Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1997»--Id 3830446083.

Benvenuti a [...] del Cairo. Benvenuti nella «città dei [...]. [...] ovvero la faccia impre-sentabile [...] quella cancellata dai [...] turistici, quella che testi-monia le [...] materiali del consen-so disperato ai gruppi integralisti di moltitudini [...] diseredati. Per il regime, [...] non è un problema [...] ma una questio-ne di ordine pubblico, da [...] di retate che si ripetono puntual-mente nel [...]. Lo Stato, [...] a [...] ha il volto dei [...] giubbot-ti antiproiettile e i mitra che presidiano [...] quartiere, il dito sempre posato sul grilletto. Sono giovani, poco più [...]. Attorno a loro [...] è palpabile, fatta di [...] di odio. Chissà se è mai [...] il giovane manager che, [...] ufficio a due passi dal Museo Egizio, [...] le cifre della [...] economica [...] un tasso di crescita [...] gli investimenti stranieri triplica-ti tra il [...] e il primo semestre [...] «faraonici» progetti di privatizzazione in corso [...]. Ma di questa [...] traccia a [...] o nella «città dei [...]. [...] i capitali stranieri non [...] la valuta pregiata di cui i turisti [...]. A [...] non si investe, da [...] si fugge. Per cogliere appieno le [...] islamico occorre venire [...] tra i «dannati del Cairo» [...] in [...] sofferente, senza prospettive, condannata [...] vi-ta, perché questo è [...] prigione a cielo aperto [...] 2 milioni di abitanti. [...] non va lustrata per [...] vi sono te-sori archeologici da esibire, [...] non è [...] ripulita in un [...] del sangue dei turisti [...] commando della [...] ri-pulita per dimostrare al [...] vita continua, che «siete i benvenuti nella [...] valle dei Re e delle Regine». Un repentino, forzato «ritorno [...] suona come un oltraggio postumo alle vittime [...] «Ca-pisco tutto -dice un anziano turista giapponese [...] Tv egi-ziana -ma era proprio necessario ria-prire, [...] ore dalla strage, la tomba di [...] nonostante alcune migliorìe [...] e nelle strutture ospedaliere [...] due anni, resta un inferno sovraffollato, dove [...] giorno una scom-messa difficile da vincere. [...] uno dei più popolosi quartieri [...] periferia del Cairo, è una distesa di baracche fatiscenti, [...] strade in gran parte sterrate e prive di illuminazione, [...] montagne di rifiuti che rendono [...] irrespirabile. Fra quei rifiuti giocano [...] rincorrono in mezzo al le-tame, perché a [...] le fogne sono a [...] le epidemie di tifo dietro [...]. Nella loro fantasia quei [...] «castelli» da scalare e conqui-stare. Quei bambini non sanno [...] di loro, la maggioranza, il desti-no è [...] mortalità infantile raggiunge picchi elevatissimi, e di [...]. Il lavoro re-sta per [...] miraggio, la luce nelle strade una chimera, [...] casa degna di questo nome un sogno [...]. Le degradate periferie di [...] oltre 15 milioni di abi-tanti restano [...] serbatoio dal quale i [...] la loro forza. Il Corano [...] poco, cer-to di meno [...] malessere sociale su cui i fondamentalisti fanno [...] la loro influenza, per reclutare [...] adepti. Non è solo agi-tazione [...] gli unici centri di [...] ricorda-no sono quelli realizzati dalla «Fratel-lanza musulmana» [...] Egitto può contare su [...] e mezzo di aderen-ti [...] di alfabetizzazione viene acquisita frequentando le mo-schee [...] (inesistenti) scuole pub-bliche. Tornano alla mente le [...] economica» [...] e viene da [...] se anche questo è Egitto, [...] cittadini egiziani a tutti gli effetti i [...] della «città della morte» [...] cam-pagne [...] Egitto dove il tempo, [...] vita e i rapporti di potere sembrano [...] feuda-le. [...] di queste immense sac-che [...] ancora più ampie e devastanti da un [...] il più grave atto [...] nei con-fronti delle [...] al potere, dedite per [...] uno sfrenato arricchimento, segnate dalla corruzione, sorde [...] giungono [...] delle periferie. Uno schiaffo alla povertà [...] matrimonio di un giovane rampollo di un [...] saloni del [...]. Il costo, ci dice un [...] si aggira sui 50 milioni [...] lire italiane: lo stipendio me-dio di un professore è [...] a [...] li-re italiane, una miseria. La disperazione regna sovrana [...] e si coniuga alla [...] rabbia sfocia spesso nella violenza. Se [...] è una polveriera pronta a [...] è la [...] miccia. Per [...] come le vicende degli [...] non basteranno la re-pressione, gli arresti di [...] sommarie comminate dai tribu-nali speciali e puntualmente [...] né sarà sufficiente un [...] e qualche fogna per frenare il malcon-tento. È un discorso difficile [...] impopolare nel quieto e appagato Occidente: ma [...] qualche ora a [...] per [...] co-sa altro potrebbero fare [...] futuro che trascinano la loro vita nei [...] questa città nella città, se non affidare [...] disperazione a coloro che predicano la «Jihad», [...] contro [...] predatore» e contro [...] casta al potere che [...] di [...] e della [...] gente. Da buon laico pro-gressista, Sid Ahmed [...] della neces-sità di rinnovare la classe dirigente, [...] partecipazione al potere. Parla di «democrazia sostanziale», [...] (inesistente), di libertà [...] (idem) e di Stato [...] a [...] lo Stato mostra solo [...] repressivo. Per il resto, scompare. Certo, sembrano dire i [...] se avessimo altre alter-native, [...] casa non fossero so-gni irrealizzabili, se potessimo [...] quasi mai mantenute, del governo. Posso [...] perché io vivo a [...]