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Ciò poteva apparire In contraddizione [...] il suo ostinato rifarsi a un ideale puro della [...] umano come fondato sul [...] comune e [...] a una polis. Così, la filosofia di Hannah Arendt [...] Iva per scontentare le correnti dominanti nella [...]. La cultura [...] era ed è sconcertata [...] come appare anche da recenti [...] sui media [...] dalla predilezione [...] per Il momento consiliare delle [...] per la democrazia dal basso, per la figura di Rosa Luxemburg. [...] parte una certa cultura di [...] non poteva accettare la critica dei determinismo sociale e [...] violenza rivoluzionaria quale è svolta in Vita [...] e nel saggio Sulla rivoluzione. Inoltre, come è noto, [...] di posizione sul caso [...] e in generale sui [...] e politica israeliana, le avevano alienato le [...] ambienti sionisti. Hannah Arendt era particolarmente legata [...] tradizione culturale ebraica, come appare nei [...] raccolti nel volume The [...]. In breve, anche la [...] comunità ebraica sembrava contraddittoria: conservare i tesori [...] TRADIZIONE di pensiero liberate, soprattutto nella seconda [...] Ottocento, dopo il fallimento della rivoluzione del [...] agli incessanti e infruttuosi [...] Francia contrappone [...] graduale di [...] felice che e [...] e la [...] del 1688, vista e [...] evento [...] pacifico e indolore. Ma tale [...] Vietnam, I movimenti giovanili, [...] personale e il politico; sono alcuni fra [...] a Hannah Arendt, il cui pensiero filosofico [...] indagato anche in Italia per le sue [...] per i suol studi sul rapporto tra [...]. Di origine ebraica, la [...] a [...] con Karl Jaspers. Nel 1933 dovette emigrare [...] Francia [...] sfuggire alle persecuzioni naziste. Nel 1941 si trasferì [...] Uniti dove e morta [...]. Fra le sue opere «Le [...] del [...] «La condizione umana», «Sulla violenza» [...] scritti sulla letteratura. Stanno per essere pubblicati «Politica [...] e «La vita della mente». Proprio al pensiero politico [...] dedicato un seminario di studi (26-27 settembre. Palazzo Serra di Cassano, Napoli), [...] italiano per gli stùdi filosofici [...] dalla [...] Gramsci. Al seminario parteciperanno Biagio De Giovanni, Domenico [...] Pierpaolo Portinaro, Roberto Esposito, Carlo Galli, Alessandro Dal Lago, Franco Volpi, Lea Ritter Santini, Nicola [...] Remo [...] e vi prenderanno parte [...] di studiosi. Pubblichiamo un articolo di Dal Lago [...] alcune parti della relazione di [...] su Hannah Arendt e [...]. Torna il pensiero filosofico [...] Arendt, [...] studiosa tedesca allieva di Jaspers che analizzò [...] rivoluzione, democrazia e totalitarismo. La [...] teoria politica, dopo un periodo [...] ostracismo, è oggi un punto di [...] la [...]. A questo schema ideologico [...] Hannah Arendt (che accenna alle «guerre civili» della [...] ma resta a vedere se tale schema [...] la [...] presenza [...] della rivoluzione americana. Al contrario di quella [...] americana «non divorò i propri figli», non [...] il segno di Saturno». E cambiato uno dei [...] il significato complessivo della contrapposizione tra rivoluzione [...] «cattiva», con Robespierre (che [...] funge anche da controfigura [...] Lenin, Mao, Ho Chi [...] e perfino Fidel Castro) [...] il ruolo del cattivo. E tuttavia, anche cosi [...] non ci sembra che regga alla verifica [...]