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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Nuova Serie(PCI)-Nazionale del 1952»--Id 3785124512.

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Forse nessun altro scrittore [...] interiormente, perchè in nessuno scrittore la rottura [...] poetica della realtà e le [...] filosofiche, religiose a cui [...] fine, e sociali fu così irrimediabile come [...] Gogò" Gogol scarnificò la putrida società feudale russa in [...] il Revisore e Le anime morte. La [...] arte [...] colloca quindi, interamente, nel campo [...] e democratico ed ebbe [...] parte enorme [...] di corrosione [...] dando inizio alla grande narrativa [...] Ustica russa [...] la scuola del romanzo russo [...] esercitò [...] influenza somma nello sviluppo della [...] mondiale. Il [...] pensiero, invece, la [...] visione del mondo e [...] come la concretò negli ultimi [...] anni) sono ancorate a [...] aveva azzannato [...] più crudelmente di ogni [...] sino allora, più spietatamente [...] che seguirono, dopo di [...] orme, tra i quali uno soltanto lo [...] talvolta lo superò nella implacabilità della satira: [...]. Gogol, così, fu diviso [...] in due, diremmo quasi, come da un [...] nessuna zona di transizione, di mediazione. E questa fu [...] solenne riprova della [...] onestà di scrittore. Le sue creazioni artistiche [...] condanna inesorabile del regime assolutista russo. Delle sue idee religiose [...] mette conto parlare, perchè esse non diedero [...] non potevano [...] luogo [...] ad alcuna opera d'arte, [...] quei Luoghi scelti della corrispondenza con gli [...] egli, brancolando nel buio, cercò di esporre [...] come pensatore e la cui pubblicazione provocò [...] la violenta e sdegnata lettera di [...] a Gogol, uno dei [...] del pensiero democratico [...]. La verità è che [...] scrittore, artista al mondo la cui rappresentazione [...] essere unicamente negativa, corrosiva, sarcastica, critica. Ogni satira «ha un [...] fatta in nome di un ideale positivo, [...] e di lina nuova [...] e della vita che si vuole mettere [...] quella che si dileggia e [...] sferza. [...] ad esempio, è corrosivo [...] addirittura feroce nella vivisezione della società feudale [...] opera d'arte e in [...] le sup idee che attivamente e [...] tendevano alla distruzione di [...] di un mondo migliore. Diversa [...] posizione di Gogol. Anche Gogol, dopo [...] dato una rappresentazione splendida artisticamente [...] totalmente negativa della società in cui vìveva, sentì fortemente [...] esigenza di aprire una strada a quella [...] che tanto amava e che [...] vedeva lanciata, nella [...] immaginazione poetica, negli immensi spazi, [...] una [...] troika [...] impetuosa e irraggiungibile che tutto [...] tutto lascia indietro, avanzando cosi verso un destino [...]. Ma con [...] dì coi egli forse [...] caratteristico nella storia letteraria, [...] alla fine, che questo [...] sarebbe stato realizzato dai [...]. Crebbe e si sviluppò [...] anni che seguirono il 1825, negli anni [...] di Nicola I, negli anni della reazione [...] e Don trovò via [...]. Ecco perchè Gogol non va [...] sue tarde considerazioni politiche o [...] ma va visto tutto intero [...] opera [...] e poetica, la quale ha [...] aiutato la Russia a trasformarsi [...] a redimersi e ha detto [...] nomini [...] parola nuova, immortale. Prima di Gogol, nella letteratura [...] la realtà sociale eia [...] vista in modo critico e [...] da geni come [...] e come Puskin, ma prima [...] nessuno [...] mes»a così [...] alla gogna in una opera [...] come fece [...]