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Oggi forse nessuno può [...] forza E dopo di lui chi sarà [...] Montale è stato, nella poesia italiana, [...] grande poeta che abbia [...] rapporto consapevolmente «attivo», è una posizione eretta, [...] e alla «positività» della scrittura e dei [...] segno, la pagina, la lingua); la posizione [...] che costruisce, amministratore consapevole delia parola, lirico [...]. E stato in parte, anche [...] approccio a fare sì che la [...] poesia coincidesse, [...] con lo spirito [...] si manifestò nel pensiero [...] estrema propaggine della «coscienza [...]. Poeta di un «io» [...] origine non dissimile da quello che dominava [...] dei primissimi decenni del secolo e formato [...] anche filosofica prevalentemente di riporto (in parte [...] di uno Sbarbaro; in [...] letture [...] spiritualista o modernista [...] dalla sorella Marianna), Montale [...] essere, per quella straordinaria capacità di adattamento [...] che distingue il genio poetico, il poeta [...] (blandamente travestito nel [...] trascendentale, collettivo, civile, disperatamente [...] nel tempo delle fai se religioni della [...]. Non vorrei indebitamente citare [...] conversazione privata (e il suo autore avrà [...] smentirmi), ma non posso dimenticare quel che [...] Carlo Bo, una domenica sera del giugno 1977, [...] affollato che ci riportava da Padova a Milano: «Certo [...] a confronto degli anni di galera di [...] Gian Carlo Pajetta, il "ciò che non siamo, ciò [...] di Eusebio è un po' [...]. /// [...] /// Ma appunto in ciò consiste [...] grandezza misteriosa del poeta: nel far coincidere, spesso [...] un sentimento occasionalmente privato con [...] che è, o diverrà, un sentimento generale; e dò [...] dal fatto che il giovane Montale degli «Ossi di [...] non potesse non essere [...] antifascista e che [...] canto, quel verso avesse già [...] riconoscibile matrice pascoliana nel «vecchio Nimo» della [...] di Capro-na», e prima ancora [...] matrice di luogo comune nel «chi siamo e cosa [...] dei più oscuri foglietti di provincia. Ma quanti di noi, [...] più buia disperazione nazionale, non rivissero quel [...] ha potuto essere [...] poeta di un [...] privato e pubblico al [...] per una sorta di fortunata concomitanza: quella [...] grande poeta moderno che operasse in una [...] i margini di capacità infor-mativa della parola [...] totalmente usurati, come oggi sono, dalla cosiddetta [...] che sta per inquinamento [...] informazione, appiattimento, impossibilità di [...] stato endemico). Nella [...] stagione maggiore, quella che [...] «Ossi» alla «Bufera» (libro, peraltro, in cui il Poeta [...] fin troppo conscio della [...] immagine i-stituzionale, è già [...] officia, ministro delle muse che dice messa), Montale [...] scrive nella presunta presenza di un uditorio, [...] limitato, che sia lì a ricevere la [...] questo, dicevo, la [...] verticalità ai soggetto poetante [...] per questo, la [...] bella certezza di essere [...] governa la materia verbale, senza cheli minimo [...] Io [...] di parlare a un vuoto sia pure [...] telefono muto. Egli (né rosso, né [...] sempre il [...] adempiente a un ruolo [...] riconoscibile, ma che cesserà di esistere molto [...] del 12 settembre 1981, giorno della [...] morte (il cui anniversario [...] perdurante commozione ricordiamo). Il «dopo Montale» (che [...] altre lingue potrà essere un [...] un «dopo Eliot», [...] e-sempio, in quella di [...] già cominciato [...] stessa del [...] nella sconcertante proflu-vìe degli [...] «Satura» (solo in parte): dove [...] e [...] rigore, alla programmatica parsimonia [...] «Ossi», [...] a Milano un convegno [...] apre oggi fino al [...] Piccola Scala e a Palazzo [...] di Milano il Convegno [...] «La [...] di Eugenio Montale» che continuerà il 15 [...] Sala [...] Consiglio Comunale di Genova. La manifestazione si svolgerà [...] Presidente Sandro [...]