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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Nuova Serie(PCI)-Nazionale del 1982»--Id 3784554020.

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Oggi forse nessuno può [...] forza E dopo di lui chi sarà [...] Montale è stato, nella poesia italiana, [...] grande poeta che abbia [...] rapporto consapevolmente «attivo», è una posizione eretta, [...] e alla «positività» della scrittura e dei [...] segno, la pagina, la lingua); la posizione [...] che costruisce, amministratore consapevole delia parola, lirico [...]. E stato in parte, anche [...] approccio a fare sì che la [...] poesia coincidesse, [...] con lo spirito [...] si manifestò nel pensiero [...] estrema propaggine della «coscienza [...]. Poeta di un «io» [...] origine non dissimile da quello che dominava [...] dei primissimi decenni del secolo e formato [...] anche filosofica prevalentemente di riporto (in parte [...] di uno Sbarbaro; in [...] letture [...] spiritualista o modernista [...] dalla sorella Marianna), Montale [...] essere, per quella straordinaria capacità di adattamento [...] che distingue il genio poetico, il poeta [...] (blandamente travestito nel [...] trascendentale, collettivo, civile, disperatamente [...] nel tempo delle fai se religioni della [...]. Non vorrei indebitamente citare [...] conversazione privata (e il suo autore avrà [...] smentirmi), ma non posso dimenticare quel che [...] Carlo Bo, una domenica sera del giugno 1977, [...] affollato che ci riportava da Padova a Milano: «Certo [...] a confronto degli anni di galera di [...] Gian Carlo Pajetta, il "ciò che non siamo, ciò [...] di Eusebio è un po' [...]. ///
[...] ///
Ma appunto in ciò consiste [...] grandezza misteriosa del poeta: nel far coincidere, spesso [...] un sentimento occasionalmente privato con [...] che è, o diverrà, un sentimento generale; e dò [...] dal fatto che il giovane Montale degli «Ossi di [...] non potesse non essere [...] antifascista e che [...] canto, quel verso avesse già [...] riconoscibile matrice pascoliana nel «vecchio Nimo» della [...] di Capro-na», e prima ancora [...] matrice di luogo comune nel «chi siamo e cosa [...] dei più oscuri foglietti di provincia. Ma quanti di noi, [...] più buia disperazione nazionale, non rivissero quel [...] ha potuto essere [...] poeta di un [...] privato e pubblico al [...] per una sorta di fortunata concomitanza: quella [...] grande poeta moderno che operasse in una [...] i margini di capacità infor-mativa della parola [...] totalmente usurati, come oggi sono, dalla cosiddetta [...] che sta per inquinamento [...] informazione, appiattimento, impossibilità di [...] stato endemico). Nella [...] stagione maggiore, quella che [...] «Ossi» alla «Bufera» (libro, peraltro, in cui il Poeta [...] fin troppo conscio della [...] immagine i-stituzionale, è già [...] officia, ministro delle muse che dice messa), Montale [...] scrive nella presunta presenza di un uditorio, [...] limitato, che sia lì a ricevere la [...] questo, dicevo, la [...] verticalità ai soggetto poetante [...] per questo, la [...] bella certezza di essere [...] governa la materia verbale, senza cheli minimo [...] Io [...] di parlare a un vuoto sia pure [...] telefono muto. Egli (né rosso, né [...] sempre il [...] adempiente a un ruolo [...] riconoscibile, ma che cesserà di esistere molto [...] del 12 settembre 1981, giorno della [...] morte (il cui anniversario [...] perdurante commozione ricordiamo). Il «dopo Montale» (che [...] altre lingue potrà essere un [...] un «dopo Eliot», [...] e-sempio, in quella di [...] già cominciato [...] stessa del [...] nella sconcertante proflu-vìe degli [...] «Satura» (solo in parte): dove [...] e [...] rigore, alla programmatica parsimonia [...] «Ossi», [...] a Milano un convegno [...] apre oggi fino al [...] Piccola Scala e a Palazzo [...] di Milano il Convegno [...] «La [...] di Eugenio Montale» che continuerà il 15 [...] Sala [...] Consiglio Comunale di Genova. La manifestazione si svolgerà [...] Presidente Sandro [...]