. Se [...] della rivoluzione americana è [...] afferma Arendt, della [...] il processo dì instaurazione [...] si può [...] concluso prima [...] della schiavitù negra, della [...] una parte considerevole della popolazione esclusa, per [...] di avere la pelle di un diverso [...] libertà e [...] giuridica che costituiscono gli [...] rivoluzione democratica. Bene, [...] ai negri dei diritti [...] cinque anni di sanguinosa e spietata guerra [...] che vede la sistematica applicazione sul piano [...] industriale. Non sarebbe difficile far [...] questo caso lo slogan di «Saturno che [...] figli»: le forze che assieme avevano combattuto [...] colonialismo inglese e i suoi seguaci americani, [...] edificato la nuova Unione sulla base di [...] di Hannah [...] che consentiva agli Stati [...] a godere indisturbati la proprietà dei loro [...] stesse forze si affrontano alcuni decenni dopo [...] mortale, allorché giungono a maturazione, fino al [...] le contraddizioni precedentemente appianate e occultate da [...]. Da notare che, nel [...] di secessione, [...] fu costretta ad usare [...] ferro non solo contro gli Stati schiavisti [...] anche al suo interno: quando fu introdotta [...] Nord [...] osserva uno storico della [...] «la massa dei miseri [...] di New York insorse. Fu necessario far marciare [...] un Corpo [...] e dopo parecchi giorni [...] di incendi la sommossa fu schiacciata». Assieme a Saturno, anche [...] Terrore [...] attraversato [...] ma [...] di metafora, nel suo [...] democratica non si presenta in Inghilterra e [...] Usa [...] complessa e contraddittoria che in Francia. [...] della rivoluzione americana abbiamo fatto [...] il tema della schiavitù. Si direbbe che Arendt riveli [...] certa reticenza [...]. Naturalmente vi accenna, ma [...] sotto quale angolo visuale. [...] un serrato confronto tra [...] americana (la prima fallisce per [...] tumultuoso e [...] degli [...] e la seconda invece [...] successo grazie anche al fatto che la [...] America di dimensioni nettamente più ridotte, non [...] di deviare il lucido pro-? ietto di [...] Padri Fondatori), [...] questo [...] Arendt osserva: è vero [...] America «una miseria abietta e degradante esisteva ovunque [...] schiavitù e del lavoro dei negri»; solo [...] europei la schiavitù non faceva parte della [...] non ne faceva parte per gli americani». Risulta evidente che gli [...] presi [...] in considerazione in riferimento [...] non alla questione politica, in quanto [...] non in quanto titolari [...]. In altre parole, il [...] miseria negra, configurandosi come un dato naturale, [...] tradizione ebraica, ma non tradurre questa scelta [...]. Ritengo che tutte queste [...]. Potremmo definire la filosofia [...] Hannah Arendt come un pensiero delta presenza. E questo in due [...]. Si tratta in primo [...] pensiero che pone la cittadinanza politica, la [...] la condizione primaria [...] umana. Per Hannah Arendt, la [...] uomini sulla scena dei loro interessi comuni [...] che viene prima di ogni altro carattere [...]. Ciò che designa [...] è precisamente [...] in pubblico, la possibilità [...] un linguaggio comune, [...] i diritti politici non [...] estranea, ma come immediata [...] essere. Questa esperienza, è ciò [...] greca ha lasciato in eredità alla cultura [...]. Hannah Arendt, tuttavia, non [...] alcuna simpatia regressiva o nostalgica per [...]. La situazione ideale dei [...] polis le serviva invece per una crìtica [...] della politica moderna, della trasformazione [...] politico in comportamento sociale, [...] tanto allo stato ma alla necessità im-personale, [...] il corso delle rivoluzioni e ha dominato [...] massa. È in questo senso [...] Hannah Arendt poteva al tempo stesso criticare la fatalità [...] e stalinista, e rivalutare [...] dei soviet e dei [...] secondò significato della filosofìa [...] della presenza è relativo [...] tempo, divenuto cruciale nel pensiero contemporaneo. Per Hannah Arendt, il [...] senso più profondo, è metaforico. Esso costituisce cioè un ponte [...] il regno [...] ciò che è senza [...] essere detto, e il regno [...] apparenze in cui vivono gli uomini. In quanto capace di [...] riflessione filosofica interrompe il flusso della necessità [...] fatalità del tempo, introduce un cuneo nel [...] oggettivo. La riflessione costituisce così [...] colmare la lacuna tra passato e futuro, [...] il dominio del tempo. La riflessione è la [...] è possibile opporsi [...] del presente, allo sprofondare [...] nel passato che ci rincorre incessantemente. È dunque la riflessione [...] che si oppone [...] del futuro e alla [...] trasforma fatalmente in delusione. Non si deve pensare [...] della presenza e del presente, in cui [...] di [...] di [...] e di [...] conduca a posizioni [...]