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P [...] e morto in Milano 7 [...] 1785 -22 maggio [...] Don Pietro di Valsassina e [...] Giulia Beccaria, figlia del [...] grande Cesare (1), [...] in Milano Ales-san,dro Manzoni, il [...] illustre dei milanesi, il celebre autore de I promessi [...]. Visse modesto e quasi [...] dedito solo alla famiglia e circondato da [...] e da un gruppo di amici [...] fra i quali il Torti, [...] Visconti, il [...] il Ber-chet, il Tommaseo, [...] Rosmini, [...] Giusti e, più di ogni altro, Tommaso Grossi [...] accolse ospite nella [...] casa di via Morone, [...] Milano, [...] molti anni. Tutto il progressivo mondo [...] di cui egli fu [...] massimo (v. Sincero patriota (pur non [...] alla causa del [...] egli, con [...] Venturi marzo, col Cinque [...] le due tragedie Adelchi e Conte di Carmagnola, [...] bellezza la [...] e [...] nazionale. Poeta lirico si affermò [...] Inni Sacri. Nel teatro merita un [...] per la [...] opera innovatrice contro la [...] norme di Aristotele (e cioè [...] nelle opere drammatiche osservare [...] di luogo, quella di tempo, e quella [...]. Egli si sciolse dalle [...] solo [...] di azione. Dette poi maggiore naturalezza al [...] e, infine, riservò al poeta « un cantuccio nei [...] potesse parlare in persona propria [...] con ciò rifacendosi [...] tragedia greca. Maestro della prosa, conquistò [...] e grande amore la perfezione della lingua [...] primato della lingua parlata dal [...] toscano. Fu appunto a Firenze [...] recò per [...] i panni sporchi nelle [...] apprendere dalla viva voce della gente fiorentina [...] e garbato che farà de « I [...] il più classico testo della moderna lingua [...]. Del [...] e della [...] e poveri, Alessandro Manzoni ebbe un concetto [...] che (sarebbe utile approfondire. Certo è che egli [...] la forza, che ne riconosceva pienamente i [...]. Anche [...] agli episodi della. Egli non sarebbe mai sceso [...] barricate (per timidezza costituzionale) ma Renzo che, impotente, minaccia [...] far la pelle a Don Rodrigo, che [...] al forno. Milano 19 marzo 1738 [...]. [...] celebre opera « Dei [...] pene » sostenne [...] della pena di morte [...]. Affermò che la pena [...] essenzialmente, pubblica, pronta, necessaria, proporzionata ai delitti, [...]. Quando Alessandro Manzoni fa [...] Renzo: « come i signori fanno per [...] quieta la povera gente [...] dando cioè ad intendere che « la [...] po' dappertutto » mentre seminano per terra [...] a [...] bianche e soffici » [...] la grazia di Dio » e abbandonano [...] piedistallo delle colonne di Porta Tosa; e [...] fornai indugiano a distribuire il pane e [...] contro i regolamenti del Governatore, al loro [...] cerca quello stesso stato [...] di rivolta che spingerà [...] a brontolare «con quel suo [...] e minacciare una di [...] che sono delle peggio che si facciano [...] » poi, quasi come ai giorni nostri, [...] pane « con quel fare di risolutezza [...] » che danno la passione, la forza [...]. Oltre questi episodi specificamente [...] troppo facile rintracciare [...] della rivolta, gli stessi [...] creano [...] del romanzo, [...] che è [...] del tempo della tirannide [...] imperniati sui princìpi dell'amore [...] uomini, del trionfo della [...] della giustizia sul sopruso, del bene sul [...] quanto si vuole ma che hanno in [...] sociale progressivo. Sia anche il Manzoni [...] valori morali [...] sia anche animato da [...] rassegnazione, quando si tratta di dipingere a [...] mascalzone come Don Rodrigo, o esaltare con [...] -----. [...] da Azzeccagarbugli. [...] la semplicità di Agnese, [...] carattere insofferente di ingiustizia di fra Cristoforo, [...] viltà dei legulei asserviti ai potenti, come