Già nella Comparazione, ad [...] la condanna di quella filosofia stoica che, [...] sostenere che il sapiente è felice per [...] « volendo che la virtù o la [...] beatitudine », sparge di proposito la menzogna [...] questa filosofia presente » -non esita a [...] ci vorrebbe condurre alla [...] « che tutto il bello, il piacevole [...] è falsità e nulla ». Reagire a questo stato [...] il compito di Leopardi, la [...] missione. Il pathos morale della [...] la grande forza epica della [...] ultima poesia nascono di [...] che lo scrittore sente, compiuta la [...] dolorosa apostasia e il [...] non solo di spalancare sul mondo i [...] ma di costringere gli uomini a spalancare [...]. [...] come anima della vita [...] e la moneta come gli unici elementi [...] freddezza, [...] la cupidigia, la perfidia [...] che, come le donne, è di colui [...] ne gode e lo calpesta. E [...] parte, nomi vani, le [...] derise; o il risarcimento breve della memoria, [...] illusorio, ancorché beatificante, della vita interiore, che [...] fuori di sé « si tout le [...] », come ebbe a scrivere allo [...] il 23 giugno 1823, [...] deludente soggiorno romano. Ma se le menzogne [...] sono profonde, Leopardi non arretra. Vi fissa intrepidamente lo sguardo [...] mentre riempie il vuoto che [...] con la purezza della [...] vita, fa della [...] dolorosa visione delle cose [...] della [...] lotta contro gli errori e [...] perfidie degli uomini. La [...] « [...] » diviene così la sfida [...] egli lancia contro i protervi signori della terra, sempre [...] alla [...] giovinezza, come un Bruto minore. La sconsacrazione del riso -Tratteggiando [...] di Filippo Cotonieri nel ricordo dei Memorabili [...] Senofonte [...] del [...] di Luciano, ma anche [...] propria esperienza personale, Leopardi evoca la figura [...] Socrate. Già nello Zibaldone (1357, [...] contrapponendo la filosofia naturale [...] a quella tutta razionale [...] Locke [...] di Leibniz, aveva interpretato il pensiero socratico [...] di trascrizione dei precetti della natura. Identificando ora Socrate [...] completa il quadro. Dice infatti del suo [...] Nubiana: « Nella filosofia godeva di chiamarsi socratico; [...] Socrate, [...] una buona parte del [...] . Di Socrate, infine, possedeva [...] talvolta ironico e dissimulato ». ///
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Di Socrate, infine, possedeva [...] talvolta ironico e dissimulato ».