→ modalità contesto
modalità contenuto
INVENTARICATALOGHIMULTIMEDIALIANALITICITHESAURIMULTI
guida generale
CERCA

Modal. in atto: NO FILTRO (BD NON AUTORIZZATA)disattiva filtro SMOG

Legenda
Nodo superiore Corpus autorizzato

ANTEPRIMA MULTIMEDIALI

Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1997»--Id 3810429875.

Videoguida per la navigazione in KosmosDOC.org

Il brano seguente è un frammento di trascrizione automatica (OCR) della pagina richiesta. Questo sistema di indicizzazione della Biblioteca digitale non liberamente visualizzabile mostra parzialmente ciascuna Entità Multimediale suddividendola in piccoli segmenti separati da «[...]» (medesimo periodo o primo periodo successivo) e da « /// [...] /// » (periodo successivo non adiacente). Per riscontrare nella pagina i termini ricercati suggeriamo l'uso di ctrl+F o analoghi, ove il proprio browser lo consenta.

Godard? Mi piace: insiste con [...] a fare film sbagliati» Dal nouveau roman a Resnais [...] alla regia [...] 3. ///
[...] ///
Come il protagonista de [...] scorso a [...] anche Alain [...] ripercorre i ricordi. E si lascia andare [...] ri-pensando a [...] Sartre e al viaggio [...] di scrittori fece, ai tempi del XX [...] a Leningrado. Do-ve, davanti [...] co-munista, Sartre sentenziò che il [...] roman e il realismo sociali-sta erano la stessa cosa. Le long de [...] i ricordi di Alain [...] tornano a [...]. Non avevo capito che Alain Resnais [...] stava cercando una sceneggiatura e basta ma [...] Delphine Seyrig». E i ricordi si [...] sotto un inaspettato sole [...] tranquillità di un giorno di pausa per [...] giu-ria del Festival del ci-nema africano. Un giorno che Alain [...] ha scelto di dedicare [...] facen-do notare con nonchalance che: «la realtà [...] è passato in quei cinque minuti che [...] un appuntamento dato davan-ti ad un bar [...] nome e che è oggi è anche [...]. Non avevo più certezze». E allora partiamo da una [...] af-fermazione: ciò che fa del cinema [...] è [...] «È la forma che crea [...] reale. Ed è ben diverso [...] reali-smo, che poggia su forme codificate che [...] significato. ///
[...] ///
E non sono mai quelle [...] sembrano. Il reale è creare [...] sono alla ricerca di un senso. Diverso è il di-scorso [...] dove [...] conosce già il senso [...] esprime. Il [...] vale anche per la [...]. Non posso scrivere un [...] fossi Flaubert. Posso invece scrivere un [...] il senso sembra sfuggire. E la scrittura diventa [...] il senso. La presenza [...] uma-no è caratterizzata dal suo [...] che un senso esista. Il nou-veau roman, invece, [...] il senso che non esiste ancora». Ma come si può dare [...] senso ad una forma senza cadere nel for-malismo? «Basta [...] riprodurre forme che esistono già. È quanto abbiamo fat-to [...] roman. Ognuno di noi ha creato [...] forma. Ab-biamo molto esplorato. E abbia-mo molto distrutto. Formalismo è stato anche [...] sovietico, che ha fatto molto ma-le alla [...]. Era come avere un [...] indicava la strada. Una strada piena di [...] Unione Sovietica non ha portato ad un [...] e prosperità. Per questo penso che [...] abbia senso soltanto [...]. Se arriva al potere, [...] destra o di-venta totalitario». Torniamo per un attimo [...]. Mi sento un ingegnere [...] specie di razionali-smo del senso. Come nella Nausea di Sartre, [...] protagonista di-venta scrittore quando tutto il re-sto [...]. Vengo da una famiglia di [...] per la quale [...] ad ogni costo era tutto. I miei prova-vano ammirazione [...] Mussolini, che pretendeva-no [...] e che dietro questa [...] disordi-ne di una follia totale. Ad un cer-to punto [...] ho sco-perto che i valori nei quali [...] sospetti e privi di valore. E tutto è crollato». Della sceneggiatura di [...] cosa può ancora [...] «Una scena a metà film [...] Re-snais ha tagliato. Era una violenza sessuale che [...] nel grand [...]. Probabilmente [...] fatto per pudore, per la [...] imposta-zione culturale di cattolico rigo-roso. È stata sostituita con una [...] nella quale la macchina da presa carrellava verso una [...]. Scena volutamente sovraesposta, forse per [...] allo spettatore [...] della penetrazione. E [...] che il pubblico ha applaudito [...] schermo acceso. E il gioco con i [...] che ancora adesso in molti non [...] «Per quello non [...] capito nem-meno Resnais. Mi aveva chiesto di [...] che contemplasse il gioco [...]. Ma non voleva riprendere [...]. Così mi ha detto [...] di nuovo. Mi è ve-nuto in [...] antichissi-mo, che avevo imparato durante la guerra [...] in Germania. È basato su delle [...] infinite. [...] alla fine si arriva [...] e a chiudere vincendo [...]. Ma non spiego come [...] perché non avrebbe senso giocare con chi [...] soluzione. ///