. Sono previ SU, fra [...] interventi di Carlo Bo, Charles Singleton, Gianfranco Contini, [...] Sereni. Andrea Zanzotto, Vittore Branca, Silvio Ramat, Edoardo [...] Laura Barile. [...] della manifestazione questa sera sarà [...] il Premio letterario [...] «Eugenio Montale per la poesia» [...] poeta Giorgio Caproni. Egli registrava e contabilizzava, [...] la [...] gloria; forse ne sorbiva [...] nella [...] davvero straordinaria intelligenza aveva [...] via ancora aperta al [...] per un poeta, di sopravvivenza soprattutto fisica) [...] postero di se stesso. E come? E in quale [...] e nella direzione che la [...] cultura [...] le sue «immagini giovanili» potevano [...] il Montale del «Diario» e del [...] e di «Altri versi» è, [...] definitiva, lo stesso che a suo tempo aveva indicato [...] di un Gozzano, che non aveva disconosciuto [...] su di sé dei pur [...] Ceccardo, che a-mava (specialmente nelle conversazioni private: anche con [...] una volta, nel [...] sul [...] di Ivrea) i-potizzare [...] di una grande poesia satirica. Anche in questa aspirazione [...] oggi riconoscere un segno di grandezza. Ma nello stesso tempo [...] un «dopo Montale» (un ribaltamento del descritto [...] poetante e «orizzontalità passiva» [...] nel profetico presentimento della disordinata e «rumorosa» [...] nostri giorni) era, vicino a lui e [...] già in cammino da tempo: in un [...] come Giovanni Pascoli, il primo che, sovvertendo [...] ponesse come «medium» e quasi oggetto di [...] che «lo» agiva, di una poesia che [...] nessuno fra il [...] e il [...] attraverso di lui [...] scriveva; o, più vicino [...] un Noventa che si era consegnato con [...] ironia [...] di un poetare neoromantico [...] in panni di quasi dialetto; e in [...] Sa» [...] nel cui apparente «provincialismo», Montale stesso aveva [...]. Cerano, insomma, già alle [...] grande Poeta, avanguardie che si erano ben [...] come tali, ma che avevano gettato il [...] nel tempo, oggi aperto, della poesia (lingua [...] nel poeta un suo tramite, «lo» scrive [...] scritta e alla [...] presunzione di [...] e [...] (di strafare, di [...] della lingua) risponde col [...] sé. Tutto ciò, [...] Montale non dovette [...]. Giovanni Giudici Torna a [...] violino di Paganini GENOVA [...] Il «Guarneri del Gesù», il [...] che fu di Niccolò Paganini, dopo essere [...] in gita a Edimburgo, è [...] nella [...] «casa» di Palazzo Tursi a Genova nella sede comunale. Il celebre strumento, infatti [...] Scozia con Salvatore Accardo dove II vio-linista [...] Festival di Edimburgo suonando i [...] capricci» di Paganini. La prossima gita sembra [...] ottobre, a [...] dove Accardo e 11 [...] esibiranno davanti alla Regina Elisabetta. [...] direttore a Bolzano BOLZANO [...] La presenza di Karl [...] è il pezzo forte [...] edizione del Festival di Musica Contemporanea di Bolzano, dove il musicista dirigerà una [...] nuova opera, «Stimmung». Questa edizione del Festival [...] «Musica meditativa» e si propone di offrire [...] più possibile ampia delle influenze esercitata dalle [...] produzione musicale contemporanea. Il 12 settembre 1981 [...] poeta. Nel suo «Diario» aveva [...] «Raccomando [...] miei posteri di fare un bel falò [...] che riguarda la mia vita. Vissi al 5 per cento, [...] aumentate la [...] il [...] metropolitana, [...] uomo vive un rapporto perverso [...] lo spazio e con il tempo. [...] grande della metropoli lo obbliga [...] percezioni parziali, ad una atomizzazione [...] che non ha riscontro nel [...]. E il [...] delle cose, [...] nuovo che deborda da [...] come diceva Flaubert, lo porta ad un [...] con il tempo. [...] del moderno, [...] della metropoli, impone il [...] sorpresa e dello choc, che ci obbliga [...] esperienza paradossalmente come già stata: ci obbliga, [...] a [...] e dunque, come dice Valéry, [...] presente e il futuro si erge come [...] il passato. La coscienza ne è [...] come diceva Baudelaire, si [...] centralità. Montale è forse il [...] può andare di là del tempo e [...] attesa del mutamento, la catastrofe incombente, si [...] in melanconia, spleen e tetraggine: «e cado [...] / di chi non sa temere». Un paesaggio di rovine [...]