. Gamal deve salutarci perché [...] suo turno per dormire: «In due piccole [...] in sedici: la mia famiglia, quella di [...] i nostri genitori. Per dormire dobbiamo fare i [...] tutti insieme non [...]. Sui muri scrostati di [...] com-paiono scritte ancora fresche [...] a [...] Hussein: «Lui al-meno -sostiene [...] Ibrahim, [...] an-ni -non ha chinato la testa davanti [...] ai sionisti. Lui, a differenza di [...] non ha firmato una [...] Israele. [...] sì che è un vero [...]. La vita dei dannati del Cairo è fatta di promesse mai mante-nute: [...] è la pace con Israele. Avrebbe dovuto portare non [...] benessere, aveva ripetuto più volte Hosni [...] evocando quel «nuovo Medio Oriente» [...] bar-riere economiche, culturali e religiose caro a [...] Peres. Invece, la «pace tradita» [...] israeliano di Benjamin [...] ha portato solo altra [...] alla propaganda inte-gralista. [...] radicale si nutre di una [...] ostilità verso [...]. Tuttavia per molti è [...] ancora di salvataggio a cui [...] dopo [...] di tutti i movi-menti di [...]. [...] è tutto questo: una miscela [...] di rabbia e orgoglio, di disperazione e di voglia [...] contare. Contro tutto e tutti. Parlare di elezioni a [...] è fuori luo-go: «Non [...] coraggio di presentarsi per [...] il voto -di-ce Zahira, [...] cacciati a forza e poi non ne [...] tanto è tutto scontato». Come [...] torto, in un Paese [...] li-bero e pluralista, con molteplici artico-lazioni politiche [...] al momento del vo-to, [...] ultime elezioni legislative, il partito del presidente [...] ottiene il [...] dei consensi. Ma non è solo [...] a ingrossare le fila [...] radicale: «Se è vero [...] dei settori più deboli della società favorisce [...] fondamentalisti -anno-ta un diplomatico occidentale da tem-po [...] Cairo -è altrettanto vero che in questi [...] islamisti sono divenuti punto di riferi-mento anche [...] della pic-cola e media borghesia che non [...] economi-ca, soppiantati dai [...] e che, soprat-tutto, hanno [...] come un tradimento dei tradi-zionali valori culturali». Si spiega così la [...] i sindacati, in im-portanti categorie pro-fessionali come [...] ingegne-ri, medici. [...] come rivendicazione orgoglio-sa della [...] rifiuto di omolo-garsi agli stili di vita [...] del Cairo non provengono [...]. Eppure, co-me le loro [...] «esibiscono» il chador come [...] non come im-posizione di una società patriarcale. Certo, aborri-sco gli integralisti, [...] fanatici ignoran-ti, però non credo nem-meno che [...] mercificazione della donna che avviene in Occidente». Ma è la miseria [...] il princi-pale alleato dei movi-menti politici islamici, [...] Cairo [...] ad Algeri, a Gaza come ad Amman. La stessa atmosfera di [...] si respira a est [...] oltre le mura che an-cora delimitano i [...] direzione del super presidiato aero-porto del Cairo: [...] sabbiosa e de-sertica si stende fino ai [...] di [...] punteggiata da cu-pole e [...] quartiere sconvolgente: è la «città dei morti», [...] nel corso del tempo in uno sterminato [...] oltre [...] secondo sti-me ufficiali. Lo-ro almeno hanno una dimora [...] di questo nome». Lo sguardo cade sulle [...] abitazioni per i defunti delle famiglie più [...] perpe-tua [...] culturale [...] fa-raonico. Gli altri, il [...] ammassati in costruzioni di fortu-na, in mattoni [...] in balìa degli eventi naturali. [...] la presenza dei turisti è [...] come [...] molesta, insolente. Grazie a Ma-hmoud riusciamo [...] contat-to con alcuni degli abitanti della «città [...] la diffidenza. I morti furono centi-naia, [...]. Noi sopravvissuti avevamo bisogno [...] me-dicinali, un pasto caldo. Il primo rap-presentante del [...] vivo so-lo tre giorni dopo il disastro. Ma molto prima di lui [...] arrivati quelli di [...] e della [...] a portare aiuto a chi [...] aveva nulla». È sera quando lasciamo [...] morti». La migliore conclusione di [...] i «dannati del Cairo» è nelle parole [...] Naguib [...] «Gli appelli al terrorismo [...] tra quanti conoscono [...] della povertà, della mancanza [...]. Per questa ragione il [...] terreno fertile nei quartieri dove regna la [...]. È un male grave [...] deve include-re progetti di riforma politica, sociale, [...] sicurezza». Umberto De Giovannangeli [...] impresentabile: nella necropoli dove [...] a tombe faraoniche e a [...] uno dei quartieri più [...] Il Nobel [...] «dove regna la miseria [...] facile presa». ///
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Umberto De Giovannangeli [...] impresentabile: nella necropoli dove [...] a tombe faraoniche e a [...] uno dei quartieri più [...] Il Nobel [...] «dove regna la miseria [...] facile presa».