[...] ///
Muoveva meccanicamente i fiammiferi [...] detto di fare. La matematica mi affascina. Era una materia del [...] li-cenza di scuola media superiore. In-sieme al greco e [...] lingue [...] alla struttura del pensiero. A proposito della matematica, [...]. Invece è un sistema [...] di essere superato. E il compito di [...] pro-prio cercare di risolvere il problema superando [...]. È uguale an-che per un [...] deve creare una forma forte [...] poi [...]. Il suo rapporto con il [...] e [...] «In principio ho continuato a [...] libri e fare film. Adesso non ho nessun [...]. Non sono obbligato a [...]. Per il cinema vorrei [...] con [...] di un ufficiale di [...] muto dopo un combatti-mento, si crede sia [...] segreto. Ma in realtà, forse, [...] perché non vuole parlare. È un film a [...]. E nessun produttore ha [...] inve-stire nel cinema [...]. A dire il vero, [...] produttore, neppu-re io investirei del denaro in [...]. Come regista ha mai cambiato [...] «Sempre. È noioso girare quello [...] scritto. Il mio metodo di [...] dirigere contro quello che ho scritto e [...]. [...] ancora qualcosa che la [...] «Pensare come il grande cinema [...] abbia potuto finanziare David Lynch [...] come [...]. In compenso ho amato [...] ho smesso di [...] come [...] che è diventato noio-so. Godard continua a piacermi. Forse per la tenacia [...] insiste a fare dei film sbagliati». Dica la verita, per [...] si è fidato di [...] «Se per questo, è nato [...] in Bretagna, [...] il mio stesso mese e [...] un co-gnome che comincia per [...]. In realtà è stato [...] di mettere in scena un mio decoupage. Ed è il regista meno [...] che abbia mai conosciuto. Ha conser-vato [...] unica». Chiudiamo con il cinema [...]. Crede che possa essere un [...] per aiutare [...] ha bisogno di tempo. Occorre ricordarsi che [...] non è fenomeno natura-le. ///
[...] ///
Bruno Vecchi Alain [...] è nato nel 1922 [...] in Bretagna. Dopo [...] conseguito una laurea come [...] mio docente era consulente di Castro ma [...] meglio [...] perdere quando Fidel, invece [...] che sfamassero il suo [...] impose di [...] coltivazione della canna da zucchero»), si afferma [...] punta del nouveau roman, una corrente letteraria [...] di rompere con [...] del romanzo ottocentesco annullando [...] psicologia. Nel 1961, scrive per Alain Resnais la sceneggiatura di [...] scorso a [...] Leone [...] alla Mostra di Venezia ex [...] con «La notte» di Michelangelo Antonioni. Nel 1963 esordisce alla regia [...]. Tre anni dopo dirige «Trans [...] con Trintignant, uscito in Italia [...] sottotitolo «A pelle nuda». Un film con sei [...] di sceneggiatura, citato come esempio di decostruzione [...] cinematografica. Seguono [...] che mente», «Oltre [...] «Slittamenti progressivi del piacere», «Giochi [...] fuoco», «La belle captive». Tra i suoi romanzi: «Un [...] nel 1949), «Nel labirinto», «Istantanee», «Progetto per [...] New York», i cine-romanzi [...] scorso a [...] «Slittamenti progressivi del piacere», [...] «Per un nuovo romanzo» e «Le voyeur»: «È [...] tutto il mondo, salvo che in Unione Sovietica. Mi è stato spiegato che [...] capito. Nel romanzo [...] si muove attorno ad un [...] sessuale. E la violenza sessuale [...] Urss [...] della società capitalista. E non esistendo in Urss [...] capitalista. [...] Angelo [...] «Se fossi produttore non investirei [...] un mio film» Domani con [...] la cassetta del [...] di Herzog e lo straordinario [...] di Bram Stoker [...] il vampiro [...] Il Conte della Transilvania che [...] a Londra: il libro dello scrittore irlandese è anche [...] storia di un [...] fra culture. Domani, con [...] troverete la cassetta del film [...] di Wer-ner Herzog. Il film è bello, sensua-le, [...] soprattutto alle prove di Klaus Kinski e di Isabelle Adjani, ma è comunque uno dei tanti vampiri dello schermo: [...] potuto essere il [...] di Bro-wning (quello con Bela [...] del [...] o il [...] muto di [...] (del [...] o [...] recente [...] di Coppola [...] o persino [...] il vampiro di Terence Fisher, [...] Christopher Lee [...]. La storia non cambia [...] moltissimo, nel [...] di [...] che è di [...] categoria). La cosa che conta, [...] con il film troverete un li-bro: [...] di Bram Stoker, scrit-to [...]. Quasi tutti i film [...] storia del conte [...] si rifanno a questo [...]. Ma, spesso, [...]. Al punto che Coppola [...] film [...] di Bram Stoker: per [...]. [...] di Coppola era ri-vendicare una [...] che, però, è [...]. Fare un film «fedele» [...] Stoker è impossibile, pro-prio come è impossibile [...] Pamela di Richardson o alle Relazioni pericolose [...] Laclos. Per-ché è in quella [...] Stoker si inserisce: il ro-manzo epistolare, o [...]. La struttura del suo [...] è labirin-tica e modernissima. Non [...] mai narrazione diretta. Il libro inizia come [...] Jonathan [...] (il giovane che viene [...] Transilvania da una società immo-biliare: nel film di Herzog, [...] Bruno Ganz) e prosegue intercalando i diari di Mina [...] fidanzata) e del dottor [...] usando anche lettere e [...] giornale. Ora, [...] una sublime ambiguità che la [...] non può -non deve! Questo vale anche per [...] che su carta rimane [...] affresco sul Mostro in cui il Mostro [...] che non ha diritto di parola! [...] fatto anche per ribadire [...] sul voivoda (conte) [...] III, che era chiamato [...] la [...] simpatica abitudine di impala-re [...] era anche un nobi-le di grande cultura [...] il suo dovere per difendere la Transilvania [...] Papato, che era suo alleato) dai turchi. Ma in questa sede, [...] vero [...] può essere interessante rac-contare [...] vita del vero Bram Stoker. Tanto per cominciare, Stoker [...] Dublino nel 1847. Quindi era irlandese, gente [...] el-fi, le fate -e i vampiri -ha [...]. Superò una grave malattia infantile [...] divenne un bravo stu-dente in matematica, ma nel 1867 [...] troviamo [...] cioè im-piegato, in qualche catasto [...]. ///
[...] ///
Appassionato di teatro e [...] perso, conobbe [...] Henry Irving e di-venne [...] manager. Ir-ving era un teatrante [...] ma in gioventù era sta-to anche lui [...] City. Ora, facciamo attenzione: un [...] un travet inglese e si mette al [...]. Mettete insieme il rapporto [...] e quello [...] e [...] voi se questa non [...] di gente che si succhia il sangue [...]. Una storia di vampiri. Non [...] da meravigliarsi se, una ventina [...] dopo [...] con Irving, Stoker scrive [...]. Che, [...] è la storia di [...] con quel difet-tuccio che sapete (è immortale, [...] beve solo san-gue) il quale, un bel [...] comprarsi una casa a Londra e di [...]. Ma [...] Albione si difende, e uccide [...] Mostro. [...] è la storia più inglese [...] esista, se vogliamo è una grande metafora del rapporto [...] e [...] (un bel [...] nazista, però, non [...] mai fatto: strano), e con [...] il rispetto per il bravo Herzog toc-cherebbe sempre agli [...]. E quando [...] come Anne Rice riprende [...] (Intervista con il vampiro, libro e film), fa [...] vampiri dan-dy [...] alla Transilvania e poi [...] Parigi, [...] ricerca delle radi-ci. E il raffinato [...] rimane assai deluso quando, [...] Transilvania, [...] solo vampiri rozzi, pelosi e burini. Ma, anche [...] attenzione: [...] viene dalla Louisiana e [...] Anne Rice è di New Orleans. Lì sono un [...] creoli, un [...] spagno-li, un [...] francesi, vale a dire euro-pei. ///
[...] ///
Alberto Crespi Domani libro [...] Libro e film: dopo «Tom Jones» e «I [...] tocca a [...] -romanzo [...] Bram Stoker -e a [...] il principe della notte», [...] Werner Herzog. Il film, del 1979, [...] importante della collaborazione fra Herzog e Klaus Kinski: [...] anche [...] furore di Dio» (forse [...] e [...]. Fra gli altri interpreti, Isabelle Adjani [...] Bruno Ganz. ///
[...] ///
Fra gli altri interpreti, Isabelle Adjani [...] Bruno Ganz.

(0)
(0)


Nota sulla tutela della privacy. e Nota sulla tutela del copyright.

Nonostante i continui tagli che il settore culturale è costretto a subire - biblioteche storico/letterarie ed Archivi storici in particolare -, nell'epoca del Web 2.0 non termovalorizziamoci!La funzione di servizio pubblico sia essa offerta da un Ente pubblico o privato ha un costo; affinché il progetto possa mantenersi e continuare ad essere sviluppato sarebbe necessario un sostanzioso finanziamento pubblico, ma in sua assenza? Sareste disposti ad "adottare" una pagina e renderla fruibile a tutti in una rigorosa logica senza scopo di lucro?
Visualizza: adotta una pagina della Biblioteca digitale KosmosDOC

Consultazione gratuita del cartaceo in sede: .

Biblioteca Digitale


Perché è necessario essere utente di una biblioteca abilitata al sistema KosmosDOC per visualizzare la descrizione catalografica, le istanze materiali nei singoli inventari, la trascrizione completa e l'oggetto digitalizzato?
Il progetto è senza scopo di lucro, ma purtroppo le spese sono ingenti. Da alcuni anni IdMiS - Istituto della Memoria in Scena (ONLUS) -, anche grazie al Comitato promotore Fondazione Giovanni Frediani ed all'Associazione Culturale Controtempo, ha investito molte risorse sia monetarie che umane nella progettazione del sistema, nella traduzione digitale del proprio patrimonio archivistico, bibliografico - specialmente dell'emeroteca -, biblioteconomico, e museale; in assenza di un contributo pubblico minimamente adeguato ci vediamo costretti a chiedere alle biblioteche che vorranno aderirvi ed indirettamente agli utenti la condivisione dei costi e/o la partecipazione attiva all'elaborazione delle unità bibliografiche che ciascun ente vorrà inserire per il prestito digitale interbibliotecario.
Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

(237)
(1)



La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


(214)


(118)

Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



(98)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .





Filtro S.M.O.G+ disabilitato. Indici dal corpus autorizzato

visualizza mappa Entità, Analitici e Records di catalogo del corpus selezionato/autorizzato (+MAP)




Interfaccia kSQL

passa a modalità Interfaccia kSQL