. Eliot concludeva la [...] desolata» affermando «ho puntellato [...] con queste rovine». E proprio Eliot, negli anni [...] vanno da [...] di seppia» alle [...] (1928-1939) cerca un riparo dalla [...] è [...] nella fede. Questa pace non esiste [...] Montale. Egli si trova ancora, [...] un disfatto prisma / babelico di forme [...] / (. Quaggiù «dove rimbombano / [...] carriaggi senza posa / e nulla torna [...] in questi / disguidi del [...]. [...] Montale affronta [...] fondo dove il secolo è [...] minuto». La poesia successiva, che va [...] (1962-1970) fino ad [...] (1970-1980), sembra essere una esplorazione, [...] anche con le armi della parodia e [...] della condizione del prigioniero. Lo [...] errare» sembra essere finito, [...] curvo su slabbrature e su crepe del [...] di me [...]. ///
[...] ///
E meno ancora un [...]. In fatti a che serve [...] una muraglia che ha in cima cocci aguzzi di [...] se «stasi o moto in nulla differiscono»? Rimane il [...] mio sogno non sorge dal [...] / delle stagioni, ma [...] / che vive dove muoiono [...] ragioni / e Dio sa [...] tempo; o [...]. Come mai questa fede compare [...] e inaspettata in uno degli ultimi testi di Montale? Perché egli afferma, ad un certo punto,: «Ho incontrato il [...] in forme e modi / che ho sottratto al [...] senza sentirmi [...] Cosa può far si che [...] segni della morte significhino i segni della [...] in [...] mondo che è solo allegoria di una verità [...] fede [...] Montale [...] portato a ricongiungersi a una [...] sue prime poesie, una delle più aperte a una [...] «felicità». Questa poesia parla dei «paradisi [...] felici, in cui uscendo dai propri limiti non si [...] ma in rapporto con «altre [...] in un «ritmo di gioia». [...] allora non diviene forza [...] del nuovo che si oppone al ricordo [...] fissità. Un [...] di [...] di Eusebio Simile (e quale, [...] qualche rara volta, mi era apparso in carnali [...] da dilettante in superotto) al [...] vivente (ma in negativo, e nel sussulto sobrio di [...] floscio flash da flashback, sopra lo stinto, lo sbiancato [...] del fondale del nudo nero [...] di [...] da oltremondo), [...] rivisto tranquillo [...] nel [...] dentro un coro di [...] pipistrelli diurni e stilnovistici: erano [...] suoi segnali e i suoi [...] misti a motti e a [...] traslati in ultrasuoni), sotto il diafano schermo del suo [...] epitaffio (lì a firma scriba [...] al cinque per cento (o [...] LA FOTO: un disegno di [...] poeta metropolitano, insieme a Eliot [...] «Terra desolata». Il suo ambiente è solo [...] la [...] ligure. Ma questa non è altro [...] una fenditura, [...]. Questo è il luogo [...] oscuro, di «uno straniato errare», che sembra [...] mia venuta era testimonianza [...] ordine che in viaggio mi scordai». II soggetto dunque, senza [...] in un mondo contrassegnato dalla caducità e [...] non può redimere o riscattare. Il viandante non può [...] labirinto, fare di esso la [...] patria. Ma questa patria è [...] dell' incertezza, della precarietà, in cui le [...] come, appunto, in un reliquiario. E si pensi a «Meriggiare [...] in cui il soggetto [...] si è per così dire, [...] i diventato cosa fra [...] in cui, persino [...] fonetica ribadisce lo [...] errare del labirinto, il [...] / che ha in cima cocci aguzzi [...]. In questo mondo, in [...] strade e tutti gli oggetti sembrano essere [...] indifferenziati e senza valore, si atrofizza per [...] di solidificare le cose in una esperienza [...] memoria. [...] stesso à atrofizza, si [...]. Mille frammenti di esperienze e [...] attraversano la nostra vita, ma. Questa esperienza del vuoto [...] centrale [...] di Montale. In [...] di seppia». Montale parla di «ore vuote», [...] perplesse», «ore uguali», «ora che si scioglie», «ora che [...] «ore bige, vacillanti». Ma è proprio questo [...] questa sospensione dei contesti abituali [...] cui [...] eventi in una ferrea catena [...] e di [...]