. Sono previ SU, fra [...] interventi di Carlo Bo, Charles Singleton, Gianfranco Contini, [...] Sereni. Andrea Zanzotto, Vittore Branca, Silvio Ramat, Edoardo [...] Laura Barile. [...] della manifestazione questa sera sarà [...] il Premio letterario [...] «Eugenio Montale per la poesia» [...] poeta Giorgio Caproni. Egli registrava e contabilizzava, [...] la [...] gloria; forse ne sorbiva [...] nella [...] davvero straordinaria intelligenza aveva [...] via ancora aperta al [...] per un poeta, di sopravvivenza soprattutto fisica) [...] postero di se stesso. E come? E in quale [...] e nella direzione che la [...] cultura [...] le sue «immagini giovanili» potevano [...] il Montale del «Diario» e del [...] e di «Altri versi» è, [...] definitiva, lo stesso che a suo tempo aveva indicato [...] di un Gozzano, che non aveva disconosciuto [...] su di sé dei pur [...] Ceccardo, che a-mava (specialmente nelle conversazioni private: anche con [...] una volta, nel [...] sul [...] di Ivrea) i-potizzare [...] di una grande poesia satirica. Anche in questa aspirazione [...] oggi riconoscere un segno di grandezza. Ma nello stesso tempo [...] un «dopo Montale» (un ribaltamento del descritto [...] poetante e «orizzontalità passiva» [...] nel profetico presentimento della disordinata e «rumorosa» [...] nostri giorni) era, vicino a lui e [...] già in cammino da tempo: in un [...] come Giovanni Pascoli, il primo che, sovvertendo [...] ponesse come «medium» e quasi oggetto di [...] che «lo» agiva, di una poesia che [...] nessuno fra il [...] e il [...] attraverso di lui [...] scriveva; o, più vicino [...] un Noventa che si era consegnato con [...] ironia [...] di un poetare neoromantico [...] in panni di quasi dialetto; e in [...] Sa» [...] nel cui apparente «provincialismo», Montale stesso aveva [...]. Cerano, insomma, già alle [...] grande Poeta, avanguardie che si erano ben [...] come tali, ma che avevano gettato il [...] nel tempo, oggi aperto, della poesia (lingua [...] nel poeta un suo tramite, «lo» scrive [...] scritta e alla [...] presunzione di [...] e [...] (di strafare, di [...] della lingua) risponde col [...] sé. Tutto ciò, [...] Montale non dovette [...]. Giovanni Giudici Torna a [...] violino di Paganini GENOVA [...] Il «Guarneri del Gesù», il [...] che fu di Niccolò Paganini, dopo essere [...] in gita a Edimburgo, è [...] nella [...] «casa» di Palazzo Tursi a Genova nella sede comunale. Il celebre strumento, infatti [...] Scozia con Salvatore Accardo dove II vio-linista [...] Festival di Edimburgo suonando i [...] capricci» di Paganini. La prossima gita sembra [...] ottobre, a [...] dove Accardo e 11 [...] esibiranno davanti alla Regina Elisabetta. [...] direttore a Bolzano BOLZANO [...] La presenza di Karl [...] è il pezzo forte [...] edizione del Festival di Musica Contemporanea di Bolzano, dove il musicista dirigerà una [...] nuova opera, «Stimmung». Questa edizione del Festival [...] «Musica meditativa» e si propone di offrire [...] più possibile ampia delle influenze esercitata dalle [...] produzione musicale contemporanea. Il 12 settembre 1981 [...] poeta. Nel suo «Diario» aveva [...] «Raccomando [...] miei posteri di fare un bel falò [...] che riguarda la mia vita. Vissi al 5 per cento, [...] aumentate la [...] il [...] metropolitana, [...] uomo vive un rapporto perverso [...] lo spazio e con il tempo. [...] grande della metropoli lo obbliga [...] percezioni parziali, ad una atomizzazione [...] che non ha riscontro nel [...]