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Non la-sciare roba di [...] data la [...] larga da certa gente come [...] lì con la faccia sfregiata e [...] dà in affitto [...]. È il benvenu-to in viale Ortles 69, al [...] del Comune. Per il nuovo arri-vato non [...] trovare [...] amici, nemici, cibo, televisione, vino [...] sesso a pagamento, ri-poso. E soprattutto occasioni per [...] si rin-novano nel vuoto delle ore serali. Questo non è [...] o il lazzaretto di barboni [...] derelitti. È piuttosto una sorta [...] periferia, che ogni sera raduna la [...] comunità ete-rogenea di inquilini: [...] permesso di soggiorno e quasi sem-pre con [...] che non vogliono più [...] via, emarginati e avvinazzati [...] elemosi-na e di mense pubbliche, uomini e [...] vestiti in ordine, i [...] la-voro. E poi, mezzi matti [...] che bivaccano alla Stazione Centrale e che [...] dormitorio si mescolano a gente assolutamente [...] che, incon-trata per strada, [...]. [...] poco dopo le 18. È [...] del grande rientro dalla giornata [...] o di vagabondaggio della maggior parte degli [...] dormitorio. [...] li salutano quasi tutti, [...] del [...] ad altri del [...] «Ciao [...] passa da me che [...] tuo certificato elettorale». Gli habitué sbrigano in pochi [...] le formalità [...] e poi si [...] da 3000 lire per la [...]. Il nuovo arrivato, però, [...] a una serie di piccole [...] noi? Mi dia un [...] -scandisce con un tono stanca-mente garbato un [...] passare alle domande di rito -pro-fessione, scuole. Completata la scheda arrivano altre [...] «Adesso [...]. Ha già mangiato? Le conviene [...]. La mensa non è [...] menù è abbastanza vasto. Primo, se-condo, contorno, acqua [...] due panini. In alternativa al contorno [...] yogurt o il dolce. Le inservienti si preoccupano [...] le cotolette impana-te sono fatte con la [...] a tutti i volti che si prestano [...] una provenienza islamica. /// [...] /// [...] su base etnica, ma [...] un cenno di saluto per il diret-tore [...] passa per un giro di controllo. Finito di man-giare [...] vassoio, il nuovo ospite deve [...] in infermeria. [...] si ripete la recita dei [...] anagrafici a [...] -che misura la pressio-ne. Poi bisogna attendere il medico, [...] compagnia di [...] signora che si è trascinata [...] fin [...] perché ha bisogno «di una [...] per dormire». In sala [...] la donna si adagia [...] con gli occhi chiusi e il respiro [...] tanto si libera rumorosamente della tempesta che [...]. [...] gli anziani degenti [...] che ogni tanto si affacciano [...] cor-sia. /// [...] /// Controlla se le braccia [...] portano i segni di qualche buco di [...] domande su malattie e interventi chirurgici. Poi tenta un dialogo: «Co-me [...] hai deciso di venire [...] -chiede con tono quasi paterno [...] ti mantieni? Con la tua famiglia i rapporti sono [...] Ti auguro di non [...] bisogno, ma [...] cosa noi siamo [...]. Se poi ti fermi più [...]. È il momento di ritirare [...] per la notte: [...] porge [...] (per chi si ferma una [...] notte, altri-menti ci [...] di cotone), la co-perta, il [...] e il cuscino. /// [...] /// Quasi tutti gli altri [...] capannelli per gettare [...] a quel tale che [...] con lenzuola e coperte in mano. I padiglioni sono suddivisi [...] due, tre o più letti. I box non sono [...] sottilissime pare-ti prefabbricate che si fermano molto [...] ma offrono [...] di una stanza. [...] è pesante, ma non ancora [...] di [...] di [...] che in-vaderà ogni spazio entro [...] paio [...]. I bagni sono stati [...] puliti e abbastanza in ordine: [...] difetto sono gli specchi, [...]. Ma un cartello lascia in-tendere [...] questa non [...] condizio-ne abituale: [...] mese [...] comunale ha speso parecchi [...] di tutti i padiglioni, intasati [...] ogni tipo di immondizia. Pertanto da oggi la [...] sgorgo dei [...]. In caso si verificassero [...] provvederà anche a so-spendere gli ospiti colpevoli [...]