. Lo spazio della ragione si [...] precisamente, come Hannah Arendt ha scritto in un [...] a Kant, [...] di quella che [...] ha chiamato la [...] le [...] il precipitare nel tempo. Ciò significa, da una [...] riflessione filosofica, poiché non è asservita al [...] ritrovare i tesori perduti del passato e [...] e i [...] che Hannah Arendt ha [...] famoso saggio su Walter Benjamin. Ma significa anche, [...] che il pensiero può [...] essere capace di allargare lo spazio della [...]. Sì ritroverà in questa posizione, [...] postuma The [...] the [...] della concezione [...] del [...] dì quella dilatazione del presente [...] cui, contro il fatalismo positivistico del progresso infinito, possono [...] le [...] di eternità». Questi richiami a posizioni [...] far pensare alla filosofìa di Hannah Arendt [...] durezza, dalla prosaicità e dalla necessità della [...]. Ma è proprio il [...]. I due significati, temporale [...] presenza alludono simultaneamente alla cura per i [...] (in opposizione quindi [...] e alla tentazione del [...] un distacco, razionale e consapevole, dalla fatalità [...]. È a partire dalla [...] politica di Hannah Arendt può essere pensata [...] come azione concretamente mondana e come opposizione [...] storia e della terra. Alessandro Dal [...] un potenziale sociale capace [...] corso politico della rivoluzione, non spiega [...] dei negri dai diritti [...]. In Francia la pressione [...] e [...] ha fatto perdere di [...] Arendt, [...] della libertà sostituito ormai [...] benessere; in America la sostanziale assenza della [...] interessi sono [...] intervenuti a provocare questa [...] rendere qualche decennio dopo inevitabile la guerra [...] Ma [...] direbbe che [...] che Arendt fa del [...] fuorviante rispetto alla [...] risulti soltanto [...] dei diseredati; non è [...] a che punto è fuorviante per la [...] delle classi proprietarie, in [...] proprietari di schiavi. E tuttavia [...] di dura condanna della [...]. E solo relativamente tardi [...] il tentativo di contrapporre una tradizione rivoluzionaria [...]. In connessione con questo [...] giudizio su Marx subisce un mutamento significativo. Vita [...] non solo si preoccupa [...] disianze dagli [...] di professione», non solo [...] la «grande ricchezza delle idee e delle [...] soprattutto, sottolineando che la società comunista è [...] della polis greca, riconosce a Marx, pur [...] contraddizioni, il merito di [...] pensato in termini di [...] politica. Nel saggio Sulla rivoluzione Marx [...] semplicemente il [...] della «dottrina politicamente più [...] quella che sacrifica la libertà alla ricerca [...]. Marx anzi è . E possibile [...] avvertire la lezione di Nietzsche, [...] caso celebrato come uno dei «grandi» psicologi [...]. Se nella tradizione di [...] in Marx [...] della miseria mette oggettivamente [...] con Nietzsche invece è [...] ispirata o dettata dalle condizioni di miseria [...] e inattendibile. Domenico [...] di tele il Pont [...] di Parigi significa «inserire» [...] nella vita della gente? Parla [...] artista bulgaro« Con i mìei [...] ridisegno il [...] servìzio PARIGI [...] Giornali, radio e televisione ne [...] fatto una vedette, fornendo ai parigini del pretesto per [...] ennesima «querelle» da salotto. Le cartoline che immortalano [...] cadute si sono fatte spazio tra [...] e Edith Piaf sulle [...] che tradizionali [...] lungo le rive della Senna. Insolito destino per [...] abituate [...] o alla facile ironia. [...] ha eloquio [...] e un sorriso solitario e [...]