precarietà [...] stabilite norme permanenti, accettate e condivise da [...] con chiarezza il rapporto tra auto-rità civile [...]. E non è cosa [...] si guardi al nostro passato e a [...] paesi [...]. La nuova tappa comincerà, [...] nascerà un vero e inedito accordo tra [...] sulle grandi linee da seguire per realiz-zare [...] di un nuovo paese. Nel [...] così il Cile sembra tornare [...] di una sofferenza che lo [...] diverso da noi, ma ecco che la talpa [...] scava bene e porta alla [...] un processo [...] che si definisce con una [...] con una sofferenza che è anche nostra: globalizzazione. Perché quel paese che [...] Ande e Pacifico è un esempio di [...] ma è anche un piccolo mercato su [...] più ancora agiranno in futuro) le imposizioni [...] mon-diale con cui anche noi siamo alle [...]. Di [...] la domanda che si [...] Piero Bassetti: come rispon-derà a questa sfida? Noi [...] su quale Stato, quale nazione nascerà da [...] dunque il Cile. Perché la globalizzazione pone [...] su quale de-mocrazia ci sarà domani. [...] mondiale della competitività al primo [...] Singapore e al 180, davanti [...] Germania, [...] il Cile. Ma questo che è [...] essere più significativo prossimamente. E persino po-tremmo dimenticare Pinochet. Le sfide economiche saranno [...] certi assilli di oggi. La minaccia per il Cile [...] nel futuro, è nella [...] capacità di far fronte a [...] sfide. Considerazioni che non voglio-no [...] che sti-molano i dibattiti sui possibili sce-nari [...] politici ed economici del domani. Al primo posto vengono [...] e [...] delle aeree di mercato [...] in America lati-na (la più importante è [...] uniti Brasile e Argentina) e [...] tra il Messico e [...] Stati Uniti. Quindi le ipotesi sulla [...] una imprendi-torialità diffusa e flessibile. E [...] italiano, [...] mondo dei cinque milioni di [...] può venire un confron-to utile e importante. [...] Roberto [...] «Io sikh, nemico dei [...] MATILDE PASSA LA RASSEGNA Da Nuova [...] a Londra uno scrittore [...] Domani sera alle 20,30 [...] sarà al Teatro Argentina [...] Roma [...] un incontro con il pubblico coordinato da Silvia Albertazzi [...] Goffredo Fofi. È [...] per incontrare uno scrittore [...] fatto di Nuova [...] il centro del suo [...] affresco corale della capitale [...]. [...] si svolge [...] di una rassegna intitolata «Scrittori [...] città», organizzata dal comune di Roma in collaborazione con [...] rivista «La terra vista dalla luna», diretta da Goffredo Fofi. Nel corso della serata [...] film «Il mondo di [...] di [...] Ray, uno dei capolavori [...] degli anni Cinquanta. Se [...] ha scelto [...] per raccontare la [...] esperienza di uomo e [...] nella quale si è trasferito dopo la [...] Pakistan [...] della creazione dello stato [...] si alterneranno nel corso di questo autunno [...] metropoli nelle quali sono nati o hanno [...]. Ci saranno altri appuntamenti [...] una città americana e con una serata [...] città italiane: Roma, Napoli, Palermo, Milano. Vi parteciperanno amministratori e [...] più attenti alle tematiche metropolitane: Roberto [...] Alessandro Baricco, Stefano Benni, Luca Dominelli, [...] Lanzetta, Sandro Onofri, Ermanno Rea, Tiziano Scarpa, Emilio Tadini, Dario Voltolini. Nel corso della serata [...] città italiane verrà presentato il video originale [...] città da alcuni registi italiani e realizzato [...] di Roberta Torre. Il progetto che si [...] prevede anche una mostra di pittura a [...] coinvolti dovranno creare opere ispirate a «Le [...] Italo Calvino. /// [...] /// [...] del pensiero di [...] Pastore e Romani in [...] Vincenzo Saba Il fascino discreto del «laburismo [...]. Stagione impervia e fe-conda, [...]. Stagione in cui [...] si situano le vicende [...] di tre uomini protagonisti, rispettivamen-te, della spiritualità [...] sindacale e politica, di quella sindacale e [...]. I tre sono Giuseppe [...] Giulio Pastore, Mario Romani. Della loro vi-cenda tratta [...] si può cer-tamente classificare tra quelli desti-nati [...]. Quello che Vincen-zo Saba [...] stampe per i tipi delle Edizioni Lavoro: Quella [...] laburismo cristiano. [...] Pa-store, Romani e [...] a De Gasperi. La traiettoria di vita [...] personaggi è stata diversa, ma co-me Saba [...] profon-damente [...] da un filo sottile e [...]