. E il [...] delle cose, [...] nuovo che deborda da [...] come diceva Flaubert, lo porta ad un [...] con il tempo. [...] del moderno, [...] della metropoli, impone il [...] sorpresa e dello choc, che ci obbliga [...] esperienza paradossalmente come già stata: ci obbliga, [...] a [...] e dunque, come dice Valéry, [...] presente e il futuro si erge come [...] il passato. La coscienza ne è [...] come diceva Baudelaire, si [...] centralità. Montale è forse il [...] può andare di là del tempo e [...] attesa del mutamento, la catastrofe incombente, si [...] in melanconia, spleen e tetraggine: «e cado [...] / di chi non sa temere». Un paesaggio di rovine [...]. Eliot concludeva la [...] desolata» affermando «ho puntellato [...] con queste rovine». E proprio Eliot, negli anni [...] vanno da [...] di seppia» alle [...] (1928-1939) cerca un riparo dalla [...] è [...] nella fede. Questa pace non esiste [...] Montale. Egli si trova ancora, [...] un disfatto prisma / babelico di forme [...] / (. Quaggiù «dove rimbombano / [...] carriaggi senza posa / e nulla torna [...] in questi / disguidi del [...]. [...] Montale affronta [...] fondo dove il secolo è [...] minuto». La poesia successiva, che va [...] (1962-1970) fino ad [...] (1970-1980), sembra essere una esplorazione, [...] anche con le armi della parodia e [...] della condizione del prigioniero. Lo [...] errare» sembra essere finito, [...] curvo su slabbrature e su crepe del [...] di me [...]. /// [...] /// E meno ancora un [...]. In fatti a che serve [...] una muraglia che ha in cima cocci aguzzi di [...] se «stasi o moto in nulla differiscono»? Rimane il [...] mio sogno non sorge dal [...] / delle stagioni, ma [...] / che vive dove muoiono [...] ragioni / e Dio sa [...] tempo; o [...]. Come mai questa fede compare [...] e inaspettata in uno degli ultimi testi di Montale? Perché egli afferma, ad un certo punto,: «Ho incontrato il [...] in forme e modi / che ho sottratto al [...] senza sentirmi [...] Cosa può far si che [...] segni della morte significhino i segni della [...] in [...] mondo che è solo allegoria di una verità [...] fede [...] Montale [...] portato a ricongiungersi a una [...] sue prime poesie, una delle più aperte a una [...] «felicità». Questa poesia parla dei «paradisi [...] felici, in cui uscendo dai propri limiti non si [...] ma in rapporto con «altre [...] in un «ritmo di gioia». [...] allora non diviene forza [...] del nuovo che si oppone al ricordo [...] fissità. Un [...] di [...] di Eusebio Simile (e quale, [...] qualche rara volta, mi era apparso in carnali [...] da dilettante in superotto) al [...] vivente (ma in negativo, e nel sussulto sobrio di [...] floscio flash da flashback, sopra lo stinto, lo sbiancato [...] del fondale del nudo nero [...] di [...] da oltremondo), [...] rivisto tranquillo [...] nel [...] dentro un coro di [...] pipistrelli diurni e stilnovistici: erano [...] suoi segnali e i suoi [...] misti a motti e a [...] traslati in ultrasuoni), sotto il diafano schermo del suo [...] epitaffio (lì a firma scriba [...] al cinque per cento (o [...] LA FOTO: un disegno di [...] poeta metropolitano, insieme a Eliot [...] «Terra desolata». Il suo ambiente è solo [...] la [...] ligure. Ma questa non è altro [...] una fenditura, [...]. Questo è il luogo [...] oscuro, di «uno straniato errare», che sembra [...] mia venuta era testimonianza [...] ordine che in viaggio mi scordai». II soggetto dunque, senza [...] in un mondo contrassegnato dalla caducità e [...] non può redimere o riscattare. Il viandante non può [...] labirinto, fare di esso la [...] patria. Ma questa patria è [...] dell' incertezza, della precarietà, in cui le [...] come, appunto, in un reliquiario. E si pensi a «Meriggiare [...] in cui il soggetto [...] si è per così dire, [...] i diventato cosa fra [...] in cui, persino [...] fonetica ribadisce lo [...] errare del labirinto, il [...] / che ha in cima cocci aguzzi [...]