. Cè e non c'è, come [...] suol [...] carte. Di fronte a noi, [...] Il Pont [...] vestito di seriche pieghe [...] in segno, in oggetto sostituibile. Viviamo sempre di più [...] sentimenti intercambiabili. Stiamo in guardia, niente deve [...] alla sprovvista, una [...] deve [...] sostituire [...] in qualsiasi momento. Di [...] forse, la necessità di [...] sentimenti? Per mezzo di un velo, perché [...]. Un velo che non [...] fa emergere [...] una veste che Inquadra, [...] a Parigi [...] da [...] e ci fa balenare [...] la possibilità di una traccia di lettura [...] labirintico fatto di miliardi di miliardi di [...]. Situato tra [...] e il [...] primo ponte pubblico di Parigi, [...] Pont [...] dal 1606 ha ispirato [...]. Nel 1968 volevo impacchettare [...] Ponte Sant'Angelo a Roma, perché anche sul Tevere la [...] sviluppata in egual misura sulle due rive. Poi, il progetto per [...] Porta [...] ha avuto la meglio. [...] è come [...] tutti corrono a [...] perchè adesso c'è e fra [...] minuto non ci sarà più. Te Io immagini [...] perenne dipinto a smalto [...]. Non senti mai il [...] altri materiali, di liberare la tua immaginazione [...] di base, quella del [...] Il [...] "package" è del 1958. Da allora ho fatto [...]. Nello stesso periodo nasceva [...] per Berlino, tuttora "work in [...]. Ogni progetto è disegnato [...] particolare e l'opera non "esiste" che in [...]. /// [...] /// Già da allora mi [...] manipolato [...]. Le [...] opere urbane sono dirette ai [...] quotidiani, per [...] creando divisioni e frontiere effimere. Si sa che la separazione [...] E tu. Se un progetto fallisce, [...] Subito uno scacco pubblico. E sempre una scommessa fatta [...] di fuori del sistema [...] cosa che genera una grande [...] ma offre anche molte risorse. Il sistema [...] è come un club, [...] tipo di incertezza e di paura che [...] vita di tutti i giorni e che [...] fenomeno energetico imprevedibile e rigeneratore». Cercano ingenuamente di [...] di [...] in un movimento o [...] mentre il mio lavoro è sempre più [...] essere percepito a più livelli. Il "Pont [...] per esempio, non è Arte Povera, [...] non si tratta di materiale di recupero; [...] lavoro di una equipe dì 800 persone [...] 2 milioni e 300 mila dollari, provenienti, [...] dei miei disegni preparatori. Non è arte concettuale, [...] meno non è accolta come tale: in [...] mila persone sono passate sul ponte il [...] che in tutte le grandi mostre internazionali [...]. E non [...] solo "visto". [...] toccato, ci hanno camminato [...]. La Bulgaria seguiva il [...]. Anche noi allievi dovevamo [...] come propaganda. Ogni sabato e domenica [...] campagna, là dove passava [...] unico segno [...] e dire ai contadini [...] i trattori, in modo che si vedesse [...] macchine e che il paesaggio esprimesse [...] e il lavoro del [...]. Non aveva niente a [...] ma mi ha fatto [...] degli spazi e ha sviluppato in me [...] comunicare con la gente al di fuori [...]. Non credo [...] come monologo». Io non lavoro su [...]. Le [...] opere sono umili, nessuno ha [...] del Pont [...] impacchettato. Non si possono [...] né conservare; sono così radicali. [...] insolite, irreali, è per questo [...] generano [...] progetti? «"The [...] di tela. /// [...] /// In fila, isolati, nei [...] in California e tremila a [...] in Giappone, per 11 [...]. /// [...] /// In fila, isolati, nei [...] in California e tremila a [...] in Giappone, per 11 [...]. (0)
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