. Ma gli ospiti non se [...] curano affatto e [...] a [...] di toeletta, con tanto di [...] e dopobarba. Accanto a ogni letto [...] metallico e su richie-sta se ne può [...]. [...] non lasciarvi niente di valore, [...]. [...] resta da occupare la serata. Non sono ancora le 20, [...] ancora luce [...] e qualcuno si ègià cambiato [...] uscire, né più né meno come ac-cade in mille [...] o in un qualsiasi al-bergo. Altri, invece, preferiscono ri-manere [...] del residence. [...] chi è già sdraiato con [...] e [...] dello sport in [...] «Se la vuoi leggere [...] pure -offre gentilmente al nuovo [...] -oh, [...]. Le altre soluzioni interne [...] ore serali pria di andare a letto [...] soggiorno, cioè uno stanzone enorme con tavoli [...] di una interminabile scopa bagnata da un [...] oppure la sala Tv. Questa è immersa in [...] perché se non fossero calate tutte le [...] vedrebbe niente, e contiene decine di sedia [...] a uno schermo grande e opaco, protet-to [...] imbragatura di [...] fisso su [...] discussioni sulla scelta del [...]. Il [...] parla della fuga del [...] gli anziani [...] chi scuote la testa [...] «povera Italia, dove andremo a finire?». Poi tutti at-tenti alle [...] Maresciallo Rocca, [...] seduti in fondo alla [...] neanche per un minu-to di parlare a [...] di provare le suonerie dei rispettivi telefonini. Le panchine dei cor-tili [...] corridoi delle due pensiline so-no il teatro [...] che ti-rano notte parlando di case popolari, [...] la sera prima al padiglione 3, di [...] direttore, di storie di coltello o delle [...] due anziane prostitute che da anni lavorano [...] Ortles e via [...] e di un travestito [...] sta sempre lì, dopo le due negret-te, [...] por-to», spiega un signore in canottiera suscitando [...] del-le donne che lo ascoltano. Davanti al padiglione 2, [...] in-quilini storici del condominio Or-tles, i più [...] punto di [...]. [...] una petizione, redatta dal [...] Giuseppe, [...] quale si chiede «che la nuova palazzina [...] riservata al gruppo di anziani della comunità, [...] a una casa perché si sentirebbero espiantati [...]. Cioè che non vogliono [...] vogliono stare [...] dentro, insieme. Di fronte alle macchinette [...] stazionano altri capannelli, di età media più [...] che lavorano come pony [...] Orlan-do (lo sfregiato con [...] cui stare alla larga), Valeria (giovane napoletana [...] le sue giornate in piazza Duca [...] e Roberto, magazziniere di [...] tre mesi al dormitorio: «Sono quattro anni [...] casa -racconta -e adesso che mi è [...] aspettare perché è andato a fuoco [...] ma ogni giorno [...] dentro adesso mi pesa [...]. Tu sei nuovo [...] puoi ancora sapere, ma [...] nessuno che sto in Ortles, [...] su-bito di guardano storto. Ho detto che sto [...]. Ma del resto con [...] quattro al mese dove devo andare. Solo che poi quando [...] sono due stronzetti in moto-rino che mi [...] matto». [...] la [...] sulla faccia di Orlando, quello [...] ha la casa ma [...] ad altri e resta al [...] Ho sbattuto la faccia». Arriva [...] in cui tutti si ritirano. Le luci viola accese [...] concedono molto riposo agli oc-chi, ma ci [...]. Gli odori, adesso, [...] fino alle due. Poi domina il silen-zio [...] uno che -dal box a [...]. Tra le tre e [...] il con-trollo: [...] del dormitorio verifica, registro [...] risul-tino occupati solo i letti effettiva-mente assegnati. Il passaggio succes-sivo è [...] alle 7,30. Da questo momento ci [...] di tempo per alzarsi, lavarsi, preparare le [...] lasciare il residence entro le 9,30. Fino alle 13,30 resta [...] di pulizie di fare [...]. Verranno rifatti anche i [...] permanenti, quelli con le lenzuola di cotone. Il ri-cambio delle lenzuola [...] ogni 15 giorni, ma se gli ad-detti [...]. I bagni sono affollati, [...] è già iniziata la processione di quelli [...] lavorare e, soprat-tutto, la caccia elle monetine [...]. [...] automatico perché quan-do [...] veniva spesso aperto «come una [...] di [...]