. Infatti, in questo vuoto, [...] «in cui le cose si abbandonano e [...] a tradire il loro ultimo segreto. Ma ben presto anche [...] chiude, [...] silenzio ci chiude nel [...] in un sudario. La felicità insita in [...] fil di lama», su «un teso ghiaccio [...] non può neanch'essa dare risposta a un [...] aveva straziato anche Dostoevskij: [...] il pianto del bambino, [...] il pallone fra le case». Questo pianto non può essere [...] in quanto nulla di quanto ci riserva il futuro [...] e [...] nulla può fare come se [...] pianto, questo dolore, non fosse stato. Pier questo sarebbe necessario [...]. Sarebbe necessario [...] essere al di là [...] improvviso torna a coprire i varchi che [...] intravisto, con il suo corteggio di ansie, [...] angosce, di rimpianti. Come è possibile fare [...] due esseri compiono insieme non sia inesorabilmente [...] e per [...]. Nella casa dei doganieri [...] sciame dei tuoi pensieri [...] sostò irrequieto». E tutto ora sembra [...] vortice che disperde quella esperienza, la rende [...]. Infatti «fu non ricordi; [...] f la tua memoria; un filo [...]. E se anche «ne [...] capo», «tu resti sola. E se la memoria [...] esperienza ha dato per un attimo [...] di [...] superare il varco di [...] della muraglia [...] ben presto ripullula il [...] chiude [...] e «tu non ricordi [...] questa / mia sera. Ed io non so [...] chi resta». E tutto diventa come [...] affiora nel [...] di un prigioniero». Rumori, un fila d'aria, uno [...] una vaga luminosità, sono i piccoli segni su cui [...] prigioniero deve indagare per scoprire, attraverso di essi, un [...] possibile, dominato [...] tutto lo fa supporre [...] da [...] pestilenziali». Non resta dunque che [...] ostinata e folle fantasmagoria, il carcere di [...] di [...] e di apetali su [...] in una ripetizione continua, sollevandosi e [...] sostiene», anche se siamo [...] esecrabile del tempo», questo tentativo, sempre reiterato [...] figure umane / angeli salvifici / anche [...] si chiude in un cupo e spettrale [...]. Questi angeli provvisori possono [...] teoria che la vita sia improbabile «e [...]. Sono gli angeli che animano [...] magari il volo / di [...] formica mai studiata o neppure vista / dagli entomologi». [...] dubbio, ma non impossibile. Ma questo è [...] della felicità in cui [...] è [...] in cui si sprofonda, [...] parvenze, centro di tutte quelle apparenze, suoni, [...] e esperienza, che erano stati sacrificati [...] della profondità E un [...] e contenuto [...] (per esempio la Prefazione [...] che è significativo dell'arco [...] di Montale, attraverso tutto il moderno, attraverso [...] per trovare in essi, nella [...] e nel nulla che [...] tracce di un senso possibile cui affidare, [...] la nostra vita, le sue forme effìmere, [...] di ridare colore anche alla grigia cella [...]. Franco Reda Dopo il Viareggio [...] Campiello a Primo Levi Se non ora, [...] -, [...]. ///
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Franco Reda Dopo il Viareggio [...] Campiello a Primo Levi Se non ora, [...] -, [...].

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Il progetto è senza scopo di lucro, ma purtroppo le spese sono ingenti. Da alcuni anni IdMiS - Istituto della Memoria in Scena (ONLUS) -, anche grazie al Comitato promotore Fondazione Giovanni Frediani ed all'Associazione Culturale Controtempo, ha investito molte risorse sia monetarie che umane nella progettazione del sistema, nella traduzione digitale del proprio patrimonio archivistico, bibliografico - specialmente dell'emeroteca -, biblioteconomico, e museale; in assenza di un contributo pubblico minimamente adeguato ci vediamo costretti a chiedere alle biblioteche che vorranno aderirvi ed indirettamente agli utenti la condivisione dei costi e/o la partecipazione attiva all'elaborazione delle unità bibliografiche che ciascun ente vorrà inserire per il prestito digitale interbibliotecario.
Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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(118)

Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(191)


(186)


(204)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(87)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



(98)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .