Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1998»--Id 3783767475.

Confermate le cifre sul [...] linea con [...] Ocse, il [...] porterà occupazione Queste le [...] «Ma serve ancora rigore nella gestione dei conti [...] Elogi [...] la riforma fiscale, [...] delle privatizzazioni e la [...] le imprese ROMA. [...] 1997 [...] il 1998 si presenta con [...]. Questo prevede [...] economica dei paesi più [...]. [...] in corso la ricchezza prodotta [...] crescerà del 2,5 per cento per arrivare al 2,7 [...] successivo; la disoccupazione do-vrebbe scendere [...] per cento [...] rilevazione ufficiale a fine [...] era [...] Ocse): tutto questo, però, dovrà [...] con [...] consolidamen-to [...]. Il tasso [...] il deficit pubblico sono [...] livelli compatibili con i criteri di ammissione [...] Maastricht. Da questo [...] di rischio sul paese [...] che ha consentito alla Banca [...] di pilotare verso il [...] del denaro». Nel corso del 1998, [...] si attuerà una politica economica meno restrittiva [...] nella gestione di tesoreria delle im-prese, la [...] aumentare sensibilmente e la cresci-ta del Pil [...] per cen-to». In questa prospettiva, il tasso [...] segnali di miglioramento. Sarà co-munque una diminuzione non [...] il [...] tra Nord e [...] anzi [...] salire fino al 16 per [...] e non riu-scirà ad allentare la pressione sul mondo [...] lavoro contribuendo a te-nere basse le richieste salariali». Que-sto quadro macroeconomico dovrà svilupparsi [...] di una politica di risanamento [...] al fine di consolidare i successi rag-giunti [...] passato e soddisfare gli impegni [...] per entrare [...] Monetaria. Le previsioni di finanza pubblica [...] il 1998 sono fondate [...] che la [...] 1998 sia interamente effi-cace e [...] siano realizzati tutti i 25 [...]. E per tradurre in [...] ribadisce che le ri-forme [...] più indispensabili alla crescita eco-nomica ed allo [...]. Tutto questo però deve [...] mantenuto, poichè in altri settori le riforme [...] regolamenti». Le riforme fiscali con-tenute [...] «sono le più importanti [...] degli anni 70» indica [...] le annota assieme ai progressi sulla spesa [...] e sulla [...] fatti nel 1997. [...] qua-dro macro-economico, [...] corso del primo semestre 98. La con-vergenza totale in funzione [...] che si manifesterà con una ri-duzione attesa dei tassi [...] dei 150 punti base è invece prevista verso la [...]. Quanto alla domanda interna, [...] dinamica potrebbe essere la for-mazione lorda di [...] i consumi privati potrebbero ral-lentare un pò [...] per poi comunque riprendersi grazie al miglioramento [...] del reddito disponibile. [...] inoltre, prevede un migliora-mento [...] della bilancia del-le partite correnti [...] al 3, [...] e al [...] del pil contro il [...]. Timori solo per Tokyo ROMA. Così Ignazio Visco direttore del [...] economico [...] ha sintetizzato le previsioni [...] presentando il [...] rapporto semestrale sulle prospettive economiche [...] 29 paesi aderenti nella [...] versione preliminare. Ma la crescita altrove [...] ritmo soddisfacente» ha detto Visco. [...] della crisi asiatica è stato [...] «contenuto», [...] ad uno scarto negativo per [...] crescita della zona Ocse, esclusa la Corea, dello [...] e dello [...] il prossimo, grazie [...] compensatore di alcuni fattori, primo [...] tutti il calo dei tassi di interesse a lungo [...]. Da [...] e dalla fiducia [...] che avranno i piani del [...] nella regione asiatica nasce il [...] ottimismo» comprensivo [...]. Come ha indicato Visco, se [...] un lato è vero che il Giappone segnerà una [...] negativa dello [...] statunitense è sulla via di [...] salutare [...] e [...] registra «una crescita sostenuta». Per gli 11 paesi [...] tra [...] le previsioni sono ottime. [...] ha poi precisato Visco, [...] fattori principali le cause della crisi asiatica: [...] di capitali nella regione, il deficit delle [...] maggior parte dei paesi [...] e una politica dei [...] sul dollaro che ha fatto perdere competitività, [...] una debolezza della struttura finanziaria e di [...] da parte delle imprese. Erano altri tempi. ///
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[...] nero» del [...] aveva fatto uscire la [...]. [...] avrebbe portato allo scop-pio di Mani Pulite. Erano i tempi di De Lorenzo, Pomicino, Gava, [...]. Ma, dopo il governo Amato, [...] Tangentopoli, erano anche i tempi del governo Ciampi. E di un nuovo [...] del luglio [...] di trovare un accor-do [...] sociali che permettes-se di tenere sotto controllo [...] di frenare il conflitto, di favorire la [...]. E un accordo si [...] accordo del 23 lu-glio [...] che oggi, per comune [...] contraenti, può essere ridiscusso. [...] presidente del Consiglio e Gino Giugni ministro del Lavoro. Oggi è tutta [...] storia. I protagonisti di allora [...] a comin-ciare dal ministro del Tesoro Carlo Azeglio Ciampi. Serve ancora [...] Il professor Gino Giugni è [...] a [...] pre-siedendo una commissione che ha [...] i suoi lavori nel dicembre scorso e che doveva [...]. Nel [...] serviva il risanamento, serviva stabilità. Obiettivi in qualche modo [...]. Profes-sore [...] ancora bisogno della con-certazione? «Quando [...] mi rivolsi a Ciampi e [...] un [...]. Era un miracolo che [...] fosse maturato qualcosa su cui soltanto alcune [...]. E ora? È sempre [...] essere un ostacolo la concer-tazione? «Nel [...] valutavamo i presagi. Ora valutiamo [...]. ///
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Dunque la ri-sposta è [...] serve [...] che ne vogliono il [...]. Le parti sociali, Confindustria, [...] anche [...] e [...] arrivano a parlare di [...]. Dico che è opportuno [...] ma non dico creare una norma. [...] è un gentlemen agreement, [...] gentiluomini che nessuno è costretto a onorare. Dura finché [...] convenienza. Fare una legge significhe-rebbe [...] un sistema di rapporti e se ci [...] primi nel mondo. La concertazione è un [...]. Che può funzionare e [...]. Così come comincia può [...]. Ci sono state interruzioni [...] questi cinque anni? «Sì. La presentazione del disegno di [...] sulle 35 ore è stata [...] in nome della prevalenza dei [...] politici. Ma volendo possiamo anche tornate [...] in-dietro. Possiamo tornare al tentati-vo [...] Berlusconi di proce-dere autonomamente sulle pensio-ni. E vennero le manifestazioni sin-dacali [...] due milioni [...] in piazza. Con il governo Dini [...] stati scossoni, si è proceduto con notevole [...]. In ogni modo la [...] politica della concertazione è giunta a [...]. Ora si vuole procedere [...] metodo [...]. Confindustria parla di sus-sidiarietà. ///
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[...] non si dovrebbe fare per [...] e viceversa. Comunque ben venga un rafforzamento [...] trasformi [...]. Al di là del rafforzamento [...] metodo [...] si parla [...] parte che regola la contrattazio-ne. Bisogna affrontare la ca-denza [...] attuale (quattro anni, ma con due [...] per la parte salaria-le [...]. Bisogna af-frontare [...] dei cicli tra contrattazione nazionale [...] de-centrata. Bisognerebbe [...] pre-sente una contrattazione di [...]. [...] sui quali Confindu-stria e [...] sembrano dispo-sti a discutere. Dialogo riaperto dopo la [...] 18 marzo. Ma sono stato smentito, [...] stata una rapida conversione. ///
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Cosa sia successo nelle [...] industriali non lo sapremo mai. Hanno giocato [...] mirando a un risultato [...] alle [...]. [...] nonè stato raggiunto, ma ne [...] al-tri. ///