Azzeccagarbugli, [...] a sangue la vigliaccheria di Don Abbondio [...] quelli che curvano la schiena al despota [...] della propria pelle) non c'è penna più [...] intransigente La fine miserabile di Don Rodrigo, [...] prepotenze, restio a morire e [...] contro il destino da [...] il sereno coronamento dei [...] gente (lo sposalizio di Renzo con Lucia) [...] Manzoni un naturale giustiziere, un assertore del diritto [...] regolare in libertà la propria vita. /// [...] /// Eccitatore a false grandezze fin [...] tempi dell' Italia umbertina, la [...] influenza, [...] sui giovani, portò a quella [...] f ebbre dannunziana » [...] Mah! /// [...] /// Se il fascismo ha [...] di classe e deriva dalla cieca resistenza [...] borghesia alla democrazia popolare, fu, [...] in Italia, il dannunzianesimo [...] suoi guasti ideali, il suo disprezzo per [...] la giustizia, il suo \gusto della violenza. [...] D'Annunzio mise scrupolosamente in [...] vizi del suo spirito. La malattia [...] esaltazione (assai più che quella [...] ricerca del piacere), corruppe sùbito ila [...] natura e impresse una grossa [...] di volgarità in ogni suo atteggiamento. Seppe «combattere», sì, nella guerra [...] ma anche il coraggio e [...] sacrificio del [...] « poeta soldato » [...] come [...] insudiciati [...] iattanza, dalla vanità, dal bisogno [...] continuamente [...]. Con [...] di Fiume egli riuscì [...] molti italiani la [...] stessa demenza di dilettante [...]. Coi suoi « legionari » [...] \come quella del « fascio » la fraseologia [...] romano. [...] noto come egli, dopo [...] Fiume, sognasse e tramasse qualche cosa di più [...]. Ma il fascismo, concorrente, [...] velocità; fu, [...] per lui, buon viso [...] il farsi servo del fascismo e il [...] dal balcone di Palazzo [...] (Henry [...] francese, milanese di elezione, [...] il 23 gennaio 1783, [...] Parigi il 23 marzo [...] scrittore francese, al suo [...] ne fu innamorato. Paesaggio, musica, architettura italiana [...] donne nostre lo inebriarono e conquistarono per [...]. Partecipò presto, in Milano, [...] manifestazioni artistiche e culturali che la vita [...] fermento letterario e patriottico gli offriva, e [...] con gli italiani nel loro martirio patriottico. Esiliato da Milano dalla [...] fu [...] delle sue relazioni coi [...] carbonari del 1821, vagò per [...] centrale e meridionale. Dettò [...] MILANESE VISSE SCRISSE [...] ADORAVA [...] OSA MOZART E [...] in letteratura, sono ancora famosi [...] vivi i suoi romanzi Rosso e [...] e La Certosa di Pavia,« Il Poeta del Piacere » (da la «Vie [...] : quegli che. Corrotto e corruttore, tal [...] fra le orge senili del Vittoriale. Il castigo che gli [...] inni fu tra i più meritati: il [...]. Mantenuto dal regime fascista, [...] del [...] egli si trovò veramente [...] viva, come un fastidioso pazzo. Diverso giudizio merita il [...] D'Annunzio nonostante i suoi peccati che somigliano [...]. Veramente poeta, veramente scrittore [...] D'Annunzio: [...] moltissime [...] falso e corrotto, m-a [...] pura, la [...] opera letteraria resta tra [...] idei tempo. Giovanissimo, in Canto Novo [...] Terra Vergine ha espresso un grande sentimento della [...] di indimenticabile elevazione e freschezza; nelle Novelle [...] Pescara [...] realismo ripreso da Verga trova armonia col [...] prosa dannunziana, e ne vengono, risultati pieni [...] di colore. /// [...] /// Giovanissimo, in Canto Novo [...] Terra Vergine ha espresso un grande sentimento della [...] di indimenticabile elevazione e freschezza; nelle Novelle [...] Pescara [...] realismo ripreso da Verga trova armonia col [...] prosa dannunziana, e ne vengono, risultati pieni [...] di colore. (0)
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