. Dan-te, veterano di viale Ortles, [...] di un caffè e di un [...] di sigarette è di-sposto a [...] una buona mensa [...] si mangia bene al martedì. Se vuoi ti porto, [...] vedere un paio di chiese dove ti [...] cinquemila lire. [...] anche il Ragio-niere, ma [...] da poco ed è meglio aspettare». Racconta di «esse-re andato [...] un suo socio in affari è scappato [...] con tutti i soldi. È gentile, ha dei [...] porta ancora tutti i se-gni della sbornia [...] che si [...]. [...] dice di puntare a trovare [...] lavo-retto per mettere via un [...] di soldi, «intanto resto [...] che mi costa solo 180 [...] lire al mese, cene comprese, [...] cerco [...]. [...] che aumenta il numero di [...] che [...] le sue promesse: «Guarda che [...] conosco tutti, se hai bisogno [...] qualsiasi cosa vieni da me. Dante, pa-diglione 2 letto [...]. Ricordati, letto 140. /// [...] /// Giampiero Rossi Il nostro [...] notte nel dormitorio Questo non è [...] ma un luogo [...] Una stanza nel dormitorio [...] Ortles. Sotto, il direttore Paolo Marcenaro Si [...] tardi parlando di sesso e di case Intervista [...] Paolo Marcenaro, genovese di 52 anni, che da [...] il direttore del Residence Sociale [...] il pericolo è abituarsi [...] Al [...] si accede così «La [...] a viale Ortles senza [...] mai visto cosa [...] dentro non può capire. Però non ci sono soltanto [...] derelitti [...]. Paolo Marcenaro, genovese di [...] 30 alle dipendenze del Co-mune di Milano, [...] guida del Residence sociale di viale Ortles. Nel suo passato ci [...] da vigile urbano, [...] la direzione di alcuni [...] accoglienza, compreso quello di via Corelli. [...] del Vietnam dei servizi sociali [...]. In viale Ortles lo [...] lui gira molto e parla con i [...] di [...] alcuni nella gestione del [...]. Dottor Marcenaro, come si [...] È una cosa [...] biso-gna sempre stare in equilibrio [...] poliziesco e quello [...]. Bisogna fare in mo-do [...] un luogo di [...]. Ma come si fa? [...] dovete [...] Certo. Ma quello che si [...] di agire con continuità attraverso gli [...] a presentare la domanda [...] popolare, seguendo le loro prati-che, cercando di [...]. [...] Intendo dire [...] che, per comodità o rassegnazione, [...] certe persone, le introduce senza via [...] nel circuito delle mense per [...] delle parrocchie [...] e [...] sia pur minima che riescono [...] ottenere dalle strut-ture [...] private. [...] il nostro lavoro. Noi dobbiamo [...] ma anche provare a [...] che il suo bisogno, domani, non sia [...] portata. Lo sa che ogni [...] di ritirare la [...] domanda per [...] popolare perché dice che [...] ha meno pensieri, ha la [...] non deve pensare a pagare le bollette. La forte presenza di stranieri [...] gruppi di albanesi che en-travano [...] forza e ne combinavano di tutti i colori. Ho fatto togliere i [...] qualcuno riusciva a telefonare in tutto il [...] del Comune. [...] que-sto, restano i problemi tipici [...] convivenza tra culture diverse, solo che [...] dentro si combattono sol-tanto guerre [...] poveri. Molti nor-dafricani hanno un [...] il permesso di soggiorno, ma restano [...] per risparmiare e man-dare [...] casa. Forse lo farei [...] al loro posto, però [...] casi. Una volta, per esempio, [...] stava [...] da un sacco di [...] detto: [...] a casa ho già [...] ancora due anni e poi torno in Tunisia [...] di [...]. Temo che stia na-scendo una [...] di [...]. Ha mai avuto problemi [...] Qualcuno mi [...] è [...] suo armadietto. Quando sono arrivato, invece, [...] ed esce da San Vittore mi ha [...] agli altri diretto-ri aveva rigato la macchina. Gli ho detto che vado [...] in giro in bi-cicletta, luisi è [...] ridere [...]. I posti letto sono [...] gli uomini e 50 per le donne [...] sempre riempiti dai 1500 utenti annui. Per essere ammessi in [...] Ortles [...] avere più di 18 anni e meno [...] ci sono due [...] che ci vivono da [...] un reddito non superiore alla pensione minima Inps, [...] immobiliare, nè possibilità [...] in città. Ma prima bisogna incontrare [...]. /// [...] /// Ma prima bisogna incontrare [...]. (0)
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