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Fernanda Alvaro Il [...] sulle 35 ore ha interrotto [...] metodo E le 35 ore diventano una pubblicità ROMA. Anche la pubblicità si [...] ore. Lo ha fatto la casa [...] Swatch, quella degli orologi. [...] una pubblicità su due pagine. Nella prima, al centro [...] spazio bianco, la scritta: «No alle 35 [...]. A seguire, nella pagina [...] Swatch sulla destra e [...] scritta sulla sinistra: «Continuiamo a [...] le 24 ore». Sotto la foto [...] lo slogan: «Swatch, ti-me is [...] you [...] it», cioè: «Swatch, il tempo [...] ciò che fai di es-so». [...] «No alle 35 ore», poi [...] precisazione pubblicitaria: «Conti-nuiamo a preferire le 24 ore», che [...] quelle [...]. E così le «35 [...] sindacalese per approdare al lin-guaggio pubblicitario e [...]. Era già successo per [...] mi ama mi segua» dei [...] Jesus. Più scontata la pubblicità di [...] marca di caffè, [...] delle co-munali a Roma: «Il [...]. Poi la Tratto pen, [...] la foto di Lama e Agnelli per [...] due usavano quella penna per firmare gli [...]. E stavolta è [...]. Si potrebbe dire che [...] di trasformazione o di [...] Fini riesce [...] politica ma non ce la fa a [...] di una radice fascista. Ciò è vero, ma [...] un contesto culturale un [...] più ampio del solo [...] discriminazioni patite dagli omosessuali durante il Ventennio. Intanto, cominciamo col ricor-dare [...] simile (met-tere gli omosessuali ai margini delle [...] uni-versitarie) fece pochi anni fa la signora Margaret [...] in Gran Bretagna. In [...] venne naturale ai britannici [...] a Oscar Wil-de per sottolineare come il [...] culturale che politico. Ciò che manca a Gian-franco Fini, [...] di destra co-me tanti e a tanti [...] è la curiosità culturale nei confronti di [...] diversi dal suo. Gli man-ca curiosità nei [...] «extracomunitari»; gli manca curiosità nei confronti di [...] che affollano e arricchiscono questa nostra so-cietà [...]. Quanti, nel segreto della [...] le parole dette ieri da Fini? «Il [...] ha risposto lo stesso leader di An [...] Maurizio Costanzo. È una stima esagerata, evidentemente, [...] ri-vela un progetto politico nel sug-gerire [...] di una sorta di separazione [...] intime convin-zioni e pubbliche affermazioni: Fini si dà ufficialmente [...] compi-to di risvegliare [...] che attraversa la storia [...]. La attraversa ben più [...] passata che non nei [...] di Mussolini; la attra-versa [...] ne-gli attuali schieramenti politici che non nella [...] Polo e Ulivo. Quello di ieri è [...] slogan» che Fini annunciò a Ve-rona? Alle [...] gli [...] assegnarono alla sini-stra più [...] non ne eb-be effettivamente. Alcuni com-mentatori dissero [...] che molti elettori si vergognavano [...] affermare [...] «di destra». Ora Fini rilancia indirettamente tale [...] stabilendo di [...] lavorare sul crinale di quel-la [...] non bisogna vergo-gnarsi [...] di destra, di [...] discriminare gli omosessuali, di sentirsi [...] dagli extraco-munitari, di [...] mettere in ga-lera i marginali. Lo strumento culturale per [...] politico è dato dalla «tra-smissione della tradizione»; [...] scuole elemen-tari. Ma, sia consentita una [...] elementari, og-gi, sono ricche di alunni di [...] di tutte le lingue, di tutti i [...] tradizione vorrebbe trasmettere loro Gian-franco Fini? In [...] bisogna esse-re grati al capo di Alleanza [...] sollevato in mo-do tanto palese questo tema: [...] tolleranza, ossia delle elasticità e curiosità culturale [...] società ha bisogno per essere in grado [...] e riconoscersi. Di là da que-sta [...] in grado, a mala-pena, di difendere coi [...] decreti, con i manganelli o [...] lecito e illecito, [...] simulacro dei «valori della [...]. ///
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Di là da que-sta [...] in grado, a mala-pena, di difendere coi [...] decreti, con i manganelli o [...] lecito e illecito, [...] simulacro dei «valori della [...].