. In questo mondo, in [...] strade e tutti gli oggetti sembrano essere [...] indifferenziati e senza valore, si atrofizza per [...] di solidificare le cose in una esperienza [...] memoria. [...] stesso à atrofizza, si [...]. Mille frammenti di esperienze e [...] attraversano la nostra vita, ma. Questa esperienza del vuoto [...] centrale [...] di Montale. In [...] di seppia». Montale parla di «ore vuote», [...] perplesse», «ore uguali», «ora che si scioglie», «ora che [...] «ore bige, vacillanti». Ma è proprio questo [...] questa sospensione dei contesti abituali [...] cui [...] eventi in una ferrea catena [...] e di [...]. Infatti, in questo vuoto, [...] «in cui le cose si abbandonano e [...] a tradire il loro ultimo segreto. Ma ben presto anche [...] chiude, [...] silenzio ci chiude nel [...] in un sudario. La felicità insita in [...] fil di lama», su «un teso ghiaccio [...] non può neanch'essa dare risposta a un [...] aveva straziato anche Dostoevskij: [...] il pianto del bambino, [...] il pallone fra le case». Questo pianto non può essere [...] in quanto nulla di quanto ci riserva il futuro [...] e [...] nulla può fare come se [...] pianto, questo dolore, non fosse stato. Pier questo sarebbe necessario [...]. Sarebbe necessario [...] essere al di là [...] improvviso torna a coprire i varchi che [...] intravisto, con il suo corteggio di ansie, [...] angosce, di rimpianti. Come è possibile fare [...] due esseri compiono insieme non sia inesorabilmente [...] e per [...]. Nella casa dei doganieri [...] sciame dei tuoi pensieri [...] sostò irrequieto». E tutto ora sembra [...] vortice che disperde quella esperienza, la rende [...]. Infatti «fu non ricordi; [...] f la tua memoria; un filo [...]. E se anche «ne [...] capo», «tu resti sola. E se la memoria [...] esperienza ha dato per un attimo [...] di [...] superare il varco di [...] della muraglia [...] ben presto ripullula il [...] chiude [...] e «tu non ricordi [...] questa / mia sera. Ed io non so [...] chi resta». E tutto diventa come [...] affiora nel [...] di un prigioniero». Rumori, un fila d'aria, uno [...] una vaga luminosità, sono i piccoli segni su cui [...] prigioniero deve indagare per scoprire, attraverso di essi, un [...] possibile, dominato [...] tutto lo fa supporre [...] da [...] pestilenziali». Non resta dunque che [...] ostinata e folle fantasmagoria, il carcere di [...] di [...] e di apetali su [...] in una ripetizione continua, sollevandosi e [...] sostiene», anche se siamo [...] esecrabile del tempo», questo tentativo, sempre reiterato [...] figure umane / angeli salvifici / anche [...] si chiude in un cupo e spettrale [...]. Questi angeli provvisori possono [...] teoria che la vita sia improbabile «e [...]. Sono gli angeli che animano [...] magari il volo / di [...] formica mai studiata o neppure vista / dagli entomologi». [...] dubbio, ma non impossibile. Ma questo è [...] della felicità in cui [...] è [...] in cui si sprofonda, [...] parvenze, centro di tutte quelle apparenze, suoni, [...] e esperienza, che erano stati sacrificati [...] della profondità E un [...] e contenuto [...] (per esempio la Prefazione [...] che è significativo dell'arco [...] di Montale, attraverso tutto il moderno, attraverso [...] per trovare in essi, nella [...] e nel nulla che [...] tracce di un senso possibile cui affidare, [...] la nostra vita, le sue forme effìmere, [...] di ridare colore anche alla grigia cella [...]. Franco Reda Dopo il Viareggio [...] Campiello a Primo Levi Se non ora, [...] -, [...]. /// [...] /// Franco Reda Dopo il Viareggio [...] Campiello a Primo Levi Se non ora, [...] -, [...]. (0)
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