. [...] primo grande [...] che caricò la [...] prosa di unti quan-tità fino [...] nidi vista di esplosivo [...] fu Gogol, e lo fece [...] sol colpo, dì un tratto, con una for/a e [...] decisione letteraria di cui non «;i aveva fino allora [...] senza [...] termini, senza mezze luci: per [...] volta dinanzi alla coscienza russa [...] dinanzi alla [...] europea, la vita della [...] di [...] i apparve bassa, volgare, terrificante, [...]. Il problema, comunque, era [...] ti energia veramente inaudita, con quella forza [...] Gogol stesso aveva detto: «Non esistono al mondo [...] tormenti, nè forze che possano [...] ragione della forza russa [...]. Posto da Gogol in [...] problema, dopo, qualcuno Io avrebbe risolto; e [...] Io risolse, dopo. Al governo zarista apparve [...] di Gogol e, in [...] in [...] attraverso le imposizioni della [...] delle edizioni successive, la critica malevola. Le creazioni artistiche di Gogol [...] un immenso materiale propagandistico alle forze che [...] la democrazia e per la libertà della Russia. E l'opera di Gogol [...] da Her-zen, da [...] da [...] non soltanto come uno [...] letteratura russa. Tutti i ceti sociali [...] scarnificati da Gogol si levarono contro di [...] Russia democratica salutò in lui [...] attraverso il suo maggiore [...] e lo scrittore che [...] nuova il grande posto vuoto lasciato da Puskin. A noi italiani Gogol [...] un altro punto di vista. Egli amò infinitamente [...] e la comprese e [...] le sue parole con commozione profonda, come [...] amicizia immancabile ed eterna tra il suo Paese [...] nostro. Scriveva Gogol [...] «Esco di casa e [...] e Trinità dei [...] mi sento felice. A Roma ce qualcosa [...] la seconda volta che ci vengo e [...] bella di prima. Ora capisco perchè tutti [...] sentono cosi vicini [...] capisco anche perchè i [...] con tanto entusiasmo i patrioti italiani che [...] della patria. Noi rossi, a differenza [...] abbiamo nessun interesse materiale in Italia e [...] e facciamo deriva [...] motivo ideale: ci sentiamo [...] italiano da [...] simpatia che va oltre [...] gli Stati. Rivedendo [...] mi sembra di rivedere [...] la patria [...] mia dove questa viveva [...] prima che venissi al [...]. Vedo di nuovo lo [...] tutto d'argento, ora turchino tome ama rivelarsi [...] del Colosseo; di nuovo gli stessi cipressi, [...] le time dei pini a cupola, che [...] nuotare [...] la stessa aria pura, [...] serena, la stessa cupola eterna, trono maestoso [...]. Proprio [...] da noi in Russia [...]. E in una [...] lettera concludeva che proprio per [...] motivi il [...] italiano e quello russo, [...] così lontani, erano fatti per [...] e per essere aulici. LA PRIMA NELLA CAPITALE DI UN ECCEZIONALE FILM [...] ore [...] di De Santis Giuseppe De Santis Roma, ore 11, ormai tutti sanno cosa è. Il quarto film di-Giuseppe De Santis si presenta oggi al pubblico di tutta Italia con [...] notorietà [...] acquisita. Ognuno sa [...] e del resio una didascalia [...] lo avverte esplicitamente [...] che il [...] rievoca una stona ancora presente [...] pubblica, ognuno sa che [...] ai racconta quello che avvenne [...] ore 11 di un mattino di circa un anno [...] in via Savoia a Roma. Su un giornale era [...] breve e banale, insignificante [...] « [...] dattilografa miti pretese, primo [...]. A via Savoia, sul luogo [...] cominciarono a giungere le aspiranti [...] poche dapprima, poi a [...] fino a raggiungere [...] numero di duecento [...]. Finche, sotto il peso inconsueto, [...] scala di Via Savoia crollò: una [...] morta, una settantina ferite. Ecco il fatto di [...] drammatico o Uncinante. Ecco, soltanto [...] di questo avvenimento, gli [...] e di attenzione. Già commuove il fatto [...] di una ragazza e del ferimento di [...]. ///
[...] ///
Egli non è legista [...]. ///
[...] ///
De Santis è regista [...] ansioso di carpire 1 motivi profondi che [...] di cronaca, deciso a rendersi conio, a [...] e a farne partecipe il pubblico. Dalla cronaca egli doveva [...] inevitabilmente. E questo 6 Roma, [...] Inchiesta di un grande cronista del no [...] si serve del più completo e immediato [...] a disposizione: il cinema. Cosicché oggi questo film [...] aggiungere, con un peso straordinario e con [...] non soltanto a quanto è stato già [...] sul tragico fatto di via Savoia, ma [...] da anni giornalisti, uomini [...] cultura, uomini politici, vanno [...] sulla condizione umana del [...] italiano, sulle [...] le angosce del nostro paese. E perciò De Santis. Occorreva [...] questo, occorre comprendere innanzitutto [...] con cui De Santis [...] al tema del film, per potere spiegare [...]. De Santis ha trovato [...] la parte involuta di un [...] questa chiave del I II III II III II III [...] limi MI! ///
[...] ///
DI ITALO CALVI N O La casa delle vocazioni Visita [...] di cultura 44 [...] di Leningrado -Da una sala [...] -Conferenze, danze e cinema -Il giornale [...] martedì sera. Visita alla casa della [...] ». Forse, di mia iniziativa, [...] pensato di visitare una casa della cultura, [...] evocava generiche immagini di conferenze e concerti [...]. Invece, dopo che ne [...] a Bakù e ora questa a Leningrado, [...] ci si vuol fare [...] della vita abituale del [...] si vuol comprendere [...] culturale di massa che [...] bisogna rendersi conto [...] di queste istituzioni. Più di diecimila persone affollano [...] sera questo palazzo [...] del periodo « [...]. La « [...] » è una delle [...] cultura di Leningrado che dipendono direttamente dalla Confederazione [...] inoltre esistono a Leningrado altre 50 case [...] dipendono dai [...] sindacati. Ci va gente di [...] giovani, ragazze con il fidanzato, madri coi [...]. Ci vanno a studiare, [...] con gli amici, a [...] a [...] marito, ad allenarsi alla [...] agli esami in biblioteca: tutte le sere [...] gente che va e viene per questi [...]. Questa è la casa [...]. Della cultura, sissignore. Gente che ha lavorato [...] adesso, alla sera, ha questi trecento mondi [...] davanti, nelle trecento sale della casa « [...] ». Ci può [...] dentro il divertimento, lo sport, [...] i lampadari. La parola « [...] ». [...] di ascoltatori Per me. Appena entrati alla casa [...] », al primo piano, [...] si affolla alle porte [...] sala di conferenza. La conferenza è già [...] sala è piena, quelli rimasti fuori cercano [...]. Ci fanno largo perchè possiamo [...] una occhiata dentro. Ci sono molte carte geografiche, [...] un [...] tiene una lezione di politica [...] molti del pubblico pren dono appunti. Passiamo alla sala tecnica, dove [...] sta tenendo una conferenza per [...] su [...] metodi di lavorazione [...]. Gli ascoltatori sono in [...] bei visi operai, seduti a un tavolo, [...] modelli di strumenti. Nella sala di economia politica, [...] si sta discutendo del plusvalore. Sto già un po' con [...] in pena attendendo di passare a una quarta sala [...] conferenze, via mi rallegro [...] ancora: « Però in Italia [...] frequenta i circoli di dilettanti? Pochi o molti, dipende [...] luoghi, ma dì solito gente che ha una passione [...] tipi di volenterosi, disposti a far sacrifici e sforzi, [...] spesso considerata un po' strana dai vicini e dai [...] gente che « ha il pallino »; [...] invece [...] spinta generale, è una tendenza [...] nel costume; [...] una passione, [...] una vocazione, è il modo [...]