. Il primo ha lasciato la [...] nazionale della [...] nel 1951 e con essa [...] lotta po-litica per donare al mondo una te-stimonianza di [...] autentica e [...] altissima. Il secon-do ha fondato in Italia [...] sindacale [...]. Il terzo ha de-dicato [...] vita a una ricer-ca [...] tra le più profonde [...] alla fonda-zione teorica di un modello sinda-cale, [...] degli interessi del lavoro dipen-dente in una [...] che può, così, riprodurre e ampliare il [...] come sistema sociale, anziché come so-lo astratto [...]. È in questo contesto [...] protagonisti del libro di Saba fon-dano il [...]. Il «ri-sorgimento sindacale» di Romani [...] suo scenario teorico nel-le analisi di [...] sullo Stato co-me strumento [...] società intermedie in un si-stema di mercato [...] economia mista. Ciò consentiva a Pastore [...] canto, [...] dei lavoratori per rompere [...] di una dottrina sociale della Chiesa allora [...] il nuovo, sia i vincoli di un [...] alla gerarchia ecclesiastica, che [...] dispiegarsi di [...] associativa sul terre-no sindacale [...] con-fessionale. La rottura con la «con-fessionalità» [...] con la tutela partiti-ca sono gli atti rivoluzionari che [...] sindacato nuovo» propone -sicu-ramente tanto precocemente da non [...] cogliere tutti i frutti -in [...] società e in una cultura a ciò ostili. Ostili erano le forze con-findustriali, [...] di un [...] produttivistico alla ge-stione [...] ben più rivolu-zionario di un [...] classista salariale e partitico. È [...] che, come è noto, [...] nel mondo co-munista e socialista, ben prima [...] sindacale, che Pastore cerca, sino [...] di evitare. Il mondo comunista orga-nizzava [...] lavora-tori, ma era allora incapace di tra-sformare [...] e in-controvertibile opera di civilizza-zione e di [...] in una piena liberazione dai dogmi burocratici [...] già allora gran parte [...]. Ma [...] e [...] è [...] interes-santissimo di meditazione storica e [...] che Saba [...] propone, veniva in larga misura [...] dalla cristallizza-zione partitica di quel mondo cat-tolico dal cui [...] il movimento per il laburismo cristiano era sca-turito. È su questo punto [...] decisione di [...] di abbando-nare il partito [...] politica per il laburismo cristiano, convinto [...] di perseguire una «terza [...] an-ti-comunista e dominio comunista della mobilitazione sociale. A ciò non rinunciano, invece, [...] Pastore né Romani, fondando una cultura e una pratica [...] sin-dacato nella democrazia degli in-teressi organizzati che sarà, tutta-via, [...] breve periodo, sconfitta. Dopo la morte di Pastore, [...] che rimaneva del condensato organizzativo del laburismo [...] dal dilagare delle teorie e delle azioni [...] sia del sindacato fonda-to sulla classe anziché [...] del conflitto an-ziché su quella della comparteci-pazione [...]. Tutto pareva, per il [...]. Ma nonostante le resistenze [...] ostacola-no [...] sindacale, il lievito con-creto [...] ripreso a operare. Infatti, in una società sempre [...] articolata e frammen-tata solo il consenso da [...] attorno al modello di un [...] come associazione può contribui-re [...] del bene comune in una [...] di distinzione e, in-sieme, di complementarietà -e non di [...] e di sostituzione -con la democrazia organizzata (unitamente [...] intermedio) dai partiti. Ma è proprio nei [...] partitica che il lievito del laburismo cristiano [...] questi anni, [...] frutti. La caduta delle dittature [...] pos-sibile, con la democrazia non più bloccata, [...] di un incontro che a quel tempo [...]. Per [...] sono stati necessari, mutata [...] la rottura [...] politica dei cattolici e [...] travagliata storia del revisionismo comunista. In questa luce il [...] Vincen-zo Saba è un formidabile strumen-to per rimeditare [...] per [...] come esercizio sì di [...] di [...] per agire nel presente, che [...]. Ora il «laburismo cristiano» [...] comune della lotta per affermare un riformismo [...] che sca-turisce anche dalla cultura più in-novativa [...] sociale cattolico lascia in eredità a tutta [...] al di là degli stec-cati partitici e [...]. /// [...] /// Ora il «laburismo cristiano» [...] comune della lotta per affermare un riformismo [...] che sca-turisce anche dalla cultura più in-novativa [...] sociale cattolico lascia in eredità a tutta [...] al di là degli stec-cati partitici e [...]. (0)
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