. I giovani e le [...] la casa della cultura [...] di famiglie operaie, tipi [...] non dissimili da quelli di Mosca, a [...] sembra. Le [...] prime considerazioni generali sulla differenza [...] moscovite e [...] non trovano mai pezze [...] in compenso ritrovo quella naturale [...] festosità della gioventù sovietica. Non si perda mai il [...] alla. E con [...] e della personalità [...] passo [...] sala degli scacchisti e alla [...] con il non meno immancabile campo di palla a [...]. Al circolo dei filodrammatici [...] che stanno provando e, in nostro onore, [...] scena del loro cavallo di battaglia: La [...] vizio di [...]. [...] una sera qualunque, i circoli [...] affollati: pittori attorno ai loro modelli, danzatrici [...] siche, la banda, il coro. E io penso; [...]. Cos'è che [...] tanto diverso? Forse solo il [...] tutte queste cose insieme in questo grande palazzo? » [...] ridate in [...] «aliti [...] conservatori. Da noi, [...] dei dilettanti ha spesso [...] malinconica evasione, di patetica velleità [...] la società pare una [...] di vocazioni: quel che ognuno ha di [...] tanto, se c'è deve [...] in qualche modo. [...] il c Giornale parlato » [...]. [...] una rassegna di numeri eseguita [...] artisti dei vari teatri cittadini. Assistiamo ad una scena [...] tratta da una commedia [...] colcosiano. Poi una attrice in [...] recita un monologo sulla pace, con scenette [...] a Parigi, Londra. New York, cambiando voce [...] ogni strofa, nella satira dei costumi delle [...] sempre mettendo a contrasto, in [...] Paese, la borghesia e [...]. [...] molto brava, una fantasia di [...] comunicativa. [...] un po' la formula dei [...] radiofonici. Questa è [...] dedicata esclusivamente ai teatri [...] vi sono « Giornali parlati » [...] partecipano scrittori che presentano [...] scienziati, [...]. [...] presentato di solito diviso [...] » e « rubriche », come un [...] e articolo di fondo ». In queste cose [...] didattico non manca mal. E invitarci a ballare con [...] gioventù [...] è anche [...] insegnare le loro danze [...] nella vita sovietica. La casa « [...] » ha una sala cinematografica [...] quale, come sempre [...] solo a inizio di spettacolo. Prima della fine [...] spettacolo, quelli che attendono [...] siedono in una sala [...] musicale, dove una piccola orchestra [...] un concerto. Il film comincia, gli [...] sala, gli orchestrali se ne vanno. ITALO [...] film, e con essa [...] porte di tutti i problemi che gli [...] problemi del racconto cinematografico, gravi per un [...] personaggi. [...] dì [...] i problemi della recitazione, quelli [...] paesaggio, quelli della analisi di costume. [...] del racconto Il [...] ardua [...] non sempre risolta dai [...] quelli maggiori del cinema italiano. Posto che si trattava [...] Un film ad episodi, e per di più [...] intreccio almeno nel senso comune della espressione, [...] indispensabile [...] narrativa. Quella [...] che, diremmo, [...] raggiunta neanche dal [...] del pur bellissimo Paisà [...] dal recenti film a sketch di Luciano [...]. Abbandonato per massima parte [...] storie parallele o a incastro, abbandonato lo [...] molti di sviluppare il discorso attraverso le [...] De Santis ha camminato secondo il metodo più [...] classico in letteratura: cominciare dal principio, e [...]. Iniziare dalla prima ragazza che [...] presenta a Via Savoia, quando è appena [...] e procedere cosi, fino [...] delle altre, fino al [...] dell'esame delle [...] fe, e poi al crollo, [...] ove vengono ricoverate le ferite, [...] infine, al triste ritorno a casa di [...] di esse. Conosciamo cosi subito, dal [...] le ragazze giungono a Via Savoia, dai [...] dai loro gesti, le ragioni che le [...]. [...] donne; dalla moglie [...] che vuole un lavoro per [...] la famiglia, alla prò [...] avvilita che cerca almeno [...] una soluzione alla [...] vita odiosa, dalla ragazza dei [...] alti, che ha abbandonato la [...] per vivere con [...] che ama, e che si [...] ad affrontare inusitati problemi finanziari, alla servetta che vede [...] posto di dattilografa un sogno di liberazione, dalla ragazza [...] campagna che anela la città sperando di non ricordare [...] il greve lavoro, alla figlia [...] dello Stato, perennemente accompagnata dal [...]. C'è la giovane che [...] un problema duro: è stata sedotta dal [...] sa come nascondere la cosa al padre, [...] romano. C'è la ragazza «sognatrice [...] intreccia una patetica relazione, e che morrà [...]. Ci sono tante altre, [...] generale in. Ma più che ad [...] ritratti, siamo di fronte ad un unico [...] quale qua e là emergono figure in [...]. Siamo di fronte, cioè, [...] una Roma non conformista, non ufficiale, non [...]. Una Roma polemicamente reale [...] resto, è enunciata con le visioni della Roma [...] cui si leggono i titoli di testo). Dove abitano queste ragazze? Abitano [...] al [...]. Abbiamo già osservato, in [...] di Visconti, come ci si trovi di [...] rinnovato amore degli uomini di cinema per [...] Roma [...] cui più viva è oggi la discussione. Tutta l'opera di De Sica, [...] Sciuscià a Ladri di biciclette, [...] Umberto D. Non c'è bisogno di [...] Città aperta di Rossellini, e ci dicono che [...] di nuovo la [...] attenzione alla cintura delle [...]. E ancora la Roma [...] Castellani, [...] Zampa, degli [...] del recente [...]. Si può risalire al Blasetti [...] Quattro passi tra le nuvole. E guardate ancora i [...] o quelli del giovane Maselli, [...] a scoprire gli aspetti più veri e [...] della città. E anche in Roma, ore [...] si può facilmente scoprire [...] dì Za-vattini a una sceneggiatura [...] cui hanno lavorato, con amore ed entusiasmo, lo stesso [...]. Il suo assistente Basilio [...] Rodolfo Sonegò e [...] Puccini). Dai quartieri della periferia [...] Via Savoia le aspiranti dattilografe. Alla sera vi tornano, [...] concluso nulla, e la vita è carica [...] angoscia. La cronaca dei giornali [...] di un nuovo grosso titolo. La polizia ha fatto una [...]. Siamo alla conclusione: c'è [...] Qualcuno tenta di addossare la colpa ad una [...] che, rompendo la fila. [...] lei la colpevole? La [...] uccidersi, angosciata dalla accusa. Ma interviene il marito, [...] vera accusa: qualcuno sta tentando di creare [...]. Di chi e la [...] Deve rimanere aperto lo Interrogativo? Eppure la responsabilità [...]. Si presentarono dieci ragazze. Che colpa ne ho [...] disoccupazione è aumentata? ». Di chi è la [...] La [...] è evidente. La colpa è di una [...]. Luigi [...] Ghiotta come siete di notizie, [...] gradirete questa: a Catanzaro si sono sposati un ottuagenario [...] una vecchia [...]. ///
[...] ///
[...] detto altre volte, nessuno [...] in faccende d'amore. [...] affermato ieri anche Joan [...] non conta, ha detto. Abate Luigi [...] Un momento: i vecchietti [...] io hanno, di particolare, che entrambi han [...] tre precedenti mogli e altrettanti mariti. ///
[...] ///
Lucrezia [...] Allora, la cosa cambia aspetto; [...] caso davvero [...]. ///
[...] ///
Lucrezia [...] Non esageriamo. ///
[...] ///
C'è da credere che [...] vecchietti non avranno altro scopo che quello [...] sopravvivere [...]. Data la crescente mania dei [...] ognuno dei [...] vorrà giungere per primo alla [...] vedovanza. ///
[...] ///
Lucrezia [...] Questo è vero: [...] vogliono primeggiare in qualche modo. Chi digiunando per 60 [...] per [...] mese, chi avvelenando dodici [...]. Luigi [...] Sicché nessuno [...] sposi, c'è da scommettere, vorrà [...] della natura e cercherà di [...] con qualche mezzo. Lucrezia [...] Guai a pensare a queste [...]. Luigi [...] Tutto sta ad incominciare. Vedete, [...] brava donna, a Parigi, [...] marito e quindi lo ha tagliato in [...]. Ila confessato, poi, che [...] in due pezzi soli, per nascondere il [...] ha preso gusto e ha [...] a tagliare per giorni [...]. Lucrezia [...] Tacete, per carità. Ma che mondo c [...]. Luigi [...] Mondo sportivo, mondo avido di [...]. [...] e diventata la regola. Compiere gesti assordi o [...] inusitati; essere, per esempio, [...] fascisti, esaltare i criminali, fare film sui [...] Hitler. Questo vuole il mondo. ///
[...] ///
Lucrezia [...] Dite, piuttosto, quella parte [...] ancora fa il buono e cattivo tempo. Ma sapete qual'è [...] vera? Ab. ///
[...] ///
Lucrezia [...] la sopportazione degli altri, che [...] i piò. Ma verrà giorno che si [...] tolleranti. Luigi [...] matto, mondo birbone per raddrizzarti [...] vuole il bastone. [...] di bastone ai buoni [...]. [...] ti Una [...]. Il radiocronista chiede « Ma [...] questo?». E lui: Centra, [...]. [...] ima battuta, ma il pubblico [...] questa battuta. La colpa è ancora di [...] società che vuol costringete la prostituta al suo « [...] » [...] di respirare aria pura. E lei straccia [...] libretto [...] faccia [...] in un moto di rivolta. E, alla fine del [...] che una delle ragazze, quando tutto tace [...] Via Savoia, è rimasta 11, attendendo il mattino dopo, [...] che non e stato assegnato, sentiremo non [...] lei, ma ci prenderà un senso intimo [...]. La conclusione del film Ecco [...] conclusione della inchiesta, la conclusione di De Santis. A questo egli giunge [...] narrativo di ammirevole ritmo e costruzione. [...] film ha [...] di uno di quei [...] dei grandi scrittori: inizio lentamente descrittivo, concitata [...] della parabola, e poi larga andatura, distensione, [...] finale; in questo finale che è certamente [...] del film, quella In cui 11 livello [...] pienamente. Il ritorno della prostituta a [...] chiuso in [...] unica lunga semplice in quadratura, [...] di una esemplare e dimessa poeticità. [...] che si comprende appieno [...] De Santis sia riuscito a liberarsi di quanto, nei [...] poteva essere dì amore per il mezzo [...] deviazione del gusto. Dicevamo che De Santis [...] anche il problema della recitazione. ///
[...] ///
In particolare dobbiamo [...] Lea Padovani, attrice di [...] doti e potente [...]. Carla De' Poggio ha [...] migliori ruoli. Maria Grazia Francia. ///
[...] ///
Donatella Trombadori e le [...]. Paola Borboni ha portato al [...] di una [...] piena [...] affetto tutta la [...] consumata esperienza. Tra gli uomini. [...] Martelli ha dimostrato ancora una [...] di essere [...] dei migliori operatori [...] cinematografia non solo [...]. Ricorderemo [...] la bellissima fotografìa [...] a [...] e certi [...]. [...] ha ricostruito in teatro di [...] una [...] romana « realista » che [...] tra le cose migliori della scenografia cinema [...] CHIARETTI TEATRO Il [...] ca» [...] parlare di [...] o. Uno va a teatro una [...]. ///
[...] ///
[...] noto che il prolifico [...] le diciassette e le venticinque commedie [...]. Poi bisogna contare le [...]. Questa [...] in tre atti, salutata [...] 11 capolavoro di Ugo Betti, ha riscosso [...] vivo successo. ///
[...] ///
Questa [...] in tre atti, salutata [...] 11 capolavoro di Ugo Betti, ha riscosso [...] vivo successo.

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Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

(237)
(1)



La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


(214)


(118)

Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



(98)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .





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